Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: sfuckinperfect    02/02/2013    1 recensioni
'non mi aspettavo di vederti qua' sorrise
'cambieremo il mondo vieni prova anche tu, stringimi la mano anche se controvento' fece una pausa 'resteremo insieme senza te non si può'
'resta.'
'sempre'
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco a crederci” pensai ancora.
Insomma Johanne mi aveva scritto e perlopiù una cosa dolce, eravamo migliore amiche ma io non
ero abituata che lei mi scrivesse cose del genere ma infondo sapevo che mi voleva bene e sinceramente,
mi mancava tanto anche lei.
Di sicuro non era nelle mie condizioni, lei non stava rinchiusa in camera sua a scrivere di un lupo a cui si da
il nome di Betha, lei non stava in camera sua a scrivere queste cose su un diario.
La mia parte razionale mi diceva che ero pazza ma dentro di me sapevo che quel lupo mi trasmetteva
qualcosa, il modo in cui io lo guardavo era diverso, forse mi trovata interessante visto che a
volte nemmeno se ne andava e restava li a fissarmi anche lui.
Ma che cosa stavo dicendo? Sembra che devo andare in un manicomio perché sono ossessionata dagli
animali, ma forse in mezzo a tutto quel casino che era la mia vita, quel lupo, quel semplice lupo mi
portava un po’ di pace e tranquillità, era libero, cosa che io trovavo affascinante.
Non come me, visto mia madre sbucava in camera mia ogni due secondi per chiedermi qualcosa, santissimi numi quella donna sapeva come farmi arrabbiare. Decisi che era ora di uscire da camera mia, quel posto, quella casa mi stava soffocando, mi sentivo spesso cosi e avevo bisogno di distrarmi.
Scesi le scale andando verso il salotto quando mi ci trovai mia madre seduta sul divano a piegare i vestiti lavati e a guardare una delle sue soap-opera che io trovavo senza alcun senso.
Mamma io esco, vado a farmi un giro al parco okay?
Aspetta” mi fermò lei. “ Lo sai che noi due dobbiamo parlare, vero signorina?
Non capisco di cosa tu stia parlando” gli risposi.
Pensi che io non me ne sia accorta, che stai tutto il giorno in camera tua a scrivere su un diario, chissà che cose, forse insulti, forse ci scrivi i tuoi pensieri erotici, perché non lo racconti a mamma?” mi disse lei con quella sua faccia da cagnolino bastonato.
Mamma, mammina mia, ti voglio bene e lo sai, ma quando mi parli in quel modo mi spaventi d’accordo? Sto bene, non preoccuparti e stai sicura che se dovessi parlare dei miei pensieri erotici di sicuro non verrei da te.” conclus incrociando le braccia.
Uscì di casa di fretta afferrando la mia borsa, la mia giacchettina e con l’intenzione di cambiare molte cose nella mia vita, una cosa era sicura, la mia era una famiglia di pazzi e non vi aspettate una ragazza normale perché, bhè, non lo ero.

Uscendo di casa notai subito che faceva piuttosto freddo, dannazione a me e alle mie convinzioni
che deve fare caldo quando voglio io. Gironzolando per il parco pensavo solamente a quanto sarebbe bello evadere da quel posto per
un po’, sapevo di pensare questo cose ma di non aver il coraggio di fare qualcosa di cosi radicale, prendere un aereo e andare da qualche parte, conoscere nuova gente, nuovi ragazzi. Dovevo ammetterlo mi mancava da morire avere un ragazzo, non uno che ti coccoli solamente, no, uno anche con cui fare la scema e ogni tanto litigarci, le relazioni non sono sempre rose e fiori.
E mi mancava anche perché ammettiamolo ero in astinenza, insomma ne avevo bisogno, non sono un maschio però ho i miei bisogni anch’io, diciamocelo la voglia di teletrasportami da un’ altra parte era grande.
Quella pazzia forse l’avrei fatta presto, forse in un futuro lontano, forse con la mia migliore amica Jo, forse da sola tanto per fare la cogliona che già ero.

Mi guardai le dita congelate e decisi di tornare a casa poichè tutte le parti del corpo mi chiedevano pietà, ma nonostante ciò rimasi immobilizzata a guardare la luna piena al di sopra di me. Affascinante.
Diedi una svelta occhiata all'orologio; 00:07 
Maledissi me stessa per essere uscita di casa così tardi e cominciai a correre verso casa quando ad un tratto sentii un ululato.
Penso che il mio sangue divenne solido perchè mi pietrificai e ciò mi impediva di fare qualsiasi movimento.



Saaaalve bella people (?)
Prima di tutto scusate per la cortezza del capitolo.
Okay no, non pensate che sono pazza perchè delle due autrici di questa storia sono quella più normale, volevo solo dirvi che sono molto felice di scrivere questa ff su justin, ma non so come farò ad aggiornare sempre in tempo, vedremo, non vi resta che continuare a leggere e vedere che cosa accadrà nella vita della nostra protagonista.

ADIOSSS.
p.s lasciate qualche recensione
xx
A.

  
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