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Autore: SHineRose    02/02/2013    1 recensioni
Una ragazza stava salendo su un palcoscenico a New York per un concerto.
Arrivata al centro della scena le luci evidenziarono solo lei, e una marea di applausi e fischi si alzavano.
Era vestita con un abito da sera blu elettrico, che fasciava perfettamente il seno, e a partire da quest’ultimo in giù andava allargandosi, arrivando fino un po' più su al ginocchio.
La musica partì, e la ragazza cominciò a cantare.
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2-  Lavoro part-time
 
Il giorno dopo arrivò subito. E Rin, come sempre si svegliò alle sei e mezza.
Disturbata dalle continue chiacchiere di Jakotsu al telefono col suo amico gay.
Anche se a lei non dispiace questo suo lato, anzi lo rende unico.(O quasi -.-”!)
-JAKOTSU CAZZO STO CERCANDO DI DORMIRE!!- grida Rin tirandogli un cuscino.
-Adesso devo andare tesoruccio, il dinosauro si è svegliato, e mi sta ruggendo addosso.- dice Jako al telefono con fare scherzoso.
-Allora ciao, amoruccio, stai attento!- e detto questo Jako chiude la telefonata.
-Stai scherzando vero?- chiede Rin scettica.
-Su cosa?-
-Sul fatto che sono dinosauro!- lo guarda accigliata.
-Ma certo che non scherzavo!-
-Jako, fattelo dire.. sei un bastardo!-
-Grazie, ne vado fiero!- 
-Scemo!- e gli tira un altro cuscino in faccia.
-Comunque, ho intenzione di trovarmi un lavoro part-time qui in Giappone- dice Rin a Jako, che per poco non perde l’equilibrio.
-E perché? Abbiamo soldi!- 
-Vorrei vedere come la gente si guadagna da vivere senza avere una professione.-
-Intendi dire, fare la professoressa, cuoca, commessa, beby-sitter, cameriera ecc..?- 
-Esatto! Vorrei lavorare come professoressa di un liceo!-
-E cosa vorresti insegnare? In matematica fai schifo! Religione non se ne parla dato che non segui il buddismo! La grammatica Giapponese non credo, dato che non ci capisci una cippa lippa, economia neanche, anche se sei molto brava, ma non ti ci vedo!-
-E se dessi lezione di musica, canto e arte?-
-Perché no? Sei brava a cantare, sei molto apprezzata dal mondo, sai suonare anche cinque
strumenti musicale. Sei perfetta per quel ruolo! Ma adesso devi trovarti una scuola dove cercano insegnanti di musica e di arte.-
-No problem. Ora scendiamo che ho fame!-detto questo Rin scende verso la cucina seguita da Jako.
 
Kagome ormai è andata a scuola, mentre Rin e Jako stanno visitando la città.
-Hey andiamo a vedere la scuola di tua sorella! Deve essere molto elegante-
-Ok-
 
Dopo venti minuti di camminata (lenta T.T) arrivarono davanti a quell’edificio che Kagome definiva liceo o scuola.
-Già da fuori si vede che non è nulla in confronto al nostro liceo.- dice Jako.
-Jako non fiatare, intesi? E se vuoi parlare dì qualcosa di intelligente!- 
-D’accordo-
 
Entrati all’interno di quella, scuola, Rin si diresse verso l’ufficio del preside, seguita da uno Jakotsu schifato.
-Si può sapere perché hai quell’espressione schifata in faccia?-
-Perché questa scuola dall’interno è ancor più orrenda!-
-Facevo meglio a non chiedertelo- 
-Pff.-
 
Arrivati davanti alla porta del preside, bussarono.
-Avanti- 
Rin e Jakotsu entrarono, vedendo un uomo sulla quarantina, dai capelli poco lunghi e neri.
-Salve!- salutarono i due.
-Desiderate?-
-Ci scusi se la disturbiamo, ma vorremmo sapere se ci sono dei posti liberi, come professori, per noi-
-Che materia insegnate?-
-Io canto, musica e arte- 
-Io invece insegno francese, spagnolo e inglese.-
-Siete fortunati, dato che da poco due insegnati si sono licenziati. Comunque piacere io sono Naraku, e voi?-
-Io mi chiamo Rin Higurashi.-
-Io invece Jakotsu Yamato- 
-Bene, inizierete domani. Ecco i vostri orari.-
Naraku porse ai due dei fogli, dove c’erano scritti gli orari.
-La ringraziamo, arrivederci-
-Arrivederci-
-A domani- rispose infine il preside.
 
Il giorno dopo Rin si svegliò con grande entusiasmo.
Era il suo primo giorno di lavoro! E non doveva incidere dischi o fare concerti.
Si sentiva felice. Non credeva che qualcuno come lei potesse trovare entusiasmante iniziare a lavorare. Insomma, nessun uomo sulla faccia della terra sarebbe felice di iniziare a lavorare!
Ma lei era diversa!
-JAKO SVEGEGLIATI!- la ragazza senza pensarci due volte,  rovesciò il materasso su cui stava dormendo il suo amico.
-MA SEI IMPAZZITA?? SONO LE SEI DEL MATTINO RINCOGLIONITA!- gli urla contro Jako.
-Scusa, non sto più nella pelle! Non vedo l’ora di cominciare la mia lezione! Sento che questa sarà una giornata indimenticabile!-
-Grrr..- le ringhiò contro Jakotsu.
-Calmo honey!-
-Mi stai prendendo in giro?-
-Un pochino-  gli dice Rin facendogli l’occhiolino.
-Forza vestiamoci.-
 
Rin si vestì con dei jeans attillati blu magnetico, una maglietta larga grigia a maniche corte. 
E sopra una leggera giacca autunnale. E come scarpe le sue fidate blazer nere.
Jakotsu con una maglietta da uomo, e dei jeans e anche lui con le blazer blu.
 
Entrati all’interno dell’edificio, Rin controllò il suo orario, la sua prima ora era nella sezione C classe 3.
Si presentò davanti alla classe, e notò da subito Kagome parlare con i suoi amici.
-Buongiorno!- salutò Rin la sua nuova classe.
Tutti quanti si voltarono verso di lei, e la guardavo interrogativi. Rin capendo i loro pensieri li fece sedere e iniziò a spiegare.
-Io da oggi sarò la vostra insegnante di musica, canto e arte. Mi chiamo Rin Higurashi, dato che questo è il mio primo giorno qui voglio conoscervi, e di conseguenza niente lezione.-
Un ragazzo alzò la mano.
-Si, dimmi- Rin gli sorrise, e tutti ne rimasero affascinati.
-E..ecco, lei ha lo stesso cognome di Kagome, siete per caso imparentate?-
-Si, Kagome è mia sorella minore, ma come ti chiami?-
-Miroku Hamura-
-Piacere di conoscerti, bene vorrei che iniziaste a presentarvi da soli, aspettando che il vostro compagno finisca la propria presentazione.-
Iniziarono uno ad uno a presentarsi, fin quando qualcuno bussò alla porta.
-Avanti- 
-Salve, scusi il disturbo il presid...- fece la sua trionfale entrata Sesshomaru Taisho, ma si bloccò appena vide la ragazza in piedi.
-Il preside vuole vederla, le terrò io a bada la classe.- finì con una voce glaciale.
-Penso che i ragazzi sappiano badare a loro stessi, no?- 
-Si vede che è nuova.-
-Ragazzi mentre non ci sono vorrei che ripassaste le note musicali, tutte le chiavi, quando torno vorrei sentire un argomento a piacere, uno che avete fatto l’anno scorso da tutti voi, d’accordo?- dice dolcemente Rin con un sorriso da far sciogliere pure il ghiaccio.
-Mi scusi prof!- la chiama Miroku.
-C’è qualche problema signor Hamura?-
-Beh si.. vede noi l’anno scorso non abbiamo fatto molto di musica, e quindi non sappiamo nulla, giusto le note.-
-Cosa? Vuol dire che rimedieremo. Ma adesso devo andare, torno subito, fate silenzio ok?-
-Ok!- dicono in coro tutti gli alunni.
Detto questo Rin esce dalla classe, e Sesshomaru si accomoda alla cattedra, e fa tirar fuori il libro di storia giapponese antica.
 
Dopo una mezz’oretta Rin rientra nella classe con dei fogli in mano.
-Mi scusi signor..- ma si bloccò rendendosi conto di non sapere il nome dell’uomo che le aveva tenuto a bada la classe.
-Taisho, Sesshomaru Taisho, lei?-
-Ehm.. io mi chiamo Rin Higurashi, piacere. Volevo chiederle cosa fossero questi fogli, il preside me lo ha spiegato ma non ci ho capito niente!- dice Rin arrossendo per la sua ignoranza. Lei non era abituata a leggere documenti, lei è perfetta per i contratti!
Mai aveva avuto dei documenti nelle mani, se non per ricevere il diploma al suo liceo.
Sesshomaru si alzò dal suo posto, e si avvicinò alla ragazza, le prese i documenti dalle mani e li lesse velocemente.
E infine le disse – Servono a stabilire per quanto tempo insegnerà in questa scuola, in modo tale da sapere quanti soldi le dovranno dare al mese.-
-Oh, ma io non ho bisogno di soldi- tutti, compresi gli alunni (escludiamo Kagome) e il professor Taisho, rimasero stupiti dall’affermazione della ragazza.
-Cosa?- chiede un’alunna.
-Nessuno verrebbe in questa scuola ad insegnare se non per guadagnarsi da vivere!- affermò un’altra studentessa.
-Ma io non voglio insegnare per soldi, io voglio solo trasmettere, attraverso l’insegnamento, tutto ciò che so, per la gioia di farlo. Non voglio essere pagata, posso fare a meno dei soldi, non ne ho bisogno.- Rin diceva tutto questo con un’enorme sorriso sulle labbra, che fecero scattare qualcosa in Sesshomaru, ma non lo diede a vedere.
 
La giornata passò in fretta, tutti gli studenti se ne tornarono a casa, eccetto i professori.
Sesshomaru, che fino a quel momento era rimasto in classe, alzò di scatto lo sguardo verso la porta, c’era Rin appoggiata allo stipite della porta.
-Scusi se la disturbo signor Taisho, ma il preside desidera parlare con lei.- Sesshomaru si stupiva di come la ragazza sorrideva ad ogni cosa.
Pensava al suo sorriso, quando ad un tratto ad interromperlo fu Rin.
-Mi scusi signor Taisho si sente bene?- chiese la ragazza avvicinandosi a lui.
Sesshomaru si alzò velocemente e si catapultò fuori dalla classe.
 
Rin tornò a casa in compagnia di Jakotsu.
-Come ti è andata oggi a scuola?- le chiese Jakotsu.
-Bene, ho fatto conoscenza con tutta la mia classe, e con un nuovo professore, tu?.-
-Beh devo dire che in questa scuola la voglia di studiare è proprio enorme! Ho interrogato un alunno sui saluti in francese, E quello al posto di dirmi Buon giorno, mi ha detto Bon soir! Ma non è normale confondere il buon giorno con buona sera! Non è la stessa cosa! Che idioti! Ci sarà da lavorare su questi ragazzi.-
-Lo sai che non staremo qui tutto l’anno, ma solo un mese, non è così?-
-Hai ragione!! Stavo per dimenticarmene!Il tuo concerto è stato già annunciato, è tra una settimana!-
-COSA?!-
-hai capito bene-
-Che canzoni devo cantare? E dove?-
-Il primo concerto lo farai a Yokohama, e canterai How Do You Love Someone , e Masquerade . Quindi dovrai concentrarti su queste due canzoni per il momento, intesi?-
-Ok. Ma adesso muoviti che ho da fare!-
Arrivati a casa, Rin si preparò nuovamente, mettendosi solo un completino leggero, di color giallo ocra, e insieme a Kagome uscì di casa.
 
Arrivate davanti all’abitazione Taisho, bussarono, e venne ad aprire Izayoi.
-Buona sera ragazze! Vi stavo aspettando! Prego entrate.-
-Buona sera a lei signora.- 
La signora Izayoi accompagnò Rin nella piccola biblioteca.
-La ringrazio-
-Quando hai finito ci puoi raggiungere in giardino.-
-Ok, la ringrazio ancora-
-Non c’è di che tesoro-
Rin iniziò a scorrere con il dito indice, su tutti i libri presenti nello scaffale.
Finché non si soffermò su uno in particolare “Epoca Sengoku”.
Iniziò a leggerlo, passò un’ora.
Alla fine chiuse il libro, facendo un po' di rumore.
Un demone, che era appena tornato dal lavoro si stava dirigendo verso la propria stanza, ma un rumore proveniente dalla piccola biblioteca di casa sua, attirò la sua attenzione.
Aprì la porta e...
   
 
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