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Autore: gemellina e redRon    23/08/2007    11 recensioni
“Santa pazienza, come siete permalosi!”, intervenne Bulma per calmare un po’ la situazione, “Dovreste essere felici voi due maritini di passare una splendida ed interminabile settimana insieme!”.
“Io sarò felice solo se lui se ne andrà!”, disse Vegeta, indicando Goku.
“No, bello!”, ribattè Goku, “Tu te ne devi andare perché sono stato io a prenotare per primo questa casa!”.
“No, io!!!”.
“Non vedo dove sia il problema”, disse Chichi, “Ci sono due camere da letto”.
“Si, ma ci sono una sola cucina e un solo bagno! E io, sia chiaro, non voglio fare i miei bisogni davanti a Kaaroth che si lava i denti!!!”, esclamò Vegeta.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Convivenza4

4.

Chichi era avvolta nella sua sexy vestaglia color ciliegia aspettando che il marito posasse gli occhi su di lei e la facesse sua, ma Goku sembrava attratto da altro.

Era di nuovo irrequieto.

“Goku, hai forse un altro problema?”, chiese con voce suadente per invogliarlo a dimenticare tutto e lasciarsi alla passione per tutta la notte.

“Non trovo l’altra infradito”, disse afflitto mentre si guardava i piedi quasi in lacrime.

Chichi non potè non pensare che Goku non avrebbe mai fatto così se avesse perso la fede nuziale.

“Non è un problema così tragico, domani la cerchiamo…adesso vieni qui…”, disse maliziosa battendo la mano sul letto.

Goku stava per avvicinarsi, ma il pensiero ricorrente della sua infradito sperduta chissà dove lo fece desistere: “No, non posso… nella foga di uscire dalla camera di Bulma, l’avrò dimenticata là… Vegeta sembrava un demonio!”.

E senza dare il tempo a Chichi di replicare, uscì e andò a bussare nella stanza di fronte.

Toc Toc.

Un leggero bussare riecheggiò per la seconda volta nella camera della maestosa coppia.

Vegeta, che stava riposando le sue stanche membra, venne strappato dalle braccia di Morfeo.

“Scusate…”, la vocina timida di Goku, ritornò a ronzare nelle sue regali orecchie, “…avete visto la mia infradito? E’ blu con dei fiori, molto hawaiana”.

Ma Vegeta non era dell'’umore e, ripresa l’abat-jour, la scagliò contro Goku, che prontamente si nascose in bagno, ma quando ne uscì si ritrovò una ciabatta spiaccicata in fronte.

La prese tra le mani delicatamente, nella speranza che si trattasse della sua infradito hawaiana, ma gliela lanciò di nuovo contro quando si rese conto che era solo una normalissima infradito nera senza motivo di esistere.

Vegeta si trovò una ciabatta vicino alla bocca, e fu così che Goku venne quasi travolto da un comò. Il Principe, notando che la sua mira aveva fallito, prese l’armadio e fu in quel momento che Goku venne spalmato al suolo diventando parte della pavimentazione.

Felice, fece per riaddormentarsi, ma lo scampanellio alla porta d’ingresso lo svegliò completamente.

Il padrone di casa aveva fatto la sua apparizione, lasciando di sasso Chichi nella sua vestaglia color ciliegia.

“E lei chi è?”.

“Il padrone di questa casa!”.

“E desidera?”, chiese innocentemente.

“Mi state distruggendo la mobilia”, rispose come se stessero parlando della stagione di raccolta delle pannocchie.

Intanto Goku era riuscito ad emergere dal peso dell'’armadio, e prontamente Vegeta lo stordì con la tazza del water, centrandolo in piena fronte.

Sentendo il botto, il padrone di casa e Chichi si precipitarono sul luogo del delitto.

“Presto, chiamate un medico!”, disse concitatamente il padrone vedendo il corpo inerme di un uomo con i capelli a punta.

“E che sarà mai? Gli ho solo tirato la tazza del water!”.

Solo?”, disse Goku prendendo conoscenza e non preoccupandosi dei fiumi di sangue che uscivano, probabilmente, dalla sua testa.

“Ma tu non eri svenuto?”, e fu così che Vegeta gli tirò il televisore al plasma.

Goku svenne definitivamente, ma il Principe, non contento, gli tirò anche un preziosissimo vaso cinese.

“Ma perché l’hai fatto? Ormai ha perso i sensi!”, chiese Bulma scioccata.

“La prudenza non è mai troppa!”, disse e, voltatosi dall’altra parte, chiuse gli occhi pronto per entrare nel mondo dei sogni.

Passarono trenta minuti e il medico raggiunse la villetta.

Chichi, Bulma e il padrone di casa si erano fatti fuori due vaschette di gelato al cioccolato.

Il medico irruppe nella cucina.

“Bene, il paziente è affetto da una potente emorragia cerebrale”, non diede il tempo agli altri di parlare o fare altro, che era già andato via.

La notte trascorse tranquilla, e il giorno dopo la sveglia suonò alle nove in punto.

Erano tutti in cucina pronti per la colazione, quando Goku fece il suo ingresso, tutto dolorante con una borsa per il ghiaccio in testa.

Chichi, da brava mogliettina corse a baciarlo, ma Goku cacciò un urlo.

“Fatto male?”, chiese Chichi preoccupata.

“Nooo, che domande sono??? Sono tutto un dolore grazie a quel…coso!”, rispose Goku, indicando Vegeta che sorseggiava del buon caffè come se nulla fosse.

“Buongiorno, Goku”, lo salutò Bulma.

“Ma quale buongiorno??? Grazie a quella cosa inutile di tuo marito persino uno a cui hanno dato la sedia elettrica sta meglio di me!”.

“Ma tu non eri il numero uno?”, disse Vegeta ironicamente.

“Fai schifo! Mannaggia a me quando ho detto a Crili di lasciarti vivo!”.

“Io non ho voluto la tua pietà! Sei tu che sei fin troppo sensibile!”.

Vegeta si alzò da tavola e invitò la sua cara consorte a trascorrere il resto della mattinata con lui in riva al mare.

Sulla calda spiaggia, che brillava per effetto dei raggi del Sole, Bulma e Vegeta si scambiavano qualche bacio al sapore di salsedine. Ma non molto lontano, Goku, armato di paletta e secchiello, cominciò a scavare una buca lanciando la sabbia sopra i due coniugi.

“TU NON SEI NORMALE!!!”, sbraitò furioso Vegeta, scattando in piedi e dirigendosi verso l’artefice di tale affronto, “Hai più di 40 anni!!! Quale concezione mistica ti ha portato a scavare???”.

“E’ il mio hobby!”, si giustificò Goku, “Almeno io mi diletto a impegnare il mio tempo in qualcosa di divertente! Al contrario di te, non voglio essere rapito dallo stress!!!”.

“E allora scava! Così poi ti ci seppellisco!!!”.

La mattina trascorse tra buche e urla, non sapendo che Chichi piangeva lacrime amare davanti al frigorifero vuoto.

Il rientro di Bulma, Vegeta e Goku fu accolto dalle urla isteriche di Chichi.

“In frigo non c’è niente! Di qualcosa dovremo pur nutrirci!”.

Chichi impugnò carta e penna e cominciò a scrivere una lunga lista di cibarie. Dopo aver finito di scrivere quello che sembrava un romanzo, porse il biglietto a Vegeta.

“Ecco la lista. Ora, statemi bene a sentire: lo yogurt deve essere la confezione famiglia con l’1% di grassi, se no niente; la marmellata deve essere alle fragole, due barattoli, se no niente; i pomodori devono essere rossi e succosi, se no niente; tre etti di prosciutto cotto senza conservanti, se no niente; due etti di salame piccante, se no niente; un kg di spiedini di vitello, se no niente; tre vaschette di gelato, gusto a scelta, ma niente limone, se no niente…”.

“Qualcos’altro? Ma quanto parli?”, fece Goku.

Vegeta e Goku si diressero al supermercato.

Ma l’esperienza insegna che non bisogna mai mandare un uomo al supermercato, peggio se sono due.

Infatti, i due Sayan, tornati a casa con la spesa, ricevettero l’ennesima sfuriata da parte di Chichi.

“SIETE DUE IMBECILLI!!! Questo non è il pomodoro che vi avevo chiesto!”.

“Ma che cambia? È sempre pomodoro”, disse Goku.

“Io li volevo rossi e succosi, e voi stupidi esseri mi avete portato pomodori verdi e duri! E poi nella lista c’era scritto 2 kg di patate, non 500 grammi! Lo yogurt doveva essere con l’1% di grassi, non pieno di grasso! E la marmellata doveva essere alle fragole, non all’albicocca!!! Idioti!!!”.

“E finiscila con tutti questi rimproveri!”, ribattè arrabbiato Vegeta, “Io ho una dignità da difendere perché sono il Principe dei Sayan!”.

“Smettila anche tu che non fai altro che gridare, gridare e gridare!”, sbottò Goku.

“Tu zitto, perché tutto questo è iniziato per colpa tua!!!”.

“Non ricominciamo di nuovo con la storia della prenotazione della casa, altrimenti sbatto fuori tutti e due!”, intervenne Bulma minacciosa.

Miracolosamente, tutti si zittirono e anche il pomeriggio trascorse nella più assoluta tensione.

Scese la sera e giunse il momento di preparare la cena.

“Stasera ho intenzione di preparare pollo al forno con contorno di patate”, avvertì Chichi, brandendo un coltello da cucina.

“Non si potrebbe preparare il tacchino?”, chiese Vegeta.

“Se fate il tacchino lo voglio cotto a puntino e con molte patate”, disse Goku, con l’acquolina in bocca.

“Io lo gradirei senza patate”, disse Bulma, sempre attenta alla sua linea.

“Non ne posso più!!!”, sbottò Chichi, “Si mangia pane e acqua!”.

“E’ fuori discussione!”, esclamò il Principe dei Sayan.

“Io sto diventando deperito…il mio stomaco ha bisogno di cibo sostanzioso”, borbottò Goku.

Ma Chichi, furiosa come un toro quando vede un drappo rosso, costrinse tutti ad andare a letto senza cena.

Ma l’idea di mandare Goku a letto senza cena non fu senz’altro buona, poiché il Sayan si vide costretto a chiedere a Vegeta un ricostituente che lo rimettesse in sesto, ignorando che il Principe era impegnato con la moglie in tenere effusioni.

Il risultato fu lo stesso della sera precedente.

Goku con il suo tempismo perfetto entrò in camera scatenando l’ira di Vegeta.

Dapprima una piastra rovente lo raggiunse piastrandogli il sopracciglio sinistro, ma visto che Goku non demordeva anche una scarpa décolleté con 10 cm di tacco di Bulma finì per colpire il Sayan.

“Ma qualcosa di tuo non puoi tirargliela?”, chiese indispettita Bulma mentre vedeva le sue cose schiantate al muro.

“Non faccio caso a ciò che tiro a quell’idiota!”.

“E allora spostati e tiragli qualcosa che non sia mio!”.

“Ok”, e fu così che Goku vide una valigia di ferro volare.

Goku aveva di nuovo perso i sensi.

“Basta! Non lo vedi che è svenuto?”, disse concitatamente Bulma, mentre Chichi si chinava sul suo povero marito.

“Precisiamo che ha cominciato lui!”.

“Sei vendicativo!”, ribattè Chichi, e in preda ad un attimo di follia tirò la sua vestaglia color ciliegia su Vegeta.

“E COSA CONCLUDI TIRANDOGLI LA VESTAGLIA?”, sbraitò Goku, riprendendo miracolosamente i sensi.

“NON LO SO”, e guardandosi intorno afferrò una sedia e la tirò sulla regale figura del Principe dei Sayan, che, scansatola, afferrò un divano e lo tirò con potenza sui due coniugi.

Ovviamente la serata si concluse con l’arrivo del padrone di casa e di un uomo che rappresentava il consiglio dei vicini, imbestialiti perché non riuscivano a dormire grazie alle loro urla e al loro modo di trascorrere il tempo, ossia tirandosi pezzi di mobilia.

Continua…

Grazie immensamente a coloro che hanno letto e in particolar modo a: vale15, ale888, son simy, Tara, Sailor Sakura, Jelly, Sybelle, Sweetgirl91 e Me91.

Siamo contente che la ff vi stia piacendo e speriamo continuerete a seguirci nei prossimi capitoli^^

Ciaooooo^^

gemellina e redRon

  
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