4.
Chichi
era avvolta nella sua sexy vestaglia color ciliegia aspettando che il marito
posasse gli occhi su di lei e la facesse sua, ma Goku sembrava attratto da
altro.
Era
di nuovo irrequieto.
“Goku,
hai forse un altro problema?”, chiese con voce suadente per invogliarlo a
dimenticare tutto e lasciarsi alla passione per tutta la
notte.
“Non
trovo l’altra infradito”, disse afflitto mentre si guardava i piedi quasi in
lacrime.
Chichi
non potè non pensare che Goku non avrebbe mai fatto così se avesse perso la fede
nuziale.
“Non
è un problema così tragico, domani la cerchiamo…adesso vieni qui…”, disse
maliziosa battendo la mano sul letto.
Goku
stava per avvicinarsi, ma il pensiero ricorrente della sua infradito sperduta
chissà dove lo fece desistere: “No, non posso… nella foga di uscire dalla camera
di Bulma, l’avrò dimenticata là… Vegeta sembrava un
demonio!”.
E
senza dare il tempo a Chichi di replicare, uscì e andò a bussare nella stanza di
fronte.
Toc
Toc.
Un
leggero bussare riecheggiò per la seconda volta nella camera della maestosa
coppia.
Vegeta,
che stava riposando le sue stanche membra, venne strappato dalle braccia di
Morfeo.
“Scusate…”,
la vocina timida di Goku, ritornò a ronzare nelle sue regali orecchie, “…avete
visto la mia infradito? E’ blu con dei fiori, molto
hawaiana”.
Ma
Vegeta non era dell'’umore e, ripresa l’abat-jour, la scagliò contro Goku, che
prontamente si nascose in bagno, ma quando ne uscì si ritrovò una ciabatta
spiaccicata in fronte.
La
prese tra le mani delicatamente, nella speranza che si trattasse della sua
infradito hawaiana, ma gliela lanciò di nuovo contro quando si rese conto che
era solo una normalissima infradito nera senza motivo di
esistere.
Vegeta
si trovò una ciabatta vicino alla bocca, e fu così che Goku venne quasi travolto
da un comò. Il Principe, notando che la sua mira aveva fallito, prese l’armadio
e fu in quel momento che Goku venne spalmato al suolo diventando parte della
pavimentazione.
Felice,
fece per riaddormentarsi, ma lo scampanellio alla porta d’ingresso lo svegliò
completamente.
Il
padrone di casa aveva fatto la sua apparizione, lasciando di sasso Chichi nella
sua vestaglia color ciliegia.
“E
lei chi è?”.
“Il
padrone di questa casa!”.
“E
desidera?”, chiese innocentemente.
“Mi
state distruggendo la mobilia”, rispose come se stessero parlando della stagione
di raccolta delle pannocchie.
Intanto
Goku era riuscito ad emergere dal peso dell'’armadio, e prontamente Vegeta lo
stordì con la tazza del water, centrandolo in piena
fronte.
Sentendo
il botto, il padrone di casa e Chichi si precipitarono sul luogo del
delitto.
“Presto,
chiamate un medico!”, disse concitatamente il padrone vedendo il corpo inerme di
un uomo con i capelli a punta.
“E
che sarà mai? Gli ho solo tirato la tazza del water!”.
“Solo?”, disse Goku prendendo conoscenza
e non preoccupandosi dei fiumi di sangue che uscivano, probabilmente, dalla sua
testa.
“Ma
tu non eri svenuto?”, e fu così che Vegeta gli tirò il televisore al
plasma.
Goku
svenne definitivamente, ma il Principe, non contento, gli tirò anche un
preziosissimo vaso cinese.
“Ma
perché l’hai fatto? Ormai ha perso i sensi!”, chiese Bulma
scioccata.
“La
prudenza non è mai troppa!”, disse e, voltatosi dall’altra parte, chiuse gli
occhi pronto per entrare nel mondo dei sogni.
Passarono
trenta minuti e il medico raggiunse la villetta.
Chichi,
Bulma e il padrone di casa si erano fatti fuori due vaschette di gelato al
cioccolato.
Il
medico irruppe nella cucina.
“Bene,
il paziente è affetto da una potente emorragia cerebrale”, non diede il tempo
agli altri di parlare o fare altro, che era già andato
via.
La
notte trascorse tranquilla, e il giorno dopo la sveglia suonò alle nove in
punto.
Erano
tutti in cucina pronti per la colazione, quando Goku fece il suo ingresso, tutto
dolorante con una borsa per il ghiaccio in testa.
Chichi,
da brava mogliettina corse a baciarlo, ma Goku cacciò un
urlo.
“Fatto
male?”, chiese Chichi preoccupata.
“Nooo,
che domande sono??? Sono tutto un dolore grazie a quel…coso!”, rispose Goku, indicando Vegeta
che sorseggiava del buon caffè come se nulla fosse.
“Buongiorno,
Goku”, lo salutò Bulma.
“Ma
quale buongiorno??? Grazie a quella cosa inutile di tuo marito persino uno a cui
hanno dato la sedia elettrica sta
meglio di me!”.
“Ma
tu non eri il numero uno?”, disse
Vegeta ironicamente.
“Fai
schifo! Mannaggia a me quando ho detto a Crili di lasciarti
vivo!”.
“Io
non ho voluto la tua pietà! Sei tu che sei fin troppo
sensibile!”.
Vegeta
si alzò da tavola e invitò la sua cara consorte a trascorrere il resto della
mattinata con lui in riva al mare.
Sulla
calda spiaggia, che brillava per effetto dei raggi del Sole, Bulma e Vegeta si
scambiavano qualche bacio al sapore di salsedine. Ma non molto lontano, Goku,
armato di paletta e secchiello, cominciò a scavare una buca lanciando la sabbia
sopra i due coniugi.
“TU
NON SEI NORMALE!!!”, sbraitò furioso Vegeta, scattando in piedi e dirigendosi
verso l’artefice di tale affronto, “Hai più di 40 anni!!! Quale concezione
mistica ti ha portato a scavare???”.
“E’
il mio hobby!”, si giustificò Goku, “Almeno io mi diletto a impegnare il mio
tempo in qualcosa di divertente! Al contrario di te, non voglio essere rapito
dallo stress!!!”.
“E
allora scava! Così poi ti ci seppellisco!!!”.
La
mattina trascorse tra buche e urla, non sapendo che Chichi piangeva lacrime
amare davanti al frigorifero vuoto.
Il
rientro di Bulma, Vegeta e Goku fu accolto dalle urla isteriche di
Chichi.
“In
frigo non c’è niente! Di qualcosa dovremo pur nutrirci!”.
Chichi
impugnò carta e penna e cominciò a scrivere una lunga lista di cibarie. Dopo
aver finito di scrivere quello che sembrava un romanzo, porse il biglietto a
Vegeta.
“Ecco
la lista. Ora, statemi bene a sentire: lo yogurt deve essere la confezione
famiglia con l’1% di grassi, se no niente; la marmellata deve essere alle
fragole, due barattoli, se no niente; i pomodori devono essere rossi e succosi,
se no niente; tre etti di prosciutto cotto senza conservanti, se no niente; due
etti di salame piccante, se no niente; un kg di spiedini di vitello, se no
niente; tre vaschette di gelato, gusto a scelta, ma niente limone, se no
niente…”.
“Qualcos’altro?
Ma quanto parli?”, fece Goku.
Vegeta
e Goku si diressero al supermercato.
Ma
l’esperienza insegna che non bisogna mai mandare un uomo al supermercato, peggio
se sono due.
Infatti,
i due Sayan, tornati a casa con la spesa, ricevettero l’ennesima sfuriata da
parte di Chichi.
“SIETE
DUE IMBECILLI!!! Questo non è il pomodoro che vi avevo
chiesto!”.
“Ma
che cambia? È sempre pomodoro”, disse Goku.
“Io
li volevo rossi e succosi, e voi stupidi esseri mi avete portato pomodori verdi
e duri! E poi nella lista c’era scritto
“E
finiscila con tutti questi rimproveri!”, ribattè arrabbiato Vegeta, “Io ho una
dignità da difendere perché sono il Principe dei Sayan!”.
“Smettila
anche tu che non fai altro che gridare, gridare e gridare!”, sbottò
Goku.
“Tu
zitto, perché tutto questo è iniziato per colpa tua!!!”.
“Non
ricominciamo di nuovo con la storia della prenotazione della casa, altrimenti
sbatto fuori tutti e due!”, intervenne Bulma minacciosa.
Miracolosamente,
tutti si zittirono e anche il pomeriggio trascorse nella più assoluta
tensione.
Scese
la sera e giunse il momento di preparare la cena.
“Stasera
ho intenzione di preparare pollo al forno con contorno di patate”, avvertì
Chichi, brandendo un coltello da cucina.
“Non
si potrebbe preparare il tacchino?”, chiese Vegeta.
“Se
fate il tacchino lo voglio cotto a puntino e con molte patate”, disse Goku, con
l’acquolina in bocca.
“Io
lo gradirei senza patate”, disse Bulma, sempre attenta alla sua
linea.
“Non
ne posso più!!!”, sbottò Chichi, “Si mangia pane e
acqua!”.
“E’
fuori discussione!”, esclamò il Principe dei Sayan.
“Io
sto diventando deperito…il mio stomaco ha bisogno di cibo sostanzioso”, borbottò
Goku.
Ma
Chichi, furiosa come un toro quando vede un drappo rosso, costrinse tutti ad
andare a letto senza cena.
Ma
l’idea di mandare Goku a letto senza cena non fu senz’altro buona, poiché il
Sayan si vide costretto a chiedere a Vegeta un ricostituente che lo rimettesse
in sesto, ignorando che il Principe era impegnato con la moglie in tenere
effusioni.
Il
risultato fu lo stesso della sera precedente.
Goku
con il suo tempismo perfetto entrò in camera scatenando l’ira di
Vegeta.
Dapprima
una piastra rovente lo raggiunse piastrandogli il sopracciglio sinistro, ma
visto che Goku non demordeva anche una scarpa décolleté con
“Ma
qualcosa di tuo non puoi tirargliela?”, chiese indispettita Bulma mentre vedeva
le sue cose schiantate al muro.
“Non
faccio caso a ciò che tiro a quell’idiota!”.
“E
allora spostati e tiragli qualcosa che non sia mio!”.
“Ok”,
e fu così che Goku vide una valigia di ferro volare.
Goku
aveva di nuovo perso i sensi.
“Basta!
Non lo vedi che è svenuto?”, disse concitatamente Bulma, mentre Chichi si
chinava sul suo povero marito.
“Precisiamo
che ha cominciato lui!”.
“Sei
vendicativo!”, ribattè Chichi, e in preda ad un attimo di follia tirò la sua
vestaglia color ciliegia su Vegeta.
“E
COSA CONCLUDI TIRANDOGLI
“NON
LO SO”, e guardandosi intorno afferrò una sedia e la tirò sulla regale figura
del Principe dei Sayan, che, scansatola, afferrò un divano e lo tirò con potenza
sui due coniugi.
Ovviamente
la serata si concluse con l’arrivo del padrone di casa e di un uomo che
rappresentava il consiglio dei vicini, imbestialiti perché non riuscivano a
dormire grazie alle loro urla e al loro modo di trascorrere il tempo, ossia
tirandosi pezzi di mobilia.
Continua…
Grazie
immensamente a coloro che hanno letto e in particolar modo a: vale15, ale888, son simy, Tara, Sailor Sakura, Jelly, Sybelle, Sweetgirl91 e Me91.
Siamo
contente che la ff vi stia piacendo e speriamo continuerete a seguirci nei
prossimi capitoli^^
Ciaooooo^^
gemellina
e redRon