Overdose d'amore 

and it hurts like heaven 

 

Ad Harry Edward Styles poichè gli devo la vita.


 

Avevi detto che saremmo stati insieme per sempre, avevi detto che ci saresti stato anche quando ti avrei pregato di andar via.
Avevi detto che avrei potuto respirare la tua vita.
Avevi detto tanto, Harry,
Sai che ti dico io, adesso? Che sei un vigliacco.
Non puoi promettere e poi mandare tutto a puttane.
Non puoi riempirmi di cazzate per mesi e poi sparire quando avevo bisogno del tuo calore. Non puoi farmi sentire bella e desiderata mentre facciamo l’amore e poi lasciarmi una lettera il giorno dopo.
Non puoi dirmi addio senza preavviso.
E non puoi nemmeno immaginare il mio dolore nel trovare quel fottuto foglio di carta al posto del tuo corpo addormentato.
Ero nuda e usata, ed è stato terribile.
Le tue scuse non mi hanno sfiorato minimamente, Harry, potevi inventare qualcosa di più originale, davvero.
E se tu non avevi avuto il coraggio di parlarmi, ce lo avrei avuto io.
Mi misi in macchina per venire da te, ma non arrivai mai.
Ricordo ogni minimo particolare o istante di quella sera, che avevo una camicia di jeans o che alla radio trasmettevano Michael Jackson.
Passai le settimane successive tra ospedale e cure, aspettando che tu venissi a trovarmi.
In ospedale ti senti malato Harry, ti senti piccolo e rotto, e non sai se qualcuno è pronto a prendere in mano la tua vita e ricostruirla.
Devi aspettare ore e ore steso su un lettino, qualcosa che non arriverà mai. In ospedale ti abitui al vicino che piange tutte la notte, ai camici bianchi e alle brutte notizie.
Lo specchio ci mise un po’ ad accettare gli zigomi viola, gli occhi pieni di sangue e le labbra gonfie, le persone non lo accettarono mai e mi guardavano come fossi un mostro.
Quando finalmente potei uscire, non lo feci: mi avrebbero additato e guardato male e, sinceramente, ne avevo abbastanza di crisi di pianto. Perché mi era capitato di affogare nelle lacrime ogni volta ci ripensassi; ed è così anche a mesi di distanza dall’incidente.
I traumi ti tormentano tutta la vita, Harry.
Ogni qualvolta chiudo gli occhi soffoco; ogni qualvolta mi addormento vedo i fari accecanti e il mio sangue sul finestrino.
Mi sveglio singhiozzando e tutto quello che mi servirebbe è uno dei tuoi abbracci, di quelli quando c’è il temporale o di quando non passo un esame.
E quando ho voglia di rompere tutto solo tu riusciresti a calmarmi, noi lotteremmo, poi tu mi immobilizzeresti nel tuo abbraccio e piangendo ci addormenteremmo.
Mi manchi Harry, ovunque tu sia, torna da me. Torna a farmi la treccia la domenica mattina, torna a baciarmi il collo mentre dormo, torna a dirmi ‘ti amo’ mentre balliamo sul letto.
Torna Harry.
Eravamo felici e innamorati, abbiamo vissuto la nostra overdose d’amore e poi ci siamo persi.
E sai come si dice no? O mi ami o mi ammazzo. 
Avrei solo voluto sapere perché, avrei voluto sentire solo un ‘non ti amo più’, e poi avrei deciso io, se andare avanti o morire. 
Ah, vaffanculo Harry.
Grazie per tutte le tue mancanze, ti amo. 
Addio.


 

Tratto da una storia vera.

 

Chi abbandona senza motivo è meschino. 


 

Ci ho provato, scusate per lo schifo. 
Non ho più parole, se non lacrime.
I traumi ti rtormentano tutta la vita.



Passate dalla long emotion are messy
e dalle oneshot i'm (br)ok(en) e and i miss you,
se vi va. 

 

Martina :)
 

@zaynsmyweakness on twitter.