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Autore: harrehsdiamond    02/02/2013    1 recensioni
Oprah nella sua vita ha sempre dovuto affrontare grandi problemi. E' sempre stata sola e senza amici. Riuscira' ora, che la vita gli ostacola tutti i desideri, ad affrontarli?
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, mi chiamo Oprah Dommoself e vivo con la mia famiglia a Sheffield, nel Regno Unito. Ho una sorella di nome Abbey, più grande di me di due anni. Ho appena compiuto diciasette anni e non ho una vita, come si dice 'rose e fiori'. Ho dovuto da sempre affrontare brutti problemi. Da quando è morto mio nonno e da quando la fabbrica di mio padre e' stata chiusa nella mia vita, e in quella della mia famiglia, regna il silenzio, la solitudine, e la tristezza. Stando sempre in casa e non uscendo mai, mi sono fatta come amico il pc. Prima usavo solo facebook, e giochi di google. Ma ormai da qualche mese ho twitter, un mondo completamente diverso. Li riescono a capirmi, riescono a consolarmi e consigliarmi.[...]
 
Era una giornata d'inverno. Faceva così tanto freddo e dalle finestre si poteva vedere la neve che cadeva giu' come foglie che vengono spazzate via da un vento leggero. Ero seduta sul letto, con la luce della lampada sul comodino che illuminava la mia piccola stanza. Guardavo la neve sciogliersi lentamente, appena toccava il suolo. Su twitter tutti non facevano altro che parlare di concerti persi, quando potevano invece godersi questo spettacolo di neve che non sempre sarebbe potuto succedere. Twitter mi è sempre piaciuto, ma è da un pò che mi da i nervi entrarci. Tutti stanno a parlare della nuova boy band anglo-irlandese. Questi 'One Direction' chi cavolo sono proprio non saprei. I soliti gruppi pop del momento che vengono dimenticati nel giro di qualche anno. 
 
'Op, è pronto vieni giu'- senti dire da mia madre che mi risvegliava dai miei pensieri.
 
Contro voglia mi alzai dal letto. Non ne avevo proprio voglia di scendere oggi, anzi, non solo oggi, si può dire tutti i giorni. I miei avevano deciso di trasferirsi a Holmes Chappel, in Cheshire. Non chiedetemi il perchè. Papà dice che la riusciremo finalmente a farci una bella vita... Scesi le scale, mia sorella Abbey come al solito mi prese il posto.
 
'Levati'-la incoraggiai a spostarsi.
'Non rompere'-disse mordendo un finocchio.
 
Come al solito le 'buone maniere' di mia sorella non potevano mancare. Io e lei non eravamo mai state troppo legate..e sinceramente non me ne interessavo poi tanto.
 
'Smettetela..dai avanti Oprah siediti.'-disse papà non staccando gli occhi dalla partita
 
Mi sedetti e mia madre finì di poggiare le cose in tavola. Finalmente qualcosa che mi poteva rallegrare, le lasagne! Era da tempo che non le mangiavo.
 
'Allora ragazze, io e vostro padre dovremmo parlarvi'.-disse mia madre sedendosi e invogliando mio padre a spegnere il televisore.
'Oh..ehm..si, partiremo domani mattina presto per andare a vedere la nuova casa. Okei?'-disse papà spegnendo la tv.
'Okei..'-disse Abbey.
 
Finita la cena andai in camera e chiusi la porta. Navigai per mezz'ora su internet e dopo mi addormentai. Quando la mattina dopo mi svegliai, corsi a prepararmi dato che mia madre urlava per il corridoio dicendo che eravamo in ritardo con il signore che ci avrebbe venduto la casa. A mia sorella non importava molto del trasferimento, il suo ragazzo Aaron viveva proprio a Holmes Chapel. Odiavo Aaron, aveva ventitre anni ed era un poco di buono. Fumava, beveva e faceva sempre casini. Lavoro? non se ne parla. Preferiva rubare o chiedere soldi ai genitori. Ma da quando erano morti se ne occupavano i miei di lui, solo perchè Abbey aveva fatto una sceneggiata davanti a loro in lacrime dicendo che lo amava e che lui non si meritava tutto questo. I genitori erano morti in un incidente stradale.
 
'Ti muovi!'-mi disse mia sorella dalla porta.
'Ho finito. Un secondo Ab, datti una calmata'-dissi aprendo la porta
'Levati la mia maglietta.'-disse lei guardandomi come se fossi la solita sfigata.
'Avanti abbey, non te la rovino'.-
'senti testa vuota, non mi piace il fatto che tu vada in giro con la mia roba, non voglio che la gente veda che ci scambiamo anche i vestiti, mi basta già che tu sia mia sorella! perciò levati la mia maglietta!'-disse sbattendo la porta del bagno
 
Non avevo mai capito cosa avevo fatto a mia sorella. Forse nascere, forse allontanare un pò i miei genitori da lei quando aveva due anni per occuparsi di me. Mi spogliai velocemente e mi misi addosso un paio di jeans con una felpa, il mio classico abbigliamento. Se avvolte cambiavo era mettendomi una maglietta carina con gli strass, ci provavo per incontrare gente 'importante', come per questa mattina, ma a quanto pare a mia sorella non andava giù l'idea. Dopo che anche mia sorella uscì dal bagno, chiudemmo la stanza e scendemmo di sotto. Anche i miei erano pronti, così entrammo in auto. Mi misi cuffiette e musica, almeno il viaggio l'avrei fatto tranquillo e sereno.
  
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