Erano passati tre giorni da quando la chimica interna del team era colata a picco.
Deeks era sempre piú convinto della sua decisione, e Callen, che si era immediatamente pentito delle parole pronunciate a Kensi, non era riuscito a chiarire la situazione con quest' ultima. Non che non ci avesse provato, ma la giovane era entrata in modalitá "sola contro tutti", e aveva negato l' esistenza di qualsiasi problema con Callen, pretendendo di avere un ottimo rapporto di lavoro col collega.
E in effetti, Kensi si stava comportando alla perfezione: eseguiva, e molto bene (come sempre, d' altronde) i compiti che le venivano assegnati, ma, per il resto, si era isolata completamente.
Nessuna possibilitá, quindi, di chiarire la situazione; e, chiaramente, neppure di convincerla a riavvicinarsi a Deeks.

"Vi ricordate quella serie di tre esplosioni verificatasi 2 settimane fa?" chiese Eric, una volta entrato il team in sala operativa.
"Ovviamente - fece Sam - come potremmo dimenticare i 15 morti causati dalle due bombe al porto e da quella al LAX (l'aereoporto di Los Angeles)?".
"Abbiamo ricevuto un messaggio video pochi minuti fa - intervenne Nell - e purtroppo avevamo sbagliato tutto!"
"Cosa intendi dire, Nell?" domandó Callen, confuso e in parte incuriosito.
"Guardate" rispose la giovane analista, dando il via alla riproduzione del breve video.
Il team venne così a sapere che, a differenza di quanto avevano pensato, dietro ai precedenti atti criminali si nascondeva una cellula terroristica e non una delle numerose gang di Los Angeles.
Nel video tre componenti della cellula, chiaramente a volto coperto, invocavano a gran voce la liberazione di tal Johnson, un sergente della marina, ma che in realtá si era scoperto essere una spia che agiva per conto di Al Qaeda; in caso di mancata liberazione entro le successive 5 ore, il numero degli attentati sarebbe salito a 4, in un crescendo di distruzione drammatico.
" Cosa facciamo?" chiese Eric.
"Li troviamo - rispose Callen -. Il governo Americano non negozia con i terroristi".

"Deeks, fai evacuare l' area e poi allontanati!" ordinó Kensi, con lo sguardo fisso sulla bomba.
Il team, grazie al lavoro di Eric e Nell, era riuscito a individuare il luogo da cui era stato caricato in rete il video: un bar in Venice Beach. E da lì erano iniziate le ricerche, che avevano portato Callen e gli altri a individuare il luogo in cui era stato posizionato l' ordigno: un parco, sempre a Venice, che al momento era pieno di bambini, con le rispettive madri, intenti a sfogare nel gioco tutta la loro energia, ignari del pericolo.
Sam e Callen erano impegnati nell' inseguimento dei tre terroristi (probabilmente gli stessi comparsi nel video), che erano riusciti giusto in tempo, purtroppo, a sistemare l' ordigno, ma non avevano avuto il tempo di allontanarsi dal parco, individuati dal team.

Kensi si trovava davanti alla bomba, e aveva appena ordinato al collega di far evacuare la zona.
Dei due, lei era l' unica a esser in grado di disinnescare una bomba, visti gli insegnamenti di suo padre e soprattutto l' addestramento per entrare nell' Ncis (addestramento che, ovviamente, Deeks non aveva sostenuto, essendo un agente di collegamento).
Trovata la bomba, alla base di una fontanella nel centro del parco, Deeks aveva subito contattato la squadra di artificeri in appoggio all' Ncis. Ma, ovviamente, la sorte non arrideva ai due giovani: il timer della bomba segnava 15 minuti all' esplosione, mentre il team di artificeri era a 30 minuti di distanza.
Un po' troppi.
Ecco allora l' ordine di Kensi, che Deeks eseguì senza obiezioni: sia per la drammaticitá della situazione (e il numero di bambini e persone a rischio), sia perchè il tempo degli scherzi e delle obiezioni, per i due, era finito da giorni.
Fortunatamente il biondo detective potè contare sull' aiuto dei guardiani del parco, che anche tramite vari altoparlanti disseminati per il parco, liberarono la zona. Il tutto in circa 10 minuti.
Kensi, infatti, stava cercando di capire come disinnescare l' ordigno, il cui timer ora indicava 4 minuti e 50 secondi all' esplosione. Alleggerita nell' animo, vedendo che il collega era riuscito a far liberare la zona (era rimasta la sola ancora sul luogo), si fece coraggio e fece per prendere i tre cavi che riteneva di dover strappare.
Sentí peró, nel mentre, una mano sulla spalla. Si giró e vide il volto serio di Deeks, che le fece un lieve cenno col capo.
La ragazza si voltó e strappó i tre cavi.
Salvi. Nessun salvataggio all' ultimissimo minuto (il timer segnava ancora 3 minuti), ma solo un grosso spavento.
Tutto bene, dunque.
Anche perchè Callen e Sam, dopo un folle inseguimento in auto per le strade di LA, erano riusciti a fermare i tre terroristi. O meglio, a catturarne uno, visto che gli altri due erano impossibilitati a risponder a qualsiasi tipo di domanda. Che giornata pazza, pensó Deeks, sorseggiando distrattamente una birra sul divano di casa.
Proprio alla fine della sua avventura all' Ncis aveva corso uno dei rischi piú grandi: saltare per aria con la sua partner. Ex. Ex partner. Ed ex amica.
Al diavolo tutto e tutti, pensó Deeks rabbiosamente.
Pochi momenti dopo, il detective sentì bussare alla porta. Incuriosito da chi potesse essere, non aspettando nessuno, si avvió stancamente alla porta, e la aprì.
E rimase sorpreso: sia di vedersi di fronte proprio lei, Kensi Marie Blye, sia dalla domanda di quest' ultima. "Perchè, Deeks?" fece la ragazza.

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E meno male che avevo parlato di 2-3 capitoli in 10 giorni xD
Al solito, perdonatemi il ritardo; spero di rifarmi con questo capitolo, un po' piú lungo degli altri.
Come sempre, ringrazio tutti coloro che seguono e recensiscono la storia ( e scusatemi se non ho risposto alle ultime recensioni..recupereró a breve :) ): siete fantastici!
Per ultimo: noto con piacere che il numero di racconti in questa sezione è aumentato a dismisura, e saró assolutamente felice di leggerli tutti ;)
A presto!