Anime & Manga > Digimon > Digimon Tamers
Segui la storia  |       
Autore: Simo84    09/07/2003    3 recensioni
Renamon se n'è andata, e Rika si trova nuovamente da sola. La ragazza torna a chiudersi in se stessa e a isolarsi dagli altri; riusciranno i suoi amici a farle togliere la sua maschera di ragazza forte e determinata?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeri Katou, Rika Nonaka, Ryo Akiyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: Digimon non è mio, e mai lo sarà (purtroppo…). Tutti i personaggi appartengono ai rispettivi autori.

 

I’M A BELIEVER

 

EPILOGO – UN’ATTRICE ALLO SPECCHIO

Wanna be the biggest dreamer

Vuoi essere il sognatore più grande

Zensokuryoku de mirai mo

Percorrendo a tutta velocità

ima mo kake nukero

Sia il presente che il futuro

Sou boku wa ki zuitan da

E’ vero, me ne sono accorto,

zutto shukudai wasureteta

Ho scordato di fare i compiti

Sore wa hitotsu no nazo nazo nazo

C’è una domanda, domanda, domanda,

"Boku wa dare nan darou?"

Chi sono io?"

SURAIDINGU shite surimuketa

Anche se cado

hiza itakutatte ne

E mi sbuccio le ginocchia

Sugu tachiagaranakya

Devo rialzarmi immediatamente,

CHANSU wa nigete yuku wakatteru sa

Altrimenti so che la mia occasione mi sfuggirà

* Big and bigger, biggest dreamer!

Sempre più grande, il sognatore più grande!

Yume miru koto ga subete hajimari

I sogni sono il punto di partenza di tutte le cose

sore ga kotae daro

E’ questa la risposta

Dare yori tooku e tonde miseru yo

Volerò più lontano di tutti

subete no asu wo tsuranuite

Attraverso tutti i domani.

("The biggest dreamer", sigla d’apertura di Digimon Tamers)

 

"Sono a casa."

"Bentornata Rika! Com'è andata a scuola?"

"Come al solito. Io vado nella mia camera, nonna."

"Ma come? Oggi non ti vedi con i tuoi amici?"

Rika sorrise, riflettendo sul fatto che alcune cose, nonostante tutto, non sarebbero cambiate proprio mai. Come sua nonna ad esempio, che continuava a preoccuparsi per lei.

Passando davanti alla porta della cucina, la ragazza la vide seduta al tavolo.

"Non ti preoccupare, nonna. Esco tra un paio d'ore."

"Ah, meno male. Divertiti, e non fare tardi!"

"Sì, sì…"

Continuando a sorridere, Rika andò nella sua stanza, appoggiò la cartella e si sedette sul futon.

Come sempre. E aspettò.

Aspetti me per caso, Rika?

Già. Ma questa è l'ultima volta che ti darò ascolto. Devo smetterla con questa strana abitudine di parlare con me stessa.

Oh, ma che tono coraggioso abbiamo adesso. Non è che per caso stai fingendo di nuovo?

No. Questa sono veramente io.

Come sei caduta in basso! Adesso menti perfino a te stessa!

Ne sei così sicura? Il confine tra realtà e finzione è molto sottile. Chi può dire di essere completamente se stesso davanti agli altri? La verità è che nessuno lo è mai veramente. Adeguiamo i nostri gesti e il nostro modo di parlare, a seconda di chi abbiamo davanti. Viviamo in una società, e ci conformiamo alle sue regole, assumendo determinati comportamenti. Le nostre idee, i nostri pensieri, sono influenzati dall'ambiente in cui viviamo e dalle persone che abbiamo incontrato. La nostra personalità è il frutto di una serie di fattori innumerevoli, impossibili da individuare tutti. Ognuno di noi, più o meno consapevolmente, indossa ogni giorno una maschera che lo protegge dallo sguardo degli altri.

Ma come siamo diventati saggi. Merito di una certa persona?

Sì, in parte è stato grazie a Ryo se sono arrivata a capire che non è possibile vivere isolati dal resto del mondo. L'essere umano non è fatto per stare da solo. Ed è merito suo se sono riuscita finalmente a reagire, ad uscire

dall'abisso in cui tu mi avevi gettato. In cui io avevo gettato me stessa. Gli devo molto.

Non mi dire che ti sei innamorata di lui!

Non lo so. Forse. Stranamente, la cosa non mi spaventa più come un tempo.

Non funzionerà. Adesso ti fidi di lui perché credi di conoscerlo, ma non è così.Un giorno potresti scoprire alcuni lati del suo carattere totalmente inaspettati. Potrebbe tradirti, e lasciarti come ha fatto tuo padre. Perché lui dovrebbe essere diverso?

E perché non dovrebbe esserlo? Io e lui abbiamo trascorso giorni molto simili. Sappiamo cosa vuol dire essere soli. Per questo ho fiducia in lui, e sono sicura che lui ci sarà sempre quando avrò bisogno di aiuto.

Povera illusa. Voi due non riuscirete mai a capirvi completamente.

E' vero, è una cosa impossibile. Ma questo non significa che non continueremo a provarci. E direi che abbiamo già fatto parecchi progressi rispetto all'inizio, non credi? Ryo mi ha restituito la cosa più preziosa al mondo, che io avevo perso: la speranza.

Pensi davvero che questo sia il modo giusto di affrontare la realtà? Continuare a sperare, e a vivere di semplici illusioni?

Se perdo la speranza di rivedere Renamon, allora è certo che non la rivedrò mai. Ma finché esiste anche il più piccolo motivo per continuare a sperare… io non smetterò di credere. Io e lei ci rivedremo ancora.

La tua non è che una falsa speranza. E quando la dura realtà ti sbatterà in faccia la verità, soffrirai ancora più di quanto tu non abbia già sofferto. Se invece non vivi di illusioni vane, la realtà ti sarà più facile da sopportare. Perché non riesci a capirlo?

E' qui che ti sbagli. E' vero, potrei illudermi. Un giorno potrei svegliarmi, e accorgermi di avere definitivamente perso Renamon. Un giorno potrei scoprire che lei non c'è più. Ma che cosa mi resta, se perdo ogni speranza? Perché dovrei continuare a vivere, senza sogni? Non è possibile continuare a vivere senza un ideale, senza un obiettivo da raggiungere. Per questo io non smetterò di sognare.

E allora fa' come vuoi. Ma poi non dire che non ti avevo avvisato.

Non temere, non succederà. Perché adesso ho un motivo in più per continuare a credere. Takato ha scoperto che il digivarco nel nascondiglio di Guilmon non è sparito. Capisci? Il padre di Henry ci aveva detto che perché i due mondi potessero sopravvivere, ogni contatto doveva essere interrotto. Eppure quel digivarco è lì, esiste. C'è ancora la possibilità di entrare in contatto con Digiworld. Questa è la dimostrazione che non bisogna mai smettere di sperare, anche quando sembra assurdo, anche quando sembra che sia tutto perduto. E domani, io e i miei amici partiremo per ritornare laggiù.

E cosa farai una volta che sarai là? Sai bene che Digiworld è un mondo vastissimo, dove è molto facile perdersi. Anche ammesso che Renamon sia ancora viva, come farai a trovarla? Ti rendi conto che potrebbero volerci dei mesi? E se qualche digimon malvagio nel frattempo vi attacca? Hai pensato che potresti perdere anche la vita alla disperata ricerca di qualcosa che forse non esiste già più?

Non importa. Non mi fermerò e non tornerò indietro finché non rivedrò Renamon. E poi non sarò sola, Ryo e i miei amici saranno con me. Non ci arrenderemo, continueremo a lottare tutti insieme per ciò che crediamo, come abbiamo sempre fatto. E alla fine vedrai che realizzeremo il nostro sogno. Perché noi siamo i sognatori più grandi…


Fine

 

Note dell'autrice:
Prima che cominciate a inveire contro di me, vorrei dire due paroline su questo finale. Inizialmente, questo epilogo doveva essere molto diverso. Nonostante a me personalmente il classico 'lieto fine' non piaccia particolarmente, perché nella realtà non capita mai che le cose vadano sempre tutte per il verso giusto, nel finale avevo pensato di sviluppare maggiormente il rapporto tra Rika e Ryo, e lasciare una speranza su una loro possibile relazione. Come mai, vi chiederete allora, hai cambiato idea?
Il motivo principale è stato il personaggio di Rika. "I'm a believer", nelle mie intenzioni, doveva descrivere l'evolversi del suo pensiero e del suo carattere, partendo da una situazione angosciante, nella quale la perdita di Renamon l'aveva gettata, per arrivare a un finale in cui, resasi conto del suo errore, Rika tornava ad aprirsi agli altri e iniziava ad abbandonare la sua maschera di ragazza forte e indipendente. Ecco perché questo epilogo, che in un certo senso chiude il problema aperto nel primo capitolo, con il primo dialogo di Rika con se stessa. Lei e Renamon si rivedranno mai? Tra Rika e Ryo potrà mai nascere qualcosa che vada oltre l'amicizia? E lei riuscirà veramente a cambiare? Lo lascio decidere a voi. Il finale è aperto a ogni possibilità. E' giusto che sia così.
E adesso viene il momento dei ringraziamenti, che sono veramente tanti…
Innanzi tutto a Pan, perché senza di lei probabilmente questa fanfic non sarebbe mai stata pubblicata… ormai dirti grazie è diventato riduttivo, ma in attesa che mi venga in mente un termine migliore… GRAZIE PAN!!!!!!!
Poi naturalmente devo ringraziare con tutto il cuore tutti quelli che mi hanno recensito, e in particolare Frederyck, Meiko, Tomo e Pri-Pri: voi non lo sapete, ma io sono il tipo di scrittrice che se non riceve commenti si deprime, perché pensa che la sua fanfic non la legga nessuno, perciò… GRAZIE!!!!!!! E' stato soprattutto grazie a voi se questa fanfic è riuscita ad andare avanti fino alla fine!
Infine, un ringraziamento particolare va anche a Jun, perché senza volerlo mi ha dato l'idea di inserire il testo di "The biggest dreamer", motivo ispiratore di questo finale... vai così Jun, e non smettere mai di scrivere!
Detto questo, è venuto il momento di salutarvi… ma purtroppo per voi, ho già in mente il soggetto per una nuova fanfic! (*****: OH, NO!!!!!!!!) Non so ancora quando la scriverò (sicuramente solo quest'estate, quando avrò finito con la maturità), ma ci rivedremo sicuramente! Bye!
Simo84

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Tamers / Vai alla pagina dell'autore: Simo84