“Cosa
si dice in
questi casi?”
Un ragazzino del primo anno continua a guardarmi negli occhi. Sta ancora aspettando la mia risposta.
Sorride speranzoso. Ed è proprio per questo che non mi va di ferirlo, ma devo farlo!
“Mi dispiace, Justin, ma non posso. Non verrò al ballo di Halloween con te!”
Ora quella piccola possibilità che gli illuminava gli occhi color del mare è svanita davvero.
“Oh, capisco…Non preoccuparti Hermione…Ci vediamo”
Lo vedo che percorre
Una voce gelida e odiosa arriva alle orecchie di tutti gli studenti, colpendo in particolare me.
“Hey, Granger, è tutto qui quello che sai fare? Attirare l’attenzione dei ragazzini? Attenta o qualcuno potrebbe accusarti di pedofilia!”
La squadra verde/argento scoppia in una fragorosa risata.
“Calma,
Hermione, non
agitarti…lo sta facendo apposta e lo sai bene…Fa
il gradasso solo perché ha un
nome viscido come Draco Malfoy…ignoralo!”
Un’altra vocina dentro di me si fa sentire, anche se più sommessamente.
“Perché
continui con
questa farsa, Hermione?Stai solo mentendo a te stessa! Sono anni che va
avanti
questa stupida storia, da quando l’hai visto per la prima
volta sul treno in
viaggio per la scuola. Non puoi farci niente, smettila di
nasconderti!”
È vero. La verità fa male.
Vedo scorrermi davanti agli occhi questi sei anni trascorsi a Hogwarts fino a ritrovarmi sul treno appena partito dal binario nove e ¾.
Un ragazzo di nome Neville Paciock aveva perso il suo rospo e io lo stavo aiutando a cercarlo.
Prima di entrare nella cabina di Harry e Ron, che non sapevo sarebbero diventati i miei due migliori amici, l’avevo visto seduto in compagnia dei suoi compagni Tiger e Goyle.
Era bellissimo. Quel viso pallido, i capelli color dell’oro e gli occhi come ghiaccio mi avevano paralizzata. È bellissimo!
Poi lui mi aveva vista e con sguardo schifato e voce maligna mi aveva urlato “Che hai da guardare?Vattene!”
Controvoglia avevo continuato la mia ricerca dell’animale, ma non l’avevo trovato.
Fortunatamente ho conosciuto Harry e Ron.
Ma da quel giorno era cambiato tutto. Mi ammazzavo di studio per dimenticarlo e fare come se non esistesse. È così che sono diventata la migliore della scuola. Per colpa di un ragazzo. Un Serpeverde. Un Malfoy.
Nonostante i miei sforzi, ogni volta che lo vedevo il mio cuore impazziva e non riuscivo più a concentrarmi, facevo sempre una gran fatica ma alla fine i miei risultati erano comunque ottimi.
Mi dicevo sempre che ormai l’avevo dimenticato, era stata solo una cotta da ragazzina immatura.
Non sapevo di sbagliarmi.
Nei corridoi lo incrociavo in compagnia di qualche ragazza e subito avvampavo.
“Cosa ci trova in delle oche come quelle che gli starnazzano intorno?” Mi domandavo.
Speravo sempre che lui mi notasse, o che almeno mi sorridesse. Niente.
Poi, al secondo anno, accadde qualcosa di terribile, che infranse il mio cuore in centinaia di pezzi, come un cristallo caduto a terra.
“Sporca Mezzosangue”.
Perché l’aveva fatto? Mi ero sentita morire!
Sentivo la rabbia bollire dentro di me, ma non sapevo su chi riversarla.
Sui miei genitori. Babbani.
Su di lui. Purosangue.
Alla fine l’ira si era placata come un mare dopo la tempesta.
Che colpa avevano i miei genitori se si erano innamorati?
Nemmeno lui era colpevole…era così bello!
Ecco. È questo che non riesco a sopportare.
La sua cattiveria, il suo disgusto nei miei confronti e il suo essere ribelle…lo rendono terribilmente affascinante…irresistibile!
Lo ammetto. È ancora padrone del mio cuore e lui purtroppo non sa di esserlo, ma verrà a saperlo, lo giuro!
Le mie labbra pulsano al pensiero che un giorno sfioreranno le sue, così dannatamente maligne.
Le mie guance si tingono di rosso a sapere che le sue mani, così candide, un giorno le accarezzeranno.
Ed io spero ancora in quel tocco e in quel bacio che aspetto da troppo tempo.
Lo attendo con impazienza, perché so che il mio desiderio diventerà realtà.
“Hermione, stai bene?”
Harry mi scuote il braccio.
“La tua lezione di Rune Antiche sta per cominciare, non vorrai arrivare in ritardo, vero?”
Il mio amico mi guarda da dietro gli occhiali tondi con aria interrogativa.
“Scusa Harry, ero…soprapensiero! Ci vediamo dopo!”
Raccolgo le mie cose ed esco dalla Sala Grande, verso l’aula di Rune Antiche.
Affissi ai muri ci sono decorazioni macabre di Halloween e qualche scheletro o spettro si muove ed emette urla agghiaccianti nell’intento di spaventare qualche studente.
Per me sono solo grida, nient’altro.
“Chi si vede!Miss Prima-Della-Classe va a lezione!Come mai?Non sei nata sapendo già tutto?”
Pix il poltergeist mi si piazza davanti. Potrei benissimo passargli attraverso ma la sensazione della mia testa nella sua…incorporeità mi da un senso di nausea.
“Levati di mezzo, Pix!” Dico in collera.
“Ooh,
“Ci
mancava solo il
fantasma ficcanaso!”
Combatto il mio senso di voltastomaco e lo attraverso decisa.
“Basta.
Non ce la
faccio più! È ora di dare un taglio a questa
storia!
Questa sera
chiederò a
Draco di venire al ballo con me! Deciso.”
Sorrido ed entro in aula, coraggiosa come non lo sono mai stata.