Film > Ritorno al Futuro
Segui la storia  |       
Autore: LiquidScience    02/02/2013    2 recensioni
2016, il Futuro.
Quel vecchio rottame al museo era il posto preferito di Marty jr. Ci si soffermava davanti soprattutto per pensare o per scaricare le tensioni della giornata. Tutto qui. Almeno, fino a che suo padre non venne licenziato... ed è proprio da lì che la storia cambierà!
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-DATA: Novembre 15, 1986
 
Non appena quel lampo azzurro che copriva l’intero parabrezza si fu dileguato, la macchina cominciò a correre su un terreno irregolare, come se fossero finiti in mezzo all’erba. A Marty jr sfuggì un gemito di terrore, mentre Doc armeggiava con il volante per non far sbandare o addirittura rovesciare la DeLorean.
Un tonfo sopra di loro contribuì ad aumentare lo spavento del ragazzo, che d’istinto di coprì la testa con le mani anche se non ce n’era assolutamente bisogno. Con stupore di Doc, le luci all’interno della macchina cominciarono a lampeggiare, fino a che una ad una si spensero.
Il motore della DeLorean si fermò ma  l’auto percorse ancora un po’ di strada prima di arrestarsi.
Aspettarono qualche minuto prima di uscire, il tempo per rimettere in chiaro le idee.
“Accidentaccio” esclamò Doc, aprendo la portiera ad ala di gabbiano della macchina.
Marty lo seguì a ruota, anche se ancora piuttosto confuso.
Il sole era sorto da un po’ e faceva capolino dalle sagome degli edifici di Hill Valley e del paesaggio circostante. Panorama carino, peccato che non era quello che Marty e Doc stavano osservando.
“Avevi detto che il cartello non ci sarebbe stato!” disse infine il ragazzo, osservando l’oggetto in questione e la scia formata dai pezzi che si erano staccati dalla macchina all’impatto con esso.
Doc tirò fuori un blocco note e cominciò a sfogliarlo pagina per pagina, apportando correzioni con una penna tascabile.
“La condensazione del flusso x deve essersi interrotta al termine dell’accelerazione delle particelle gamma nel sistema y, z e T causando uno slittamento della collocazione temporale”  farfugliò Doc.
“Eh, che hai detto?” chiese Marty, non capendo nulla di ciò che lo scienziato ebbe detto.
“Oh, lascia perdere” rispose l’altro mettendo via il blocco note. Fece qualche passo e si chinò per raccogliere il generatore di fusione in frantumi.
“Dannazione. Senza il generatore di fusione si può dire addio ai viaggi nel tempo. È questo che fornisce gli 1,21 gigowatt di elettricità che servono”
“Ma è un Mr. Fusion, possiamo comprarne un altro” disse Marty jr, non rendendosi ancora conto della gravità della situazione.
“Marty! Non stai pensando quadrimensionalmente! Siamo nel 1986, né Mr. Fusion né le componenti su cui la sua tecnologia è basata non sono ancora state inventate!”
“Cioè mi stai dicendo… che siamo negli anni ottanta, senza un modo per tornare indietro?” chiese Marty, moderatamente angosciato dalla situazione.
“Precisamente” rispose Doc, con un tono fermo e pacato.
“Merda!”
Doc rimase un attimo in sospeso, forse si aspettava un qualsiasi riferimento al peso.
“Beh, dovrei riuscire a rimetterla in moto, almeno fino ad arrivare in laboratorio” disse infine, ritornando verso la macchina.
 
***
 
Quello che Doc chiamava ‘laboratorio’ altro non era che un enorme garage, arredato a mo’ di appartamento da un lato e dall’altro da laboratorio vero e proprio. Era tutto in un disordine caotico, c’erano scatoloni pieni di fogli arrotolati, sopra la maggior parte dei mobili c’erano strani macchinari la cui funzione rimaneva chiara soltanto al loro inventore, in un tavolo c’era persino un plastico di Hill Valley, di un bianco un po’ ingiallito dal tempo. Chissà quanti anni aveva…
In uno spiazzo libero di fronte al portone Doc aveva parcheggiato la DeLorean ed ora ci stava lavorando sopra, valutando i danni.
“È buffo” disse, appoggiandosi sul tetto “Il generatore di fusione non era tra i rottami del museo, lo comprai io in seguito”
“Ah si?” disse Marty, fingendosi interessato. In realtà stava cercando di capire dov’era appesa la tv.
“Già. Non avrei mai pensato di aver ancora problemi con quello”
Marty non rispose, si fermò davanti a un amplificatore gigante che non aveva l’aria di essere perfettamente in sesto.
“Ehi Doc, dov’è la televisione?” chiese, senza staccare gli occhi dall’enorme e curioso marchingegno.
“Di fronte al divano, no?” rispose l’altro, prendendo con la mano destra il cacciavite che prima teneva stretto tra le labbra.
Marty jr si avvicinò al punto interessato.
“Accensione!” disse, ma nulla accadde.
“Accensione ho detto!” ripeté il ragazzo, irritato.
Doc lo raggiunse e girò una manovella accanto allo schermo, accendendola.
“Ah, ecco… grazie” disse Marty jr sedendosi sul divano.
Durante l’ora che seguì, Doc cercò invano di trovare un modo per rimettere a posto il generatore di fusione, ma a nulla valsero i suoi tentativi: serviva un pezzo nuovo. Ma a questo avrebbe pensato più tardi, c’era una faccenda più importante da sbrigare.
“Bene Marty, quello che dobbiamo fare adesso…” disse Doc, mettendosi tra il ragazzo e la televisione sperando di avere così la sua attenzione.
“Si…?”
“O meglio, quello che tu devi fare, è prendere il posto di tuo padre al concerto che si terrà fra due giorni” spiegò lo scienziato tutto ad un fiato, gesticolando animatamente.
“Io… cosa?” ribatté Marty jr, sorpreso a tal punto da sembrare spaventato. Beh, forse un po’ lo era…
“Su, calma, sai suonare la chitarra elettrica, no? All’inizio avevo pensato di lasciarti un po’ di tempo per fare pratica, ma per questioni tecniche dovrai improvvisare. Sarà semplice, basterà che ti comporti come un normale ragazzo degli anno ‘80”
“Ma io non ho la pallida idea di che cosa fanno i ragazzi degli anni ’80!” rispose Marty jr.
Doc non rispose e riprese a sistemare dei cavetti scuotendo la testa.
“Doc…!” esclamò Marty, non sapendo più che pesce prendere.
“Basta che ti tieni lontano da quegli aggeggi futuristici… Smartphone… occhiali e altri oggetti accessoriati…  lettori Mp5 o qualsiasi lettore di file, musica, video 2D o 3D che sia”
“Cosa? Ma questo è l’inferno!” rispose il ragazzo, sperando fosse tutto uno scherzo.
“No, è Hill Valley negli anni ottanta. Il paradiso in confronto ad altre sequenze di eventi in realtà alternative” disse Doc, sussurrandolo come se lo stesse dicendo al ragazzo e non a sé stesso.
“Eh?”
“Lascia perdere. Dovrebbe esserci una chitarra in uno scatolone, da qualche parte. Potresti esercitarti un po’”
Marty jr obbedì, cercando tra gli oggetti presenti nel laboratorio quello che più assomigliava a una chitarra.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Ritorno al Futuro / Vai alla pagina dell'autore: LiquidScience