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Autore: mkv    03/02/2013    0 recensioni
Storia di un'amicizia finita. Dubbi, rimpianti, ma voglia e dovere di andare avanti
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto iniziò sei anni fa. Era settembre e per me iniziava una nuova bellissima esperienza: la scuola superiore. Sta volta non avevo dovuto cambiare totalmente scuola e iniziare tutto da capo come era stato per le medie e perciò mi sentivo ancora più forte visto che sapevo che il mio gruppo classe era stato mantenuto. Eravamo insieme, in un’unica sezione e a noi si aggiunsero ragazzi provenienti da altre scuole.
Poche settimane e già eravamo tutti  un gruppo, all’inizio molto  unito ma col tempo sempre più diviso dall’invidia e dalla gelosia. Nella freschezza dei nostri quattordici anni, io e quella che allora era la mia migliore amica vivevamo le nostre prime cotte importanti.
La sua cotta sedeva nella fila opposta alla nostra, si chiamava Giulio e aveva la fama di cambiare ragazza ogni settimana. Con lei però fu tutto diverso. Erano veramente presi l’uno dall’altro e io non avrei mai potuto immaginare tutto ciò che sarebbe successo di lì ad un anno.
Durante il corso dell’anno scolastico anch’io mi misi insieme ad un ragazzo, ma non fu per niente facile.. continui ostacoli minavano il nostro percorso, ma per fortuna io avevo l’aiuto della mia migliore amica Flavia e anche di Giulio che in qualità di suo ragazzo stava molto spesso con noi. Furono un grande sostegno per me e così inizia a diventare amica di Giulio. Ricordo ancora le parole che gli dissi quando stava per mettersi insieme a Flavia: -Non giocare con lei se no dovrai vedertela con me-. Già allora lui mi assicurò che non aveva nessuna intenzione di giocare. Era la verità, lui cercava l’amore, una ragazza con cui stare insieme e starci così bene d non volere che finisse più.
Ormai eravamo un quartetto, le uscite nel pomeriggio, le serate i pizzeria.. tutto sembrava andare per il verso giusto e io mi avvicinavo sempre più a lui.
In breve tempo divenne il mio migliore amico, con cui parlavo delle ore al telefono di tutto, a cui potevo confidare i miei dubbi, a cui chiedere consiglio. Il mio ragazzo ancora non si lamentava di nulla perché anche lui lo conosceva, lo frequentava e cercava di capire attraverso ciò che gli spiegavo.
Arrivò l’estate e con essa anche la brutta notizia che giulio aveva deciso di cambiare istituto. Lui e Flavia si lasciarono e intanto io litigai di brutto con lei perché c’erano cose che non andavano bene e io covavo dentro da tanto tempo. Forse fu la presenza del mio grande amore a darmi forza quella volta e a chiudere definitivamente con lei. Ormai avevo lui, che era diventato il mio tutto. Con lui c’era anche Giulio che continuavo a sentire spesso. Quel periodo fu molto brutto per me, perché comunque non è facile chiudere un’amicizia così ma doveva esser fatto perché c’erano troppe cose che non andavano e che non si potevano più aggiustare. Il mio amore e Giulio furono le mie ancore di salvezza, ma nel giro di pochi mesi ne rimase solo una..
Giulio aveva cambiato istituto, aveva cambiato amicizie, voleva chiudere definitivamente col passato ma io non lo capì subito  e mi illusi che niente sarebbe cambiato tra noi. 
Cominciavamo a sentirci sempre meno, ma io pensavo o forse speravo che fosse dovuto al fatto che si dovesse ambientare ma non era così.. non sentiva più neanche il ragazzo che era stato il suo migliore amico dalle elementari. A poco a poco tutto finì e io me ne resi conto solo quando per sbaglio venni a sapere che forse si stava rimettendo con Flavia.. Questa cosa mi fece terribilmente male, perché non mi aveva detto niente nonostante l’implicazione che poteva esserci dato che lei era stata la mia migliore amica.
Una sera eravamo a giocare a carte da un compagno e c’era pure lui come accompagnatore di Flavia.. Io avevo lo sguardo perso per la maggior parte della serata perché non capivo come tutto si era potuto ridurre così e ad un certo punto mi isolai un po’ sulle scale cantando “le cose che vivi” della mitica Laura. Fu li che mi raggiunse il mio ragazzo. Non sopportava di vedermi così, mi chiese se provavo o avevo provato qualcosa in più dell’amicizia per lui. Ovviamente la risposta era no, ma lui non poteva capire. Realizzai in quel momento che facevo star  male anche lui e quindi decisi di darci un taglio. Ormai dovevo farmene una ragione e andare avanti. 
Prima di questo episodio e dell’episodio con Flavia, Giulio aveva cercato di celare il suo allontanarsi attribuendolo al fatto che non voleva farmi litigare con il mio ragazzo. In effetti il mio lui era geloso quando ci vedeva parlare la mattina prima di scuola o glielo raccontavano, ma io pensavo ch questi non fossero affari suoi, col mio ragazzo me la vedevo io. Lui era sempre stato molto protettivo con noi come coppia perché pensava che noi potessimo avere un futuro, molto più di lui e Flavia, e fu per questo che all’inizio quasi gli credetti.
Comunque pochi mesi dopo Giulio era già un’altra persona, che io non conoscevo più. Stavo terribilmente male dentro, ogni giorno mi chiedevo il perché ma non riuscivo a farmene una ragione. Non potevo parlarne neanche con l’unica persona che mi stava vicino sempre, il mio ragazzo, perché sapevo che così facendo avrei fatto star male anche lui.
Soffrivo in silenzio e speravo che col tempo tutto sarebbe stato scordato. Inizia a sognarlo qualche notte ma questo nessuno lo seppe mai. Ci tenevo davvero a lui. I primi tempi immaginavo di restare chiusa con lui in una stanza e finalmente chiarire tutto. Per non cadere nella tentazione di chiamarlo per chiedergli spiegazioni cancellai il suo numero dal cellulare e annullai la sua amicizia su Facebook. Non vi salutavamo più neanche quando ci vedevamo. Eravamo due perfetti estranei, solo che , i primi tempi soprattutto, ogni volta che lo vedevo sentivo un’enorme rabbia dentro tanto che avrei voluto iniziare a picchiarlo senza smettere più.
Ogni giorno speravo di ricevere  un suo messaggio o una sua chiamata, ma non arrivarono.
Un errore però lo commisi: lo contattai ancora una volta e con la scusa di un libro cercai di chiedergli spiegazioni. Fu una conversazione tra le più deludenti della mia vita, che mi confermò che il mio amico non c’era più.
Era una persona totalmente diversa e spesso mi sono chiesta se avessi vissuto un’illusione. Mi piace pensare però che in quel periodo, quando era il mio migliore amico, era tutto vero, mi piace ricordarlo come il ragazzo di allora e conservare un buon ricordo di quel periodo adesso immensamente lontano. 
Non mi aveva mai dato le chiavi per entrare nel suo nuovo mondo e io, inizialmente, mi ero illusa di avere ancora un passaggio preferenziale.
Adesso il dolore  e il rimpianto sono solo ricordi che ogni tanto, sempre più raramente, fanno capolinea nella mia mente e talvolta mi portano a scrivere, come sta volta perché sono convinta che questa è una storia che andava scritta.
Adesso so che vedendolo ancora mi farebbe battere il cuore per la rabbia del bel rapporto che avevamo, ma non c’è mai stato nulla di più e adesso non c’è e non ci sarà mai più neanche questo.
  
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