Il mio cuore martella forte nel petto. Stringo la mano di mia madre mentre osservo l'insegna luminosa dell'edificio di fronte a me.
Pennsylvania Music House. Ho scritto almeno una decina di lettere a questa casa editrice e quando avevo perso ogni speranza mi arrivata la risposta.
"Abbiamo esaminato la sua proposta e la invitiamo al Pennsylvania Music House."
Era una risposta davvero corta, che aveva lasciato leggermente perplessa mia mamma, ma che mi aveva riempita di gioia.
"Ho un contratto, ho un contratto." Ho passato la giornata a saltellare per la casa urlando la mia gioia ai quattro venti e ora eccomi qua, davanti a un edificio che mi incute timore, con la mia chitarra sulla spalla e i testi che avevo composto in una cartellina sotto il mio braccio destro.
"Su Taylor, non vuoi entrare?"
"Certo che si!" Rispondo avanzando di pochi passi. "Oh mammina, sono così agitata! Sospiro. Se non mi prendono?"
"Dovevi pensarci prima, adesso entra o ce ne andiamo."
There's a little girl in this little town
Sospiro e finalmente mi decido ad entrare, una signora con degli occhiali rotondi, truccatissima mi accoglie sorridendo.
"Tu devi essere la nostra piccola Taylor vero?" Annuisco e lei mi fa cenno di seguirla
Ciao!
Eccomi un po' in ritardo con il terzo capitolo.
Spero davvero che vi piaccia e vi prego di dirmi cosa ne pensate!
Buonasera a tutti,
Lotty
Sospiro e finalmente mi decido ad entrare, una signora con degli occhiali rotondi, truccatissima mi accoglie sorridendo.
"Tu devi essere la nostra piccola Taylor vero?" Annuisco e lei mi fa cenno di seguirla
With a little too much heart to go around
"Siamo tutti molto incuriositi da te, tesoruccio." Mi fa entrare in una stanza dove un uomo è seduto su una poltrona e con una sigaretta in bocca mi guarda. "Ciao." Dice secco e senza darmi il tempo di rispondere prosegue. "Quanti anni hai bambina?"
"Dodici." Lui annuisce.
Live forever, never say never
"Perchè hai portato la tua chitarra?" Alzo un sopracciglio perplessa. "Per farvi ascoltare le mie canzoni?" Lui inizia a ride e butta via la sigaretta. "E chi ha mai parlato delle tue canzoni?"
"Scusi, cosa sta dicendo, non la seguo."
"Piccola Taylor, quello che voglio dire è che tu canti le MIE canzoni."
"Siamo tutti molto incuriositi da te, tesoruccio." Mi fa entrare in una stanza dove un uomo è seduto su una poltrona e con una sigaretta in bocca mi guarda. "Ciao." Dice secco e senza darmi il tempo di rispondere prosegue. "Quanti anni hai bambina?"
"Dodici." Lui annuisce.
Live forever, never say never
"Perchè hai portato la tua chitarra?" Alzo un sopracciglio perplessa. "Per farvi ascoltare le mie canzoni?" Lui inizia a ride e butta via la sigaretta. "E chi ha mai parlato delle tue canzoni?"
"Scusi, cosa sta dicendo, non la seguo."
"Piccola Taylor, quello che voglio dire è che tu canti le MIE canzoni."
You could do better, that's what she says
Scuoto la testa decisa. "No." Lui annuisce. "Il tuo colloquio è finito."
Mia alzo e prendendo la mano di mia mamma esco velocemente.
"Sei brava Tay, vedrai che qualcuno ti prenderà."
La seguo nella macchina e non ascolto mentre parla. Chiudo gli occhi e immagino di essere una cantante famosa, una persona fortunata.
Scuoto la testa decisa. "No." Lui annuisce. "Il tuo colloquio è finito."
Mia alzo e prendendo la mano di mia mamma esco velocemente.
Mama named her lucky on a starlit night
"Sarà per la prossima volta tesoro." Annuisco trattenendo le lacrime. "Ci tenevo davvero molto.""Sei brava Tay, vedrai che qualcuno ti prenderà."
La seguo nella macchina e non ascolto mentre parla. Chiudo gli occhi e immagino di essere una cantante famosa, una persona fortunata.
And she says lucky you, lucky you
Ciao!
Eccomi un po' in ritardo con il terzo capitolo.
Spero davvero che vi piaccia e vi prego di dirmi cosa ne pensate!
Buonasera a tutti,
Lotty