A new hope…

La ragazza dagli occhi verdi scintillanti si appoggiò delicatamente alla solita ora…alla solita panchina del parco di Londra.
Iniziò a leggere attentamente il suo libro, scorrendo per quello che sembrò un tempo interminabile le righe di quella storia che ormai l’aveva trovata…conquistata…intrappolata…si rigirò tra l’indice destro una ciocca di capelli ricci sfuggiti dalla sua acconciatura a causa di una folata di vento improvvisa che la fece rabbrividire…d’istinto si strinse nel suo cappotto nero alzando lo sguardo.

Gli alberi che incorniciavano il parco cominciavano a spogliarsi delle foglie che ormai arancioni andavano ad adagiarsi sul terreno…amava soffermarsi nell’osservare i paesaggi e la vita che andava avanti mentre lei come un osservatore esterno rimaneva in disparte…volendo disperatamente parteciparvi ma non riuscendo…notò alcuni bambini giocare con le foglie appena cadute e rincorrersi sorrise leggermente cercando di ricordare se anche lei fosse mai stata così libera e felice come loro…improvvisamente una lacrima gli attraversò le guance leggermente rosse per il freddo, quando vide passare una signora sulla trentina con un uomo, probabilmente suo marito che sorridevano a vicenda a un terzo esserino che saltellava felicemente circondato dall’affetto dei due genitori…raccolse subito quella lacrima solitaria…ecco cosa le era sempre mancata una famiglia…quel pensiero le fece perdere un battito cardiaco e si ritrovò vuota…letteralmente vuota…scossa la testa come a voler eliminare quel pensiero…e decise di riprestare attenzione al suo libro…i minuti passavano inesorabili tra le parole di quel libro…fino a quando cominciò a sentirsi osservata…sorrise sapendo già chi c’era dall’altra parte del parco che la stava fissando…decise di rimanere indifferente per alcuni minuti fingendosi interessata ancora a quel libro…la verità era che non vedeva l’ora di rincontrare quegli occhi così uguali ai suoi ma anche così diversi…verdi come i suoi ma raggianti, divertenti senza preoccupazioni…e non resistette sollevò lo sguardo e potè giurare di aver perso un ulteriore battito, questa volta per la felicità.

Dall’altro lato del parco c’era un ragazzo che da circa 1 mese, si sedeva a una panchina a debita distanza da Jamie e passava tutto il tempo del pomeriggio a fissarla biascicando qualche sorriso sghembo quando i loro sguardi di sfuggita di incontravano…ma questa volta non era da solo anzi era accompagnato da ben quattro amici che lo guardavano sorridenti e ridacchiavano ogni tanto…Jamie potè quasi giurare che ridessero a causa sua di conseguenza iniziò a sentirsi a disagio…continuò però a guardare e fissare quel ragazzo di cui ancora non sapeva niente ma che lo affascinava ogni giorno di più…così continuò ad osservarlo…sembrava più nervoso degli altri giorni, rispetto a quando veniva da solo…poi accadde una cosa che Jamie non si sarebbe mai aspettata…forse spalleggiato dai propri amici trovò il coraggio di alzarsi dalla sua panchina e di avvicinarsi a quella della ragazza…la quale immediatamente riportò il suo sguardo su quel libro…ora la sua unica ancora di salvezza.
Dopo circa 5 minuti la figura del ragazzo si sedette vicino a lei…che continuava imperterrita la lettura del suo amato libro…il ragazzo era totalmente nuovo a quel tipo di situazione…quindi decise, spinto dagli incoraggiamenti dei suoi amici che erano rimasti sulla sua panchina dall’altra parte del parco…ad attirare l’attenzione della ragazza…tossì…poi dopo un bel sospiro parlò
H-interessante il libro?- chiese Harry totalmente curioso, notando la ragazza con lo sguardo corrucciato sul libro di cui poco prima era riuscito a scorgere il titolo:
50 sfumature di grigio. Aveva sentito parlare di quel libro e inizialmente era rimasto scioccato non avrebbe mai potuto pensare che quel tipo di ragazza, così dolce negli atteggiamenti e nel modo di sorridergli potesse leggere un libro del genere…la ragazza si risvegliò apparentemente dal suo stato di tranche interiore alzando lo sguardo e incontrando gli occhi del ragazzo…quest’ultimo potè giurare che il suo cuore avesse aumentato il battito cospicuamente e sperò con tutto se stesso che la ragazza davanti a lui non lo avesse percepito…era rimasto per circa un mese lontano a studiarla, ad ammirarla e ne era diventato totalmente dipendente da assillare i suoi amici tutti i santi giorni…erano stati proprio quest’ultimi ad incoraggiarlo sia perché non sopportavano più i racconti su quella ragazza sia perché non sopportavano più di vedere il ragazzo totalmente assente e perso nei suoi pensieri durante le prove della loro band…la ragazza gli sorrise incoraggiante…
J-a dire il vero moltissimo…lo hai mai letto?-domandò la ragazza totalmente incuriosita ma mantenendosi totalmente impassibile…mentre stava esultando come una pazza all’interno…
H-no purtroppo non ho il tempo per leggere…ma ne ho sentito parlare…comunque piacere Harry-sorrise mostrando le sue fossette famose in tutto il mondo…la ragazza sorrise ancora di più scorgendo la prima farfalla solitaria attraversargli lo stomaco…avrebbe voluto allungare la mano verso quelle adorabili fossette per percepirne la fattezza ma si contenne e rispose…
J-bhè è un vero peccato…e comunque piacere mio Jamie-disse allungando la mano e stringendo dolcemente quella del ragazzo…al contatto entrambi sobbalzarono trapassati da un leggera scossa di brividi…entrambi arrossirono e il ragazzo abbassò lo sguardo imbarazzato mentre lei tentava di coprirsi con i capelli ora totalmente reduci dal vento…
H-senti Jamie…-sospirò…ora o mai più si disse infine il ragazzo tra se e se…-…mi chiedevo se ti andrebbe di andare a prendere qualcosa da bere con me…così forse potrai parlarmi del tuo libro!-era la prima volta che si esponeva così tanto con un appartenente al sesso debole…ma questa volta sentiva che lei era quella giusta e non voleva fare le cose di corsa ma voleva forse intraprendere una di quelle che noi definiremmo relazione stabile…La ragazza sorrise ancora più smagliante e annui si alzò di scatto dalla panchina e stava per dire qualcosa al ragazzo rimasto a contemplarla seduto quando quel momento fantastico fu interrotto dal suono del cellulare di lei…la ragazza si precipitò a cercare l’apparecchio nella sua borsa di Vuitton nera abbinata al cappotto e appena lesse colui che la stava chiamando ebbe un tuffo al cuore…Josh…suo “collega” anzi potremmo dire “impiegato”…la stava cercando…sbuffò leggermente cercando di nascondere l’espressione corrucciata al ragazzo che aveva assunto un espressione stranita…
J-scusa Harry devo rispondere è importante…-
H-oh ma certo…rispondi pure io ti aspetto all’entrata del parco ok?-chiese speranzoso…la ragazza annuì timidamente e premette il tasto verde su quell’aggeggio infernale…
J-dimmi…-sospirò dovendo anche per il suo giorno di pausa dover affrontare quel lavoro e quelle chiamate così estenuanti-
Jo-il carico è stato consegnato…tutto è andato per il verso giusto!-esclamò una voce roca dall’altra parte dell’apparecchio…
J-bene ci sentiamo domani…-sospirò sollevata-hai saputo niente di quella faccenda?-ritornò l’espressione corrucciata sul suo volto-
Jo-no mi dispiace ma sono passati troppi anni per ritrovarlo…ormai lo dovresti aver capito-sospirò quell’altro ulteriormente esasperato…
J-SI LO SO…ciao a domani-la ragazza scandì ogni sillaba decisamente adirata per poi attaccare il telefono in faccia al ragazzo…ripose il telefono nella borsa e si avviò verso l’uscita del parco…dove ad attenderla c’era quel ragazzo che forse l’avrebbe fatta ricominciare a vivere…

*SPACE ME*
Salve ragazzi :)
allora questo è il primo capitolo...spero che vi piaccia...è la prima fanfiction che scrivo da sola...se vi piace mi farebbe piacere se lasciaste una recenzioncina <3
Grazie in anticipo...vi adoro <3
Al prossimo capitolo...