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Autore: Ram92    03/02/2013    2 recensioni
Quanto accadde a Godric's Hollow un'ora dopo la sconfitta di Lord Voldemort.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Lily Evans, Remus Lupin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Il Segreto della Fenice'
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Emmeline se ne accorse prima di lui.
- Fanny…
Un piccolo lampo aveva squarciato il buio lasciandosi dietro solamente una delle piume della fenice e un frammento di pergamena. Remus si affrettò a raccoglierlo e si guardò subito attorno.
- Nessuno in vista. – mormorò Emmeline.
I suoi sensi da lupo confermarono. Silente doveva essere impazzito, avrebbe potuto mandare a monte l’intera operazione. Oppure doveva essere una cosa veramente importante. Lo stomaco gli si contrasse.
- Lumos.
“Operazione annullata. Vai dai Potter, immediatamente.”
Remus sentì le gambe che gli cedevano e rischiò di cadere a terra. Se James e Lily… allora anche Sirius…
- Dobbiamo andare via. – disse sbrigativo.
- Ma…
- E’ successo qualcosa a James e Lily.
 
Quando si materializzò in Godric’s Hollow sentì un conato di vomito risalirgli lo stomaco.
Davanti a lui della vecchia casa dei Potter non rimanevano che macerie. I potenti incantesimi di protezione di Silente pesavano nell’aria, ma il Fidelius era rotto. Remus non volle pensare a niente e si affrettò a percorrere il breve vialetto cosparso di roccia e mattoni. Poche pareti erano rimaste in piedi. Solo il pianto disperato di un bambino rompeva quel silenzio lugubre.
Quando raggiunse quello che un tempo era stato il salotto non poté fare a meno di guardare. Il cadavere di James giaceva immobile al centro della stanza, proprio vicino al tavolo dove avevano mangiato tutti insieme una settimana prima.
- Di qua, Remus. – disse una voce familiare. – Ci sarà tempo per compiangere i morti.
- Professore…
I grandi occhi azzurri di Silente incontrarono i suoi sopra gli occhiali a mezzaluna.
- Non possiamo fare più niente per James.
Dietro di lui, la McGranitt  era china sopra la culla di Harry, dentro la quale il bambino sembrava dormire profondamente. Remus fece per andare verso di lui, ma Silente lo fermò.
- Harry sta bene. Non è di lui che dovrai occuparti.
- Ma…
In quel momento la professoressa si voltò verso di loro. Ma il neonato che aveva tra le braccia non era Harry. Era molto più piccolo e non riusciva a smettere di piangere e divincolarsi. Sembrava appena nato.
- Lei è Lilian Grace Potter. – disse Silente. – La secondogenita di James e Lily Potter.
- Ma Lily non era…
- Ti sei mai chiesto da cosa derivasse il nome del nostro ordine, Remus?
Remus impallidì. Istintivamente si guardò attorno.
- Non troverai nessun cadavere di donna, Remus.
Remus sentì ogni singolo muscolo del suo corpo immobilizzarsi. Cos’era successo in quella casa? Dov’era Sirius? Chi era quella bambina? Non era veramente possibile che…
- Voldemort è stato sconfitto. – disse ancora Silente. – Attaccando Lily il suo stesso incantesimo lo ha momentaneamente distrutto. Non è ancora il momento di cantare vittoria, però. Sirius non è ancora stato catturato…
- Sirius…
- E nessuno deve sapere dell’esistenza di questa bambina. Remus, ti sto chiedendo di nascondere la piccola Potter per conto dell’ordine. Del resto, sono sicuro che come padrino tu sia più che credibile.
La professoressa McGranitt gli si era avvicinata, la piccola che continuava a contorcersi per quello che sembrava dolore fisico. Remus fece istintivamente un passo indietro.
- Io non…
- Tu sei l’unico che può occuparsi di lei. Peter è morto, Sirius ci ha traditi. Inoltre tu sei l’unico che può sapere come ci si sente…
- … ad essere delle bestie. – concluse Remus con orrore.
Il corpicino della bambina accusava chiaramente delle fitte e rabbrividiva prima di ogni nuovo grido. La McGranitt era riuscita a metterla tra le sue braccia e ora poteva sentire ogni minimo spasmo. Ed era vero, sapeva esattamente come ci si sentiva.
- Il segreto della fenice è nel sangue. – spiegò Silente guardandolo intensamente. – E’ il sangue che si surriscalda al punto da far bruciare l’intero corpo della fenice per produrne uno nuovo.
Ma Remus lo ignorava. La bambina si stava a poco a poco calmando, aveva aperto i grandi occhi verdi per guardarlo. Gli occhi di Lily.
- Devi nasconderla, Remus. Le fenici sono creature estremamente rare. Se Voldemort scopre che ne esiste una nella sua era…
- Ma lei aveva detto che Voldemort è…
- Non possiamo esserne certi. Se lui o un suo Mangiamorte dovessero riuscire a mettere le mani sulla bambina, non oso pensare a quel che potrebbe accadere.
In quel momento una voce risuonò dall’esterno, gli incantesimi di protezione stavano cadendo sotto mani amiche.
- Non c’è più tempo. – disse la McGranitt, parlando per la prima volta, con una voce roca che Remus non le aveva mai sentito.
- La professoressa ha ragione. Va’, Remus, porta la piccola al sicuro e fai in modo che nessuno sappia dove sei. Manderò Fanny a cercarti quando potrò.
Remus era ancora confuso, sentì la McGranitt fargli scivolare tra le dita la bacchetta e incontrò il suo sguardo colmo di dolore. Doveva aver pianto. Non l’aveva mai vista piangere. La piccola si agitò ancora tra le sue braccia, guardandolo con i grandi occhi verdi.
- Un luogo sicuro…
 
  
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