Salve a tutti, sono LordWeavile94, il mio vero nome è Francesco. Questa è la mia prima storia, spero che vi piaccia! Ah, sfortunatamente, avendo la maturità quest'anno, non potrò aggiornare tanto spesso...cercherò comunque di farlo il più possibile!


In un piccolo infinito spazio, in un momento imprecisato dello scorrere dei millenni, stava un grande pokémon completamente bianco, simile a quello che in un altro mondo avrebbero chiamato un “cavallo”, dalla testa allungata e dagli zoccoli color dell’oro. Aveva una grossa ruota a metà del corpo, simile ad una croce dorata ornata di quattro gemme verdi. Ma ciò che si notava di più erano gli occhi, che, quasi senza farlo apposta, erano ridicolmente piccoli rispetto al resto del corpo: erano color dello smeraldo, con pupille di rubino, ed esprimevano una potenza tale che avrebbero potuto distruggere e ricreare l’universo intero con un solo, minuscolo movimento.
Questo pokémon stava osservando il luogo intorno a sè: aveva forma di un grande anfiteatro, i cui spalti di marmo bianco erano vuoti. Bene, era tutto pronto.
-Venite, guardiani del tempo, dello spazio e del caos! Io vi chiamo!-
Ruggì con la sua potente voce, sciogliendo temporaneamente il sigillo che impediva a qualsiasi creatura di entrare in quel luogo: lo aveva costruito tempo prima, per impedire che una delle sue creazioni lo attaccasse mentre riposava nel suo eterno sonno.
Non appena la voce della creatura finì di echeggiare, tre portali si aprirono davanti a lui. Ne uscirono fuori tre pokémon, uno dopo l’altro.
Il primo poggiò le quattro immense zampe sul pavimento dell’anfiteatro: era di colore blu scuro, con artigli e criniera color metallo e un diamante incastonato al centro dell’ampio petto; il tempo scorreva al battito del suo cuore.
 Il secondo toccò l’anfiteatro con due zampe: era di colore bianco, con strisce rosa scuro che adornavano il suo corpo, il petto grigio scuro, e due perle incastonate nelle spalle; lo spazio si stabilizzava al suo respiro.
Il terzo veleggiò sopra la costruzione, senza toccare terra: era di colore grigio, con una spessa banda rossa e nera sul petto, punte dorate lungo il corpo e la coda, e ali nere come ombre; il caos era la sua natura.
-Ci hai chiamato, Arceus?- dissero tutti e tre all’unisono, inchinandosi alla prima creatura.
Quella annuì, e guardò le tre sue creazioni.
–Dialga, Palkia, Giratina, alzatevi. Vi devo parlare di faccende importanti.-
I tre si rialzarono, mentre il Tempo e lo Spazio scoccavano un’occhiata al Caos: non si fidavano di lui come Arceus, non ancora. Stettero comunque in silenzio, ad ascoltare ciò che il Creatore aveva loro da dire: gli parlò per prima cosa del mondo degli umani, di un certo Ash, che tutti e quattro avevano incontrato e di una profezia antica, la cui origine era sconosciuta perfino a lui. Gli disse che ciò lo preoccupava, perché le condizioni descritte dall’antico scritto sembravano essere molto simili a quelle attuali.
Tutti e quattro i leggendari poi discussero, cercando di capire in che cosa potesse consistere questa nuova minaccia: forse un nuovo esperimento umano, come Mewtwo o Genesect? Una minaccia dallo spazio, come Deoxys? Non ne avevano la minima idea, ma speravano di poterla fermare.
Dopo un po’, Arceus congedò i tre leggendari, e poi si voltò a guardare una grossa luce, in alto: lì vi era la Tavola, che descriveva gli eventi che sarebbero accaduti nel mondo dei pokémon...purtroppo, però, Arceus non riusciva a leggerla. Non sapeva perché, ma proprio non ci riusciva: ogni volta che provava a leggere qualche scritta, veniva respinto da una forza più grande di lui. Forse era perché nessuno doveva conoscere il destino del mondo?
Il Creatore, poi, sentì una presenza dietro di sè. Perché era ancora lì?
-Cosa ci fai ancora qui? Mi vuoi chiedere qualcosa?-
Arceus si girò, e vide un lampo di luce dorata. E poi, il buio.


Ecco, questo è il prologo! Un poco corto, lo so...ma tutti i prologhi sono così, no? Se avete domande, suggerimenti o critiche, scrivetemelo pure in una recensione, prometto che le guarderò tutte e cercherò di adattarmi!