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Autore: BadWolfSherlokid    03/02/2013    0 recensioni
Noia. La noia ci costringe a pensare e il pensare porta solo cose brutte, affogando la nostra mente con pensieri ancora più noiosi della noia stessa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Noiosa noia.

«C'è una sola cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia»

Oscar Wilde.


Guardava fuori la finestra, lo sguardo dritto verso il cielo. Le piccole e fredde gocce di pioggia colpivano le sue guance e bagnavano lievemente i capelli arruffati dal vento. In lontananza riusciva a sentire la televisione accesa su un canale che trasmetteva solo pubblicità. Le nuvole grigie sopra la città, passavano anche sopra la sua testa. Le mani erano troppo fredde e le labbra erano arrossate, anch’esse gelide, ma non voleva entrare dentro. Aveva voglia di mettere ciò che le serviva nella borsa e uscire di casa, ma in quel momento si accontentava di guardare la città fuori la sua finestra. Davanti a lei, un enorme palazzo giallastro. Alla sua sinistra gli alberi alti della villa comunale e alla sua destra la costruzione di un secondo binario del treno. La strada era bagnata, infangata e sporca. Il suo sguardo vagava per le piccole cose che riusciva a vedere dalla sua finestra. Era così facile pensare di aprire la porta di casa e correre via per le scale, alla ricerca di qualcosa da fare, ma lei restava ancora lì, con la sua testolina riccia fuori la finestra a far vagare lo sguardo. Nessun uccello, nessuna macchina. Solo nuvole grigie che volavano, vento freddo e piccole gocce di pioggia.
Noia. La noia ci costringe a pensare e il pensare porta solo cose brutte, affogando la nostra mente con pensieri ancora più noiosi della noia stessa.
Noia. Pericolosa, opprimente, disturbante, noiosa noia di un pomeriggio domenicale.
Dalla finestra riusciva a vedere il balcone della sua stanza da letto. Le ringhiere adornate da girandole colorate, erano lì nella speranza di far fuggire via uccelli curiosi che si divertivano a spiare attraverso i vetri appannati del balcone. Le girandole non hanno mai funzionato, come uno spaventapasseri in mezzo ad una campagna, che piano piano diventa il divanetto personale di alcuni corvi neri che se ne infischiano della sua presenza. I piccioni con le girandole, i corvi con gli spaventapasseri. Alla paura ci si abitua sempre, ma alla noia no. Noiosa noia. Tediosa. Respirò lentamente dal naso, sentendo le narici che si congelavano piano piano per il vento freddo inalato. Sentiva l’aria fresca nei polmoni, la sentiva anche nelle vene. L’ avrebbe sentita anche nel cuore se avesse avuto il coraggio di prendere la borsa e uscire da quelle quattro mura rosse che gridavano ad alta voce “NOIA!”. Respirò di nuovo, perché le piaceva l’aria fresca nei polmoni, l’aria che sapeva di libertà. Le nuvole passavano e ripassavano sulla città, la pioggia aumentava e diminueva seguendo quasi un ritmo ben preciso. Le pozzanghere aumentavano e basta.
Il vento si fece più freddo. La noia stava chiamando. Prese ancora una volta una lenta e freschissima boccata d’aria. Il suo ultimo respiro di libertà, prima di chiudere la finestra e rintanarsi nel buio della sua casa. Davanti a lei ancora il paesaggio uggioso, ma questa volta non riuscì a sentire il vento. L’unica cosa che sentiva erano le vocine di finta allegria delle pubblicità, il calore della casa che l’abbracciò teneramente e la noia che la prese per mano, fingendosi amica e sorella. Il buio sorrise, la noia lo imitò. E lei, guardando l’ultima volta la casa giallastra che aveva di fronte, sospirò parole perse e mute, che nessuno ascoltò.
Oh, noiosa noia.





Note dell'autrice

Ecco cosa succede quando non si ha davvero nulla da fare (non è vero, perchè qualcosa da fare ce l'avevo) la domenica sera. Piccola storiella un pò autobiografica senza nessuna pretesa. L'ho scritta così, per occupare un pò il tempo che non passava mai. Ringrazio chi occuperà il proprio tempo leggendo questa cosina e boh, spero che piaccia!
Alla prossima! (sempre se ci sarà una prossima volta)
Giuls.

   
 
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