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Autore: Taiga_02    03/02/2013    0 recensioni
Dopo il crollo del laboratorio n^5, Envy e gli altri Homunculus decidono di controllare gli Elric più da vicino usando l'ottavo uomo artificiale che Dante ha preso sotto la sua protezione apposta per l'occasione.
Quest'Homunculus cambierà radicalmente la vita dei due fratelli, ma... Nella storia ci sarà una svolta che stravolgerà totalmente il suo mondo!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-CENTRAL CITY-

I tranquilli corridoi di un'ospedale, nello stato di Amestris, furono deturpati da rumori metallici assordanti e da urla prolungate dall'eco presente nelle grandi sale d'aspetto.
Nella sala per l'accettazione decine di persone erano pacificamente sedute ad aspettare il loro turno per la visita di routine, ma dal corridoio per il reparto ricoveri sbucò un'armatura enorme dagli occhi rossi che premeva le imponenti mani sull'altrettanto ingombrante torace.
-Scusatemi, permesso!- Gridava quasi in lacrime con voce acuta mentre si faceva strada tra pazienti ed infermiere.
Pochi secondi dopo sbucò dallo stesso luogo un ragazzino dai lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo che strillava infuriato contro il fuggitivo -Al! Se ti prendo giuro che sei finito!-.
Ormai il biondo aveva il fiato corto e iniziò a rallentare stingendo la spalla sinistra contro il collo con un'espressione sofferente e provata.
Allora il fuggiasco si fermò, tornò indietro e parlò diretto al suo inseguitore -Fratellone, stai bene? Non dovresti sforzarti, non sei ancora gua...-ma non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo gli saltò al collo gridando -Idiota di un Alphonse! Se non rimetti quel gatto dove l'hai trovato ti smonto!-.


I due continuarono a discutere ardentemente guadagnandosi l'attenzione della gente nella stanza, ma all'improvviso vennero sollevati da un omone calvo con dei folti baffi biondi ed un fisico da culturista che li rimproverò -Fratelli Elric, non dovreste infastidire i pazienti dell'ospedale, non è da gentiluomini!-.
I due, allibiti, si scusarono con l'uomo che fu raggiunto da un'altra persona.
-Signor Huges!- Esultò il biondino.
-Ed! Al! Ma che piacere rivedervi! Piaciuta la vacanzina al quinto laboratorio?- Rise Il Tenente-Colonnello Maes Huges, che era appena arrivato.
-Un vero splendore...- commentò ironicamente Alphonse.
-Maggiore Armstrong, mi spiace dover interrompere i suoi insegnamenti sulla vita e sull'universo per gli Elric, ma il Comandante Supremo li ha convocati nella loro stanza!- continuò Maes rivolgendosi al Maggiore Armstrong nella speranza che lasciasse andare i due fratelli, allora quest'ultimo li rimise a terra e si congedò, diretto al bar dell'ospedale.
I due tirarono un sospiro di sollievo e ringraziarono il loro soccorritore -Bella scusa quella della convocazione!- ridacchiò Edward dando all'uomo una pacca sulla spalla, che lo smentì subito -La convocazione è reale, ma comunque non c'è di che!-. 


Così dicendo i tre si avviarono verso la stanza di ricovero dei fratelli e, quando arrivarono, videro il Comandante Supremo Bradley in piedi sulla porta che li aspettava tranquillo.
I tre si unirono in un rigido saluto militare, ma Bradley li mise a riposo quasi immediatamente, volendo arrivare il prima possibile al nocciolo della questione.
-Ci cercava, Comandante?- chiese Ed mentre il fratello minore apriva la porta della stanza per far entrare tutti.
-Esatto Acciaio,- si sedette sulla sedia accanto al letto, dando le spalle alla porta -ho saputo quello che è accaduto al laboratorio numero cinque l'altro giorno. Dopo l'evacuazione, i miei uomini hanno perquisito l'edificio, scoprendo lo sfruttamento di numerosi esseri umani, sia come sacrifici che come ricercatori. Tra questi, abbiamo trovato un soggetto interessante che era rinchiuso nei sotterranei insieme ad alcuni sacrifici. Non è segnato sui registri dei detenuti, probabilmente è il risultato tra l'unione di una detenuta e il suo compagno, che lo hanno sempre tenuto nascosto. Dopo attente analisi abbiamo capito che è l'unica persona in grado di essere reintegrata in società... Chiedo a voi di prendervene cura.- Concluse.
-Ma signore, perchè proprio a loro?- intervenne Huges, che era rimasto sorpreso dalla sua richiesta.
-Questa persona non ha mai interagito con il mondo esterno, non sapremo in che istituto integrarla e nemmeno dove sistemarla. Le adozioni per individui della sua età sono rare e vogliamo che sia utile alla comunità con i mezzi di cui già dispone: l'alchimia. Conosce già un po' di alchimia e vorrei che l'aiutaste ad affinare la sua tecnica.- Si giustificò il Comandante.
Dopo varie discussioni i due fratelli accettarono, alla sola condizione che se li avesse intralciati nelle ricerche, l'avrebbero rimandata a casa. Ottennero l'approvazione del loro superiore.


Finiti gli accordi, qualcuno bussò alla porta e Maes diede in consenso per farlo entrare.
Dall'uscio comparve una ragazza di circa quattordici anni con una cascata di folti capelli rossi e gli occhi color degli smeraldi. La pelle candida e liscia era costellata di lentiggini sugli zigomi e sul naso.
Pur essendo bassa e magra, il corpo era sinuoso e le labbra, sottili e rosse, erano lievemente piegate all'insù a formare un timido sorriso.
Indossava una maglia a maniche lunghe, a collo alto e nera, dei jeans chiari strappati all'altezza del ginocchio, degli stivali neri ed una sciarpa rosso scuro.
In mano teneva un blocco da disegno e se lo stringeva al petto, quasi come se fosse stato il suo tesoro più importante.
-Lei è Laisha, vi chiedo di prendervene cura.- la presentò Bradley.
La ragazza si piegò in un profondo inchino per esprimere gratitudine e rispetto, ma Edward rifiutò il ringraziamento -Non c'è bisogno dell'inchino, tranquilla. Io sono Edward Elric! E lui è mio fratello Alphonse, il fratello MINORE- Sottolineò talmente tanto la parola "minore" che Laisha non poté fare a meno di sorridere: un sorriso caldo, dolce e gentile, ma purtroppo falso.


Le avevano insegnato a falsificare i sorrisi, a mascherare le emozioni, a riconoscere ogni più piccola sfumatura nelle voci degli umani e ad interpretare il loro linguaggio del corpo.
Quanto avrebbe voluto poter sorridere davvero, senza aver bisogno di sforzarsi...
Un giorno aveva espresso questo suo desiderio a Lust, la persona che le stava più a cuore all'interno di quell'assurdo gruppo di finti uomini, con finti sogni e finti volti.
Lei le aveva carezzato la testa e le aveva confidato il suo sogno: voleva diventare umana.
Le due si accordarono. Sarebbero diventate umane insieme e avrebbero vissuto vicine, come due sorelle. Già, perchè Laisha era la sola persona a cui Lust si fosse davvero affezionata, a cui aveva rivolto attenzioni e affetto.


Ma durante questi suoi ricordi, la ragazza venne interrotta dalla mano imponente di Alphonse, appoggiata sulla sua esile spalla.
Dentro di se Laisha provava ribrezzo e risentimento, odiava gli umani:l'avevano ferita fin troppo.
Lei era in vita da due soli mesi, pronta nell'evenienza in cui i due avessero ficcato troppo il naso in faccende più grosse di loro, ma aveva già accumulato una notevole quantità di disprezzo nei confronti degli esseri umani.
In molti, in quei pochi mesi, l'avevano amichevolmente toccata sulla spalla e l'unico desiderio che avesse mai provato in quelle occasioni era quello di trafiggerli con la prima cosa che le fosse capitata sottomano., ma quella volta fu diverso.
Certo, il pensiero era sempre quello, ma in cuor suo, nei meandri più profondi di quel cuore invisibile che non poteva battere, una luce si accese. Era piccola come un granello di cenere, forse anche meno, ma pur essendo così piccola la fece pensare...
*non ho mai provato una sensazione simile...* poi ripensò a quello che le era stato ordinato *"Se ficcano troppo il naso... Uccidili"*.
Mentre ricordava, guardò Al con occhi smarriti, forse intenzionalmente, forse inconsciamente.
-Tutto bene?- Domandò lui.
*Ucciderli...* Pensò dubbiosa. Scrutò attentamente anche Ed e Huges *Ma si... Che importa...* Fece il sorriso più falso che si potesse interpretare *Tanto spariranno anche loro... Come tutti...*.



Spazio autrice.
Ciau! ^^! Piaciuto il capitolo :)?? Cosa ne pensate?? :3 Recensite, mi raccomando!!
Saluti! ;)
PS. Da oggi in poi posterò la domenica sera! :3 Ah, e mi scuso se una parte è in piccolo e un'altra in grande, ma non riesco a modificarlo... ç.ç

 

 

  
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