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Autore: SenzaPH    03/02/2013    1 recensioni
Salve a tutti, nonostante abbia uno o due storielle in coda quando c'è l'ispirazione si deve scrivere u.u
Questa sarà una storia a carattere sportivo, il protagonista si chiama Icaro il cui unico obbiettivo è entrare in squadra alla Juventus (si, Juventina convinta io XD), per realizzare l'unico grande sogno della sorella Serena anche se il club ormai è decaduto a causa di un brutto scandalo che lo coinvolse. Dopo un paio di anni la società venne dichiarata innocente ed estranea ai fatti ma ormai per il club era la fine. Icaro non demorde e si da da fare...
Spero che la storia si gradita credo calcistico a parte, buona lettura
SenzaPH
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CORRERE





Il fiatone mi stava uccidendo e l'affanno era insopportabile << Avanti lumaca corri, hai cinque anni! Anche la nonna sarebbe più veloce di te! >> la mia sorellona mi incitava a corre eppure non ce la facevo a raggiungerla, lei aveva dieci anni!
 
<< Serena aspettami! >> piagnucolai un paio di metri indietro, lei si fermò tenendo tra i piedi il pallone, come faceva a non essere stanca?
<< Avanti Icaro, non corri nemmeno da tre minuti >> mi sorrise comprensiva << Ma io sono piccolo >> protestai << E cosa dovrebbe essere questa una scusa? Avanti pigrone, sai benissimo che il dottore ha detto che devi correre quindici minuti al giorno per tutti i giorni >> disse lei con seccenza passandomi la palla, mi arrivò dritta sui piedi e la osservai: che gusto ci provava a correre dietro ad una sfera?
 
La osservai ripensando a quello che mi aveva detto ieri " Devo allenarmi, Icaro... O non riuscirò mai a segnare un goal nella prossima partita! ", non riuscivo proprio a capire quale fosse il piacere di calciare un pallone e mandarlo in porta "Cosa vorrebbe dire che il calcio è un gioco stupido? Oh Icaro, sei ancora cosi piccolo per capire... Il calcio non è semplicemente calciare un pallone, il calcio è molto più di questo. Si tratta di guardare in faccia i tuoi compagni e vedere la determinazione nei loro occhi, di sapere che se dovessi sbagliare un passaggio o un tiro loro saranno lì a sostenerti e a rimediare al tuo errore, si tratta di dare tutto te stesso per portare alla vittoria la tua squadra, di dimostrare di essere i più in gamba! Ricorda Icaro, non si tratta di segnare una valanga di goal, ma bensì di dimostrare la determinazione e la forza della tua volontà, vince la squadra che ha il coraggio di credere di poter vincere anche se sta sotto di tre goal a cinque minuti dalla fine" mi aveva sorriso e poi era corsa in strada con quel suo pallone sporco di fango.
 
<< Forza! Tira di collo! >> mi urlò destandomi dai miei pensieri << Di collo? E come dovrei fare? Sopra al collo ci sta la testa! >> protestai all'insensatezza delle sue parole, lei scoppiò a ridere.
 
* * *
 
<< Cosa fai sorellona? >> le chiesi osservandola tanto concentrata davanti allo schermo della televisione << Oh niente, cerco il canale dove daranno la partita >> rispose leggendo attentamente il televideo << Chi gioca sorellona? >> lei si voltò sorridendo come se le avessero regalato una tonnellata di caramelle e dolciumi vari << La Juventus! >>.
 
Un'ora dopo eravamo seduti sul comodo divano ad ascoltare il telecronista che annunciava l'imminenza dell'inizio della partita, pochi minuti dopo citò undici nomi che non avevo mai sentito << Sorellona chi sono? >> chiesi osservandola << Sono i giocatori che disputeranno questa partita, ogni squadra deve schierare undici calciatori che giocano in ruoli differenti: il portiere si occupa di non far fare goal agli avversari, i difensori cercano di impedire che gli avversari entrino in area e che tirino in porta, poi ci sono i centro campisti che giocano al centro, si occupano di sviluppare il gioco e servire le punte, poi ci sono gli attaccanti il cui compito è fare goal. Grosso modo funziona cosi, ma ti prometto che un giorno ti spiegherò meglio >> mi sorrise osservandomi poi tornò alla partita, si sentì un fischio e i giocatori in televisione iniziarono a muoversi.
 
Vane furono le domande che le feci nel corso della partita, lei non mi ascoltava. Il suo viso passava da attimi di rabbia ad attimi di ansia, imprecava contro il tizio che fischiava e tirava fuori dal taschino cartellini gialli e rossi contro vari giocatori dalla maglia bianca e nera << Era in fuorigioco stupido! Era in palese fuorigioco! >> non osai neanche chiederle cosa fosse un fuorigioco, sicuro che mi avrebbe come minimo sbranato tanto era arrabbiata!
 
Il suo viso era tanto cupo e triste, mancavano cinque minuti alla fine ed i giocatori in maglia bianca e nera stavano perdendo per quattro a zero, credevo che tra un pò si mettesse a piangere, si mordeva il labbro inferiore stringendo i pugni, notai che tremava un pò. Che strana malattia il calcio, forse avrei dovuto chiamare papà, magari la sorellona aveva male allo stomaco o cose del genere, feci per alzarmi ma fu in quel momento che vidi il suo volto rilassarsi, in pochi secondi i suoi occhi sembrarono brillare di una forte luce così bella e luccicante che rimasi lì incantato ad osservare quei suoi occhi cosi verdi ingrandirsi dalla gioia, sul suo volto comparve il sorriso più bello che avessi mai visto!
 
Sul serio, non l'avevo vista tanto felice neanche quando, per il suo compleanno, papà le aveva regalato la Play Station 2 con il gioco PES! Rimasi stupito di tale reazione, fino a pochi secondi prima stava veramente malissimo ed ora stava urlando "goal" a squarcia gola, esultando come se lo avesse fatto lei, oppure come se la mamma fosse resuscitata o come se avesse vinto un mare di soldi. Mi voltai alla televisione notando un giocatore con la maglia bianca e nera che correva verso i suoi compagni, abbracciandoli. Non riuscivo proprio a capire come la mia sorellona potesse essere tanto felice. 
 
Subito dopo sentii tre fischi e lei tornò seduta con una strana espressione in volto come se avesse mangiato qualcosa di tanto amaro << Abbiamo vinto? >> chiesi osservandola << No, ma torneremo a farlo perchè alla Juve vincere non è importante, è l'unica cosa che conta... >> sorrise tristemente poi andò in strada e subito sentii il pallone che con forza sbatteva contro i garage.

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Salve a tutti gente :D! Che ve ne pare di questo primo capitolo?
Spero di aver spiegato le parti tecniche nel giusto modo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Con affetto,
SenzaPH
  
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