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Autore: Kiki May    03/02/2013    1 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Eccomi, finalmente, col nuovo capitolo.
Chiedo scusa per l'attesa, ma tra i miei feels per il Thunderfrost e tutto il resto non ho avuto tempo di incartare la caramellina assassina e spedirla nel fandom.
Spero che il risultato sia venuto decente. Avrei dovuto buttare giù il capitolo un po' prima, col sacro fuoco dell'ispirazione a consigliarmi sul secondo passaggio, ma di base credo di aver fatto una cosina decente.
E poi si va per la volata finale!









14. Restless









Alpi Bavaresi, Austria




La giornata era magnifica, calda come nel pieno dell’estate. Il sole splendeva sulle vette eternamente innevate, che si tendevano al cielo.
Incoraggiato dalla mitezza del mattino, un piccolo gruppo di turisti, alloggiati in baita, era sceso a valle, nelle colline dove l’erba cresceva alta e i fiori si offrivano in pasto agli animali selvaggi. I bambini avevano preso a correre in cerchio, saltando di sasso in sasso, e gli adulti avevano poggiato le giacche al suolo nel tentativo di abbronzare le braccia. Le risate echeggiavano per la valle, sino a che una folata di vento freddo scosse le cime dei pini all’ingresso del bosco.
I bambini si paralizzarono e gli adulti si tesero, incuriositi.
Tra gli alberi si udiva un rumore sommesso, come di foglie che cadevano al suolo lentamente. Il fruscio si fece più intenso, quasi spaventoso, prima di cessare di colpo.
I turisti si guardarono a vicenda, dubbiosi. Una ragazza si fece largo, avanzando in direzione del bosco. Mosse qualche timido passo prima di arrestarsi di colpo: un giovane cervo aveva fatto capolino.
“Com’è bello!” esclamarono i bambini, in coro.
La ragazza tese la mano e riuscì a sfiorare la pelle del cucciolo che incredibilmente si avvicinava al gruppo degli uomini.
Uno scoiattolo si fece avanti e poi una marmotta e miriadi di uccelli che riempirono l’aria col loro canto.
I pini sembrarono fare spazio alla figura sottile che avanzava lentamente, con grazia, circondata da animali di ogni specie e scintillante nella sua veste bianca.
“È la dea Willow!” esclamarono alcuni, “è lei!” confermarono altri.
Ai margini della foresta, la ragazza fissava con occhi spalancati l’apparizione mistica della strega che era divenuta famosa in tutto il mondo per la grandezza del suo potere e per la lotta contro le forze del male.
“Non posso crederci …” sussurrò a se stessa, tendendo una mano come nel tentativo di afferrare la visione.
Willow sorrideva pacifica, tra le braccia un coniglietto dal pelo ambrato, sulle spalle un’aquila maestosa dagli occhi di ghiaccio. Ai suoi piedi, una serpe.
“Santo cielo!” sospirò la ragazza, a pochi centimetri dalla dea mistica. “Non avrei mai pensato di –“
“Shh …” interruppe lei, portando un dito sulle sue labbra.
Il suo sorriso si piegò in una smorfia compiaciuta e il volto pallido, percorso da vene scure, s’inclinò in un gesto innaturale.
La giovane turista ebbe il tempo di spalancare gli occhi per il terrore.
La mano che la sfiorava bruciava la pelle e assorbiva ogni energia. La ragazza sospirò di stupore quando sentì la vita che l’abbandonava.
Willow la lasciò andare ormai cadavere e chinò il capo per scrutare la terra sotto i suoi piedi che si era fatta arida e nera, spoglia, mentre il cielo si riempiva di nuvole grigie che annunciavano tempesta.
I turisti erano scappati via e gli animali, anche gli erbivori, avevano digrignato i denti per scatenarsi contro i loro simili.






“È tutto di vostro gradimento?”

DarkWillow sobbalzò nella poltrona.
Accanto a lei c’era Tork indaffarato, alle prese con un servizio da tè che continuava a riassettare nervosamente.
“Ops,” farfugliò il demone, accortosi di aver disturbato il riposo della Signora Nera. “Non intendevo, non mi ero accorto, non avevo capito …”
DarkWillow affilò lo sguardo vuoto.
“Ero riuscita a trasportarmi sull’Altra Terra. Per un istante soltanto, ma ci ero riuscita.”
Tork cominciò a sudare copiosamente. Passò uno straccetto sulla fronte e riprese ad ordinare le tazzine del servizio. Versò del tè sulla tovaglia di lino candido, continuò a tamponare la fronte madida di sudore.
“Non intendevo …” ripeté ancora, tremolante. “Non mi sarei mai permesso di –“
“Calmati, Tork.” Sibilò lei, imperiosa e dolce. Terrificante. “Calmati. Se mi avessi contrariata davvero, stai ben sicuro che la punizione sarebbe arrivata all’istante. Del resto, non mi occorrono lunghi incantesimi per staccare una testa dal corpo.”
“C– certamente.” Replicò il demone, annuendo in modo affrettato, nonostante la prospettiva di un’immediata decapitazione suonasse tutt’altro che consolatoria.
“Servimi del tè verde.” Ordinò la Signora Nera, rilassando il capo contro i morbidi cuscini. Dinanzi a lei l’orribile orizzonte della New York del futuro. “Tork …” sospirò pianissimo, quasi tristemente.
“Sì, mia signora?”
DarkWillow non volle replicare.
Prese la tazza di tè bollente, annusò con attenzione il profumo della bevanda e vi passò le dita sopra, per purificarla.
“Questo mondo non conosce quiete.” Disse poi, solenne.
Tork tamponò la fronte sudata e volò a sedersi alla scrivania. Un mare di documenti – maledizioni, incantesimi – aspettava convalida.
“Questo futuro è particolarmente inquieto, sì.”
“Gli uomini non fanno che correre come animali spaventati. Può darsi che io mi accorga di queste circostanze perché sono più antica, perché sono stanca.”
“Probabilmente sì, signora.”
“Ma era lo stesso anche quando ero giovane e mortale, giusto? Doveva esserlo. Solo che ero parte del flusso e non mi accorgevo della frenesia, della velocità.”
I vampiri di Kostas necessitavano nuovi armamenti per fronteggiare le truppe della Cacciatrice …
“Sissignora.” Bofonchiò Tork, senza staccare gli occhi dagli ordini di servizio.
“L’ho sentita,” mormorò DarkWillow con inedita contentezza. “La vita della donna altro capo della dimensione, scivolarmi tra le dita come fosse un panno di seta leggera. L’ho sentita, Tork.”
“Ma è meraviglioso!”
DarkWillow lasciò cadere la tazza e si alzò in piedi, incurante dei cocci che giacevano ai suoi piedi.
“L’ho sentita.” Ripeté ancora, ed il tuo tono soave si riempì di speranza cattiva e di furore sacro. “Il tempo delle attese è terminato. Non appena avrò dominio completo delle forze dello spazio e del tempo, potrò passare all’altro capo dello specchio ed unire il mio potere a quello di Mercurius.”
“E l’esercito della Prescelta verrà annichilito.”
“Non esiste suono più dolce, vero?”



  
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