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Autore: Lavi Bookman    04/02/2013    0 recensioni
Draco/Herm uscita dal nulla e senza alcuna logica. Lei, almeno in questo capitolo, apparirà completamente OOC, e immagino anche negli altri. Dipende cosa elaborerà la mia mente, chissà.
Breve sintesi: per rendere gli studenti più uniti e meno conflittuali tra loro è stata organizzata una settimana dove, a sorteggio, ogni ragazzo viene unito all'esponente di un'altra casata.
La storia si svolgerà probabilmente su due livelli, quello del racconto nei primi capitoli e quello che poi farà comprendere la fine, e a cui verrà attribuito il genere angst/malinconico.
"- ... Granger, che vuoi? -, chiese esausto senza fermarsi e sentendo i passi di lei seguirlo.
- Mi piaci. -
Draco si fermò di colpo, piazzando bene i piedi a terra come per assicurarsi che fosse tutto reale. Era davvero in una stradina di Diagon Alley, era davvero con Hermione Granger e quest'ultima davvero gli aveva detto che le piaceva. "Dritta al punto", comunque." (Cit.)
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Dai, muoviti! -, urlò correndo avanti a lui tra la folla.
- "Muoviti"? Ma come si permette? -, mugugnò con fare stizito. La guardò con intolleranza e menefreghismo e allentò il passo volutamente.
Non la sopportava a prescindere, quella stupida ragazza. Era già un oltraggio che fosse costretto a passare del tempo in sua compagnia a Diagon Alley, ci mancava solo che scandalizzasse i passanti parlandogli e facendo intendere a tutti che ce l'aveva proprio con lui: Draco Malfoy. Finse di distrarsi girando per una stradina e lasciandola sola tra persone e animali e negozi e profumi. Aveva bisogno di staccare la spina e di riprendere il controllo di sè stesso per non far vincere la rabbia.
"Mi raccomando, signor Malfoy, la prego di non creare alcun problema nell'accettare di trascorrere la settimana con la signorina Granger."
Alla sua espressione sbigottita si era aggiunto un "stiamo cercando di rendere la convivenza tra le case meno tragica, quindi ognuno di voi verrà sorteggiato e unito all'esponente di un'altra casata", che gli era suonato tanto come un "ah-ah, ci divertiremo alle tue spalle!". Avrebbe anzi giurato di aver notato un sorrisino di compiacimento sul volto della McGranitt.
A nulla erano valsi i suoi "oh, no, no no e no! Non esiste!", e neanche i suoi "lo dirò a mio padre e avrete dei seri problemi!". Dovette adattarsi e farsi trovare pronto alle otto di mattina in Sala Grande insieme a tutti gli altri studenti. Ad ognuno venne assegnato un compito più o meno importante. A lui era spettato il "giro turistico di Diagon Alley a fare shopping", per quel giorno. Come se non fosse già abbastanza seccato dalla compagnia.
- Per quanto mi riguarda possiamo anche dividerci, però almeno vorrei essere avvertita, sai?  -. La voce di Hermione lo risvegliò dai propri pensieri attirando l'attenzione sul suo viso sorridente. Cosa avesse da sorridere per lui era ancora un mistero.
Aveva notato un cambiamento in lei già da due mesi senza dargli troppa importanza. D'altronde, lui continuava a insultarla come e quando gli pareva senza giustificazioni.
- Allora sparisci, mezzosangue -, tagliò corto Draco ricambiando al suo sorriso con un ghigno.
- Sei sempre così scontroso... -, dichiarò lei appoggiandosi con la schiena contro la parete dell'edificio accanto.
- E tu da quando sei così... Sciocca? -
La vide stiracchiarsi slanciando la figura e alzando le braccia al cielo, per poi protenderle in avanti incrociando le dita e lasciandole ricadere lungo i fianchi. Improvvisamente si comportava come una ragazza. Non che uno stiracchiamento potesse renderla femminile, ma aveva quel modo di fare tipicamente da... Ragazza, appunto.
- Non sono sciocca, solo che voglio porre l'ascia di guerra a terra. Mi sono stancata. -, affermò lei con una semplice scrollata di spalle. Si voltò verso di lui inclinando il collo e sorridendo.
Draco rimase a fissarla impietrito, stranito e "qualcos'altro". Conosceva quella ragazza da anni e mai, mai, avrebbe pensato di sentirle dire una cosa simile.
- Ah. Ok, fa un po' come vuoi. Sei diventata una comune svampita, insomma -, concluse girandosi per riprendere a camminare.
- Mi apprezzavi di più prima, Malfoy? -, asserì lei ghignando. E ne era certa, lui poteva avvertire il suo compiacimento.
- Non ti ho mai apprezzata, semplicemente non ti consideravo una svampita. -
Hermione sembrò pensarci un attimo, annuendo poi come se fosse arrivata a formulare una buona risposta per contrabbattere, - se non consideri una ragazza una svampita allora la apprezzi quanto meno per le sue qualità mentali che non la fanno essere tale, non credi? -, domandò come a dire "1-0, palla al centro".
- ... Granger, che vuoi? -, chiese esausto senza fermarsi e sentendo i passi di lei seguirlo.
- Mi piaci. -
Draco si fermò di colpo, piazzando bene i piedi a terra come per assicurarsi che fosse tutto reale. Era davvero in una stradina di Diagon Alley, era davvero con Hermione Granger e quest'ultima davvero gli aveva detto che le piaceva. "Dritta al punto", comunque.
Si voltò molto lentamente verso di lei come si farebbe con la sensazione di avere l'aguzzino dietro le spalle.
- ... Vacci piano con gl'insulti, "mezzosangue" a confronto è acqua di rose! -
- Dì quello che vuoi, tanto cambierai idea a breve -, annunciò la ragazza sorridendo ancora (aveva almeno mai smesso di farlo?), e facendo dietro front. La vide allontanarsi sentendosi senza alcuna possibilità di replica. Era sconvolto. E sorpreso, e tante tante cose. Ma soprattutto, altamente schifato.
"Fottiti stronza!", "... Mi prende per il culo?", "è sicuramente un'idea di Potter per farmi saltare i nervi!", furono gli unici pensieri sensati che riuscì ad elaborare.
E quello era solo l'inizio. Erano solo le prime due ore, dannazione.


Spazio Autrice:
E' un inizio. Come da introduzione si può evincere, ancora il tutto è molto poco elaborato nella mia mente.
Sono graditi commenti, per migliorare quanto meno. Le critiche sono ben accette, anche se chiedo venia a prescindere... Una cosa alla "abbiate pieeeeetàààà", ecco.
Vediamo cosa può far nascere il mio cervellino quando non ha nulla da fare, yea!
Scappo, effettivamente alle 02:40 di notte direi che ho anche motivo di aver sonno.
"Grazie" a chi legge, "grazie"+preghierina a chi commenta (mi sto sentendo una venditrice, sì)!
  
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