Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |      
Autore: lalisten    04/02/2013    1 recensioni
Con Robert era sempre stato così.
Sempre un completo casino. Come il rumore ammassato dei clacson durante una immensa fila in mezzo al traffico.
Era sempre stato così. E non perché troppo diversi da poter stare assieme, ma perché a noi piaceva così.
Eravamo un completo casino insieme, e quel casino ci aveva sempre affascinato.
Non mi aveva fatto mai mollare. Neanche un minuto in tutta la mia vita avevo desiderato che sparisse.
Lo dicevo, lo ripetevo, a volte lo gridavo quasi tra me e me, ma era autoconvinzione.
Io volevo che desiderassi che sparisse, ma per quanto lo ripetessi, la vera Kristen non riusciva a capirlo.
Non riusciva a desiderare che lui sparisse, che andasse via.
E più ripetevo “va via” più il piacere di averlo accanto cresceva.
Come cresceva la voglia che mi toccasse, che mi guardasse, che non levasse i suoi immensi occhi da me.
Desiderando sempre che quell'immenso oceano non smettesse mai di accerchiare quello stupido, malandato, incasinato scoglio. Mai.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hold my hand.

 
Lo sentivo
Grugnii.
Ormai riconoscevo persino lo strusciare delle sue scarpe a contatto con il pavimento.
Anche quello dannatamente fastidioso.
Di là dovevano essere tutti in piedi. Riuscivo a sentire il rumore del coltello battere sulla tavola della cucina.
I versi ripetitivi di Cameron, sicuramente piazzato già vicino alla tv, e piccolissimi passetti di Charlie con le sue piccole ballerine in vernice, già intenta a sforzarsi per camminare.
Poggiai lo sguardo sulla vecchia sveglia posta sul comodino.
Incredibile fosse ancora lì. Da quant’è che non mi guardavo attorno?
Il rosso colore sgargiante proveniente dai grandi numeri sul display, segnavano le 8 – 55.
Neppure le nove ed era già qui.
Sistemai un piede giù sul pavimento, scompigliandomi i capelli.
Porca puttana, dove cazzo erano le papusce? Ieri le avevo…..
Charlie.
Incredibile quando  perspicacie fosse quella bambina a solo un anno.
18 mesi e già ci teneva parecchio a sfoggiare la sua bravura nell’indossare scarpe di qualsiasi tipo, anche di qualche misura più grande.
Afferrai un paio di calzini, me li infilai e acchiappai l’enorme felpa blu dei Red Sox posta dall’altro lato della stanza.
La conservavo ancora. Era l’unica delle tante che ancora non avevo voluto restituirgli.
La indossai, e con un gesto velocissimo girai la maniglia.
Fu in un attimo.
La luce del sole mi sfiorò tanto violentemente da farmi socchiudere gli occhi in un nano secondo, i risolini, la tv, i coltelli.
Tutto un caos intorno a me.
Ma ciò che più di tutto facevano rumore, erano i suoi occhi.
I suoi occhi fissi su di me.
 
**
“ Buongiorno scricciolo!” –esclamò papà, vedendomi entrare in cucina. 
Era già in piedi, e già indossava quel suo camice da buon padre, intento a preparare qualcosa di buono.
“….rno pà.” –farfugliai qualcosa che somigliasse ad un buongiorno, la voce rotta ancora per via del mio risveglio, e gli occhi che lo fissavano che quasi già volessero urlargli un vaffanculo bello netto. Sbattei la portiera del frigo chiudendolo, dopo aver afferrato il cartone del latte.
“Già di malumore? Iniziamo bene, eh..” – capì già, notando particolarmente la scena, con un sorriso compiaciuto sul volto.
“Mh no sai, tu che dici? Ti ritrovi, di primo mattino, quel parassita già in giro per casa, e dovrei esserne contenta, no? Avanti papà, a me sa tanto di pagliacciata! Sono ormai sette mesi che ho chiuso con lui, e come se nulla fosse, continua a venire qui. Me lo ritrovo qui, sempre fra i piedi, che mi sfracassa le palle con quel suo sorrisino del cazzo. Giuro o lo cacci, o compio un omicidio!” –
Rise disinvolto.
“Parli di Robert?”
Sguardo suicida a ore dodici, sguardo suicida a ore dodici, papà, ripeté a me stessa.
“Avanti Kristen! A me non sembra poi così male! E poi, fa tutto ciò solo per Cameron. Tiene a lui, si è affezionato ed è più che logico che passi del tempo con lui!” –
“Non solo, credimi. Lo conosco abbastanza bene, e lo fa per farmi un dispetto..vuole provocarmi, ecco!” – affermai, versando il latte nella mia tazza, con attenzione.
“E tu tieni duro, non cadere nelle sue provocazioni, okay? Se è come dici tu, si stancherà prima o poi.” – 
“E’ inarrestabile quel ragazzo, inarrestabile!” – esclamai esasperata scompigliandomi i capelli.
“Senti, scricciolo, ce la fai a restare qui senza di me, ed evitando quell’omicidio di cui mi hai parlato? Il tempo di fare un salto nei miei studi televisivi. Ho già spento il gas, ho cotto le cose più importanti. Per favore, non toccate niente, altrimenti vi taglio le mani..e tienili d’occhio!” –disse, levandosi grembiule da cucina e, infilandosi il suo solito cappotto, mantenendo gli occhi su di me, con sguardo attento.  – “Allora, posso andare tranquillo?” – domandò speranzoso.
“Si.” – Affermai, roteando gli occhi.
“Torno per le due, a dopo!” – gridò già fuori dalla stanza, immaginandomi già il suo gesto di strizzarmi l’occhio.
 
Appena ebbi finito di fare colazione, tentai di riordinare un po’ il disordine che mio padre aveva fatto.
Era sempre così.
Nonostante fosse abituato da almeno un anno dall’assenza di una figura femminile in casa, non si era ancora del tutto abituato alla vita di famiglia.
Adorava il suo lavoro, i suoi studi, il suo canale Fox, e non riusciva a starne lontano nonostante amasse stare a casa, con i suoi tre figlioli.
Io, per quello che potevo durante le ore in cui non studiavo, cercavo di fare il possibile per aiutare mio padre con i piccoli, anche se era davvero poco.
Appena finii di mettere in ordine la cucina, mi diressi in salotto, per vedere la situazione.
Cameron – come sempre ormai – era intento a giocare con Robert, mentre la piccola, era sull’orlo di un’enorme dormita.
Robert mi fissò appena si accorse della mia presenza, ma io con il solito fare gli passai vicino, afferrando la piccola tra le mie braccia, e scomparendo in più in fretta possibile dai suoi occhi vispi e..fastidiosi.
Posai Charlie cautamente sul mio disordinato letto a due piazze, e la coprì dolcemente con il piumone sino alla cima dei suoi corti e biondi capelli.
Era bellissima.
La accarezzai, per poi sparire immediatamente dalla sua vista, infilandomi anch’io tra le coperte.
Odiava le carezze, i baci, e tutto ciò che riguardava un qualsiasi contatto fisico alquanto sdolcinato, al contrario di Cameron, per cui, in caso avesse spalancato gli occhi, era meglio se mi avesse visto non troppo vicina da poter pensare che fossi stata io a dargli una carezza.

Non ebbi neppure il tempo di appena chiuderle le palpebre, che mi ritrovai quella sua odiosa voce, persino in camera mia.
“Kri…”
“Shhhh.” – subito lo interruppi, indicando la piccolina accanto a me.
Sorrise sghembo. – “Lo sai che ha il sonno pesante.” – subito ricominciò.
Vaffanculo, perché è sempre così astuto?
“Ma potrebbe comunque svegliarsi.” – risposi acida.
“Avanti, perché ti comporti così col tuo adorato amico, eh?” – che le provocazioni abbiano inizio..
“Perché tu non sei mio amico, Robert.”
Rise. Forse per il mio tono troppo serio.
“Ma sbaglio o non l’avevi detto tu? “Oh Robert..rimaniamo amici”?”
Ribatté imitando la mia voce. Cos’è, voleva essere spiritoso? Povero, missione fallita.
“Si, l’avevo detto io.” – risposi fastidiosa. – “quando  ero del tutto fuori di testa, mentalmente incapace di intendere e di volere. Ma sai una cosa?  Noi non potremmo mai essere un bel niente, mai. Neppure degli stupidi amici.” –
Il discorso si faceva serio.
“Invece si. Tutto si può se lo si vuole, Kristen.” – affermò, perdendo del tutto le sue note umoristiche.
Era serio, cosa che di raro si mostrava.
“Infatti io non voglio più niente, più niente.” – continuai convinta, girandomi per guardarlo meglio. Si stava torturando le scarpe, prima di alzare il viso e guardarmi.
Occhi negli occhi.
“Ti sbagli..forse dovresti ascoltare di meno quello che ti dicono i tuoi cari pensieri, e ascoltare un po’ di più il tuo amichetto.” – ribatté, toccandosi il..cuore. – “Non potremmo mai non essere niente, pensaci. Come posso essere “niente” per te, dopo tutto questo tempo? Come posso essere nessuno per te, quando al tuo risveglio sono sempre qui? Come Kristen, COME?” – mi domandò, guardandomi come solo lui può.
Si toccò i capelli, nervoso.
 “Sei solo una comparsa, ora, per me, un ricordo sbiadito che pian piano sta scomparendo per diventare un ricordo invisibile. Appunto il niente.” –
“Dovremmo essere amici, Kristen, almeno amici. E tu lo sai.” – era quasi..una preghiera?  
 
“Io non potrei mai esserti amica Robert.” –
“Ne sei davvero convinta, Kristen?” –
Ed è lì, in quel momento, che persi tutto ciò che avevo cercato di mantenere segreto.
Fu quasi come spaccare una grande massa di cemento in piccoli e piccoli pezzettini. Avrei potuto davvero vivere una vita in cui la presenza di lui non esisteva?
In cui il suo profumo era inodore, in cui i suoi occhi erano invisibili?
Avrei davvero resistito ad un mondo..senza lui?
Con Robert era sempre stato così.
Sempre un completo casino. Come il rumore ammassato dei clacson durante una immensa fila in mezzo al traffico.
Era sempre stato così. E non perché troppo diversi da poter stare assieme, ma perché a noi piaceva così.
Eravamo un completo casino insieme, e quel casino ci aveva sempre affascinato.
Non mi aveva fatto mai mollare. Neanche un minuto in tutta la mia vita avevo desiderato che sparisse.
Lo dicevo, lo ripetevo, a volte lo gridavo quasi tra me e me, ma era autoconvinzione.
Io volevo che desiderassi che sparisse, ma per quanto lo ripetessi, la vera Kristen non riusciva a capirlo.
Non riusciva a desiderare che lui sparisse, che andasse via.
E più ripetevo “va via” più il piacere di averlo accanto cresceva.
Come cresceva la voglia che mi toccasse, che mi guardasse, che non levasse i suoi immensi occhi da me.
Desiderando sempre che quell’immenso oceano non smettesse mai di accerchiare quello stupido, malandato, incasinato scoglio.
Mai.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: lalisten