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Autore: GrimmEspada03    04/02/2013    1 recensioni
"Un Cameriere mi venne addosso..
Cameriere:" Mi scusi tanto, signorina.."
Mi girai verso di lui e non avevo mai visto così tanta bellezza. Ero rimasta impietrita, non sapevo nè che dire nè che fare. Una totale imbranata, eh? [...]
Il mio cuore batteva davvero forte , anche se era difficile con Yamato che si era davvero davvero interessato ad una come me? [...] "
Era così difficile da credere..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Scusatemi il ritardo per il capitolo xD
La scuola ha preso il sopravvento sulla mia vita (?)
Mannaggia alla scuola, mannaggia!
Ecco a voi, l'ottavo capitolo!
L'uscita con Yamato :3



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Era il giorno in cui dovevo uscire con Yamato, ma non me ne importava molto.. Avevo raggiunto un livello di freddezza nei suoi confronti?
Non mi potevo biasimare con tutto quello che mi aveva fatto, mi aveva trafitto il cuore e lasciato una ferita aperta non in grado di ripararsi
da altri attacchi che potevano provenire da un momento all'altro. Ero abbastanza confusa, stufa di tutto questo... Infondo dovevo scegliere
tra due cuori, avrei creato una nuova ferita a qualcuno oppure avrei ri-aperto un'altra a uno dei due. Dopo la proposta che aveva fatto
Akise avevo parlato con Yamato dicendogli che ci incontravamo davanti all'hotel alle tre del pomeriggio e me ne ero tornata in camera
a fare una serata solitaria, con la televisione che rimbombava nella stanza spezzando un pò quel silenzio tagliente. Volevo davvero
uscire con Yamato? Sentire altre bugie, nuove bugie che si doveva ancora inventare e che, probabilmente, si inventava sul momento?
Però dovevo... non potevo ancora giudicarlo del tutto anche se la mia testa diceva di lasciarlo perdere e di lasciarlo ad aspettarmi
davanti all'hotel e che prima o poi se ne sarebbe andato, non avrebbe aspettato a lungo. Però il mio cuore diceva di dargli un ultima
possibilità di farsi spiegare e magari io avevo frainteso qualcosa, anche se per me avevo ragione: Gli occhi non mentono mai, specialmente
su quello che vedono.
Quel pomeriggio alla fine era arrivato, erano le due e mezza e mi ero preparata. Non mi ero messa cose troppo appariscenti,eleganti o altro..
Avevo messo semplicemente un paio di leggins leggeri quelli per l'estate colorati di blu e una maglietta bianca tipo a canottiera e delle
paperine con un trucco semplice di tutti i giorni, i capelli lasciati lunghi sulla mia schiena puliti e lisci come sempre. Ero scesa dall'ascensore e avviata
verso l'ingresso dell'Hotel, visto che c'erano le sedie mi ero seduta ad ascoltare un pò il mio MP3 per distogliermi un attimo da quello che stavo
per passare con Yamato: Un pomeriggio solo io e lui. La cosa mi aveva del tutto sconcertato, ma avevo cercato di non pensarci... Poi qualcosa
mi aveva toccato la spalla e mi aveva fatto girare di scatto: Era Yamato, vestito normalmente ma aveva un qualcosa di affascinante che mi
aveva colpito, insomma nessuno dei due era vestito in modo elegante tutto perfettino eravamo normali e emanevamo un senso di affascinante
e di bello! Mi ero tolta le cuffie e mi ero alzata dalla sedia, ci eravamo salutati con due bacetti sulla guancia come si usa fare e poi lui mi aveva
abbracciato: non me l'ero aspettata ed ero rimasta un pò rigida nei suoi confronti... Come biasimarmi? Forse aveva capito che con qualche
smanceria o cose del genere poteva conquistarmi, non sarebbe riuscito così facilmente.
Yamato:" Dove andiamo?"
Nadia:" Dove vuoi tu, a me va bene in qualsiasi posto."
Yamato:" Beh, andiamo in un bellissimo parco di qua, il più bello di tutta la città! Grande e pieno di cose divertenti ed è utile per chiaccherare..."
Nadia:" Va bene, indicami la strada."
Così ci eravamo avviati verso il Parco che si chiamava "The Flowers" da come si dice nel nome era pieno di fiori, di tutti i colori, di tutti i tipi
ed erano semplicemente bellissimi, inoltre quel giorno c'era un bellissimo sole e rendeva tutto così bello e...abbagliante! Nell'aria c'era una brezza
marina, benchè eravamo nel mese primaverile, e un odore soave e magnifico da parte delle piante. Yamato aveva preso un fiore rosso e me lo aveva
porto davanti a me, lo avevo ringraziato e lui lo aveva ripreso e posto sopra al mio orecchio come se fosse un oggetto di abbellimento per i miei capelli.
In effetti non aveva tutti i torti, mi stava bene, anche se non mi credevo bella.
Yamato:" Che ne dici se andiamo a sederci?"
Nadia:" Certo!"
Era piuttosto stanco e lo si notava, infondo lui lavorava dalla mattina alla sera e non aveva tanto tempo per riposare...Si era messo a narrare la sua storia,
della sua vita cosa gli piaceva e cosa no e infine era arrivato ad un certo punto che si era messo a raccontare una cosa che mi aveva sconvolto, perchè pensavo
come la sua vita era cambiata dopo quella notizia ricevuta dai dottori... Lui aveva una sorella di nome Laures e si era scoperto solamente l'anno scorso che
aveva una grave malattia che i dottori l'avevano catalogata come " Cancro" per fortuna ancora benigno, ma i suoi genitori essendo poveri non potevano
permettersi di pagare mentre lei stava in cura all'ospedale: Medicinali, flebo, interventi ecc. Visto che lavorava lì solo nell'ultimo anno si era messo a raccogliere
un pò di soldi per sua sorella, che infine era stata trasferita in America in uno studio specializzato, inviava ogni mese dei soldi... In un mese il suo stipendo era
1.500 e di questi 700 li mandava in America. Ogni mese la stessa cosa, per adesso che era arrivato a 17/18 mesi da quell'anno. I suoi genitori oramai sono troppo vecchi
e sono in una casa di riposo, non li sentiva tanto spesso si e no una volta al mese se tutto andava bene. Lui non aveva tante cose da raccontare apparte che
lavorava e aiutava sua sorella e loro neanche riuscivano più di tanto a parlare dicevano sempre le stesse cose" Noi siamo bene, qui ci trattano benissimo, giochiamo,
ridiamo, mangiamo, dormiamo e se abbiamo voglia facciamo una passeggiata in cortile con i nostri amici".
Ci ero rimasta davvero male tanto che l'avevo abbracciato forte e avevo incominciato a versare delle lacrime per lui, purtroppo ero una persona emotiva e per ogni cosa
tendevo a lacrimare non perchè ero debole ma perchè il mio cuore non riusciva a sopportare simili dolori cosa che se avevo avuto una sorella con quella malattia
avrei donato tutto il mio stipendo per lei... Chissà come doveva essere dura per lui ogni giorno sopportare questo fardello e forse per anni tutto per arrivare
alla cifra necessaria, se non di più, per aiutarla.
Nadia:" Scusami davvero se ti ho trattato male negli ultimi tempi solo che... non pensavo che dovevi sopportare tutto questo e si vede che ho frainteso tutto ciò che hai fatto"
Yamato:" Esatto, so che hai visto quello che hai visto però... io ti voglio davvero bene e mi interessi... Mi dispiace per essermi comportato così sotto i tuoi occhi."
Nadia:" Non ti preoccupare, ci sono qui vicino a te."
Dopo un abbraccio intenso, io e Yamato eravamo andati in una pizzeria a mangiare una bella pizza calda e gustosa, quello che dicevano era vero che tutto è meglio
, specialmente il cibo, se lo mangi insieme a qualcuno. Inoltre, faceva battute veramente stupide e la cosa non poteva farmi altro che ridere di gusto tutto il tempo e quindi
le facevo anche io cercando di farlo ridere. Ora non ricordo bene che battuta gli avevo detto ma ne avevo detta una che Yamato, dal ridere, era caduto dalla sedia facendo
girare lo sguardo di tutti verso di noi. Alle nove e mezza ero ritornata a casa, Yamato era stato così gentile da portarmi fino davanti alla porta della mia stanza,
non aveva fatto niente di inappropriato ed ero stata bene, questa uscita era andata meglio di quanto potevo mai immaginare: Ero felice.
Dopo che mi ero svestita, struccata e lavata avevo preso il cellulare: Avevo intenzione di chiedere ad Ametist se mi dava il numero di Akise visto che mi mancava il suo, quello
di Yamato ce lo avevo già perchè me lo aveva dato al Parco.
Me lo aveva dato ma nel frattempo mi ero persa a dialogare con lei e a raccontarle tutta l'uscita, dopo una mezz'oretta piena avevo staccato del tutto. Avevo composto il numero
e chiamato Akise.
Akise:" Pronto?"
Nadia:" Akise, sono io. Nadia."
Akise:" Ohi, Ciao Nadia. Come stai?"
Nadia:" Bene, grazie e te?"
Akise:" Bene bene, andata bene l'uscita con Yamato? Ti ha fatto soffrire? Piangere?"
Era davvero carino a chiedermi come stavo dopo l'uscita, dal suo tono sembrava infelice di sapere che ero uscita con Yamato e che magari l'avevo perdonato...
Nadia:" Tutto bene grazie, non ha fatto niente per fortuna, non ti preoccupare. Sono contenta che stai bene."
Akise:" Ah bene, come mai mi hai chiamato?"
Nadia:" Volevo sapere quando ci vedevamo"
Akise:" Ti vengo a prendere domani alle quattro del pomeriggio, andiamo in Spiaggia a fare una passeggiata e poi alla sera nel Ristorante in cui ci siamo incontrati."
Questa cosa aveva un fondo di romanticismo in quelle parole... La spiaggia... il Ristorante in cui ci eravamo conosciuti quella sera.
Nadia:" Okkey a me va benissimo! Sarà una bella giornata."
Akise:" La migliore di sempre"
Avevo udito una piccola risata si vede che era felice di stare con me per tutta una giornata.
Ci eravamo salutati e avevo messo il cellulare a ricaricare e io mi ero distesa sul letto: Dopo poco mi ero addormentata coma un sasso.

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Ci vediamo con il nono capitolo :3
Sarà l'uscita con Akise... segnerà la vittoria finale tra i due?
Voi che ne pensate di Yamato?
Jaana <3


  
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