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Autore: Argorit    04/02/2013    1 recensioni
Poche settimane dopo gli eventi di Edoras, Fairy Tail è costretta a combattere una nuova minaccia. Heaven, una gilda oscura che sino a quel momento si era limitata ad agire nell'ombra, esce finalmente allo scoperto, ed in suo possesso vi è un'antica anfora dai poteri sconosciuti appartenuta a Zeref.
Per sconfiggere il nemico e riportare l'artefatto al sicuro, Makarov invia i suoi maghi con l'appoggio dell'alleanza tra gilde. Questa volta, però, un altro membro si unirà alla squadra, perchè il master di Fairy Tail ha chiesto l'aiuto della temutissima Dark Phoenix, la più potente organizzazione mercenaria di Fiore.
E loro hanno mandato il migliore.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                              La voce dell’Imperatore
 
Quando Shin, Elfman e Wendy imboccarono l’uscita del corridoio, si ritrovarono in una grande caverna naturale di forma conica, larga quasi mezzo miglio. La mano dell’uomo era intervenuta levigando le pareti ed ornandole con affreschi, balconate, candelabri, statue ed arazzi.
Al centro dell’ambiente c’era un altare di marmo, intorno al quale si diramavano file e file di panche di pietra e legno marcio.
L’alta volta era sorretta da possenti colonne, e parallelamente alla porta d’ingresso vi era l’immensa statua di un qualche dio dimenticato. Il tutto era usurato dal tempo e dall’incuria, al punto che a Shin bastò sfiorare il volto di un angelo per sbriciolarlo.
W:-Sembra una chiesa-
So:-E’ una chiesa-
Shousui e Skuld fecero il loro ingresso da una porticina laterale. L’espressione dell’anziana veggente era imperscrutabile, una maschera di cera priva di emozioni, salvo un breve quanto strano lampo di trionfo nel vedere il mercenario, mentre il suo ben più giovane compagno ostentava una calma sfrontata, come se avesse già la vittoria in pugno.
So:-La chiesa di Malagon. Una volta era piuttosto diffusa su Fiore, ma ormai è stata completamente dimenticata-
Sh:-Tu chi sei?-
So:-Shousui, Primo Re di Heaven-
Wendy ed Elfman si misero subito in guardia, pronti ad ingaggiare battaglia. Shin, invece, si limitò a poggiare tranquillamente la mano sull’elsa di Kamikiri. L’unico indizio che tradiva la sua concentrazione era una lieve ruga in mezzo alla fronte.
L’Imperatore rise, ma non accennò a sguainare la spada che gli pendeva al fianco.
So:-Non agitarti Usui. Skuld è qui solo per assistere, quindi deve prima allontanarsi-
Sh:-Come vuoi. Se non è un pericolo, non ho ragione di eliminarla-
I due attesero che la donna se ne andasse, poi, senza alcun preavviso, si scagliarono l’uno contro l’altro. Kamikiri si scontrò contro una spada dalla lama rossa in un’esplosione di scintille ed aria lacerata così violenta che il contraccolpo li sbalzò all’indietro. Poi Shin attaccò di nuovo, compì un mezzo giro e menò un affondo mirato alle costole dell’avversario, ma questi lo deviò con il forte della lama e ricambiò con un fendente alla spalla che il mercenario evitò scartando di lato.
Sh:-Niente male-
Sfruttando la propria velocità, Shin si portò dietro il Primo Re e finse di attaccarlo con un tondo. All’ultimo istante, però, s’interruppe, invertì la direzione e gli sferrò una ginocchiata al fianco.
Il movimento lo colse alla sprovvista, e Shousui volò attraverso una fila di panche, riducendole in briciole, schiantandosi contro una colonna.
Il ragazzo si rialzò quasi subito, per nulla provato dal colpo. Si spazzolò la polvere di dosso e fissò la lama della propria spada, profondamente intaccata dai pochi scambi con Kamikiri.
So:-La tua spada è ancora più stupefacente di quanto si dice in giro. In quasi tre secoli Aquila non è mai stata danneggiata, eppure è bastato combattere pochi minuti con te per ridurla in questo stato pietoso-
Sembrava quasi compiaciuto che la sua arma fosse in pezzi, e la cosa insospettì Shin, che si mise posizione di difesa, pronto al contrattacco.
So:-Inutile. Mi sarai anche superiore fisicamente, ma il mio potere è senza eguali-
Poi Shousui mormorò qualcosa a bassa voce, ed immediatamente Shin volò verso l’alto, trascinato da una forza repentina e violenta a cui non riuscì ad opporsi.
L’impatto col soffitto fu talmente devastante da scuotere l’intera volta della grotta, e fece crollare un gran numero di stalattiti, che si conficcarono al suolo come punte di freccia.
El:-SHIN!-
Il gigantesco mago non esitò un attimo: si tramutò nel Toro Nero e caricò il Primo Re. Il giovane lo fissò con tranquillità ed evitò con disinvoltura le possenti corna del nemico scartando di lato, dopo di che lo ferì alla coscia con un rapido colpo di spada.
Elfman grugnì di dolore ed inciampò, ruzzolando contro la statua di un cherubino, che gli si sbriciolò addosso.
So:-Davvero patetico-
El:-Te lo do io…il patetico-
Rialzandosi a fatica, afferrò un blocco di pietra grande come il torso di un uomo e lo lanciò su Shousui come se fosse senza peso. Fu un tiro perfetto, preciso e potente, eppure per qualche strana ragione lo mancò, superandolo di tutta la testa.
El:”Ma cosa…?”
So:-Siete senza speranza-
In un lampo fu su Elfman, lo ribaltò con una ginocchiata e gli schiacciò la gola con un piede. Il mago di Fairy Tail tentò si contorse nel vano tentativo di liberarsi, ma il suo avversario spingeva con una tale forza da crepare la roccia del pavimento, ed in pochi secondi cominciò a perdere i sensi.
W:-Tenryuu no Houkou (Ruggito del drago del cielo)-
La tromba d’aria investì il Primo Re con tutta la propria furia, scaraventandolo in un’altra sezione del tempio, contro una logora colonna che crollò su se stessa seppellendolo tra i detriti.
La piccola dragon slayer si precipitò sul compagno ed impose le mani, utilizzando le proprie capacità curative per regolarizzare la respirazione e suturare la ferita il più in fretta possibile. Non contava molto sull’efficacia del proprio attacco, ed era più che sicura che il nemico si sarebbe ripreso in fretta. Era già un miracolo che fosse riuscita a coglierlo di sorpresa. Dov’era finito Shin? Era escluso che il colpo di prima l’avesse ucciso, quindi perché non interveniva?
La massa di marmo che seppelliva Shousui esplose in tutte le direzioni, sollevando una nube di polvere bianca e grigia. L’Imperatore non aveva neppure un graffio.
Facendo leva sulle braccia, Elfman si rialzò e si tramutò nel Sovrano delle bestie, l’orrida e feroce creatura che albergava nella parte più profonda del suo essere.
L’enorme fiera ruggì, afferrò una stalagmite e la scaglio contro il nemico a mo’ di lancia. Aquila fendette la roccia con facilità, tranciandola in due.
So:-Ve l’ho già detto: non siete alla mia altezza. Sedetevi e aspettate che io finisca il mio scontro con Shin-
El:-Non se ne parla-
Pronunciate da quella bocca irta di zanne, le sue parole acquisirono un tono gutturale, brutale. Wendy, al suo fianco, annuì in segno d’approvazione ed inalò un’abbondante boccata d’aria, rifornendosi di energia.
Gonfiando i muscoli, Elfman afferrò un altare e lo sradicò dalla propria posizione. Prese la mira e lanciò.
So:-Di nuovo?-
El:-Non proprio-
W:-Tenryuu no Arashi (Tempesta del drago del cielo)-
Il pesante blocco di marmo fu raggiunto da una ruggente raffica di vento urlante, così violenta che la rotazione impressa all’ara ne fece scomparire i contorni.
So:-Devia-
L’ordine di Shousui fu perentorio, tassativo, potente. L’aria vibrava sempre più velocemente man mano che le sue parole l’attraversavano, poi, con uno scatto repentino, l’attacco combinato dei due maghi cambiò traiettoria e si schiantò innocuo contro una parete.
So:-Fermi-
Fu come se una mano invisibile dotata di una forza inumana li ghermisse, inchiodandoli al loro posto senza possibilità di scampo.
L’Imperatore si avvicinò a loro lentamente, facendo oscillare languidamente l’elsa della spada. L’antica arma si posò delicatamente sulla spalla di Wendy, incidendole la pelle morbida e delicata e facendo sgorgare una goccia di sangue.
So:-Vi avevo detto di andarvene, sciocchi-
Sollevò Aquila per vibrare il colpo mortale, e proprio in quel momento uno scoppio assordante risuonò dall’alto di un architrave. Sia la bambina che Elfman svanirono da sotto i suoi occhi, per ricomparire alcuni metri più in là, in braccio a Shin.
So:-Rendi onore al tuo soprannome Usui. Una velocità sbalorditiva-
Sh:-E non hai ancora visto nulla-
Con un gesto calmo e compassato, smentito solo dal lampo feroce nelle iridi color sangue, il mercenario rinfoderò Kamikiri, senza tuttavia lasciarne l’elsa.
Inarcò la schiena, caricò il peso sul piede destro e si unì ai flussi elementali di vento e luce che circolavano nel tempio, nutrendosi del loro potere.
Sh:-Issen (Bagliore fulmineo)-
Per un battito di ciglia, il potere di Shin parve intrappolare il mondo in una densa immobilità. L’aria frizzò di energia repressa pronta per essere scatenata, ed il terreno prese a vibrare per l’enorme pressione a cui era sottoposto. Poi, d’improvviso, Shin svanì e Shousui si sentì scaraventare all’indietro da una forza tremenda. L’impatto gli tolse il fiato e gli ruppe una costola, ma il mercenario non gli diede tregua: lo attaccò frontalmente, dai lati, dall’alto e dal basso, in una martellante sequenza di colpi ininterrotti.
Shousui replicava come meglio poteva, ma la velocità e la forza del suo avversario erano semplicemente insostenibili. Aquila si frantumò, e solo i suoi riflessi allenati impedirono al Primo Re di essere fatto a pezzi dalla katana nemica.
So:-Basta!-
Usui incespicò, finendo contro una panca di legno marcescente che esplose in una nube di segatura umidiccia.
So:-Indietro-
Il corpo del biondo scivolò via, sollevando gran parte della pavimentazione mentre l’incantesimo del mago lo spingeva via. Stava per impattare contro un blocco di granito, quando svanì nuovamente e riapparve in cima ad un crocifisso.
Sh:-Dunque avevo ragione.
Nei suoi occhi passò un lampo soddisfatto.
Sh:-Kotodama, il potere delle parole. La tua magia ti permette di influenzare la realtà con la voce-
Shousui sgranò gli occhi.
So:-Hai lasciato che i tuoi compagni mi attaccassero a rischio della vita solo per osservarmi all’opera?-
Sh:-Ero pronto ad intervenire, se necessario, ma preferivo sapere cosa avrei dovuto affrontare-
So:-Sei spietato-
Sh:-Solo quanto basta-
Shin tornò all’assalto, fulmineo ed implacabile. L’Imperatore reagì con prontezza, ordinando alla pietra di sollevarsi e schiacciare il nemico. Le lastre di roccia si abbatterono sul mercenario col fragore di una frana di montagna, seppellendolo sotto i resti di un’antica balconata.
Passarono solo tre secondi prima che il pugno del biondo, rivestito dalla nera corazza della Testu-gawa, riemergesse dai detriti con tanta potenza da spargerli per tutta la caverna.
Imprecando, il Primo Re ordinò ad un’ampia porzione di soffitto di crollare, ma l’enorme zolla fu completamente disintegrata da uno Shoumetsu Hankei di potenza devastante, seguito da una palla di fuoco.
Shousui la disperse con un comando secco e perentorio. Nel farlo, distolse per un istante lo sguardo da Shin, il quale ne approfittò per arrivargli al fianco. Gli ruppe almeno una costola con un gancio che avrebbe piegato una lastra d’acciaio ed indietreggiò, centrato al volto dal contrattacco di gomito dell’Imperatore.
So:-Destati, guardiano, destati-
L’immensa statua in fondo al tempio fu scossa da un brivido e tremò mentre si alzava dal proprio piedistallo. La spada tra le sue mani era un pilastro di puro metallo, alta trenta piedi e larga cinque, spessa come il tronco di un uomo.
Il braccio del colosso calò sul mercenario. Kamikiri uscì nuovamente dal fodero, pervasa dall’energia elementale evocata dal giovane.
Sh:-Genso Doki. Kaze. Ryuumiaku (Sincronia elementale. Vento. Corrente del dragone)-
Un flusso ininterrotto di onde d’urto ad alta pressione investì l’arto della statua, riducendo il granito in polvere sottile ed esponendo alla vista l’anima di ferro che ne saldava assieme le varie componenti.
Un rombo improvviso costrinse il ragazzo a voltarsi: una sfera di luce di un giallo sfavillante lo centrò al petto, esplodendo in una nube di fiamme così calde da fondere la pietra.
W:-Shin!-
La dragon slayer accorse subito in suo aiuto, ma lui aveva già estinto le vampe. Una brutta ustione gli deturpava il fianco e parte del viso.
Stizzito, il mercenario si strappò di dosso i resti carbonizzati della felpa e si voltò verso la bambina.
Sh:-Non posso difendermi da quel bestione e tenere d’occhio il suo burattinaio allo stesso tempo, e per sconfiggerli entrambi dovrei far esplodere l’intera base. Potete pensare voi al titano mentre io sistemo Shousui?-
La piccola annuì senza esitazione, i minuscoli pugni contratti, gli occhi ardenti. Nonostante il dolore, il biondo sorrise e le baciò la guancia, scompigliandole i capelli con la mano libera.
Lei arrossì e si avventò sulla statua, seguita a ruota da Elfman, che se la caricò in spalla e cominciò ad arrampicarsi agilmente lungo una parete.
Sh:-E’ ora di far finire questa storia. Genso Doki. Kage. Yoru no kaijin (Sincronia elementale. Ombra. Spettro della sera)-
Un anello argenteo si materializzò tra i suoi palmi, pallido e brillante come un chiaro di luna. Lo fece roteare come un chakram, a velocità sempre maggiore, finché le sue dita divennero un’ombra indistinta.
So:-Cosa pensi di fare?-
Sh:-Lo vedrai-
L’anello si allargò, diventando più ampio e luminoso, e con un bagliore accecante si dissolse, avvolgendoli entrambi in una fitta nebbia opaca.
L’Imperatore aprì la bocca per scacciarla, ma dalla sua gola non gli uscì alcun suono. Stupito, tentò nuovamente, fallendo. Che Shin gli avesse in qualche modo bloccato la voce? Diede un calcio ad una pietra, e quella ruzzolò via in silenzio. Riprovò con un altro sasso, non ottenendo neppure uno scricchiolio.
So:”Ha letteralmente cancellato i suoni. Interessante”
Fu per quello che non lo sentì avvicinarsi finché non gli fu a mezzo metro di distanza, ed a quel punto era troppo tardi per evitare l’affondo di Shin. Il Primo Re poté solo gettarsi di lato per non farsi trafiggere il cuore, prima che la punta aguzza di Kamikiri si facesse largo tra le sue costole.
Il dolore fu così atroce che si lasciò sfuggire un urlo muto, ma il mercenario era ben deciso a non dargli tregua, e lo colpì al centro del petto con un attacco di palmo che lo strappò alla gelida morsa della spada e lo catapultò contro una fontana.
So:”Maledizione”
L’assenza di rumore rendeva difficoltoso combattere, e, anche se il suo avversario non ne sembrava infastidito, lui sapeva di essere in svantaggio. Il biondo però sbagliava: non era la voce ad essergli necessaria, ma il pensiero. Le parole erano solo un modo per direzionare con sicurezza un potere altrimenti ingovernabile. Nondimeno, una magia scatenata era sempre meglio della morte.
Tratto un profondo respiro, rimosse ad uno ad uno i blocchi cognitivi che arginavano i suoi poteri e lasciò che si liberassero.
L’onda di energia che rilasciò quasi lo spezzò in due. Shousui sentì le proprie ossa gemere e la carne lacerarsi, mentre la sua mente sprofondava in un abisso di caos e sofferenza.
La roccia e l’aria intorno a lui si deformarono come creta nelle mani di un artista folle. Un massiccio pezzo di spalla del colosso gli precipitò addosso, staccato di netto da un Ruggito di Wendy, ed il granito si liquefece prima ancora di sfiorarlo. Le pareti del tempio si creparono e si risaldarono a ritmo frenetico, generando una sorda vibrazione.
L’Imperatore cadde carponi, vomitando sangue e bile, il petto occluso dai suoi stessi fluidi.
Tese una mano tremante verso Shin, scagliandolo all’indietro, lo Yoru no Kaijin lacerato dalla volontà scatenata di Shousui.
Ka:-Shin, i suoi poteri sono fuori controllo. Isolalo-
Digrignando i denti, il mercenario conficcò la spada nel terreno e cominciò ad irradiare energia, deviando ed attirando i Furou Youso dei vari elementi per formare intorno al mago nemico.
Sh:-Genso Doki. Sora. Kodai Kangoku (Sincronia elementale. Vuoto. Prigione millenaria)-
Una cupola traslucida si sollevò dal suolo e rapidamente circondò il suo avversario. La magia di Shousui aggredì quasi immediatamente le pareti della barriera, ma Shin strinse i denti e raddoppiò gli sforzi.
Il gigantesco piede del titano si abbatté a pochi metri da lui, sommergendolo con una pioggia di polvere e pietre.
Sh:-Elfman, Wendy, sbrigatevi a finire quel coso. Non potrò trattenere Shousui in eterno-
La dragon slayer annuì e colpì la statua con un Ruggito al volto. Sbilanciata, questa si appoggiò alla volta della grotta ed il Take Overer ne approfittò per crepargli il ginocchio con una raffica di pugni corazzati. Al contempo, il braccio danneggiato della marionetta del Primo Re si schiantò su di lui, scaraventandolo contro una gargolla.
Il giovane si riebbe subito, ma un forte tremore minacciò di rigettarlo al suolo quando una crepa sottile come un capello si aprì sulla sommità della barriera di Shin.
El:-Take Over. Pantera Ombra-
Era un po’ che non assumeva le fattezze dell’enorme felino nero, tuttavia non aveva mai dimenticato quanto veloce fosse. Non raggiungeva le vette assurde del fidanzato di Erza, però poteva far mangiare la polvere a Jet.
Risalì lungo la gamba del titano, scivolando sinuoso tra le sue membra di roccia. Con un solo balzo passò dal polpaccio sinistro alla coscia destra, raggiunse il petto e saltò sull’arto danneggiato, tranciando il metallo scoperto con un deciso colpo d’artigli.
La statua volse la testa verso di lui, distogliendo lo sguardo da Wendy, che colse immediatamente l’occasione per lanciarsi all’attacco.
Si affidò al proprio istinto di drago, incamerando un’inusitata quantità d’aria.
W:-Metsuryuu Ougi. Seiten no Tsubasa (Arte segreta del dragon slayer. Lame del cielo terso)-
Una compatta corrente di energia le avvolse le braccia esili, sfrigolandole sulla pelle per l’attrito. Wendy la plasmò, la ingrandì e la assottigliò, lavorandola con una perizia che non credeva di possedere.
Si sentiva incredibilmente eccitata: era la prima volta che usava un’Arte Segreta. Quando scagliò la mannaia d’aria, il contraccolpo fu così potente da sbalzarla all’indietro.
L’attacco andò perfettamente a segno, scaricando tutta la propria forza distruttrice sulla schiena del titano, sradicando la sua pelle di granito fino a raggiungere lo scheletro di metallo e aggredendo anche quello, ammaccandolo e consumandolo, mentre Elfman, lottando con le correnti impetuose, saltava da un punto all’altro del suo corpo, sferrando possenti colpi con gli artigli duri come diamanti.
Più in basso, la barriera di Shin era ormai ridotta ad una ragnatela di crepe, Kamikiri era attraversata da così tanto potere da essere incandescente, eppure nell’osservare la tecnica della bambina il mercenario sorrise.
Sh:”Brava piccola. Segui l’istinto, ce l’hai nel sangue”
Un frammento grande quanto una moneta si staccò dalla tecnica del mercenario, spinto da una lancia di magia troppo potente per essere contenuta.
Ka:-Se la pressione aumenta ancora un po’, rilasciare la Kodai Kangoku sarà pericoloso come innescare una bomba.
Il giovane ne era consapevole, perciò permise a qualche altro pezzo di staccarsi, in modo da ridurre lo stress cui era sottoposta la barriera.
I maghi di Fairy Tail se ne accorsero e raddoppiarono gli sforzi. Il pugno di Wendy staccò al colosso l’unica mano rimastagli, ed Elfman gli tranciò un piede.
La statua perse nuovamente l’equilibrio, ma stavolta non poté aggrapparsi a nulla e cadde, squassando il tempio come un terremoto.
Sh:-Finitelo. Ora-
Attaccarono all’unisono, con artigli e raffiche di vento, distruggendo tutto ciò che ancora c’era da distruggere, lacerando qualunque cosa potesse essere lacerata, riempiendo il campo con schegge di pietra e ferro.
Finalmente, con un sospiro, Shin poté liberare Shousui. L’onda d’urto che si scatenò l’avrebbe scorticato fino alle ossa se non l’avesse prontamente bloccata con Kamikiri, mettendo al sicuro se stessa ed i propri compagni, mentre il resto del tempio fu ridotto ad una diroccata distesa di macerie.
La vista del Primo Re lo scioccò: era ridotto all’ombra di un uomo. L’eccesso incontrollato di energia aveva consumato ogni traccia di grasso nel suo corpo, trasformandolo in uno scheletro ricoperto di pelle bruciata; gli occhi erano infossati, rossi per i capillari rotti, i capelli gli erano caduti, ed il dolore l’aveva fatto contorcere con tanta violenza da staccarsi le unghie alla radice.
Quando provò a parlare, la sua voce divenne un raccapricciante fragore che aprì una voragine nelle pareti della grotta.
Sh:”Quale motivo può spingere qualcuno a tanto?”
Come se la situazione non fosse già abbastanza brutta, qualcuno scelse proprio quel momento per attivare un sigillo runico che spazzò via gli ultimi residui di energia naturale che rimanevano nel sottosuolo.
Lo shock della perdita dei poteri fu abbastanza brusco da costringere Elfman e Wendy ad accasciarsi. Mangiarono prontamente gli Oushitsu, ma le foglie incantate non fecero altro che indebolirli ulteriormente.
Ka:-Shin, non ce la faranno a sostenere uno scontro con questo ragazzo-
Sh:-Non so se l’hai notato, ma anche io sono esausto-
Ka:-Puoi sempre…-
Sh:-NO!-
Preferiva morire usando il Genso Doki che reimpugnare l’arma che gli aveva strappato tutto.
Si avventò con Shousui al massimo della velocità che le sue risicate forze gli consentirono.
L’Imperatore parlò di nuovo, con parole incomprensibili che avrebbero potuto sovrastare il rombo di un terremoto. Fiamme e scie di brina comparvero dal nulla, vorticando come un uragano. Al Primo Re fu sufficiente fissare il mercenario per riversargli addosso un furioso torrente di fuoco e gelo.
Sh:-Genso Doki. Kaze. Fuuka (Sincronia elementale. Vento. Fiore del vento)-
Attingere alle proprie risorse personali senza integrarle con i Furou Youso per eseguire la tecnica gli mozzò le gambe ed il respiro, tuttavia riuscì a deviare il colpo.
Ka:-Così ti farai uccidere. Rimuovi il sigillo!-
Sh:-Non ci penso nemmeno. Vincerò a modo mio-
Ka:-Hakutei non ti ha istruito per anni per farti gettare i tuoi doni-
Sh:-Hakutei non c’è più. Genso Doki. Inazuma. Kaminari (Sincronia elementale. Fulmine. Catena del tuono)-
Una volta con quella stessa tecnica aveva abbattuto un’intera gilda. Aveva scatenato una potenza tale che la notte si era illuminata a giorno.
Ora, il massimo che riuscì a generare fu una pallida fune di un blu tenue e smorto, a malapena sufficiente a raggiungere Shousui e del tutto inefficacie contro le sue difese. Il fulmine semplicemente deviò in una zona dove l’aria era meno carica di energia e si scaricò a terra.
Ka:-Dannazione! Lo vuoi capire o no, razza d’idiota, che è tutto inutile? Usa tutte le tue risorse-
Sh:-Non posso!-
Ka:-E’ questo che dovrò dire ad Erza? Che “non potevi”? Credevo l’amassi!-
Ricorrere ad Erza fu sleale, di questo si rendeva perfettamente conto, ma servì allo scopo. Shin iniziò a guardarsi attorno, finché il suo sguardo non si posò sui suoi compagni. Ormai la perdita di magia aveva fatto perdere loro i sensi, ed il mercenario non avrebbe mai lasciato morire una bambina.
Il giovane digrignò i denti e si afferrò il braccio destro. In un bagliore di fiamma, sulla sua pelle emerse un complesso tatuaggio a forma di nodo celtico.
Sh:-Genso Doki. Kaijo (Sincronia elementale. Rilascio)-
La luce divampò, un intenso bagliore sottocutaneo che rendeva il suo corpo luminoso come il cielo d’estate. Istantaneamente rinvigorito, il biondo si rialzò con uno scatto delle reni e fissò il suo avversario con un’espressione di scuse in volto.
Shousui disse qualcosa, e Shin, appianata la differenza di potenza, poté finalmente comprendere le sue parole.
So:-Non me lo aspettavo. Dunque è questo il tuo segreto-
Sh:-E’ la mia colpa-
So:-Il potere non è mai una colpa, solo una responsabilità. Chi lo possiede reggere sulle proprie spalle il peso del mondo. Proteggerlo o distruggerlo è una nostra libera scelta, anche se a volte essa viene guidata-
Sh:-Di che stai parlando?-
So:-Skuld non ha mai fatto parte di Heaven. Era qui unicamente per accertarsi che noi due combattessimo-
Il mercenario sgranò gli occhi.
Sh:-Cosa?! E perché mai?-
So:-Non so i dettagli. È in arrivo una minaccia, Shin, qualcosa che fa sembrare Rouge un lattante dispettoso. Secondo le profezie di Skuld, io, tu o i nostri discendenti ci troveremo ad affrontarla, ed uno solo sarà il salvatore-
Sh:-Dici sul serio? Perché non entrambi?-
So:-Perché così vuole il fato-
Sh:-Non c’è scelta?-
So:-Quando c’è di mezzo il destino non c’è mai-
Il biondo si passò una mano sulla nuca, per nulla convinto. Quel discorso per lui non aveva alcun senso, sembrava più che altro la fantasia di un folle. Shousui, però, ne sembrava certo, e Shin dubitava che nelle sue attuali condizioni mentali potesse essere dissuaso. Con un sospiro stanco, annuì.
Sh:-Sarà come vuoi. Addio Shousui-
Le sue labbra distrutte si piegarono in un ghigno.
So:-Addio Shin-
E proprio mentre pronunciava quelle parole, il mercenario scatenò tutto il proprio potere in un’abbacinante nova azzurra. L’ultima cosa che l’Imperatore vide furono due candide paia di ali ed un ruggito, simile ad un canto, che lo portò con dolcezza nell’oblio, poi il suo corpo si disintegrò in una nube di polvere argentea.
Sh:-Riposa in pace. Prima o poi, in questa vita o in un’altra, ci incontreremo ancora-






Ebbene si, non sono morto, anche se la mia lunga assenza potrebbe avervi indotto a considerare una mia fuga in Congo. A dire il vero, mea culpa, questo capitolo era pronto da un bel pò, ma io come un imbecille ho perso i fogli e ho dovuto riscriverlo da capo, e quelli a cui è capitato possono confermarvi che riscrivere un intero capitolo è dieci volte più difficile che stilarlo per la prima volta.
Tra l'altro questo mi è venuto pure più lungo del solito.
Beh, che dire, cercherò di non fare più ritardi immensi, ma sapete come vanno le cose: più uno se le augura, meno accadono. 
Sayonaraaa.

P.s. Se a qualcuno interessasse, ho aperto una pagina facebook per permettervi di minacciarmi con maggiore facilità. http://www.facebook.com/argorit.efp?ref=tn_tnmn

 
 

  
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