Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Seki    05/02/2013    4 recensioni
-Noi arcobaleno vi faremo un secondo regalo: manderemo a chiunque vi abbia aiutato i ricordi della battaglia del futuro, in modo che tutti loro sappiano cos’è realmente successo-
[Future Arc] [Dino centric] [D18]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dino Cavallone, Kyoya Hibari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Future’s Memory

 
Il sole splendeva alto nel cielo d’Italia, accoccolato tra soffici nuvole bianche che, lentamente, si lasciavano trasportare dal vento, modificandosi  in curiose forme che i bambini si divertivano a cercare di identificare.
Ma per quanto amasse le nuvole, gli occhi del giovane Boss della famiglia Cavallone, puntati verso il cielo azzurro, non stavano realmente osservando quei batuffoli di vapore.
Le iridi calde di Dino guardavano il cielo senza in realtà vederlo, cercando disperatamente, al di là del vetro della sua finestra, un segno o un indizio che potesse in qualche modo rivelargli lo stato delle cose in quel maledetto futuro che Tsuna e gli altri cercavano disperatamente di modificare per la salvezza di tutti loro.
Era già passato parecchio –troppo- tempo da quando avevano cominciato a sparire tutti, uno a uno, raggiungendo il mondo di dieci anni dopo per cercare di salvarlo, ma non si avevano più avuto notizie, e quando anche Kyouya era sparito davanti ai suoi occhi, venendo avvolto da quello strano fumo mentre ancora dormiva, non aveva più saputo che fare.
Non sapeva come raggiungerli, come aiutarli; poteva solo pregare che il se stesso del futuro fosse ancora vivo e pronto a sostenere quei ragazzi che stavano crescendo troppo in fretta.
Il rumore sordo di nocche che battevano sul legno lo riportano alla realtà.
-Avanti-
La sua voce suonò esattamente come voleva: calma e distaccata, come se non ci fosse nulla al mondo in grado di turbarlo; si era allenato molto per questo, aveva passato anni a fingere che andasse tutto bene pur di non preoccupare i suoi sottoposti, ma nonostante tutto Romario riusciva ancora a capire quando stava mentendo, per questo, quando entrò, gli rivolse un’occhiata preoccupata che Dino cercò di sostenere con tutte le sue forze, sperando di non fallire miseramente come sempre.
-Ci sono novità?-
Tuttavia fu proprio lui stesso a tradirsi, lasciando trasparire in una semplice domanda quanto tutta quella situazione lo sconvolgesse e lo facesse sentire impotente; lasciando venire a galla tutta la sua preoccupazione per il suo fratellino, per Yamamoto, Gokudera e tutti gli altri, per Kyouya…
-Sì, Boss. È arrivato un messaggio poco fa dal Giappone. Sembra che…-
Ma Dino non riuscì a sentire altro.
Improvvisamente la sua testa aveva cominciato a dolere, come se fosse stata trapassata da migliaia di fili invisibili che, all’interno di essa, esplodevano come fuochi d’artificio non richiesti, rivelando immagini che non gli appartenevano, ma al contempo sentiva sue e di nessun’altro.

 
Era all’interno di una stanza grigia e spoglia, di fronte a un grosso marchingegno tondo e bianco.
Dino vedeva diverse persone fissare quello strano oggetto e, istintivamente, seppe i nomi di ognuno di loro.
La ragazza seduta in un angolo che fingeva disinteresse era l’Arcobaleno Lal Mirch.
Accanto a lei, poco distante, un Kusakabe più vecchio di dieci anni osservava i due ragazzi –Shoichi e Spanner- che armeggiavano con un computer al centro della stanza.
Ma ciò che lo sconvolse più di tutto fu osservare il giovane uomo biondo che esaminava attentamente il macchinario bianco.
-Quanto ci vorrà prima che si sveglino?- chiese il Dino del futuro, voltandosi verso il ragazzo con i capelli rossi.
-Manca poco, appena gli altri saranno tornati indietro-
Dino vide se stesso sorridere prima di voltarsi nuovamente verso quello strano aggeggio.

-Ti sto aspettando-
Fu un sussurro inudibile, ma Dino lo sentì riecheggiare nella sua mente come se qualcuno lo avesse gridato.
Eppure nessuno aveva parlato.
 

-Boss! State bene?-
La voce preoccupata di Romario lo raggiunse, riportandolo alla realtà, al passato e al dolore lancinante che gli stava spaccando in due la testa.
Cosa diavolo era quella visione? Da dove arrivava? Perché…?
Cavallone decimo non riuscì nemmeno a terminare di interrogarsi su quello che stava accadendo, che subito un nuovo lampo esplose nella sua testa, aggiungendo tasselli a un puzzle che sembrava irrisolvibile.
 

-Noi arcobaleno vi faremo un secondo regalo: manderemo a chiunque vi abbia aiutato i ricordi della battaglia del futuro, in modo che tutti loro sappiano cos’è realmente successo-
La voce di Reborn rimbombava nella sua testa, e, non appena ebbe finito di parlare, le immagini dello scontro con Byakuran si fecero strada nei suoi ricordi, andando a depositarsi tra loro, diventando parte integranti di essi.
E Dino seppe.
Dino vide ogni cose, ogni colpo dato e ricevuto, ogni ferita, ogni lacrima; vide tutto e sentì tutto, rivivendo quei momenti come se fosse stato sempre lì, e non solo uno spettatore provenuto dal passato.
 

-Boss!-
Romario urlò, mischiando autorità e disperazione  nella voce, e Dino si ricordò improvvisamente di non essere solo.
-Sto bene…- biascicò, mangiandosi qualche lettera, mentre le dita stringevano convulsamente la testa, cercando di mantenerla unita e di non farla esplodere.
-Sono…ricordi…-
Cercò di spiegarsi, ma l’altro uomo non capì cosa intendesse il suo Boss, ma prima che potesse aggiungere qualcosa un nuovo episodio esplose nella sua mente.
 

Era nella scuola Namimori.
Istintivamente sorrise, divertito da come quel luogo fosse ancora importante dopo dieci anni così come lo era nel passato.
Ed era con Kyouya.
Il suo Kyouya, quello del suo tempo, trasportato nel futuro in una guerra di cui non gli importava poi molto.
E stavano combattendo.
O meglio, il suo allievo era arrivato a salvarlo e ora stava combattendo contro la Vera Corona Funeraria del Sole, dando prova nuovamente di quanto fosse il più forte e del suo essere sempre un passo avanti rispetto agli altri.
Dino vide il se stesso del futuro sorridere compiaciuto e in qualche modo intenerito dai progressi del suo allievo, che distruggeva il nemico, aiutando nuovamente Tsuna senza rendersene completamente conto, seguendo le sue ragioni egoistiche.
Vide la vittoria di Kyouya e l’orgoglio dipingersi sul suo volto e su quello di se stesso e seppe che, anche nel futuro, era riuscito ad insegnare qualcosa a quel ragazzino testardo.
 

-Kyouya…-
Dino sorrise, mentre il nuovo ricordo svaniva, lasciandolo un po’ scombussolato, mentre il dolore diminuiva.
-Boss?-
Romario al suo fianco lo fissava preoccupato, ancora confuso da quello che stava accadendo, e in qualche modo risentito dell’inutilità a cui quella situazione lo costringeva.
-È tutto a posto.- Dino sospirò, aggrappandosi al braccio dell’uomo nel tentativo di rialzarsi dal pavimento che non si era accorto di aver raggiunto.
-Sono i ricordi di quello che Tsuna e gli altri hanno fatto nel futuro. Reborn e gli altri ce li hanno mandati…-
L’uomo aiutò il suo giovane Boss a rialzarsi mentre questi riprendeva fiato, ansimando forte, ma non fece in tempo a sedersi che subito un nuovo ricordo si affacciò; tuttavia, questa volta, era preparato, ma l’esplosione a cui si era abituato non avvenne, lasciando invece che il ricordo flussi più dolcemente dentro la sua testa.

 Dino si trovava in una stanza in stile orientale che non aveva mai visto.
Riconobbe immediatamente se stesso, appoggiato ad una delle pareti, intento a d osservare un giovane uomo vestito con un kimono scuro.
-Kyouya…sei sicuro che funzionerà?-
L’uomo in kimono si voltò ad osservare il boss dei Cavallone, e il Dino del passato individuò in lui il suo allievo, dieci anni più grande.
-Non preoccuparti.-
-Kyouya…-
-Sawada lo sa. Funzionerà.-
Hibari si voltò nuovamente, come a decretare la fine del discorso, e in un attimo il piano assurdo che Tsuna e Kyouya avevano pensato, coinvolgendo Irie Shoichi, apparve chiaro, preciso e terribilmente pericoloso nella mente di Dino, che non poté fare altro che osservare se stesso avvicinarsi all’altro ragazzo ed avvolgerlo nelle sue braccia.
-Promettimi che tornerai.-
-Per chi mi hai preso, erbivoro?-
-Kyouya…ti prego.-
-Andrà bene.-
-Ma non hai promesso…-
Il ragazzo si voltò nell’abbraccio, senza allontanare il biondo che lo fissava preoccupato, per poterlo guardare negli occhi, prima di alzarsi appena per baciarlo.
Dino rimase ad osservare impotente i due, sorpreso e in qualche modo piacevolmente sconvolto da quello che i suoi occhi vedevano.
-Tornerò-.
 

Dino spalancò gli occhi.
Il dolore alla testa era sparito così come era venuto, ed il flusso di ricordi si era fermato.
Romario, al suo fianco, lo guardava preoccupato e ansioso, ma quando il giovane Boss gli sorrise tranquillo si rilassò anch’egli.
-State ben, Boss?-
Dino sorrise e annuì, sebbene ancora confuso e frastornato sapeva esattamente cosa fare.
-Andiamo Romario.-
Lentamente il ragazzo si alzò, prendendo la sua solita giacca e infilandosela, pronto a partire.
-Andiamo in Giappone.-
-Boss?- Romario lo fissò confuso, come se non fosse propriamente convinto di aver sentito quelle esatte parole.
-Sono tornati.-
Dino sorrise sicuro, mentre usciva dal suo ufficio diretto verso il proprio aereo, certo che presto avrebbe rivisto Tsuna e gli altri, perché sapeva che stavano bene; certo che avrebbe rivisto Kyouya e, in qualche modo, sarebbe riuscito a far avverare almeno parte dell’ultimo ricordo.

 

 

 

 ° Il solito angolo confuso°

Hola bella gente!
Eccovi una nuova porcheria made in Seki! In realtà vegetava nel mio computer da….più o meno quando è uscito l’ultimo capitolo della future arc (una vita fa XD)…ma ho deciso di postralo solo oggi perché mi ero brutalmente dimenticata della sua esistenza e l’ho ritrovato dieci minuti fa mentre facevo pulizia nell’hard disk! Non siete contenti?
Boh dunque…aveva qualcosa a che fare sul momento in cui tutti riprendono i ricordi del casino nel futuro e volevo farli rivivere a Dino in senso inverso, aggiungendo qualcosa a caso (indoviniamo cosa!)…e questa schifezza è nata.
Tutta per voi!
Prometto che tornerò presto con qualcosa di ancora più insensato!
Baci, Seki che ha cambiato nick ma scrive sempre male uguale XD

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Seki