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Autore: lottieverdeen    05/02/2013    6 recensioni
Perché non si parla mai dei primi Hunger games? Perché sono stati un fiasco totale.
-Un'amicizia inaspettata
-Un'amore troppo forte
-Una fine inaccettabile
I primi giochi sono stati tenuti nell'ombra per troppo tempo. E' ora di chiarire un po' cos'è successo.
I primi giochi della fame, visti dal punto di vista dalla giovane ribelle di distretto 2: Katrina.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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L'interno del treno non mi fa scomporre molto. Da piccola accompagnavo sempre mio papà che lavorava per un'azienda di armi.
Passavo le giornate a cercare passaggi segreti nelle grandi e lussuose stanze che ci assegnavano. Ben presto però ho iniziato a disprezzare tutto quel lusso e preferire il tranquillo bosco di distretto 2. Sempre più raramente accompagnavo mio padre, finchè all'età di quindici anni ho completamente smesso.
Sorrido guardando il lampadario che inizia a muoversi alla partenza del treno. Mi siedo sul divano e accendo la televisone.
Subito compare una scritta rossa: MIETITURA. Uno per uno in ogni distretto vengono estratti una ragazza e un ragazzo.
I ragazzi dell'uno sono fratelli. La ragazza che mi da l'impressione di essere la più grande stringe forte la mano del suo piccolo fratellino, come se fosse il suo unico appoglio. Il ragazzo del distretto quattro scuote la sua testa bionda quasi sconsolato e rassegnato. Una ragazza bionda in carne del distretto sette avanza tra la massa con la testa alta, mentre osserva disprezzante il suo piccolo compagno. Il resto dei tributi sono piccoli o denutriti. Probabilmente l'essere estratti è la cosa più bella che possa capitarli. Anche se nel giro di pochi giorni cadranno nel loro sangue, moriranno con la pancia piena. Nel loro distretto probabilmente sarebbero morti di fame, cosa ancora peggiore di essere trapassati da una lancia.
Roger piomba sul divano distraendomi dai miei cupi pensieri. "Allora bellezza, hai visto i nostri avversari?" Annuisco ancora distratta e mi alzo. Mi avvicino alla bambola di porcellana. "Oh che sbadata, non mi sono presentata, mi chiamo Kiria."
Le sorrido. "Siamo quasi arrivati." Ad un tratto il suo sorriso sparisce. "Morirete tutti! Morirete!" 
Non faccio in tempo a replicare qualcosa che le porte del treno si aprono su un'esultante massa.


"Le ragazze del distretto 2 sono sempre le migliori, se capisci cosa intendo." Il mio stilista ammicca cercando di sembrare provocante, ma a me ricorda a un furetto. Il suo naso è quasi inesistente e i suoi occhi sono due bottoni neri.
Afferra un pezzo di stoffa che non si può definire vestito e me lo porge. Mentre mi vesto lui cerca di parlare del mio passato, ma è davvero l'ultima cosa di cui vorrei parlare con uno come lui.
"Cosa dovrei essere?" Chiedo osservandomi sospettosa allo specchio. Un top e una gonna nera mi coprono il minimo necessario per non passar per nuda. Mi porge un arco e una faretra e inizia a lodarsi. "Tu, sei una bellissima amazzone, guerriere leggendarie vissute migliaia di anni fa. Io, grande Opossum ho pensato a questo vestito per far risaltare la tua bellezza." Scuoto la testa come il ragazzo del distretto 4. "Ancora una domanda." Lui annuisce. "Quando tua madre ha deciso il tuo nome, era per caso ubriaca?"


Mentre aspetto il mio compagno di distretto che sicuramente non ha mai sentito parlare di puntualezza osservo gli altri tributi. Il ragazzo del distretto dei mari è fantastico nel suo vestito celeste, la ragazza di distretto sette sembra un angelo con un sorriso finto. I due fratelli si osservano tristi nei loro vestiti argentei. Ad un tratto la ragazza si gira e mi osserva quasi spaventata. Io le sorriso e lei stupita ricambia. Finalmente arriva Roger, esattamente quando il nuovo presidente Spark annuncia l'inizio della parata. Ignorando la sua mano tesa per aiutarmi salgo sul carro e cerco di ignorare le urla che provengono da ovunque.
I cavalli partono, mentre io chiudo gli occhi. "Portiamolo dietro di noi." Sussurro, così piano in modo che solo il vento possa sentirmi. 
Vorrei volare via, spiegare le ali e andarmene in un posto migliore.
Ma non posso.










Ciao a tutti!
Prima di tutto voglio ringraziare le quattro persone che hanno recensito il primo capitolo e le tre persone che la seguono.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia e vi pregherei di lasciare un piccolo commentino per dirmi cosa ne pensate.
Cercherò di aggiornare il più presto possibile.
La vostra,
Lotty
  
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