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Autore: LianaLeo    05/02/2013    1 recensioni
Era alto e magro ma i suoi muscoli erano evidenti, spalle larghe e addominali scolpiti, portava solo dei pantaloni neri ed era scalzo. Con una mano si stava asciugando i capelli bagnati con una asciugamani, quando lo guardai si rese conto della situazione... urlò ed entrò in quello che doveva essere il bagno. Scioccata mi risvegliai da quel momento e ricordai di essere mezza nuda, mi misi i pantaloncini presi le scarpe ed uscì correndo dalla stanza.....
Ciao a tutti :-) è la prima volta che provo a scrivere una storia, spero che possiate leggerla e darmi un vostro parere, così da sapere se devo continuarla oppure no. Grazie -inchino-
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Restai tutto il giorno i trans, non riuscivo a pensare a niente tranne al fatto che la sera li avrei rivisti. Non riuscì a godermi la giornata in giro per Tokyo e quando tornai in hotel non ricordavo neanche dove fossi stata. La mia prima preoccupazione era quella di scaricare l’applicazione che aveva Seungho nel cellulare per poter comunicare con loro, la seconda era … cosa dovevo mettermi?? Optai per qualcosa di carino ma non troppo appariscente, una gonna non troppo corta, una semplice maglietta e scarpe non troppo alte, non volevo stare scomoda ma neanche sembrare una nana vicino a loro che erano altissimi. Mi stavo sistemando quando Vanessa mi chiamò, aprì la porta del bagno e trovai Mir e Thunder nella stanza.

Mi avvicinai a loro saltellando e salutandoli con un gran sorriso.

- Annyong –

Mir vedendomi così agitata mi salutò anche lui saltellando e mi abbracciò, mentre Thunder si limitò ad abbracciarmi. Avrei anche potuto farci l’abitudine con tutti questi abbracci, stavo per impazzire!

- We go to dinner? – disse Thunder.

- Ok, a moment … - entrai in bagno e presi il cellulare che avevo lasciato sopra il lavandino, quello sarebbe stato la mia salvezza per quella sera. Chiamammo i ragazzi nell’altra stanza e ci dirigemmo al ristorante dell’hotel, dove ci stavano aspettando Joon, GO e Seungho che non appena ci videro ci fecero segno con la mano per farsi notare.

Dopo esserci salutati GO mi fece cenno di sedermi di fronte a lui e una volta accomodati ordinammo la cena con un po’ di aiuto da parte di Thunder e Morena che sembravano gli unici che riuscivano a capirsi senza troppi problemi.

La cena fu fantastica, Vanessa e Vincenzo parlavano con Joon e Mir con qualche difficoltà ma nonostante tutto sembravano divertirsi, per fortuna anche loro aveva scaricato il traduttore nel cellulare. GO sembrava incuriosito e contento nel conoscere una A+ internazionale, sapevo che teneva particolarmente alle sue fan e lo dimostrò facendomi molte domande.

- Ragazzi andiamo al Karaoke? Mir e Joon sono d’accordo ne abbiamo già parlato. –

Mi piaceva l’idea di Vincenzo, avrei potuto sentire i miei idoli cantare e fare i pazzi. Tutti acconsentirono così andammo appena finito di cenare. Ero sempre voluta andare nei Karaoke a Tokyo, lì potevi affittare delle stanze private così da poterti divertire con i tuoi amici, noi ne prendemmo una abbastanza grande per stare comodi.

Dopo un ora eravamo tutti un po’ brille e dopo 2 alcuni erano già ubriachi. Tutta colpa di Vincenzo che voleva provare il “Sakè”, un tipo di alcool tipico giapponese. Vanessa dopo solo 2 bicchieri aveva cominciato a cantare a squarciagola in una lingua incomprensibile e Joon la affiancava mettendo tutto se stesso, trasformando ogni canzone in stile rock, mentre GO e Mir facevano la coreografia delle canzoni. Morena per la prima volta era calma sul divano e guardava la scena compiaciuta, sembrava proprio che la canzone gli piacesse anche se non capivo come fosse possibile, sicuramente l’alcool la rendeva molto più accondiscendente.

- OK OK basta!! Le mie orecchie stanno cominciando a sanguinare! –

Vincenzo levò il microfono a Vanessa che tentò invano di ribellarsi.

- Luana cantiamo noi! –

Giuliano mi diede il microfono e mi fece alzare dal divanetto.

- Cosa vuoi cantare? –

Io non risposi, non volevo cantare davanti ai miei idoli, ma forse fu colpa dell’alcool ma pensai semplicemente….. AL DIAVOLO!!

- I belong to you. Di Anastacia ed Eros Ramazzotti –

Alla fine della canzone mi ero già pentita, quando mi girai trovai Mir e Vincenzo che mi riprendevano con i cellulari, mentre gli altri continuavano a saltellare e ad applaudire, così dato che era inutile piangere sul latte versato feci un inchino a favore di telecamere e salutai sorridendo.

GO si alzò e selezionò una canzone chiamando a sé gli MBLAQ, mi sedetti consapevole che avrei visto i miei idoli esibirsi, non potevo crederci e non appena iniziò la canzone mi coprì il viso con le mani per un attimo dall’emozione. Cominciarono a cantare e ballare “Y” e stavo quasi per impazzire, mi sudavano le mani e non riuscivo a non pensare a quanto fossero fantastici mentre cantavo la canzone e accennavo dei passi della coreografia. Quando finirono mi alzai saltellando emozionata e gridando come se fossi ad un loro concerto. Joon mi abbracciò e fece il segno della vittoria verso Vincenzo che aveva ripreso tutto con il mio cellulare e io lo imitai, in un attimo furono tutti accanto a noi a fare lo stesso e decidemmo di scattare una foto di gruppo.

Purtroppo quella che era la sera più bella della mia vita stava per finire, ormai era tardi così tornammo in hotel.

- domani nel pomeriggio noi torniamo in Corea, non so se avremo la possibilità di poterci salutare-

Thunder parlava ad una irriconoscibile Morena che non riusciva a capire l’inglese così anche lui si servì del cellulare.

Ero triste per la notizia ma ero loro molto grata della meravigliosa serata che mi avevano regalato così li salutai con un gran sorriso e abbracciandoli tutti forte, anche se avrei tanto voluto riuscire a trattenerli al mio fianco.

Una volta nella mia stanza le ragazze crollarono immediatamente in un sonno profondo e io piansi mentre mi mettevo il pigiama. Provavo gioia e tristezza nello stesso momento, sapevo che quel giorno non lo avrei mai scordato per il resto della mia vita e che non avrei mai più potuto condividere con loro esperienze del genere. Un rumore mi destò dai miei pensieri, uscì dal bagno ma le ragazze stavano dormendo, quando lo risentì capì che c’era qualcuno che bussava alla porta ed aprì.

- Seungho… cosa…-

Mi guardò per un attimo e poi rise imbarazzato leccandosi le labbra e abbassando lo sguardo, mi squadrò dalla testa ai piedi e capì che il problema era il mio minuscolo pigiama. Presi la giacca di Morena che si trovava sul mobile vicino l porta e la indossai coprendomi.

- Questo è tuo. –

Mia aveva appena dato il mio cellulare, non capivo come potesse averlo lui ma poi ricordai, lo avevo lasciato al karaoke perché ero troppo preoccupata per cercare di non far scappare Vanessa che era completamente fuori controllo!

- Kamsahamnida – dissi facendo un inchino.

- E questo è un regalo da parte di tutti gli MBLAQ –

Non potevo crederci … era il loro ultimo album e le loro foto che si trovano all’interno erano state tutte autografate. Saltellai sul posto dall’emozione senza riuscire a dire una parola. Lo guardai e avrei tanto voluto abbracciarlo, lui mi guardò divertito e allargò un po’ le braccia dandomi il permesso, così lo strinsi forte e lui ricambiò. Ora capivo un po’ di più perché lo chiamassero “Panda” oltre a gli occhi il suo abbraccio era forte ma dolce e io mi sentivo piccola e al sicuro tra le sue braccia immersa nel suo calore.

- Luana … -

Mi chiamò e mi spostai per guardarlo in viso e lui mi baciò.

Le sue labbra erano morbide e talmente calde che venni percorsa da un brivido, dischiuse le labbra e assaporai il suo respiro, mi alzai sulle punte per poter continuare a baciarlo e lui spostò la sua mano sul mio viso scendendo poi sul mio collo mentre con l’altra mano continuava a stringermi a se. I suoi baci si fecero più audaci e io strinsi nei miei pugni più forte la sua maglietta per farlo avvicinare a me per poi risalire con le mani sul suo petto, stavo impazzendo. Mi spinse contro la porta e mi bloccò con il suo corpo continuando a baciarmi con foga.

- Seungho … -  era Thunder.

Seungho appena sentì la voce di Thunder si allontanò da me e io mi spostai subito verso il centro della stanza imbarazzata. Thunder aveva visto tutto e tornò indietro verso la sua stanza senza dire una parola.

Seungho mi dava le spalle e lo vidi inclinare la testa all’indietro e sospirare, si girò verso di me.

- Annyong-hi chumuseyo …… Addio! –

mi disse e andò via.

 

 

Ciao a tutti spero che questo capitolo vi sia piaciuto, è la prima storia che scrivo quindi sarei felice se qualcuno potesse commentare per sapere che ne pensate e sopratutto se ho fatto errori. Grazie in anticipo, vi lascio questa splendida gif che fa vedere l’espressione divertita e imbarazzata di Seungho! <3

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