Restai
tutto il giorno i trans, non riuscivo a pensare a
niente tranne al fatto che la sera li avrei rivisti. Non
riuscì a godermi la
giornata in giro per Tokyo e quando tornai in hotel non ricordavo
neanche dove
fossi stata. La mia prima preoccupazione era quella di scaricare
l’applicazione
che aveva Seungho nel cellulare per poter comunicare con loro, la
seconda era …
cosa dovevo mettermi?? Optai per qualcosa di carino ma non troppo
appariscente,
una gonna non troppo corta, una semplice maglietta e scarpe non troppo
alte,
non volevo stare scomoda ma neanche sembrare una nana vicino a loro che
erano
altissimi. Mi stavo sistemando quando Vanessa mi chiamò,
aprì la porta del
bagno e trovai Mir e Thunder nella stanza.
Mi
avvicinai a loro saltellando e salutandoli con un gran
sorriso.
-
Annyong –
Mir
vedendomi così agitata mi salutò anche lui
saltellando e
mi abbracciò, mentre Thunder si limitò ad
abbracciarmi. Avrei anche potuto
farci l’abitudine con tutti questi abbracci, stavo per
impazzire!
- We go to dinner? – disse
Thunder.
-
Ok, a moment … - entrai in bagno e presi il cellulare che
avevo lasciato sopra il lavandino, quello sarebbe stato la mia salvezza
per
quella sera. Chiamammo i ragazzi nell’altra stanza e ci
dirigemmo al ristorante
dell’hotel, dove ci stavano aspettando Joon, GO e Seungho che
non appena ci
videro ci fecero segno con la mano per farsi notare.
Dopo
esserci salutati GO mi fece cenno di sedermi di fronte a
lui e una volta accomodati ordinammo la cena con un po’ di
aiuto da parte di
Thunder e Morena che sembravano gli unici che riuscivano a capirsi
senza troppi
problemi.
La
cena fu fantastica, Vanessa e Vincenzo parlavano con Joon e
Mir con qualche difficoltà ma nonostante tutto sembravano
divertirsi, per
fortuna anche loro aveva scaricato il traduttore nel cellulare. GO
sembrava
incuriosito e contento nel conoscere una A+ internazionale, sapevo che
teneva
particolarmente alle sue fan e lo dimostrò facendomi molte
domande.
-
Ragazzi andiamo al Karaoke? Mir e Joon sono d’accordo ne
abbiamo già parlato. –
Mi
piaceva l’idea di Vincenzo, avrei potuto sentire i miei
idoli cantare e fare i pazzi. Tutti acconsentirono così
andammo appena finito
di cenare. Ero sempre voluta andare nei Karaoke a Tokyo, lì
potevi affittare
delle stanze private così da poterti divertire con i tuoi
amici, noi ne
prendemmo una abbastanza grande per stare comodi.
Dopo
un ora eravamo tutti un po’ brille e dopo 2 alcuni erano
già ubriachi. Tutta colpa di Vincenzo che voleva provare il
“Sakè”, un tipo di
alcool tipico giapponese. Vanessa dopo solo 2 bicchieri aveva
cominciato a cantare
a squarciagola in una lingua incomprensibile e Joon la affiancava
mettendo
tutto se stesso, trasformando ogni canzone in stile rock, mentre GO e
Mir
facevano la coreografia delle canzoni. Morena per la prima volta era
calma sul
divano e guardava la scena compiaciuta, sembrava proprio che la canzone
gli
piacesse anche se non capivo come fosse possibile, sicuramente
l’alcool la
rendeva molto più accondiscendente.
-
OK OK basta!! Le mie orecchie stanno cominciando a
sanguinare! –
Vincenzo
levò il microfono a Vanessa che tentò invano di
ribellarsi.
-
Luana cantiamo noi! –
Giuliano
mi diede il microfono e mi fece alzare dal divanetto.
-
Cosa vuoi cantare? –
Io
non risposi, non volevo cantare davanti ai miei idoli, ma
forse fu colpa dell’alcool ma pensai
semplicemente….. AL DIAVOLO!!
-
I belong to you. Di Anastacia ed Eros Ramazzotti –
Alla
fine della canzone mi ero già pentita, quando mi girai
trovai Mir e Vincenzo che mi riprendevano con i cellulari, mentre gli
altri
continuavano a saltellare e ad applaudire, così dato che era
inutile piangere
sul latte versato feci un inchino a favore di telecamere e salutai
sorridendo.
GO
si alzò e selezionò una canzone chiamando a
sé gli MBLAQ,
mi sedetti consapevole che avrei visto i miei idoli esibirsi, non
potevo
crederci e non appena iniziò la canzone mi coprì
il viso con le mani per un
attimo dall’emozione. Cominciarono a cantare e ballare
“Y” e stavo quasi per
impazzire, mi sudavano le mani e non riuscivo a non pensare a quanto
fossero
fantastici mentre cantavo la canzone e accennavo dei passi della
coreografia. Quando
finirono mi alzai saltellando emozionata e gridando come se fossi ad un
loro
concerto. Joon mi abbracciò e fece il segno della vittoria
verso Vincenzo che
aveva ripreso tutto con il mio cellulare e io lo imitai, in un attimo
furono tutti
accanto a noi a fare lo stesso e decidemmo di scattare una foto di
gruppo.
Purtroppo
quella che era la sera più bella della mia vita
stava per finire, ormai era tardi così tornammo in hotel.
-
domani nel pomeriggio noi torniamo in Corea, non so se
avremo la possibilità di poterci salutare-
Thunder
parlava ad una irriconoscibile Morena che non riusciva
a capire l’inglese così anche lui si
servì del cellulare.
Ero
triste per la notizia ma ero loro molto grata della
meravigliosa serata che mi avevano regalato così li salutai
con un gran sorriso
e abbracciandoli tutti forte, anche se avrei tanto voluto riuscire a
trattenerli al mio fianco.
Una
volta nella mia stanza le ragazze crollarono
immediatamente in un sonno profondo e io piansi mentre mi mettevo il
pigiama. Provavo
gioia e tristezza nello stesso momento, sapevo che quel giorno non lo
avrei mai
scordato per il resto della mia vita e che non avrei mai più
potuto condividere
con loro esperienze del genere. Un rumore mi destò dai miei
pensieri, uscì dal
bagno ma le ragazze stavano dormendo, quando lo risentì
capì che c’era qualcuno
che bussava alla porta ed aprì.
-
Seungho… cosa…-
Mi
guardò per un attimo e poi rise imbarazzato leccandosi le
labbra e abbassando lo sguardo, mi squadrò dalla testa ai
piedi e capì che il
problema era il mio minuscolo pigiama. Presi la giacca di Morena che si
trovava
sul mobile vicino l porta e la indossai coprendomi.
-
Questo è tuo. –
Mia
aveva appena dato il mio cellulare, non capivo come
potesse averlo lui ma poi ricordai, lo avevo lasciato al karaoke
perché ero
troppo preoccupata per cercare di non far scappare Vanessa che era
completamente fuori controllo!
-
Kamsahamnida
– dissi facendo un inchino.
-
E questo è un regalo da parte di tutti gli MBLAQ –
Non
potevo crederci … era il loro ultimo album e le loro foto
che si
trovano all’interno erano state tutte autografate. Saltellai
sul posto dall’emozione
senza riuscire a dire una parola. Lo guardai e avrei tanto voluto
abbracciarlo,
lui mi guardò divertito e allargò un
po’ le braccia dandomi il permesso, così
lo strinsi forte e lui ricambiò. Ora capivo un po’
di più perché lo chiamassero
“Panda” oltre a gli occhi il suo abbraccio era
forte ma dolce e io mi sentivo
piccola e al sicuro tra le sue braccia immersa nel suo calore.
-
Luana … -
Mi
chiamò e mi spostai per guardarlo in viso e lui mi
baciò.
Le
sue labbra erano morbide e talmente calde che venni percorsa da un
brivido, dischiuse le labbra e assaporai il suo respiro, mi alzai sulle
punte
per poter continuare a baciarlo e lui spostò la sua mano sul
mio viso scendendo
poi sul mio collo mentre con l’altra mano continuava a
stringermi a se. I suoi
baci si fecero più audaci e io strinsi nei miei pugni
più forte la sua
maglietta per farlo avvicinare a me per poi risalire con le mani sul
suo petto,
stavo impazzendo. Mi spinse contro la porta e mi bloccò con
il suo corpo
continuando a baciarmi con foga.
-
Seungho … - era
Thunder.
Seungho
appena sentì la voce di Thunder si allontanò da
me e io mi
spostai subito verso il centro della stanza imbarazzata. Thunder aveva
visto
tutto e tornò indietro verso la sua stanza senza dire una
parola.
Seungho
mi dava le spalle e lo vidi inclinare la testa all’indietro e
sospirare, si girò verso di me.
-
Annyong-hi chumuseyo …… Addio! –
mi
disse e andò via.
Ciao
a tutti spero che questo capitolo vi sia piaciuto, è la
prima storia che scrivo
quindi sarei felice se qualcuno potesse commentare per sapere che ne
pensate e
sopratutto se ho fatto errori. Grazie in anticipo, vi lascio questa
splendida
gif che fa vedere l’espressione divertita e imbarazzata di
Seungho! <3