Harry uscì da Hogwarts, la sua scuola di magia. Stava andando incontro alla morte.. si stava sacrificando perche tutto quell'incubo finisse ed evitare che altri suoi cari muoiano per lui.
Pensava a suo padre, a sua madre, a Sirius, a Silente, a Piton, a Lupin e a Tonks che erano morti per difenderlo e a tutti suoi amici che avevano rischiato le loro vite per lui.. perche avevano fiducia che lui fosse la speranza per l'umanità, l'unico che poteva uccidere Voldemort e porre fine alla guerra che minacciava la morte di molte altre persone..
Camminava piano, nel buio della notte, coperto dal mantello che gli aveva lasciato suo padre e che lo rendeva invisibile. Era estate eppure faceva freddo.. o forse era la sua anima.
Cercò di osservare tutto ciò che lo circondava, respirare l'aria che non avrebbe mai più respirato. Gli sembrava che la luna piena avesse perso il suo splensore e che le stelle fossero ormai incapaci di brillare. Il vento frusciava fra le foglie dei robusti e potenti alberi del bosco proibito. Era lì che doveva andare, era lì che avrebbe affrontato la sua fine..
E poi.. vide qualcosa splendere, sembrava una fiamma in mezzo al buio: era Ginny. Era inginnochiata insieme a una bambina che piangeva.
- Voglio andare a casa mia.. ho paura- sussurrava la bambina tremante. -Non avere paura ci sono io qui con te. Vedrai che tutto questo finirà e ritornerai dai tuoi cari-
Ginny abbracciò la bambina consolandola, cercando di trasmettere sicurezza a quella bambina che non meritava di soffrire lontano dalla sua famiglia.
Harry rivolgeva uno sguardo dolce e carico tenerezza e tristezza alla ragazza che amava.
D'improvviso il vento si fece forte. Ginny sentì il vento accarezzargli il viso e scompigliarle i capelli rossi come il fuoco. E poi qualcosa sfiorò la sua spalla.. sentì un brivido ripercorrere la sua schiena e drizzarle i capelli della nuca. Si voltò incredula sperando di vedere qualcosa o qualcuno. Ma non vide nessuno.. possibile fosse..?
Il mantello dell'invisibilità aveva sfiorato Ginny senza che Harry lo volesse. Harry non voleva salutare Ginny perche sapeva le avrebbe causato una grande sofferenza. Stava per andare ma Ginny fu più veloce di lui e tastò la sua mano.
Ginny gliela prese nonostante Harry fosse invisibile. Con l'altro mano tolse il mantello leggermente. L'oggetto scivolò via e cadde nell'erba bagnata dalla rugiada.
Harry rimase incantato dagli occhi di Ginny, dolci ma determinati allo stesso tempo.
Non poteva evitarlo, il suo viso si avvicinò lentamente a quello di Ginny. Sembrava che il suo corpo reagisse involontario senza ascoltare la mente ma il cuore.
Chiuse gli occhi e sentì le sue labbra sfiorare quelle della ragazza.. Non vi era sensazione più dolce e più meravigliosa di quella che poteva regalargli quel momento.
Sembrava fosse tutto scomporso.. gli sembrò di essere in un sogno e desiderava fosse eterno..
Aprii gli occhi e per la prima volta vide quello che a lui faceva soffrire più di ogni altra cosa..
Le lacrime sgorgavano dagli occhi di Ginny e scivolavano nelle sue guance come goccie di cristallo. Le bagnavano il viso e cadevano nell'erba per unirsi alla rugiada.
Harry l'abbracciò forte e liberò la sua tristezza in quel momento.
-Ti amo..- fu l'unica cosa che riuscirono a dirsi. Perche la tristezza s'immergeva insieme alle parole e solo i loro sguardi potevano trasmettere l'uno all'altro l'emozioni e i sentimenti che si albergavano dentro i loro cuori.
Harry fece scorrere le sue dita nelle guancie di Ginny per asciugare le sue lacrime.. si separarono. Le loro mani non volevano staccarsi ma il tempo fece scorrere le sue ore  minaccioso. Ormai erano quasi mezzanotte e non c'era più tempo.. bisognava affrontare la fine.
Ginny sentì sussurrarle nel suo orecchio -Ritornerò..-
Harry sapeva non fosse vero.. sapeva di dover morire tra qualche istante ma lui sarebbe stato insieme a lei, l'avrebbe protetta con la sua anima e Ginny lo capiva.
Eppure una piccola luce di speranza albergava ancore nel cuore tenero e dolce di Ginny.
Harry la vide per l'ultima volta.. vide i suoi occhi colore cioccolato, dolci, profondi, sinceri, fragili.
Si voltò e se ne andò insieme a quell'immagine che l'era rimasta impresa nella sua mente.
Chiuse i suoi occhi per rivivere il sentimento intenso che l'aveva fatto volare via dalla tristezza e la sofferenza e si dirisse verso il bosco proibito ove il buio inghiottiva chiunque verso le tenebre di un mondo oscuro, del sentiere che lui stesso aveva scelto: la morte..