«Fanny, afferra il borsone!», mi urlò Joe dall'altro lato della strada. Correva, correva veloce verso di me. Afferrai la brosa con la droga dentro ed iniziai a correre accanto a lui.
Quella sera qualcosa era andato storto, qualcuno ci aveva traditi.
La polizia non ci lasciava riprendere fiato ed eravamo stati costritti a lasciare le moto. Era tutto più difficile senza.
Afferrai la mano di Joe e mi sentii subito protetta, al sicuro da tutto. Arrivammo fino al parco abbandonato, quello che conoscevo fin troppo bene. Lì, dove tutto era cominciato.
Joe si fermò a guardarmi, mentre il suo petto si alzava ed abbassava irregolarmente a causa della corsa. Inchiodò i suoi occhi nei miei e sapevo che quello che mi stava dicendo non era nulla di buono.
«Ora tu prendi questa borsa e scappi. Io resto qui e lascio che mi prendano», mi afferrò il viso con le sue grosse mani. Scossi la testa energicamente, sentendo le lacrime spingere agli angoli degli occhi. «Mi hai capito?», urlò scuotendomi.
«No. No, io non ti lascio», dissi aggrappandomi a lui. Inspirai il suo profumo in profondità, prendendone quanto più potevo.
«Ti amo». Le sue labbra si schiusero in un sorriso, sincero. «Ti amo come non ho mai amato nessuno in vita mia. Ringrazio Dio per averti mandata da me». Sentii le lacrime calde scendere giù per le mie guance.
Lo amavo, lo amavo con tutta me stessa. «Ti amo anche io». Posai un bacio delicato sulle sue labbra rosee e strinsi i suoi capelli nella mia mano destra mentre cercavo di tenerlo stretto a me ancora per un pò.
Sentimmo il suono delle sirene avvicinarsi, segno che avevamo ancora poco tempo. «Vai, corri e non fermarti finchè non arrivi a casa. Avrai mie notizie molto presto», mi sorrise speranzoso, mentre mi accarezzava una guancia. Gli diedi un ultimo bacio, e comiciai a correre verso l'uscita del parco.
Mi fermai solo poco lontano, giusto in tempo per vedere la scena.
Joe veniva spinto violentemente contro la macchina della polizia, mentre continuava a dimenarsi. Uno dei poliziotti gli tirò un pugno nello stomaco e lui si piegò in due dal dolore.
Serrai gli occhi, non avevo il coraggio per continuare a guardare. Mi lasciai cadere per terra, continuando a piangere come una bambina.
C'eravamo amati poco, non abbastanza perchè tutto avesse fine. Non doveva andare così, non poteva.
Mi alzai di scatto tirando un calcio ad un bidone, urlando. «Cazzo!»
Mi allontanai da quel vicolo solo quando Joe fu spinto in quella macchina e fu portato via, lontano da me.
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buonasera :)
capitolo corto e insignificante, lo so.
ma è solo un 'capitolo di passaggio'.
Diciamo che dal prossimo la storia cambierà un pò.
Se siete curiose dovete solo continuare a seguire, leggere e recensire uù E' il mio motto!
Detto ciò, vi lascio.
Al prossimo <3
xx Lee
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buonasera :)
capitolo corto e insignificante, lo so.
ma è solo un 'capitolo di passaggio'.
Diciamo che dal prossimo la storia cambierà un pò.
Se siete curiose dovete solo continuare a seguire, leggere e recensire uù E' il mio motto!
Detto ciò, vi lascio.
Al prossimo <3
xx Lee