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Autore: Angie Angel    06/02/2013    0 recensioni
“…You made me happy every single day...
But now!
I've got to go awayyy! “
Solo alla fine della canzone Eva ritrovò la forza di parlare “Chi sono? “ chiese con un filo di voce(...) “Non li conosci??” Eva si sentì trafitta da quello sguardo ma fece semplicemente spalluccie e rispose “Se te lo chiedo…”.
L’altra ragazzina fece una risata luciferina e si tirò su a sedere “E io che credevo che fossi più evoluta degli altri…” prese una sigaretta, se l’accese e soffiando fuori il fumo disse “Sono i Led Zeppelin cara mia e faresti meglio a ricordarti questo nome che d’ora in poi credo proprio che ne sentiremo parlare spesso!”
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il motivo per cui la stanza di Aurora aveva sempre le imposte chiuse era per evitare che si buttasse fuori da una delle finestre. E in quel momento lei l’avrebbe volentieri fatta finita, cercava di pensare che ce l’avrebbe fatta, come ce l’aveva fatta le altre volte, ma il dolore era troppo intenso. Allora pensò che le punture era già riuscita a farle, quindi doveva aspettare solo qualche minuto. Ma i minuti sembravano non voler passare mai, stava seduta sul suo letto, al buio, con la testa fra le mani. Sentiva il bisogno di muoversi, di dover fare qualcosa, qualunque cosa, ma sapeva che se si fosse mossa anche solo di un millimetro avrebbe distrutto tutto quello che le era vicino. Allora stava seduta ed’aspettava che quell’eternità passasse.
Finalmente il dolore cominciò ad attenuarsi e i pensieri tornarono ad essere pian piano più lucidi. Inspirò profondamente ma, come sempre, gli era rimasto uno strascico di mal di testa, probabilmente le sarebbe passato del tutto il giorno dopo.
Andò verso il comodino della camera e dal cassetto ne estrasse una piccola scatolina, quella era una scatola speciale, solo lei sapeva come si apriva e infatti dentro ci nascondeva la sua riserva segreta.
Prese le cartine e si preparò varie sigarette alla mariagiovanna*, recuperò il vinile Led Zeppelin VI, lo posiziono con cura sul giradischi e si accascio sul divano del 700 che gli aveva regalato la nonna.
Cantò a squarciagola Black Dog e Rock and Roll, si commosse con Stairway to Heaven e finse di suonare la chitarra con Misty Mountain Hop. Ogni volta era sempre la stessa scena, quel album lo aveva ascoltato milioni di volte senza stancarsi mai, tant’è che ne aveva comprato un altro da tenere, senza ascoltare, ma solo da ammirare.
Erano passati tre anni da quando aveva preso Led Zeppelin I e da allora la sua passione non fece che aumentare, non si perse neanche una notizia su quei quattro diavoli, sapeva tutto di loro, o almeno tutto quello che la stampa di quei tempi aveva pubblicato su di loro. Riuscì anche ad andare ad un loro concerto il 9 gennaio 1970 a Londra, si era fatta accompagnare da Beatrice, anche se lei diceva di non essere interessata, Aurora la vide cantare le canzoni del gruppo durante l’esibizione.
Quando tornò a Shutts Aurora rimase come in estasi per almeno una settimana, non riusciva a smettere di pensare alla voce potente di quel cantante con la chioma bionda che si agitava in maniera selvaggia ma sensuale sul palco, e al tocco maledetto del chitarrista dallo sguardo scuro e misterioso. Ogni volta che ci pensava le venivano le farfalle allo stomaco e si sentiva avvampare il viso. Sognò più di una volta di conoscerli, di parlarci, ma non lo disse a nessuno, a parte Eva. Lei era Aurora MacNeil, la stronza dal cuore di pietra che rifiutava tutti i ragazzi che le avevano fatto la corte, non poteva dire di avere una cotta, come una ragazzina qualunque, per dei musicisti capelloni. Anche se molto volentieri avrebbe toccato quei capelli, non si poteva permettere che si sapesse in giro.
“Signorina?” la voce della governate cicciottella la distrasse dai suoi pensieri “Che vuoi? Sto ascoltando la musica, sai che non mi piace essere disturbata quando ascolto la musica!” disse sgarbatamente Aurora, la povera donna si fece piccola piccola e disse “ Mi scusi signorina, ma ha visite…” si sposto e dietro di lei c’era Eva che entrò nella camera. Aurora sorrise disse “Bene grazie Claire, ora puoi andare” e la piccola donna uscì chiudendosi la porta dietro.
“Quanta erba ti sei fumata? C’è una puzza di fumo pazzesca” disse Eva appena la governante uscì, Aurora stava ancora sorridendo “Mha… Un po…” disse giocherellando con l’accendino “Certo un po’! Tra poco anche i mobili cominceranno a barcollare da quanto sono fatti” sbotto Eva.
Fece un breve giro della stanza canticchiando Going to California che il giradischi stava suonando in quel momento, quella camera l’aveva sempre trovata molto cupa, tutta in bourdeaux e nero, ma dopotutto cosa doveva aspettarsi da una appassionata di Edgar Allan Poe e Lovecraft, poi era tutta arredata da mobili antichi o esotici ed era sempre piena di cianfrusaglie in giro, un disco qua, un libro di là, l’ordine non esisteva li dentro. Tra le varie cose che si era fatta comprare la più curiosa era un narghilè alto e viola, decorato a mano, proveniente dall’India. Aurora ne andava particolarmente fiera.
In mezzo al caos generale, però, Eva notò le punture di Aurora buttate a terra, capì che doveva aver appena avuto un attacco “Ecco perché aveva gli occhi rossi ed era pallida, non centra il fumo” pensò, ma non disse nulla perché  sapeva che quello era uno degli argomenti proibiti.
“Allora? Hai finito il giro turistico o vuoi una guida?” disse Aurora appoggiandosi con le spalle al muro “Sono qui per parlarti seriamente Aurora! Sono in un casino” rispose secca Eva “Spara” le disse la ragazza soffiandosi via dal viso una ciocca di capelli neri. Eva si blocco, guardava il vuoto senza rispondere, cosa che irritò molto Aurora “Terra chiama Eva! Rispondere prego” “Tra un mese andrò in Australia” disse senza entusiasmo Eva. Ci fù un’attimo di silenzio poi Aurora scoppiò a ridere “Bene è una buona notizia no? Cos’è quella faccia? Vai in vacanza con Miriam?” “Razza di…  No! Non vado in viaggio con Miriam e in generale non è un viaggio di piacere, ma un viaggio di lavoro!” “Lavoro? E per chi?” chiese Aurora con aria stupita, Eva sbuffò “Per uno zio che ho appena saputo di avere e che non ho mai conosciuto, sembra che faccia il manager per un gruppo rock…” “Davvero e  di chi?” “ Non lo so, neanche Miriam ricorda il nome, mi ha detto solo red ma si sarà sbagliata”.
Aurora prese un pacchetto di patatine che giaceva abbandonato sulla scrivania e cominciò a sgranocchiarle “Bhe sembra divertente” Eva la guardò stupefatta “No non lo è, devo andare d’altra parte del mondo, con uno zio che non conosco, con dei tizzi che non conosco e dovrei trovarlo divertente?” Aurora la guardò con sufficienza e disse semplicemente “Si!” “Dovevo aspettarmelo che avresti detto così dopo tutto tu viaggi fin da quando eri piccola…” Ma Aurora non stava più ascoltando, c’era un tarlo che le era appena entrato in testa, pensava alle parole che le aveva appena detto ma specialmente a due: red e manager. Ma non riusciva a trovarne un collegamento logico. Di colpo le venne in mente, senza apparente ragione, un cantante sexy e un chitarrista dannato. “Come si chiama?” disse improvvisamente Aurora interrompendo l’altra ragazza che stava ancora parlando “Ma chi?” chiese senza capire Eva “Come chi? Tuo zio! Come si chiama?” “Aspetta, non ricordo… p… p… Peter Grant!”.
Il pacchetto di patatine che aveva in mano cadde a terra “Altro che red... Miriam voleva dire Led! Porco cazzo tuo zio è il manager dei LED ZEPPELIN!!” le ultime due parole le disse urlando. Eva a sentire ciò impallidì “Ma cosa stai dicendo sarà un altro….” “Un altro? Un altro Peter Grant che fa il manager di un gruppo rock credo che sia improbabile! Cristo! I Led Zeppelin” Eva si sentì assai confusa, non poteva essere che il gruppo preferito della sua migliore amica, e che stava facendo impazzire migliaia di ragazzi in tutto il mondo, avesse come manager lo zio che non mai visto prima “Ma no! Ti stai sbagliando! Non può essere!” Aurora la guardava malissimo con i suoi occhi spiritati, faceva piuttosto paura “Io che mi sbaglio su qualcosa che riguarda i Led Zeppelin? Daaaii su! Ma sai cosa mi rode? Che tu sei qui che chiedi a me se è una buona idea partire per l’Australia, con il gruppo dei miei sogni! Io ucciderei per avere questa opportunità!” “Non andrò solo in Australia sembra che li dovrò seguire per tutto il tuor…” disse Eva con tono colpevole, l’altra ringhiò” AH! PURE?” 

 

Ma tu guarda sono già arrivata al terzo capitolo sto andando come un treno finché ho ispirazione e un po' di tempo libero! U_U Anche io invidio un po' Eva... un po' tanto! *Per chi non l'avesse capito mariagiovanna è la marijuana

   
 
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