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Autore: Angie Angel    06/02/2013    0 recensioni
“…You made me happy every single day...
But now!
I've got to go awayyy! “
Solo alla fine della canzone Eva ritrovò la forza di parlare “Chi sono? “ chiese con un filo di voce(...) “Non li conosci??” Eva si sentì trafitta da quello sguardo ma fece semplicemente spalluccie e rispose “Se te lo chiedo…”.
L’altra ragazzina fece una risata luciferina e si tirò su a sedere “E io che credevo che fossi più evoluta degli altri…” prese una sigaretta, se l’accese e soffiando fuori il fumo disse “Sono i Led Zeppelin cara mia e faresti meglio a ricordarti questo nome che d’ora in poi credo proprio che ne sentiremo parlare spesso!”
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Cazzo! Ma che gli costa spegnere le sigarette nel posa cenere?” mormorò Eva mentre divideva le lenzuola sporche delle camere del motel. In una aveva trovato un enorme buco tutto bruciacchiato, il problema era che non sapeva chi avesse fatto il danno e quindi Thomas glielo avrebbe detratto dalla paga.

“Dio che palle!” Eva sbatte rumorosamente lo sportello della lavatrice, raccolse le ceste vuote della roba sporca e si diresse verso la stanza di Thomas. Busso un paio di volte prima che un uomo di circa sessant’anni aprì la porta”Che c’è?” “Ho finito il mio turno Tom adesso torno da Miriam”.

L’uomo disse semplicemente “Bene domani è il tuo giorno libero” e stava per richiudere la porta ma Eva lo blocco “Aspetta! E la mia paga?” Thomas la guardò storto “Questo mese salta non abbiamo guadagnato abbastanza” “E IO E MIRIAM?” Esclamò Eva furiosa “Senti è già tanto che vi faccia vivere nel mio motel ragazzina vedi di accontentarti!” rispose rabbioso l’uomo e gli sbatte la porta in faccia.
Eva rimase impietrita davanti alla porta poi tornò bestemmiando tutti i santi. Come entrò Miriam le venne incontro radiosa come sempre “La cena è pronta tesoro! Sei tornata giusto in tempo” Eva scoccò un’occhiata alla sedia a rotelle su cui Miriam siede da ormai 2 anni ma si girò prima che la donna se ne accorgesse “Neanche questo mese Tom mi ha pagata…” Miriam la guardò con tristezza e disse “Oh tesoro mi spiace…””Quello stronzo! Ma non pensa a te? Non possiamo andare avanti con il tuo assegno d’invalidità” Eva lanciò rabbiosamente il camice da lavoro, Miriam la prese per il braccio e le sorrise dolcemente “Dai adesso andiamo a tavola non pensiamoci”.
Eva non disse niente per tutta la cena era troppo preoccupata al pensiero di come arrivare a fine mese, anche Miriam non parlava osservava la ragazza in silenzio, ma di colpo disse “Ho ricontattato tuo zio” Eva mandò di traverso il pollo e tossì per un quarto d’ora prima di riuscire a dire con voce soffocata “ZIO?””Si il fratello di tuo padre si chiama Peter Grant” continuò Miriam “Lavora come manager per un gruppo rock, dei certi red qualcosa… comunque guadagna un sacco e gira il mondo per il mondo, tra un mesetto partirà per l’Australia”. Eva era sconvolta non sapeva di aver altri parenti, tranne la madre naturale che non aveva mai conosciuto, ma soprattutto non capiva dove volesse andare a parare Miriam con quel discorso “B…buono a sapersi e con ciò?” la donna la guardò dritta negli occhi “Tu andrai con lui”.
Fu un fulmine a ciel sereno. “CHE COSA?!?” urlò Eva “Calmati Eva…””CALMATI UN CAZZO! IO NON CI VADO IN AUSTRALIA! MA CHE DECISIONI PRENDI? SENZA CHIEDERMI NIENTE!” “Non alzare la voce con me signorina non ti permettere!” disse Miriam con voce dura e autoritaria “Non ti ho detto niente perché sapevo che ti saresti rifiutata! Lavorerai per lui, girerai il  mondo, sei una ragazza in gamba sono più che sicura che te la caverai”.
Eva non riusciva a crederci e disse”Certo che non avrei accettato io devo stare qui tu hai bisogno del mio aiuto!” “Ma smettila di preoccuparti per gli altri e pensa un po’ a te stessa! Davvero vuoi restare in questo paesino di vecchietti, in un motel di merda a fare la cameriera in compagnia di un’handicappata in sedia a rotelle?”.
Eva rimase interdetta, non sapeva cosa rispondere “Io non ho più futuro non voglio che tu rimanga qui bloccata a causa mia, hai già lasciato la scuola dopo il mio incidente per aiutarmi, tuo zio può darlo a te un futuro chissà quante cose vedrai e imparerai, devi approfittare di questa occasione non capita a tutti” finì di dire Miriam. La ragazza sentì salirgli le lacrime agli occhi ma si trattenne e disse “E tu? Tu che farai da sola?” La donna ridacchiò “Smettila di preoccuparti Tom penserà a me anche se fa lo stronzo ha un cuore d’oro, siamo amici non mi lascerà sola”. Eva fissava il pollo nel suo piatto. Stava per venirgli da vomitare, quella notizia l’aveva investita come un treno in corsa pensò solo che meno male che domani era il suo giorno libero aveva un disperato bisogno di parlare con Aurora.
“Ah poi un’altra cosa” esclamo Miriam “COSA ALTRO C’E’ ADESSO?” pensò Eva esasperata “Lo sai che tua madre è americana vive a Philadelphia in Pennsylvania” “Si certo lo so!” “A Giugno tuo zio dovrà andare anche lì”

 



 

Mmmhhh sono già riuscita a pubblicare il secondo capitolo ciò mi fa molto contenta, anche se non è molto lungo ma almeno introduce alla storia. Miriam è un personaggio che ho adorato da subito mi è dispiaciuto ridurla in sedia a rotelle poi il suo commento sul gruppo "dei certi red qualcosa" huhuhu. Nel prossimo capitolo approfondirò il personaggio di Aurora, l'ho già scritto su carta ma voglio controllarlo per bene, è una ragazza piuttosto complicata la MacNeil. See you soon!

   
 
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