Romantico, 'noi due' di fairylisa88 (Cap 11) su EFP Fanfiction

Oggi è una di quelle giornate. Solo voglia di andarmene,non ascoltare nessuno. Se fossi a casa mia adesso sarei in spiaggia, seduto sul tronco di legno vicino ai tavolini coperti di cellophane, quelli che d’estate sono disposti quasi sul bagnasciuga, dove io Salvo e Michele giochiamo a carte tra un bagno e l’altro, e che d’inverno invece il proprietario dello stabilimento copre in attesa che ritorni l’estate. Ma a Roma il mare è più lontano,e comunque non è il mio mare,il mio angolo di spiaggia posso solo ricordarlo. Ho dovuto ingoiare l’ennesimo rospo da quando ho iniziato a lavorare qua..sapevo che non sarebbe stato facile, ma in tre mesi neanche un apprezzamento positivo..mi sembra di avere solo difetti. Lavoro praticamente dodici ore al giorno, lo stipendio è quello che è..per fortuna c’è ancora chi lascia la mancia,così riesco a racimolare qualcosa..
Sono preso da mille dubbi..avrò fatto la scelta giusta? O avrà ragione mia madre? Ora so solo che non ho voglia di sentire nessuno. E’ l’una passata,tornato a casa mi butto sul letto vestito e infilo la testa sotto il cuscino.

La sveglia suona alle otto,non vorrei alzarmi dal letto,ma oggi tocca a me fare la spesa, abbiamo di nuovo il frigo vuoto..
In cucina Lisa ha appena spento il caffè dal fuoco.
- Buongiorno- mi dice alzando lo sguardo

- Buongiorno, me ne dai una tazza per favore?-

- Si,certo,ecco- mi risponde porgendomi la tazzina.

- Grazie- Inizio a sorseggiarlo. – E’ ottimo!sei l’unica in questa casa che sa fare un caffè così buono..-

- Grazie! E tu sei l’unico a dirmelo!- mi risponde sorridendomi

- Sere è già uscita?-mi chiede

- Si,dieci minuti fa..oggi ha lezione presto,io invece me la prendo comoda,ho lezione alle 10. Sto aspettando una mia collega di università,deve passare perché devo restituirle uno libro che mi ha prestato,solo che ora devo andare a vestirmi,se per caso dovesse citofonare proprio adesso puoi aprirle tu per favore?-

- Si,ok-

Finito il caffè,inizio a spalmare la marmellata su una fetta biscottata quando suona il citofono,dev’essere l’amica di Lisa. Le apro il portone,e aspetto davanti la porta,quando suona il campanello, apro e me la trovo davanti. Non riesco ad articolare una parola,è bellissima.

- Ciao..è qui che abita Lisa?-

- Si,si,è qui. Prego accomodati- riesco a farfugliare mentre mi sposto per farla entrare

- Io sono Giada,piacere-

- Saro,piacere.-

- Ah si,il coinquilino, Lisa mi ha parlato di te e dell’altra ragazza- mi risponde sorridendo

- Lisa arriva subito, si sta vestendo. Se ti vuoi accomodare in cucina,ti posso offrire un caffè?-

- Ok,perché no,grazie-

- Allora anche tu studi giurisprudenza?- gli chiedo mentre le verso il caffè

- Si, anche se contemporaneamente lavoro, faccio la segretaria. Tu invece,cosa fai?studi?-

- No, faccio il cameriere..-

- Bello..è un lavoro che ti fa stare a contatto con le persone,no?-

- Si,anche se è faticoso..si finisce sempre tardi la sera-

Mentre io e Giada parliamo arriva Lisa.

- Ciao Giada!scusa se ti ho fatto aspettare-

- No,tranquilla..ero qui che prendevo un caffè col tuo coinquilino..dev’essere divertente vivere in tre!lontano dai genitori..io vivo ancora coi miei..-

- Si,a volte è anche divertente..quando non devi fare la spesa,cucinare,pulire..sono io che invidio te..a me manca vivere coi miei..- le risponde Lisa con lo sguardo malinconico

- Io non so che darei per vivere per conto mio..-

Mentre loro due parlavano non riuscivo a staccare lo sguardo da Giada, ha due occhi verdi luminosi, i capelli mossi ramati,una pelle chiara,sembra una di quelle bambole di porcellana,come quelle che piacevano tanto a mia nonna..

- Vado di la a prenderti il libro,altrimenti ti faccio fare tardi!- Lisa si allontana verso camera sua,io mi faccio coraggio,sollevo lo sguardo verso di lei e le sorrido,poi un po’ imbarazzato le chiedo se le va di venire a cena da noi una sera di queste..

- Volentieri!il dolce lo porto io..i dolci sono l’unica cosa che so fare!-

- Ok,allora ti aspetto..cioè ti aspettiamo- Ecco,lo sapevo,probabilmente sono arrossito..

Anche lei mi guarda fisso negli occhi.

- Ecco,il libro,grazie ancora per avermelo prestato!-

- Di niente figurati! Allora io vado..ci vediamo in facoltà domani..-

- Si,certo!a domani,vieni ti accompagno alla porta!-

- Ciao,piacere di averti conosciuto-dice porgendomi la mano

- Piacere mio- le rispondo stringendole la mano

Mentre Giada si allontana e sparisce dietro la porta rimango lì come un ebete a fissare il vuoto..mi sento ridicolo,come se non avessi mai visto una bella ragazza in vita mia..sarà forse perché è da tanto che non provo questa sensazione..mani sudate,confusione totale,lo stomaco sotto sopra..insomma quello che nei film romantici chiamano colpo di fulmine.