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Autore: 17BLACKHarry    06/02/2013    0 recensioni
“Hey, Rachel…”
Sentii quel sussurro arrivare al mio orecchio. Mi sentii bloccare le mani e stavo sudando freddo.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo sembrava non passare. Era l'ora di matematica, più precisamente l'ultima di quel giorno, anzi: era l'ultima ora di quell'anno infernale pieno di verifiche e interrogazioni. Per fortuna avevo i miei due migliori amici che mi aiutavano in tutti i miei problemi.

Quel giorno non portai nessun libro, come il resto dei ragazzi della scuola. Era la tradizione che l'ultimo giorno dell'anno si prendessero i primini e si buttassero nella fontana gigante davanti alla scuola, per poi fare il bagno tutti insieme. È lì che conobbi Niall, uno dei miei migliori amici. Stavo uscendo di scuola velocemente con Iris (l'altra amica). Ci ritrovammo davanti due ragazzi dell'ultimo anno che, a differenza degli altri, avevano l'aria piuttosto minacciosa. Probabilmente erano dei bulli e Iris riuscì a scappare, mentre io venni presa in malo modo per i piedi e per le braccia, pronta ad essere buttata in acqua.

A quel punto sentii urlare uno sconosciuto. Disse ai bulli di fermarsi. Era un ragazzo smilzo, capelli biondo tinto e lunghetti, con due occhi pazzeschi: un azzurro cielo impossibile da confondere. Come già detto, era abbastanza smilzo, quindi non poteva competere con due energumeni di bulli quali erano. Fatto sta, che cercò di difendermi. Mi lasciarono cadere e gli andarono incontro per prenderlo. Iris, nel frattempo, tornò e disse di alzarmi e andare a casa in fretta. Le ubbidii e mentre mi allontanavo notai il ragazzo, buttato nella fontana, fradicio dalla testa ai piedi. Dissi ad Iris di tornare indietro, poichè dovessi ringraziarlo.

Mi avvicinai a lui e gli porsi una mano per aiutarlo ad alzarsi. Si presentò e così ci presentammo anche noi due. I giorni, i mesi e gli anni passarono: i nostri sguardi passarono a delle piccole conversazioni, poi a dei discorsi un po' pi seri e poi a discorsi che solo due migliori amici malati di mente potevano fare. Lui mi piaceva e anche tanto: ogni suo piccolo gesto o sua smorfia sapevo perfettamente che cosa significasse. Ogni tanto, anzi, parecchie volte, mi perdevo in mille pensieri nel fissare quei suoi due occhioni azzurri come il cielo. Era cambiato parecchio dal punto di vista fisico: si era alzato e aveva messo su una bella muscolatura. Del resto, era il capitano della squadra di calcio del liceo. Questo però non lo fece montare, anzi: stava molto più spesso con me e Iris, piuttosto che con i suoi amici. Forse, lo amavo.

"Driiin!"

"Bene, siete liberi, ricordatevi di studiare qual cosina durante questi tre mesi!"

"Contaaaci!"-Pensai ridendo come una scema.

Andai a prendere la mia borsa che lasciai nell'armadietto, per poi sentirmi piombare alle spalle qualcuno. Era lui.

"Ciao piccola!"-Adoravo quando me lo diceva. "Come è andata?"-Disse con un bel sorrisone.

"E anche questa fatta!"-dissi facendogli l'occhiolino.

"Senti... dov'è Iris? Sai, così ce ne andiamo!"

"Eh, lo sai che da quando sta con Liam è impossibile parlarle? È proprio cotta!"

"Già, la stessa cosa con lui! Per fortuna che si sono messi insieme adesso e non quando c'era il campionato, se no addio primo posto!"

"Sì, ma loro si piacevano da molto tempo... a proposito, eccoli!"

Stavano arrivando mano nella mano, persi fra i loro pensieri di innamorati. Anche io volevo sentirmi così con Nialler, ma alla fine sapevo che non gli sarei mai piaciuta. Sapevo che ogni tanto si metteva con una ragazza e poi si lasciavano poco tempo dopo: io non volevo essere una delle tante.

Io e lei non eravamo molto popolari, ma frequentavamo due persone che lo erano. A loro non importava: erano due ragazzi che non si montavano molto. Quando uscimmo, c'era un putiferio. Cercavamo di sgusciare via per evitare ogni contrasto.

"Oh, ma guarda qua Darwin: il capitano e il vice della squadra di calcio!"

"Lasciaci stare Brad..."-Disse Liam minaccioso, cercando di farsi spazio portando Iris con sè.

Quest'ultima, venne presa da Darwin, il braccio destro del bullo, strappata via da Liam.

"Dai, vieni con me: perchè stai con uno così?"

Mi stavo preoccupando molto. Sapevo come stesse andando a finire.

Liam s'incazzò come una furia e partì all'attacco: tirò un pugno dritto sul muso del bullo e trascinò via Iris dalla contesa.

Darwin, offeso, si scagliò a sua volta su Liam. Niall si lanciò per aiutarlo.

"Hey, Rachel..."

Sentii quel sussurro arrivare al mio orecchio. Mi sentii bloccare le mani e stavo sudando freddo.

"Vieni via con me. Niall non è nessuno! Io sono figo, al contrario suo!"

Continuò a stringermi i polsi sempre più forte. Iris cercò di aiutarmi, ma venne spinta a terra e sbattè la testa. Liam non si preoccupò più del bullo, ma andò a soccorrere Iris. Darwin scappò via.

In quel momento stavo venendo trascinata via.

"Niall!"-Urlai con tutta la mia forza.

"Rachel!"-Gridò lui in preda alla disperazione.

Si mise a rincorrerci per poi raggiungerci. Gli tirò un forte pugno nell'occhio. Non lo avevo mai visto così incazzato. Lo stese e rimase un paio di secondi a fissarlo: non credeva a quello che aveva fatto e in parte se ne pentiva. Mi prese dolcemente sulle spalle e iniziò a correre verso casa di Liam, che era a 5 minuti dalla scuola. Arrivati mi appoggiò sul divano e andò a prendere un bicchiere d'acqua, per poi porgermelo e sedersi a fianco a me. Aveva il labbro tutto sanguinante e Liam era messo peggio: aveva, oltre al labbro, un occhio nero. Non se ne preoccupava: doveva curare la ferita alla testa di Iris, svenuta sul divano. Non era una ferita grave, ma eravamo tutti tesi. Andai a prendere della garza e del disinfettante per curare Niall e presi del ghiaccio per entrambi. Iniziai a disenfettargli le labbra gonfie. Si ritirava per il dolore come fa un bambino ma gli prendevo il mento per riavvicinarlo. Eravamo a pochi millimetri di distanza: tante altre volte ci ritrovavamo così vicino, ma ogni volta mi batteva forte il cuore come se fosse la prima.

Mi alzai per andarmi a sedere da un'altra parte, ma mi sentii tirarmi per un braccio.

"Resta qua con me..."-Mi disse allargando le braccia.

Mi accucciai di fianco a lui e mi appoggiai al suo petto.

"Ho avuto tanta paura..."-Mi sussurrò.

Mi avvicinai ancor di più e lui strinse le braccia intorno a me, appoggiando la sua testa sulla mia.

"Iris si sta svegliando!"-Disse Liam risollevato dalla paura.

Ci sentivamo tutti meno tesi. Ci avvicinammo per capire come stesse.

"Amore mio, non alzarti. Hai preso una brutta botta alla testa, è meglio che tu ti riposa!"

"Erm... ok, ma cos'è 'sto sangue?!"

"Non ti preoccupare: ti spieghiamo più tardi!"-Le dissi accarezzandole il viso per tranquillizzarla.

Liam ci invitò a stare da lui per la cena e anche a dormire.

Così, io e Nialler tornammo a casa per prendere il pigiama e i sacchi a pelo. Tornando, notai che aveva in mano dei DVD di film dell'orrore.

"No, ti prego..."-Dissi semidisperata.

"Lo sapevo che avresti reagito così!"-Disse tra una risata. "Mi ricordo ancora il male che mi facesti l'ultima volta: mi continuavi a tormentare il braccio! Poi, eri riuscita a farmi spaventare pi del film: urlavi in scene in cui c'era il silenzio pi totale!"

"No ma, sfotti pure, avanti!"-Dissi finta offesa.

"Dai, lo sai che ti voglio bene!"

Mi prese da dietro e mi diede un bacio sulla guancia. Io inciampai e cademmo come dei sacchi di patate. Iniziammo a ridere forte, come due deficenti. Eravamo un caso disperato, ma stavo così bene con lui.

Ritornati, vedemmo Iris che medicava Liam e che ogni tanto gli stampava dei bacetti qua e là. Andammo in cucina per preparare la cena: della pasta al sugo e un dolce.

Vennero abbastanza bene!

Finito, ci accucciammo per terra, ognuno nei propri sacchi a pelo e iniziammo a guardare quei dannati film. I due continuavano a coccolarsi e della storia non seguivano nulla. Io e Niall, invece, eravamo fin troppo concentrati. Continuavo a torturarmi le unghie e il braccio del biondino, come al solito. A un certo punto, mi spaventai parecchio: buttai la testa sul suo petto e sentii le sue braccia stringermi.

Mi voltai verso di lui e notai i suoi occhi color cielo guardarmi con una strana luce. Si stava avvicinando, ma io andai nel panico e mi staccai, per poi pentirmene dopo pochi secondi.

"Ma sei impazzita? Ma che ti preso?? Sei scema?!" Iniziai a torturarmi psicologicamente. Mi odiavo profondamente in quell'istante.

Notai che iniziò a stropicciarsi gli occhi violentemente e mi si chiuse lo stomaco. Incrociò le braccia e iniziò a perdersi fra i suoi pensieri, ne ero sicura.

Mi addormentai una decina di minuti dopo singhiozzando.

Quando mi svegliai, lui non c'era più.

Andai in cucina e ritrovai Iris e Liam che stavano facendo colazione.

"Dov'è? Niall, intendo..."-Dissi guardandomi intorno.

"Quando ti sei addormentata, lo ha chiamato la madre, aveva bisogno di lui"-Mi disse Liam.

"Non ti ha detto nient'altro?"-Dissi un po' incredula.

"No... a proposito: ho sentito degli specie di singhiozzi ieri sera, che è successo?"

Iris mi conosceva fin troppo bene e fece due più due, con la telefonata di Niall e la mia domanda.

"Mentre voi vi stavate facendo, mi spaventai per via del film. Mi buttai addosso a Niall e quando alzai la testa, lui si avvicinò..."

"Vi siete baciati??"-Disse Iris felice come una pasqua.

"N-No... Sono andata nel panico e mi sono staccata."

A quel punto, entrambi sbarrarono gli occhi e mi guardavano male. Del resto, avevano ragione.

"Vagli a spiegare il tutto! Capirà!"-Disse Liam, cercando di darmi una mano.

"Non lo so..."-Con quella frase uscii dalla stanza e mi preparai per tornare a casa.

 

Passò una settimana da quella notte. Non riuscivo a smettere di rifletterci e ogni tanto mi mettevo a piangere. Mi si chiudeva lo stomaco al pensiero.

Quel pomeriggio ricevetti un messaggio da Iris: mi diceva di venire al solito pub, per stare un po' in compagnia. Accettai e alle quattro arrivai. Vidi Iris insieme a Liam e a Harry, un suo amico.

Li salutai e mi sedetti. Notai che in fondo al locale c'era confusione. Provai a controllare e vedevo alcuni ragazzi che guardavano la partita in televisione. Non ci potevo credere.

C'era Niall che ci stava provando con la cameriera. Probabilmente era un pochino ubriaco, ma m'incazzai parecchio.

Gli andai incontro, col mio alcolico in mano. Arrivata, glielo versai addosso. Mi sentivo usata, una delle tante. Lui si sconvolse, poichè non se lo aspettava proprio. Corsi via piangendo.

Niall mi rincorse, urlando in vano il mio nome. Non mi fermavo: non volevo parlargli.

Però, lui è più veloce e mi raggiunse. Mi fermò e mi fece girare.

"Mi spieghi...? Che succede?"-Disse con il fiatone.

"Succede che... che... Ti amo, cazzo! Ti ricordi quel giorno? Quando ci conoscemmo? Nessuno avrebbe mai fatto quella cosa per me! Ma tu lo facesti e da lì in poi iniziai a provare sempre di più, fino all'amore. Amore con la "A" maiuscola! Ci sto male... non posso baciarti, abbracciarti o dirti cose dolci quando sono orgogliosa di te! Magari lo faccio, ma... non è la stessa cosa se stessimo insieme, capisci?"

Gli urlai tutto quello che provavo e tentai di correre ancora via.

Lui mi fermò e mi disse di guardarlo in faccia.

"Stai qua. Devo dirti una cosa."

Feci un cenno con la testa per dire di sì, con le lacrime che scendevano. Lui me le asciugò e iniziò a parlare.

"Mi fa felice sapere che tu mi ami, perchè è quello che ho sempre provato io per te. Il problema era che pensavo di non poterti mai piacere. Insomma... guardati! Sei perfetta, anzi... sei perfetta per me. È per questo che ci provavo con le altre ragazze e anche con quella cameriera: sapevo di non avere speranza; provavo a dimenticarti. Cercavo di farmene una ragione, ma non ci sono mai riuscito."

Rimasi lì impalata, fin troppo incredula. Le lacrime continuavano a scendere, ma capii che erano di gioia.

"Rachel... Ti amo."

"Lo ha detto sul serio?"

Mi prese il viso dolcemente, ma mi baciò con foga. Chissà da quanto tempo voleva farlo e finalmente ci riuscì. E io? Cavolo, se stavo bene.

 

 

 

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