Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: TheDarkLady97    06/02/2013    3 recensioni
A casa dei Petrova, una delle famiglie più ricche della Bulgaria, vivevano due sorelle: Stella e Katerina.
Katerina, scacciata dalla Bulgaria dopo aver concepito una figlia, col passare dei secoli perde la speranza di ritrovare la sua sorellina dispersa la notte del massacro della sua famiglia.
In realtà una maledizione imprigionò Stella in un sonno lungo 500 anni, e al suo risveglio, all'età di 10 anni, non ha memoria alcuna del suo passato.
Vive con la famiglia Gilbert, figlia del terzo fratello di John e Grayson Gilbert.
Tornata a Mystic Falls da sua cugina Elena, conoscerà Damon Salvatore...e la sua vita cambierà per sempre...E Katherine? Riconoscerà la sua amata sorellina persa secoli prima? Quale segreto si cela dietro la maledizione del sonno eterno di Stella? E Klaus?
Quali piani avrà in serbo per la giovane Petrova?
Damon/Nuovo personaggio.
È la mia prima fanfic, commentate in tantii!!!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Heilààà!! Sono tornata con il capitolo 10. Wow, non posso credere che manca un capitolo alla metà della storia xDD Mi sento fiera di me LoL Beh, non mi dilungo u.u
Spero che questo capitolo vi piaccia e non vedo l’ora di leggere le vostre recensioni!! *-*
Buona Lettura!! ;)
 
 
 

 



Capitolo 10

 Let Me Love You.

 
 
 
 


Elena era rimasta sconvolta nel vedere Stella e Damon così vicini. Era consapevole che il moro era ubriaco e non si rendeva conto di quello che faceva ma, quello che l’aveva sconvolto di più, era il fatto che Stella fosse lì con lui, oltretutto facendosi passare per lei.
Aveva udito il suo nome pronunciato dal vampiro e si era affrettata a spalancare la porta seguita da Stefan che era sconvolto quasi quanto lei.
La voce le si era fermata in gola e non riusciva ad uscire, il silenzio regnava sovrano nell’enorme salotto della pensione Salvatore  ma, dopo un po’, fu interrotto da Stefan che si decise a parlare.
-Cosa sta succedendo qui?-Domandò il castano catturando l’attenzione del fratello maggiore che si fermò a fissarlo divertito dopodiché passò a scrutare la ragazza al fianco del fratello e, solo quando realizzò che si trattava di Elena, si staccò velocemente da Stella rimanendo a guardarla impaurito.
-Elena, ma tu…Lei..non è te..-Il moro cercò di spiegare alla castana l’accaduto, senza riuscirvi.
-Stella…Cosa ci fai tu qui!? E soprattutto…perché farti passare per me??-Domandò la Gilbert di Mystic Falls alla cugina che guardava in basso senza proferire parola.
Dopo qualche attimo di silenzio, la ragazza alzò lo sguardo fissando gli occhi della cugina e, subito dopo, corse via.
Mentre si allontanava sempre più dalla Pensione, cercava di comprendere il vero motivo per il quale avesse fatto una cosa simile.
Le immagini di quei pochi minuti trascorsi con Damon le percorsero la mente come dei flashback facendola piangere per l’ennesima volta.
Da quando Stella era arrivata a Mystic Falls non faceva altro che piangere e soffrire, ma lei voleva cambiare.
Voleva dimenticarsi definitivamente di Damon che, per la millesima volta, le aveva dimostrato di non avere alcun interesse per lei; voleva rifarsi una vita e gettare il passato alle spalle.
 
 
Nel frattempo, alla Pensione Salvatore, tutti se ne stavano in silenzio senza proferire parola.
Damon continuava a fissare oltre l’ingresso, non riusciva a togliersi dalla mente quella ragazza che, sfortunatamente, gli aveva afferrato il cuore e non ne voleva sapere di lasciarlo andare.
Si sentiva uno stupido; Aveva nuovamente rovinato tutto e le possibilità che aveva di farsi perdonare dalla Gilbert di Miami erano andate in frantumi.
-Damon, mi…mi dispiace…-Disse Elena una volta avvicinatasi al moro per poi fissarlo negli occhi oramai lucidi e stringerlo in un confortante abbraccio.
Anche se non andavano molto d’accordo, riusciva a vedere chiaramente tutta la sofferenza che il moro cercava di mascherare con scarsi risultati; era la prima volta che lo vedeva in quello stato da quando lo aveva conosciuto e doveva ammetterlo.
Damon era cambiato, era cambiato per amore.
Il moro continuava a fissare il vuoto con gli occhi lucidi, sul punto di far fuoriuscire quelle piccole goccioline salate che tanto odiava.
Cercava con tutte le forze di non piangere, nessuno doveva vederlo versare lacrime d’amore tantomeno suo fratello ed Elena.
Quando, però, una lacrima silenziosa scese copiosa impregnandole una guancia, si lasciò andare e rispose all’abbraccio iniziando a singhiozzare silenziosamente sotto gli occhi tristi del fratello che li guardava senza fiatare.
Elena gli accarezzò la schiena cercando di tranquillizzarlo mentre lui se ne stava immobile, stringendola il più possibile.
Ora come ora aveva proprio bisogno di un’amica che lo sostenesse, che gli volesse bene e non l’odiasse come tutti gli altri.
Dopo qualche istante in completo silenzio, Damon sciolse l’abbraccio e si decise a parlare.
-Non fatene parola con nessuno! Voi…non avete visto niente!-Esclamò il moro tra i denti guardando minacciosamente i due.
-Non preoccuparti Damon…Non rovineremo la tua reputazione di cattivo ragazzo!-Lo rassicurò Stefan.
Il moro li fissò un’ultima volta dopodiché si avviò con passo lento al piano di sopra.
-Non mi importa niente di quella ragazzetta…-Sussurrò lui cercando di convincere più se stesso che gli altri.
Appena arrivato in camera, si appoggiò alla scrivania sulla quale trovò una foto.
Ella ritraeva lui e la sua dolce Stellina distesi sull’erba del loro posto segreto.
Ripensò a tutto quello che era successo negli ultimi giorni e, finalmente, decise di andare da lei.
Dovevano parlare, chiarire e, solo dopo averle dato delle spiegazioni, avrebbe smesso di provare a riconquistarla.
Così, uscì dalla finestra attento a non farsi scoprire da Stefan e Elena e corse con velocità vampiresca verso casa Gilbert, sicuro di trovarla lì.
 
 
Dopo una lunga corsa, Stella arrivò a casa e si chiuse in camera, rimanendo stesa sul letto immersa nei suoi pensieri.
Aveva il cuore che le batteva a mille, sia per la corsa che per la brutta figura che aveva appena fatto.
Quella non era lei, prima non avrebbe mai fatto quella pazzia per un ragazzo.
Lei usava i ragazzi a suo piacimento, non si innamorava.
Si, lei non si innamorava MAI.
Non riusciva a comprendere cosa le fosse successo; Quella città l’aveva cambiata, l’aveva resa debole e insignificante.
Aveva permesso a quel dannatissimo moro di rubarle il cuore e l’anima senza riuscire ad andarsene.
Era colpa sua, colpa di quell’amore sconveniente, di quell’amore fuori dal comune.
Se ne stava immobile, in balia dei suoi tormentosi pensieri.
All’improvviso, un rumore la fece sobbalzare, alzandosi di scatto per poi correre al piano di sotto e aprire lentamente il portone.
La aprì titubante, rimanendo sconvolta nel ritrovarsi davanti proprio la persona che sperava non incontrare mai più.
Una volta ripresasi dallo shock, sbatté la porta in faccia al moro e corse terrorizzata alla porta sul retro per poi uscire dall’abitazione, iniziando a correre a per di fiato in direzione del bosco.
Quando il vampiro si accorse della fuga, la seguì cercando ogni tanto di parlarle, di farla ragionare senza riuscirvi.
-Stella…Ti prego Stella,  fermati!! Fermati!!!-Urlò lui quasi raggiungendola.
La Gilbert continuava a correre ininterrottamente, senza pensare alle grida del moro che gli correva dietro come un ossesso.
Dopo una lunga corsa, Stella si ritrovò davanti ad una piccola chiesa e, senza pensarci due volte, vi entrò sempre seguita da Damon.
Si nascose dietro l’altare situato infondo all’edificio, respirando soavemente per non farsi sentire dal moro.
-Stella, non fare così…Non voglio farti del male! Sono solo qui per parlarti…-Disse Damon guardando tra le tante panche che vi erano all’interno della chiesa.
Sperava in una risposta da parte della castana, ma l’unica cosa che si udiva era il rimbombo delle sue parole echeggiare tutt’intorno.
-Bene, se non vuoi uscire vuol dire che parlerò lo stesso! So che ci sei, so che puoi sentirmi! Percepisco il battito del tuo cuore…L’unica cosa che mi importa è che tu mi ascolti ovunque sei…Mi dispiace! Mi dispiace per averti morsa, per averti fatta soffrire dicendoti delle cose che non pensavo realmente, di averti fatto credere che il nostro amore non fosse reale…E’ stato tutto un equivoco!-
Damon parlava a perdi fiato sperando con tutto il cuore che lei lo stesse ascoltando.
Stella rimaneva ferma dietro l’altare, ascoltava in silenzio le parole del vampiro che le provocarono una forte stretta allo stomaco.
-Quella volta, a Miami, io…io ero geloso! Hai sentito bene…Ero geloso di quel damerino! Non volevo che nessuno ti toccasse oltre me e ho perso la pazienza…Quella era l’unica ragione di tutte le cose brutte che ti ho detto…Voglio che tu sappia anche che…che ti ho morsa perché ero troppo ubriaco per accorgermi che fossi tu e non quella manipolatrice di Katherine! Ero arrabbiato con lei perché poco prima mi aveva chiamato e appena sei entrata…pensavo fossi lei!!-Mentre parlava, si avvicinava sempre di più all’altare seguendo i battiti accelerati della ragazza.
Dopo aver sentito quella confessione, le lacrime le percorsero nuovamente il viso e, solo dopo aver preso un respiro profondo, si fece coraggio ed uscì dal suo nascondiglio ritrovando il moro a pochi centimetri di distanza da lei.
Rimase paralizzata nel vedere le iridi ghiacciate del vampiro impregnate di piccole goccioline che gli solcavano il viso lentamente.
-Stella, io…Io ti amo! Ed è proprio perché ti amo che non potrei mai farti del male…Tu mi hai fatto qualcosa, mi hai cambiato…Mi hai reso migliore! Mi hai fatto capire che non incontrerò mai una ragazza come te…-Concluse il vampiro avvicinandosi ancora di più alla Gilbert di Miami, accarezzandole una guancia per poi asciugarle una lacrima.
Stella non riusciva a credere a quello che aveva sentito, non riusciva a credere che tutti gli avvenimenti di quei giorni erano stati frutto di tanti equivoci.
Damon l’amava, infondo l’aveva sempre saputo solo che non riusciva ad ammetterlo a sé stessa.
Dopo essersi persa negli occhi del moro, sorrise avvicinandosi a lui con lo scopo di accarezzargli una guancia per ritrovare il contatto della sua pelle marmorea.
Era da tanto che non sfiorava quella fredda e liscia pelle candida che tanto amava e che, in quel momento, era intrisa dalle lacrime.
Damon stava piangendo per lei.
-Damon, io…In questi giorni ho pensato molto a te, a noi e ho realizzato che la mia vita senza te è come cil cielo notturno privo della luna e delle stelle…Ho capito che ti amo, Damon! Ti amo!-Esclamò lei fiondandosi subito sulle labbra carnose del moro.
Appena sfiorò quelle del moro, mille brividi le percorsero la schiena.
Quelle labbra così morbide e sensuali le erano mancate terribilmente, lui le era mancato.
Non riusciva a capacitarsi di come avesse fatto a resistere per così tanto tempo senza sfiorarlo, senza baciarlo, senza vederlo.
Dischiuse le labbra in attesa che il moro approfondisse il bacio intrufolando la lingua nella sua bocca per poi farla intrecciare a quella di lei, dando inizio ad una danza passionale.
Si strinsero sempre di più, aumentando la passione.
Si desideravano da troppo tempo e non riuscivano più a resistere all’impulso di essere un tutt’ uno.
Con velocità vampiresca Damon la trascinò sull’altare, facendola sedere mentre lui si posizionò tra le gambe di lei continuando a baciarla con ardore, iniziando dalle labbra per poi scendere sul collo, succhiandolo avidamente lasciando baci focosi ovunque.
Subito dopo, scese alla clavicola sinistra che baciò dolcemente una volta spostato il cardigan che, dopo poco, volò da qualche parte nella chiesa, facendola rimanere solo in canottiera.
Mentre il moro le toglieva anche la canottiera facendola rimanere in reggiseno, Stella iniziò a mordergli il lobo dell’orecchio con fare sensuale dopodiché gli diede un bacio a stampo e scese a torturare il collo di lui, infine, sfilandogli la maglietta.
Stella sfiorò ogni singola parte di quella muscolatura perfetta, abbracciandolo per poi iniziare a baciargli la spalla dolcemente provocandogli brividi di piacere.
Più sfiorava la sua pelle con le labbra, più lui la stringeva a se facendole percepire la sua eccitazione diventare sempre più stretta nei pantaloni.
Dopo qualche secondo, con velocità vampiresca il moro le strappò i pantaloni dopodiché fu il turno della Gilbert che glieli sfilò sensualmente, facendolo eccitare ancora di più.
Adesso, l’unica cosa che li separava era la biancheria intima della quale ne furono privi entrambi.
Il moro scese a baciarle il seno, mordicchiandole un capezzolo mentre con l’altro giocava stringendolo con due dita facendole indurire.
Stella buttò la testa all’indietro emettendo gemiti di piacere, avvolgendo le gambe attorno al busto del moro facendo sfiorare le loro intimità oramai nude.
Entrambi percepivano il piacere crescere sempre più, tanto da non riuscire a resistere oltre.
Così, si posizionarono uno sopra l’altro sull’altare dopodiché il moro entrò in lei facendole inarcare la schiena dal piacere.
Dopo averla guardata negli occhi aspettando un segnale che non tardò ad arrivare, iniziò a spingere dapprima lentamente poi sempre più forte.
Continuarono fino a raggiungere insieme l’apice del piacere, dopodiché il vampiro si staccò da lei, stendendosi al suo fianco sull’altare.
-Mi sei mancato così tanto…-Sussurrò Stella appoggiandosi sul petto scolpito del moro che le accarezzava dolcemente i capelli.
-Anche tu, Stellina..Non sai quanto!  Vederti in quelle condizioni così disastrose è stata una vera tortura per me…-Rispose Damon stringendo le mani a pugno ripensando a tutte le atrocità che aveva subito la sua amata in quei giorni.
-Non fare così, ti prego! Ho già sofferto abbastanza…d’ora in poi voglio essere felice! Si, voglio essere felice insieme a Te…-Continuò la Gilbert di Miami scoccandogli un tenero bacio sulle labbra, sorridendo gioiosa.
-Ti prometto che non ti farò mai più soffrire…Adesso, però, è meglio tornare alla Pensione! Stefan e Elena saranno in pensiero per te…-Concluse il vampiro alzandosi per poi rivestirsi seguito subito dalla ragazza.
Dopo essersi vestiti, uscirono dalla chiesa e, con la velocità vampiresca del Salvatore, ritornarono alla Pensione entro pochi minuti.
Aprirono la porta ed entrarono mano nella mano, sorridendo a Stefan ed Elena che li fissavano sconvolti.
-Stella, Damon…Come mai sorridete?? E perché vi state mantenendo la mano??-Chiese subito Elena continuando a fissare le loro mani intrecciate.
-Ragazzi, dobbiamo dirvi una cosa…-Disse Stella sedendosi sul divano subito seguita dai Salvatore e da Elena.
-Quello che stiamo per dirvi vi causerà uno shock, ma non è niente di grave…Diciamo che è una piccola grande sorpresa!-Aggiunse Damon ridendo nel vedere le facce spaventate dei due, ansiosi di sapere cosa fosse la sorpresa.
-Su, che aspettate! Parlate o morirò dalla curiosità!-Esclamò la Gilbert di Mystic Falls rossa come un peperone.
-Io e Damon stiamo di nuovo insieme!-Disse tutto d’un fiato Stella stringendo la mano del moro.
-C-cosa?? C-come? Q-quando? P-Perché?-Elena iniziò a fare domande a raffica non riuscendo a trattenersi.
-Hey, hey, frena, Elena! Una domanda per volta…-La calmò Damon ridendo divertito dalla sua reazione.
-Ascoltate…So che ho detto di odiarlo, di non volerlo più vedere dopo tutto quello che mi ha fatto, ma ho scoperto che sono stati solo dei terribili malintesi! Damon non avrebbe mai voluto ferirmi, Lui mi ama…-Spiegò la ragazza specchiandosi negli occhi del moro che la fissava incantato.
Adesso che, finalmente, tutto si era risolto per il meglio Damon e Stella avrebbero ricominciato la loro storia da capo.
Non volevano più soffrire, volevano solo essere felice l’uno con l’altra e non avrebbero permesso a niente e nessuno di separarli.
Sarebbero stati uniti fino alla fine, nel bene e nel male; Infondo l’amore vinceva sempre e questo era amore vero.
Era quel tipo di amore che, anche dopo tutti gli errori commessi, ritornava più forte di prima.
Quella fiamma che bruciava infinita nei loro cuori non si sarebbe mai spenta, perché loro erano insieme.
 
 
 
 
 
 

Fine capitolo 10!!!
 
Angolo Autrice:
Evviva ce l’ho fattaaaa!! Perdonate il ritardo, ma non avevo molta ispirazione xDD Spero davvero che vi sia piaciutoo!!! >.< Io mi sono messa a piangere mentre scrivevo la scena della chiesa. Damon è dolcissimo e sono felicissima che Stella e Damon sono tornati insieme dopo tre capitoli di agonia :P Spero di leggere presto le vostre opinioni, sono davvero importanti per me!!!
GRAZIE A TUTTE!!!
Baci.
TheDarkLady97!!! :3

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: TheDarkLady97