La prima neve
dell'anno.
– Papà,
papà!
Louis
sorride, quando Lucas corre nel suo studio, seguito da sua sorella e
Harry, con
un sorriso che gli apre la faccia a metà e gli occhi
brillanti d'eccitazione;
Carrie sta ridacchiando dell'entusiasmo del più piccolo, una
mano stretta a
quella del papà, mentre Louis si toglie gli occhiali,
posandoli sulla
scrivania, e apre le braccia per prendere il bambino e sederlo sulle
sue
ginocchia, le scartoffie che stava leggendo abbandonate sul tavolo
insieme a
una tazza a metà di tè ormai freddo.
– Ehi,
campione, – lo saluta, stringendo la presa sulla vita di
Lucas e
scompigliandogli i capelli biondicci con la mano libera, –
che succede?
– Stanotte
ha nevicato, papà! – strilla il bambino, chiudendo
le dita piccole e un po'
tozze sul davanti della maglietta che il genitore ha indossato quando
si è
alzato, qualche ora prima, e la risata bassa e intenerita di Harry
riempie la
stanza prima che l'altro possa aprir bocca per rispondere. Louis alza
per un
attimo gli occhi su di lui, incrociando le sue iridi verdi e luminose e
perdendosi per qualche attimo in esse, il sorriso che piega ancora le
sue
labbra verso l'alto.
– La
prima neve dell'anno, – commenta Carrie, evidentemente meno
eccitata del
fratellino, abbandonandosi contro un fianco di Harry e abbracciando la
sua
vita, – Luke vuole andare in giardino per giocarci,
– aggiunge, socchiudendo
gli occhi quando sente la mano del papà accarezzarle con
affetto la nuca e le
spalle: adora quando lo fa, anche se fa ancora male ricordare quando
era sua
mamma a farlo, nelle notti in cui non riusciva a dormire, seduta sul
suo letto
per ore a parlare di tutto e niente col ronzio della televisione accesa
nella
sala di sottofondo.
– Posso,
papà, posso? Ti prego! – esclama Lucas, ignaro dei
ricordi agrodolci che
riempiono la mente della sorella più grande; ha gli occhi
marroni spalancati e
speranzosi, mentre fissa quelli azzurri di Louis in attesa di una
risposta.
L'uomo incrocia ancora una volta lo sguardo di suo marito, lo vede
annuire
impercettibilmente, e torna a sorridere al bambino, chinandosi un poco
per
baciargli affettuoso la fronte.
– Va
bene, tesoro, però devi metterti vestiti più
pesanti, – acconsente, ridendo tra
sé del versetto eccitato che esce dalle labbra del figlio
praticamente
all'istante, – anzi, che ne dici se usciamo a giocare tutti
insieme?
– Grazie,
grazie! – squittisce Lucas, spingendo con le mani contro il
petto del padre per
scendere dalle sue gambe e correre in camera sua per fare
ciò che gli è stato
detto, Carrie che lo segue fuori dallo studio per aiutarlo, soffocando
una
risata; Louis ridacchia piano, schiacciandosi pollice e indice sugli
occhi
stanchi per trovare un po' di sollievo, e si lascia sfuggire un sospiro
quando
sente il peso di Harry sulle sue gambe, dove prima c'era Lucas, e le
sue
braccia intorno alle spalle.
– Credi
che li viziamo troppo? – chiede il più giovane, il
sorriso evidente nella sua
voce mentre appoggia le labbra sulla guancia ruvida del marito; chiude
gli
occhi, la mano di Louis su un fianco e le dita che disegnano figure
astratte
sulla sua pelle scoperta, e lo sente sbuffare divertito.
– Hai
conosciuto le mie sorelle? – ribatte ridendo, prima di
affondare il naso tra i
capelli ricci dell'altro, inspirando il suo odore; sente Carrie gridare
qualcosa al fratello, nell'altra stanza, e ride ancora.
– Sei
un magnifico papà, – sussurra Harry contro il suo
collo, baciandolo, per poi
alzarsi e allungare una mano per aiutarlo a fare lo stesso; Louis
sorride e
forse arrossisce un po', riscaldato dal complimento del marito, e si
alza sulle
punte dei piedi per baciarlo con dolcezza sulle labbra.
– Nemmeno
tu sei male, – sorride, facendogli l'occhiolino, prima di
trascinarlo fuori
dallo studio verso la loro camera da letto, – ora andiamo a
vestirci anche noi,
e prepariamoci a fare felici i nostri figli. Non possiamo sprecare la
prima
neve dell'anno, Lucas non ce lo perdonerebbe mai.
Harry
annuisce con un sorriso, lasciandosi portare in camera dalla mano
stretta alla
sua; chiude la porta dietro di sé senza lasciar andare
Louis, e prima di
cominciare a spogliarsi lo tira contro il proprio petto per baciarlo
ancora una
volta, a sorpresa.
– Ti
amo, – mormora dal nulla, e Louis questa volta è
sicuro di essere arrossito
perché, nonostante siano passati quasi dieci anni dalla
prima volta, sentire
quelle parole uscire dalla bocca di Harry, suo marito, è
sempre un'emozione
unica.
– Ti
amo anch'io, – risponde in un sospiro, le labbra piegate
all'insù,
innamorandosi ancora un po' di più del sorriso che Harry gli
regala, e del
calore delle sue iridi verdi ogni volta che lo guarda in quel modo,
come se
fosse la creatura più bella e unica dell'universo intero; ed
è praticamente
certo che nei suoi occhi Harry legga la stessa, identica adorazione.
Fluff,
gente, fluff all'ennesima potenza!
Non
chiedetemi da dov'è uscita questa roba, perché
sinceramente non ne ho la più
pallida idea, ma spero vi sia piaciuta (anche se un viaggetto dal
dentista è
raccomandato caldamente, dopo tutto questo zucchero gratuito, ehm).
C'è
di nuovo Carrie, visto? Quella bimba è la dolcezza,
gnài, ma in questa OS
compare anche Lucas, che forse le ruba un po' la scena; non
è coccolo? :3 Ok,
lo ammetto, è tipo mio fratello cinque/sei anni fa; e ancora
non ho capito
perché era così felice quando nevicava, la neve
è il male assoluto. ._.'
Ci
sono anche Louis e Harry, ovviamente, papà e dolci ed
estremamente fluff, Gesù.
Sono bbbelli, vero? Sono coccoli, e li amo. Aw.
Ispirata
al prompt numero 67, neve, come sempre della BDT (tabella) di fanfic100_ita. :)
Alla
prossima! ♥