Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: cookiedough    06/02/2013    6 recensioni
"C’erano momenti in cu sembravo la persona più socievole di tutti altri invece, in cui chiudermi in me stessa diventava la mia specialità.
Ero un controsenso vivente, un cubo di Rubik mentale.
Nessuno sapeva mai cosa pensassi davvero."
Salve Gente!
Ecco la mia nuova FF.
mi piace scrivere, mi piace condividere ciò che scrivo, perciò mi piacerebbe trovare magari delle recensioni piccine piccine.
Mi auguro che l'intro. vi inviti a leggere, non pretendo molto, solo un parere.
Ok, inizialmente potrà sembrare una storia stupida, ma vedrete che con l'andare dei capitoli si farà più bella.
Sono la stessa autrice di 'Hope of a New life' [se vi va di leggerla segue il link]. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1011045&i=1
Ok, vi lascio che vado a scrivere ;).
Leggete e recensite!
Baci
-Glo.
Genere: Commedia, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao Ragazze ;)
In questi ultimi giorni non sono stata granchè bene D: 
Ma mi sono ripresa alla grande devo dire ;)
Le recensioni nell'ultimo capitolo sono state un po' carenti...spero non vi stia annoiando la storia...
Proprio ora che siamo quasi alla fine non potete abbandonarmi D:

Vabbè, ecco un'altro capitolo, fresco fresco ;)

Chapter 34 :  I love you like never i'll love anyone.
 
(Justin’s Pov)
 
J: sono esausto. Penso che dormirò per ore e ore.
Dissi svaccandomi senza scarpe né giacca sul lettone.
Chiusi gli occhi per riaprirli immediatamente non sentendo risposta da Lucy.
Da sdraiato, la vidi levarsi i tacchi a spillo troppo alti, le auto reggenti color pelle e infine slacciarsi la zip laterale del vestitino blu che indossava.
Mi sorrise maliziosa e subito ebbi un sussulto.
L’abitino cadde ai suoi piedi e rimanendo in un sexy intimo bianco di pizzo, si avvicinò a me gattonando sul letto.
Venni rapito dalla dolcezza dei suoi baci caldi sulle mie labbra e lasciai che con una manina fredda mi levasse la maglietta antracite che indossavo.
Le permisi campo libero sul mio corpo, lasciandola divertirsi a farmi impazzire mentre baciava il mio petto vibrante.
Ero eccitato parecchio, avevo sonno, sì, ma con una situazione tale…non si può rifiutare.
Sarà stato l’effetto dei bicchieri di champagne bevuto poche ore prima, ma quella notte Lucinda stava davvero superando i suoi limiti, pur avendo 16 anni cavolo, sapeva darci dentro.
Passò la mano proprio sopra quel punto dei miei jeans neri a sigaretta per procedere slacciando il bottoncino e la zip.
Dovetti trattenere un gemito perché la pressione delle sue mani mentre mi slacciava lentamente i pantaloni era così estasiante.
Slacciati, anche quelli finirono ai piedi del letto.
Si mise a cavalcioni sul mio bacino e ancorò le sue mani alle mie spalle, chinandosi sul mio addome, lambendo con le labbra ogni centimetro della mia pelle arrivando sino all’elastico dei miei boxer azzurri.
La mia eccitazione non la trattenevo più accidenti!
J: fermati Lucy…
Biascicai tra una sospiro ed un altro.
Era un “ti prego”  sott’inteso.
Lei accolse le mie preghiere e rotolò sdraiata a pancia in su aspettando una mia reazione.
Così l’attirai a me e la sovrastai con il mio corpo ansimante.
J: che hai?
Lei abbassò lo sguardo mortificata, non aveva capito…a me facevano piacere le sue attenzioni.
I: forse, è perché ti amo come mai amerò nessuno…
La dolcezza di quella ragazza mi sorprendeva ogni volta.
J: Lucy…sei la miglior cosa che mi sia mai capitata.
Allungò le braccia e afferrando le mie guance mi baciò a fior di labbra.
I: ti voglio Justin.
Sorrisi e baciandole la punta del naso la accarezzai un fianco, salendo per rintracciare il gancetto del reggiseno.
Era la seconda volta che lo facevo con lei, ma per lei era solo la seconda volta che lo faceva.
Spingevo piano sul suo corpo tremante e sciolto appena dal piacere, beandomi di ogni sospiro che emetteva vicino al mio orecchio.
I: Justin. Di più…
Di più?
Ero convinto di farle male.
Esitai ad accontentarla, ritmicamente aggiunsi forza e velocità ai miei movimenti portandola a sospirare più pesantemente e a sentire la sua voce strozzata in gola.
Quella notte nessuno dei due aveva voglia di esitare, andammo dritti al punto, senza troppi contrattempi o lusingherie, entrambi avevamo bisogno del nostro amore carnale.
Eravamo avvolti dal piacere, avvolti a un’aura dolce, sensuale e calda, solo il rumore dei  nostri respiri con l’affanno, niente di più.
E fu proprio qualche secondo rima di raggiungere l’apice che mi resi conto che con tutta la nostra frenesia mi ero dimenticato le precauzioni.
Così, fui costretto ad abbandonarla sul più bello, lasciandola rapita completamente dalla sua vetta di piacere, mentre io dalla mia.
J: scusa.
Scosse il capo e mi sorride rassicurandomi.
Si fece piccola piccola mentre aspettava che io l’avvolgessi.
Appoggiò soddisfatta la testa sul mio petto che ancora si alzava a ritmo del mio respiro corto.
J: Ti amo Lucy.
Ci addormentammo così, beati e soddisfatti.
 
(Lucy’s Pov)

Febbraio 2013.

Odio gli addii.
Odio dire anche solo “arrivederci” e sapere che prima di rivedere una determinata persona passerà del tempo.
Per questo, non mi piace ricordare il momento in cui dovetti salutare Justin.
Dalla sua partenza è passato solo un mese, e mi sembra una vita intera, il tour lo impegna un sacco e nonostante ciò riesce a ritagliare del  tempo da dedicarmi.
Tra una pausa e l’altra, tra un’intervista ed un’altra, trova sempre il tempo di un sms o di una chiamata veloce.
E non posso lamentarmi.
Lo sento sempre.
E anche quando non lo sento, lui c’è.
Iniziare la scuola fu pesante,  perché avevo passato le migliori vacanze di Natale della mia vita ma, soprattutto perché ero  con il cuore e la mente impegnati per Justin.
Vagavo sola per i corridoi con le cuffiette e le sue canzoni.
Le lezioni le frequentavo perché dovevo e studiavo per lo stesso motivo.
Ma avrei voluto tanto, tanto essere con la persona che più mi importava al mondo.
Ovvio, non potevo fermare la mia vita perché lui era dall’altro capo del mondo, non potevo entrare in un temporaneo letargo in attesa del suo ritorno.
Mi torturavo la mente cercando di pensare a che stava facendo in quel momento.
Lui era presenti in ogni mio gesto, sorriso, parola…lui non se ne era mai andato.
 
Marzo 2013.

Precisiamo, 21 Marzo 2013.
Era il mio compleanno.
Eppure, non ero felice come avrei dovuto essere.
Insomma, Justin era ancora via, e sapevo che sarebbe stato via ancora per parecchio tempo.
Mi alzai dal letto con fatica e guardai fuori dalla finestra.
Il sole splendeva a Los Angeles – come sempre del resto – gli alberi che contornavano i profili delle strade erano verdi – come sempre del resto – gli uccellini cinguettavano, le persone erano già sveglie ed arzille.
Io no.
Avrei voluto poter rimanere nella mia depressione, tranquilla nel mio lettone morbido.
P: Tesooooro! Di chi è il compleanno oggi? Della mia splendida principessa!
Mugugnai con la faccia nel cuscino e pregai che papà rimanesse dov’era.
Ma, ovviamente, no.
Aprì la porta, le finestre, e con un muffin versione gigante addobbato di candelina “17” mi svegliò del tutto.
P: Auguri Fiorellino.
Lo guardai, soffiai le candeline e mi rigirai.
I: grazie.
Sentii papà sbuffare.
P: andiamo festeggiata, alzati e risplendi! È una giornata magnifica.
I: ok…
Così, mi vestii [http://ak1.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/68832487/id/swNqkwg_TsqCrh2NPZrubQ/size/y.jpg ] e, per nulla motivata, mi incamminai verso scuola.
Camminavo e non sapendo bene che fare, oltre ad ascoltare la musica nelle orecchie, mi misi a contare i passi che stavo facendo.
In poco arrivai a scuola, le persone erano uguali al giorno prima, e sarebbero state uguali quello seguente.
Sembravano tutti conformi ad una strana normalità, vivi a LA tesoro, ok vai a scuola, ma è sempre LA!
Guardandomi attorno, passando ogni figura con disattenzione, mi bloccai vedendo chi non avrei mai pensato di vedere nella mia scuola, il mio compleanno.
Justin.



Wella ;)
Spero vi sia piaciuto, e spero che troverete il tempo per dirmi com'era :)
me ne vado pipol. 
Glo.

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: cookiedough