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Autore: Sae    27/08/2007    5 recensioni
- Matt, che cavolo stai facendo?? - Takero trattenne una risata nel vedere il fratello maggiore praticamente disteso sotto il suo letto, nell’atto di cercare qualcosa. -Pensavo fossi intelligente! Secondo te che sto facendo? - gli fece eco da quella posizione, il duro della situazione pizzicato nell’ orgoglio. T.k. indovinò subito che Yamato Ishida, stava attraversando la fase pomeridiana dei grugniti: meglio lasciare correre....
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una donna per amico

Una donna per amico

Come a volte i legami si rompano e si rinsaldino con l’ausilio di nuovi… elementi

Sora si guardò intorno abbattuta. Era iniziata di nuovo la scuola e aveva sentito solo le ragazze tutte con un animo che oscillava tra frequenze di forte depressione, di pentimento e di incredibile felicità.

E lei?

Non aveva neanche potuto vedere Yamato. E questo faceva capire il suo stato d’animo.

Un altro sospiro le scivolò dalle labbra, mentre raggiungeva il cortile, sicura che lì avrebbe trovato parte del gruppo.

Sorrise come se nulla fosse successo nel vedere Mimi, Yolei, Cody e Ken.

-Ragazzi, buongiorno!-

-Ciao!- fecero quelli, mentre da lontano sopraggiungeva Daisuke trafelato per la corsa seguito da Hikari e da Taichi. Mimi salutò, sembrava che il broncio le fosse passato; ma tornò ad accigliarsi quando Izumi entrò dal cancello salutando i ragazzi. Gli rivolse un’occhiata gelida, era lampante che i due non si erano rivolti ancora la parola da quel fantomatico pigiama party.

Dopodiché sopraggiunsero Yamato (con l’anello che dopo molte fatiche era riuscito ad estrarre a Izumi) e Takero.

E proprio quest’ultimo sorrise come al solito, ma quando i suoi occhi si posarono su Hikari li gelò, incupendosi a sua volta come aveva fatto Mimi.

-è iniziata…. Eh?- Fece Sora cercando di rompere il silenzio che si era venuto a creare tra loro.

Taichi colse a volo quell’invito.- Lo sapete che mia madre stamattina è entrata urlando e buttandomi addosso una secchiata d’acqua?! Ha detto che questa sarà la mia nuova sveglia, ma si può?!-

Sora sorrise raggiante.- Menomale che ci sei tu Taichi!- pensò rassicurata, ma accorgendosi subito che aveva tramutato il pensiero ad alta voce! –Come?- fece il moro sorpreso.

-Ehm… niente!- La ramata scosse il capo sotto gli occhi per un attimo persi di Yamato.

Cody allora iniziò a parlare con Takero cercando anche lui di calmare gli animi e trascinando nella conversazione anche Izumi.

Il rosso dal canto suo, tremava aspettandosi da un momento all’altro il suono decisivo della campanella. I suoi occhi cercarono quelli di Sora (era pur sempre la digiprescelta dell’amore, forse poteva aiutarlo); ma si destabilizzò ancor di più quando invece incontrò quelli astiosi di Mimi.

-Che bella giornata…- mormorò caustico.

--

-Izumi.-

-Presente.- Il digiprescelto cercò di rimanere fermo ed immobile sulla sedia, mentre il banco vuoto vicino a lui lo turbava ancora di più.

Mimi era seduta dietro di lui: la sentiva. Sapeva già che colore avevano i suoi occhi, pieni di delusione e di rabbia mentre lui tornava a torturarsi il labbro inferiore. E a pensare che dopo quella famosissima notte aveva confessato tutto, senza ritegno alla sua madre adottiva… La donna sempre presente nella sua vita e che senza indugi gli aveva dato una fedina d’argento, intimandogli di darla alla persona che amava.

Come se la sua anima gemella era già…

-Presente!- disse con rabbia la ragazzina dietro di lui, completando per inciso il suo pensiero e facendolo trasalire.

Perfetto, lo odiava a morte…!

Che vita strana la sua e che destino quello che lo univa a Mimi Takikawa!! Adesso che lei era tornata ci mancava solo gli epiteti nell’ordine: maniaco, spia e divoratore di diari segreti!

Grandioso…! Ne aveva anche parlato con i suoi compagni di avventura che avevano scosso il capo. -Le passerà, la conosci!- Gli avevano detto, ma chissà perché lui non si era rassicurato neanche un po’.

“Mimi…” si ritrovò a pensare aprendo il quaderno di Geometria mentre il professore finiva l’appello.

-Oggi avremo un nuova compagna con noi… Mako Samoto. Prego va a sederti vicino a Izumi.-

Koushiro e anche la Takikawa trasalirono contemporaneamente. La ragazzina si avvicinò con passo deciso verso il suo nuovo banco e scuotendo i sensi di entrambi.

-Ciao.- disse solo, facendo ondeggiare la zazzera nera e lucente, che arriva fin dopo le spalle.

Gli occhi ambrati poi si fermarono in quelli di Izumi e quello arrossi impietosamente.

-Ciao io sono Koushiro.- fece lui sorridendo mentre la ragazzina si avvicinava improvvisamente timida verso il libro di geometria.

Mimi dietro assottigliò le sue pupille.

“Adesso sei davvero morto, Izumi Koushiroh.

--

-Uffa, io spero solo che le cose si risolvano il più presto possibile. Ehy, Matt mi dici perché T.k. ha litigato con mia sorella?!-

Il biondo si voltò al richiamo dell’amico. Davanti a lui, Sora lo scrutava girata durante l’ora di supplenza (che “urra!” erano volati quando si era saputo che il vecchio bacucco di inglese non c’era!).

-A causa di una ragazza che si chiama Yuko.-

Sora si fece più curiosa.- Yuko…? Oh vuoi vedere che Kari si è fatta prendere dalla gelosia, me ne aveva parlato… in cucina…- Scosse il capo preoccupata.- Non mi piace per niente questa situazione.-

-Menomale che c’è Taichi. Allora.- le fece eco il biondo che invece aveva premeditato il colpo, roso anche lui da quel balsamo nominato poco prima, stavolta al sapore di “Tormento”.

-Ah grazie, sapevo di essere così indispensabile nella tua vita, ma sentirtelo dire!È un onore-

Matt sorrise, Taichi cominciò a capirci qualcosa anche dal modo in cui Sora fissava il figlio maggiore degli Ishida.

-Ah… no!- Fece agitandosi come un’anguilla sulla sedia. –Non litigherete anche voi due e per causa mia!- intimò mentre gli occhi azzurri del biondo scintillavano.

-Tai..- fece Sora arrossendo.

-Ascoltatemi bene, mettetevi insieme, sposatevi e fate tanti figli! Matt ti concedo l’onore di portare fuori a pranzo o a cena la nostra amica! Ah… come sono magnanimo…!- si sussurrò facendo sbizzarrire anche i capelli del biondo che non si aspettava una simile uscita vedendolo dirigersi poi verso un gruppetto, tutto spensierato.

-Allora?- fece Sora arrossendo e sorridendo compiaciuta.

-Allora.- fece Matt distogliendo lo sguardo e facendo notare con piacere alla digiprescelta il suo rossore. –Venerdì ti passo a prendere io.-

--

Ma che bell’ inizio di giornata.

Seduta accanto al suo migliore amico, alla persona di cui era segretamente innamorata e che praticamente non le rivolgeva più la parola.

Daisuke dietro di lei poi la chiamava ogni quarto d’ora e non riusciva proprio a chiedere scusa al biondo.

Era stufa!

Menomale che di li a poco ci sarebbe stata l’ora di educazione fisica… Kari tremò, avrebbe visto Yuko.. che cavolo stava dicendo? Se l’era scordata? Sospiro di nuovo vedendo la mano di Takeru scrivere concentrata gli appunti della lezione…

--

Mako era praticamente l’opposto di Mimi Takikawa. Se ne era accorto da una decina di minuti parlando con lei e nel modo più semplice del mondo.

I capelli le cadevano a ciocche sulle spalle ed i suoi occhi ambrati che erano tagliati a mandorla la facevano sembrare davvero una giapponesina doc. Inoltre sembrava molto riservata, anche se era quasi comico il modo in cui appena tentava di parlare, urtava con lui o qualcosa cadeva matematicamente per terra…

Dopo il “ciao” scambiato mezz’ora prima, difatti, la ragazzina aveva seguito in silenzio con lui quell’affascinante capitolo zeppo di teoremi.

-Scusami…- gli aveva bisbigliato richiamandolo a sé a un certo punto.

Izumi naturalmente si era voltato e i loro visi furono per una frazione così vicini che il rosso fu accecato da un capello nero e ribelle di lei; e inoltre muovendo la sedia, la ragazza, aveva atterrato un piede di ferro sulla sua scarpa.

Erano scoppiati a ridere e mentre lei ripeteva la parola di poco prima, il professore ignorò quel colloquio decidendo che in fondo poteva chiudere un occhio per la nuova arrivata…

Mimi non la pensava affatto in quel modo e avrebbe preferito anche una bella nota sul registro. Sbuffò mentre si agitava sulla sedia di dietro.

-Ecco io…- disse Mako sorridendo amabilmente. –Non mi ricordo proprio come ti chiami, sono una frana con i nomi!- Il suo gomito fece cadere per terra un quaderno e il rumore risuonò in tutta la classe e Izumi non potè trattenere ancora un sorriso.

-Koushiro… invece tu sei Saboto, no?- domandò cercando di scavare bene nella sua memoria provata.

-Chiamami Mako!- fece quella rialzando il quaderno e nascondendo il rossore.

Mimi sbuffò di nuovo e stavolta il suo disappunto si sentì, facendo tremare la schiena di Izzy. Mako allora stupita, si voltò e i suoi occhi andarono a ispezionare la figura della Takikawa che si riscosse.

-Ehm… io sono Mimi, ciao!- fece allora la digiprescelta, tendendo la mano e rispolverando il suo buon carattere.

-Ciao, io sono Mako!- fece quella ondeggiando la sua criniera nera. Mimi si ritrovò a fissarla impalata mentre si presentava alla sua compagna di banco. Era davvero carina, accidenti e anche Izumi sembrava stregato da quella… ma… tanto in fondo a lei che importava!?

Mako si riavvicinò all’orecchio di Koushiro poco dopo e sotto gli occhi della digiprescelta che vedeva ogni mossa sotto il suo naso.

Già a lei che importava, se il suo migliore… ehm ex amico, aveva fatto amicizia con quella lì…!?

--

-TAKERO-KUN!!!-

Yuko Aruma sorrise aggrappandosi come di consueto alla spalla del biondo.

Hikari distolse lo sguardo, raggiungendo un gruppetto di amiche che selezionavano le canzoni per il ballo.

Ma i suoi occhi castani e languidi ben presto cercarono di nuovo la figura del giocatore di basket. E non fu affatto difficile ritrovarlo… quella ragazzina praticamente non l’aveva mollato un secondo!

-Ehi… avete visto come quella lì se ne sta appiccicata a T.k.?- le sue compagne di classe erano dello stesso parere, e non avevano intenzione di lasciar cadere quel discorso succulento.

-Si, se non mi sbaglia si chiama Yuko… e in fondo non sono tanto malvagi insieme!- Kari guardò male la sua compagna di classe che si azzittì all’istante.

-Hikari-chan, ma tu e Takero-kun avete litigato per caso?-

La castana allora non rispose, alzò gli occhi al cielo e un grosso e doloroso sospiro le scappò dalle labbra.

-No…- fece con voce tremante.

-Non è che lui ti ha mollato per quella lì, no?- fece una sua amica chiudendo i pugni,-Perché se no gli faccio avere io un incontro ravvicinato con la rete della palla canestro!- le sue compagne e Hikari la guardarono stralunate.-Già ragazze, mi scordo che sono una donna e qui sono guai, seri!-

La grassa risata che si sentì dopo fece sentire il cuore di Kari un po’ più leggero e Daisuke, si avvicinò dopo aver lanciato il pallone da calcio vicino a quel gruppetto.

-Ehy… Kari tutto bene?- si fermò a parlare con la sua diletta. L’aveva vista così abbattuta quella mattina e non era uno sciocco, aveva intuito che qualcosa era successo tra lei e Takeru. Strinse il pallone, in fondo gli aveva trovati da SOLI in terrazza …ma la frase del biondo gli aveva fatto nascere il dubbio che forse poteva sperare, nel cuore di Hikari ci poteva essere un angolino per lui.

Kari gli sorrise, il tono del ragazzo era stato un misto tra il preoccupato e il languido e non potè ignorarlo. –Si, Daisuke sta tranquillo.-

-Takeru, guardala lì che fa l’oca con Davis!-

Yuko digrignò i denti, mentre Takeru guardava la sua migliore amica un po’ abbattuto.

-Ma tu non temere…- la voce della figlia dell’allenatore lo ridestò facendolo tremare.

-Eh?-

–Fidati di me, mio bel cavaliere!!!- E detto questo Yuko gli saltò sopra ridendo come una pazza e facendogli perdere l’equilibrio. In men che non si dica si ritrovarono lì per terra uno sopra l’altra, con Takeru che aveva assunto una colorazione bordeaux e Yuko che invece rideva ancora felice…

Chissà per quale recondito motivo non erano caduti soltanto, ma se ne stavano anche sulla parte del campo che doveva essere utilizzato dalle ragazze per il ballo… E l’Hikari furiosa si ritrovò davanti a quella scena.

I suoi occhi così chiari si oscurarono e regalò un’occhiata arrabbiata e stupita a T.k. che si abbassò il cappellino sul viso, confuso.

-è gelosa!- fu invece l’unico commento di Yuko, richiamata poi dalla sua insegnate.

--

-Yuko!-

-Ah! Cuginetta!!- Mako per poco non morì soffocata per l’abbraccio spacca muscoli di una certa Yuko Aruma che aveva mollato per un attimo il fratello minore di Yamato Ishida.

I digiprescelti come al solito, si erano riuniti nella pausa pranzo, nel cortile della scuola. Izumi aveva invitato anche Mako, anche perché l’idea di rimanere da solo con Mimi mentre scendeva le scale… non era il massimo, in quel momento. E Kari e Daisuke invece avevano visto la figlia dell’allenatore autoinvitarsi da sola.

La sorella di Taichi non era solo arrabbiata, era stupefatta… pensava che Takeru era davvero interessato a quella ragazzina per non respingerla… e aveva preso sul serio le sue parole. Sospirò mentre Yolei le offriva parte del pranzo.

-Che cos’hai?-

Come spiegare l’assurda litigata che aveva avuto con Takeru, alla sua migliore amica? Scosse il capo, sentendo le lacrime pungerle ai lati degli occhi, mentre proprio in quell’istante si scopriva che Yuko Aruma era a quanto pare la cugina di Mako Samoto, trasferitasi da poco nella caotica città di Tokyo e dopo le ovvie presentazioni….

-Io vi ringrazio.-

Mako arrossì imbarazzata inchinandosi verso il gruppo e davanti agli occhi della cuginetta. –Sono molto felice di conoscervi… non credevo che venendo in questa scuola… avrei conosciuto così tante belle persone!-

Sora sorrise mentre notava la smorfia di disappunto sul volto di Mimi.

Mako si mise a ridere felice per una delle solite battute di Taichi, che si era già fatto riconoscere e Yuko invece aveva ripreso a braccetto T.k. .

Yamato guardò incuriosito quella ragazzina appiccicata al fratello e con una scusa qualunque riuscì a sottrarglielo… forse impietosito dallo sguardo del suo adorato fratellino.

-Allora, che c’è a quanto pare hai trovato la Jun della tua vita eh?-

Gli disse non nascondendo una forte ilarità nel tono della voce.

Takeru fece una smorfia indicando l’anello del maggiore degli Ishida.- Guarda che è tutta colpa di quel coso d’oro che ti ritrovi al dito… perché se fra te e Sora fila tutto liscio, bhe io invece in meno di due settimane ho perso il legame che avevo con Hikari!-

**

Note:

Ciao a tutti!!! Come va?! Io sono rientrata ieri dalle vacanze e quindi eccomi qui con un nuovo capitolo!! Noto con piacere che “Casiformaggi nostri…” è la frase che vi è piaciuta di più! Bhe, allora devo proprio ringraziare la mia prof d’italiano è lei l’autrice di quella frase!! ^^’ adesso che ci penso tra un po’ ricomincia anche la scuola O_o…!

Comunque che ne pensate di questo capitolo? Voglio ringraziare di cuore: Memi (tesoro mio, sono contentissima che ti piaccia questa storia, sei il mio mito ^_- tvtrb!) inoltre due lettrici silenziose ma che mi hanno sempre incoraggiato cioè Bea e Laura, Noemi (un grazie infinite ancora per i complimenti ^//^ è un incoraggiamento importantissimo quello che mi hai dato!Grazie!) Smartgjrl, HikariKanna (tesoro, l’ epilogo è lontano… vedrai ho un mente un paio di cosucce ^^, grazie mille tvtb!) e DarkSelene89Noemi arigatou!!

Grazie anche a chi legge soltanto le pazzie di questa povera mente malata! Bhe, ragazze mie adesso vi lascio…bacioni!

Sae

  
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