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Autore: Chazyhale    06/02/2013    0 recensioni
Premetto che questa è la mia prima ff quindi non so cosa ne sia uscito fuori.
Alex si è appena trasferita a Beacon Hills dopo la morte dei suoi genitori. Entrerà a far parte di un mondo per lei sconosciuto ma grazie all'aiuto del sexy Alpha Derek Hale troverà la sua strada.
Cercherò di aggiornare ogni settimana!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao! come ho già detto nell'introduzione questa è la mia prima ff, spero di non aver combinato un casino!
Beh se vi va fatemi sapere com'è e se avete dei consigli o delle critiche saranno bene accette...ora vi lascio e buona lettura! 

 

-Mi prendi in giro?Alex, svegliati subito, se non ti alzi farai tardi per il tuo primo giorno di scuola!-disse urlando in modo isterico.

-Signorina non rovinerai tutto come al tuo solito, non stavolta, le tue sorelle sono già pronte aspettano che la principessa si prepari- continuò.

 

Dio, non la sopporto, non vedo l'ora di andarmene via da questa situazione del cavolo. Si comporta come se fosse mia madre, invece, è solo la donna che ha sposato mio padre dopo la separazione da mia madre. Questa è tutta la pappardella che penso ogni singola mattina da quando i miei sono morti, è come se fossi cenerentola, stessa situazione, stessi problemi solo che qui non c'è nessuna fatina e nessun principe azzurro, per quanto sono disperata mi accontenterei anche dei topini.

 

-ALEX TI SBRIGHI?-disse sbraitando. mi piace quando da di matto, almeno non sono l'unica che impazzisce in questa casa.

-SI CRUDELIA STO SCENDENDO!-le dissi mentre mi ammazzavo scendendo le scale.

-Sei la solita maleducata, se non fosse per la promessa che ho fatto a tuo padre ti avrei già sbattuta fuori di casa - potevo vedere il fuoco nei suoi occhi mentre mi diceva quelle cose.

-Lo fai per la promessa che hai fatto a mio padre o per i soldi che mi ha lasciato?sai quando avrò 18 anni non vedrai più nemmeno un centesimo!-rimase a bocca aperta quando le dissi quelle parole, sapeva che ero seria.

 

Anastasia e Genoveffa, le mie sorellastre, erano già in macchina, le chiamo così per la loro somiglianza con le sorellastre di cenerentola, che fantasia!!. Entrò anche quella specie di abominio della mia matrigna in macchina, e quando feci per aprire la portiera lei pensò bene di mettere in moto la macchina e di lasciarmi sul vialetto di casa.

 

-ARE YOU FUCKING KIDDING ME?-le urlai mentre lei mi guardava dallo specchietto retrovisore. Beh come primo giorno in America precisamente a Beacon Hills, non si può dire che sia andato perfettamente, pensai mentre mi dirigevo a piedi verso la scuola.

 

Wow! ero riuscita ad arrivare in tempo, non avevo mai camminato così veloce in vita mia, e tutto questo per andare a scuola, chi l'avrebbe mai detto. Mi diressi verso la segreteria dove mi diedero gli orari delle lezioni, non c'era tempo per fare il giro della scuola, perciò mi appiopparono al primo ragazzo che entrò in segreteria, la prima impressione è buona, sembra simpatico, lo osservai mentre aspettavo che finisse di parlare con la segretaria. Capelli corti sul castano, occhi castani, un aspetto molto semplice ma non banale.

-Hey ciao mi chiamo Stiles, scusa se prima non mi sono presentato ma da come hai visto ero occupato con la segretaria.- pensai fosse decisamente simpatico!, si muoveva in modo goffo, il ché mi fece ridere.

-Figurati, comunque il mio nome è Alex, non uso mai il mio nome di battesimo, uso questa abbreviazione.- oddio magari manco gli interessa, pensai.

-Fammi vedere un po’ i tuoi orari - disse mentre mi guardava da capo a piedi.

-Ok, abbiamo la prima ora insieme, abbiamo economia!- continuò.

 

Ci dirigemmo in classe dopo che mi aveva presentato il suo migliore amico, Scott. Dopo avermi mostrato il mio armadietto. Scott sembra molto simpatico, mi sento a mio agio con loro due, credo che mi troverò bene qui. - pensai.

Entrammo in classe e ci sedemmo vicini, Scott e una ragazza continuavano a guardarsi, forse erano fidanzati. Dopo qualche minuto entrò il professore di economia nonché coach della squadra di lacrosse, quando entrò scrutò la classe come se stesse cercando qualcosa, e quando vide un viso non noto, mi guardò e mi disse:

 

-Signorina perché non viene qui e non si presenta alla classe?

-Devo proprio?sa è un po’ imbarazzante e vorrei proprio evitare momenti imbarazzanti.

Non rispose e mi guardò soltanto mentre con la mani mi faceva il gesto di avvicinarmi, mi alzai con malavoglia, mi girai verso la classe, presi un bel respiro e cominciai...

-OH mio Dio questo è davvero imbarazzante. - dissi mentre sentivo i loro sguardi addosso.

-Mi chiamo Alexandra Leah e vengo dall'Italia dove vivevo con mia madre e con mio padre finché non si separarono, mio padre venne qui in America dove si risposò mentre io restai in Italia con mia madre. - presi un bel respiro visto quello che avrei detto dopo e continuai.

-Mi sono trasferita qui quando i miei genitori morirono, mio padre tornò in Italia per delle carte che doveva firmare, mentre mia madre e mio padre si diressero dall'avvocato un uomo li sparò e io fui costretta ad andare a vivere con la nuova moglie di mio e padre e con le sue 2 figlie. - quando dissi dei miei genitori calò il silenzio più totale, era inquietante.

-Comunque per passare ad un altro argomento meno triste, spero di fare nuove amicizie e di trovarmi bene con voi, devo solo avvisarvi che potrei diventare un po’ stronza alcune volte, ma per il resto sono una ragazza divertente a cui piace stringere amicizia, detto questo ho finito quindi se il prof mettesse fine a questa tortura gliene sarei molto grata. - si misero tutti a ridere, il che mi fece pensare che non era andata poi così tanto male.

 

In men che non si dica era già arrivata l'ora di pranzo, nelle ore precedenti ebbi il piacere di conoscere Allison, la ragazza di Scott e Lydia la ragazza per cui Stiles aveva una colossale cotta. Dopo aver trovato un tavolo dove sederci si unì a noi Jackson, il co-capitano della squadra di lacrosse, l'altro co-capitano è Scott, quando vidi Jackson pensai che è il tipico ragazzo che sa di essere bello, estremamente bello, però da quel che ho imparato da quando sono qui sulla terra è che spesso le persone che si comportano un po’ da bulletti, come fa Jackson, lo fanno solo per non far trapelare le loro debolezze. Continuava a farmi un sacco di domande e mentre con gli altri era un po’ scontroso e maleducato con me era molto gentile.

-mah forse è solo perché sono la nuova arrivata – pensai.

Grazie a Scott scoprì che Lydia e Jackson erano una coppia, da come Lydia guardava me e Jackson si capiva, ci fulminava con lo sguardo, era gelosa anche se lo nascondeva.

Finita la giornata scolastica mi riunì con Stiles e Scott nel parcheggio, Scott doveva aspettare una persona perciò io e Stiles gli facemmo compagnia, avrei dovuto aspettare comunque visto che Stiles si era offerto di accompagnarmi a casa. Dopo pochi minuti si avvicinò a noi una macchina nera, una chevrolet camaro, l'ho riconosciuta subito visto che sono una patita dei motori, il ragazzo alla guida abbassò il finestrino, ero curiosa di sapere chi fosse, quando lo vidi rimasi stupita, si tolse subito i ray-ban che aveva e mi guardò, aveva uno sguardo magnetico, era difficile toglierli gli occhi da dosso. I suoi occhi verdi si illuminavano al sole e i suoi capelli neri erano perfetti non aveva un ciuffo fuori posto, da quel che vedevo indossava dei vestiti scuri e un giubbotto di pelle nero, anche lui mi fissò con uno sguardo enigmatico, come se si stesse chiedendo dove mi aveva già visto, all'improvviso vidi che sorrise, scese dalla macchina e si presentò.

-Ciao sono Derek Hale, sei nuova?non ti ho mai visto- disse mentre io continuavo a guardarlo, aveva un fisico da paura, sotto quel giubbotto si capiva che c'erano un bel pò di muscoli.

-Ehm ciao sono Alex Leah piacere di conoscerti...comunque si sono nuova, mi sono trasferita qui da poco.

Lui mi diede la sua mano e quando la strinsi percepii una strana sensazione, come se lo conoscessi da una vita. Si girò verso Scott gli fece un cenno con la testa che indicava la sua macchina e dopo avermi salutata di nuovo se ne andò insieme a Scott, lo guardai andare via e poi entrai nella Jeep di Stiles. Durante il viaggio mi chiese come era stato il primo giorno di scuola, io gli risposi ma tutto quello che volevo fare era chiedergli di Derek. Continuavo a pensare a lui. Quando arrivammo a casa gli chiesi se volesse bere o mangiare qualcosa, ma lui rifiuto, quindi dopo averlo ringraziato e dopo che si fù offerto di accompagnarmi anche l'indomani a scuola se ne andò. Mi diressi verso la porta di casa e prima di entrare feci un grosso respiro, la macchina di Crudelia era già nel vialetto, quindi era già arrivata a casa. Entrai e mi diressi subito in camera, accesi il computer misi il cd dei Linkin Park e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia mentre facevo il coro al mio amato Chester. Dopo esser uscita dalla doccia e rivestita chattai un po' con delle amiche, in un batter d'occhio era già ora di cena e come sempre, dovevo prepararmi da mangiare da sola visto che Crudelia provvedeva solo alle figlie.

-è meglio che mi prepari la cena da sola, chi mi da la garanzia che lei non ci metta del cianuro? - pensai.

Quando ebbi finito di prepararmi la cena salì su in camera e iniziai a mangiare, non aveva voglia di mangiare con loro e tanto meno di sentire com'era andata la loro giornata, riportai i piatti in cucina, li lavai, li asciugai e li rimisi al loro posto, una volta ritornata in camera, dopo essermi lavata i denti, mi buttai sul letto e puntualmente ripensai a Derek.

- Perché mi ha colpito così tanto?e perché ho sentito quella sensazione quando gli ho stretto la mano? - queste domande mi tartassavano il cervello e dopo qualche minuto di viaggi mentali mi addormentai.

  
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