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Autore: chilometri    06/02/2013    12 recensioni
Louis fa un sorriso così grande che sente i muscoli della faccia tendersi al massimo, lo attira verso di sé, fino a farlo sedere sulle sue gambe e «vuoi tu, Harry Styles, prendere me, Louis Tomlinson, come tuo futuro marito?» sussurra.
Ormai ride anche lui, con troppe emozioni dentro che nemmeno fossero un uragano.
Larry Stylinson; One Shot;
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«I think I wanna marry you».


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Harry Styles sta dormendo, le mani strette intorno alle coperte bianche, il corpo nudo scosso da brividi leggeri dovuto alle imposte aperte, mai state chiuse.
Louis Tomlinson, un sorriso che gli taglia da parte a parte il viso, stringe tra le mani il giornale, l’odore del caffè appena fatto che arriva alle sue narici ed il sole che batte sul ripiano della cucina lo fanno sentire la persona più felice del mondo.

Le poche, semplici, parole che troneggiano a caratteri cubitali offuscano tutto ciò che di razionale c’è nella sua testa, e quello che riesce a fare – o meglio, che il suo corpo fa al posto suo – è quello di far scivolare velocemente la sedia dietro mentre gli occhiali da vista si posano sul bancone, posare i piedi nudi sul pavimento e fiondarsi come un razzo verso la camera da letto.

Apre piano la porta e il suo cuore non perde uno, due, tre battiti, perde tutta una vita intera, al guardare il viso angelico, i ricci ribelli, la bocca storta in una piccola smorfia di disapprovazione – che chissà cosa stai sognando, piccolo Harry –, e Louis non se ne capacità perché come puo’ essere, tutta quella perfezione, sua?
Come può averlo scelto, tra milioni di visi, di occhi, di cuori, aver scelto il suo viso, i suoi occhi, il suo cuore e la sua anima?
E gli esplode il cuore in petto, perché Louis lo sa, eccome se lo sa, che Harry non lo scambierebbe mai per nessuno.
Sorride ancora un po’, si spettina un momento i capelli e prende un respiro, mentre con delicatezza si avvicina al letto – al loro letto – e ci si siede un po’, mentre quello scricchiola e cigola.
Harry mugola, disapprovando.

«Harry...» sussurra Louis, piega il viso verso di lui e lascia dei baci sulla sua guancia, «Harry, Harry, Harry...» continua, mentre alterna il suo nome ad un bacio ed un bacio al suo nome.
«Svegliati, Haz».
Mormora, mentre posa un bacio umido sulle sue labbra soffici.
«Mmmh». E’ tutto quello che riceve in risposta, e allora lui continua quella piccola cantilena di nomi e baci, fino a che «che c’è, Boo?» chiede, la voce così impastata ed assonnata che crede di non averla nemmeno fatta uscire.
Con non poca fatica, socchiude le palpebre e gli occhi di Louis sono così a pochi centimetri da lui che crede di star sognando, di starci nuotando dentro, ma poi cambia direzione e vede il suo viso intero, la sua barbetta incolta che gli punge il viso e che tanto ama, le sue labbra sottili piegate in un sorriso, il naso dritto e i topazi che ha al posto degli occhi brillare di felicità.
Così «che succede, Boo?» riformula la domanda, e non riesce a non sorridere a sua volta.
Louis arcua ancora un po’ la spalla e «E' stata approvata la legge che ha detto sì ai matrimoni gay, Harry».

Harry rimane un secondo in silenzio, lo sguardo fisso su di lui. Poi ride. Inizia a ridere forte, tutto ad un tratto si sente sveglio, forte, e Louis lo guarda, è persino un po’ preoccupato:  che lo stia prendendo in giro? Ma poi capisce.
Capisce, quando Harry lo guarda negli occhi – ormai lucidi –, capisce, quando vede le sue mani tremare,  capisce, quando il riccio intreccia le mani nelle sue e «ti amo» sussurra, che è felice quanto lui e forse anche di più.

Louis fa un sorriso così grande che sente i muscoli della faccia tendersi al massimo, lo attira verso di sé, fino a farlo sedere sulle sue gambe e «Vuoi tu, Harry Styles, prendere me, Louis Tomlinson, come tuo futuro marito?» sussurra, ed ormai ride anche lui, con troppe emozioni dentro che nemmeno fossero un uragano.

Ed Harry gli prende il viso tra le mani, appoggia la fronte sulla sua, tira un po’ su col naso e «Sì».
Gli risponde, e poi lo bacia, lo bacia come se non ci fosse un domani, come se non ci fosse nient’altro che lui, le sue labbra e la sua domanda impresse nella sua mente.
«Cazzo se lo voglio!» continua, mentre ride ancora un po’, soffia sulle sue labbra, e allora Louis lo stringe a sé, e capisce che quella domanda fatta un po’per scherzo, racchiude tutte le sue verità più nascoste.
Perché Louis Tomlinson sì, cazzo se vuole sposare Harry Styles.

Vuole sposare le sue insicurezze, le sue paure, i suoi dubbi e i suoi tremolii, i suoi pianti notturni, i suoi sorrisi da spezzarti il cuore in due e da mozzarti il fiato, le sue mani timide che incontrano le sue, le sue battute stupide, i suoi «ti amo» sussurrati alla notte, sulla sua spalla, inconsapevole dell’altro che è in ascolto.

Ed è allora che Louis Tomlinson sì, capisce di voler sposare Harry Styles ed amarlo, odiarlo, curarlo e proteggerlo sempre per sempre. E promette a sé stesso di farlo, finché morte non li separi.










 

romeo:

ecco. ecco che cosa fanno i larry.
harry retweeta su twitter un tweet ed io mi faccio
mille filmini mentali.
bleh.
che schifo.
è fluff.
e troppo tenera.
ed io non scrivo mai così.
però 'sti larry mi fanno perdere  il filo della ragione(?) lol
quindi boh. tenetevi 'sta cacchetta verde (urgh) e fluff (uurgh!).
spero apprezziate uu
taaaaanto amore,
romeo.
(che vi ama sempre tanto asdfghjkl)
<3


twitter.

  
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