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Autore: Maggie De Zerbi    06/02/2013    1 recensioni
Mi baciò. Con estrema delicatezza mi prese fra le sue braccia, mi accarezzò la schiena come se mi proteggesse, un bacio intenso, delicato e violento allo stesso tempo.
Mi guardò negli occhi e mi sussurrò: " Ti amo ".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina mi svegliai a fatica, Harry aveva camminato nei miei sogni per tutta la notte. Mi svegliai pensando che finalmente la vita sarebbe stata diversa, forse avrei sorriso più frequentemente, forse quel duro, quel grigio che c'è in me si sarebbe sciolto prima o poi, forse sarei riuscita ad essere felice, per la prima volta. Presi la bici di fretta e cantai per tutto il tragitto My heart will go on a squarcia gola, sentivo il vento fra i capelli, sentivo il cuore battere così forte che sembrava reppare, sentivo la gente che parlava, che criticava e per la prima volta cominciai ad ignorare quelle stupide parole, quei suoni che emette la gente per fare del male. Sembravo una telenovela argentina come " Il mondo di Patty ", ma non mi importava, ero felice, e niente e nessuno avrebbe potuto togliermi questo rarissimo privilegio. Corsi in classe e cercai di stare attenta per cira 10 minuti ma la mia mente era invasa da continue parole, le sue parole. Continuavo a ondeggiare come se fossi in preda al mal di mare, stavo navigando nei ricordi, quanto amavo immaginare i finali, quanto amavo sognare e cercare di concretizzare quei pazzi sogni. All' intervallo non ebbi il tempo di passare per la sua classe ma lo fissai dal bagno al piano di sotto, non riuscivo a collegare la sua bellezza con le sue dolci parole e la sua voce rauca, mi sembrava troppo perfetto. All' uscita cercai nuovamente di incontrarlo, ma non ci fu bisogno di cercarlo, mi trovò lui. Appena mi vide lo salutai con occhi dolci ed ero intenta a parlare con lui, intendo senza minacce, ma lui mi strattonò e cominciò a dire fesserie come: " Sei su scherzi a parte" o " cazzo davvero ci hai creduto ". Collegai tutto a ieri sera, ai messaggi, alle parole dolci e a quel fottutissimo film mentale. Mi scese una lacrima ma cercai di nasconderla. Mi avvicinai a lui lentamente cercando di sfoggiare tutto il lato di terrore che c' era in me, presi tutta la forza e il dolore che in quegli anni aveva preso in mano la mia vita e gli diedi uno schiaffo. Urlai: " Sei solo un frustrato bimbominchia che si sente accettato ferendo gli altri, non riesci a provare sentimenti razza di pezzo di merda? Ti odio. " La mano si arrossì e si gonfiò subito dopo l' urto. Corsi via facendo finta di niente. Diluviava ed avevo paura ma soprattutto l' essere stata ingannata ancora una volta mi tormentava. Cominciai a piangere, a urlare, mi sentivo vuota, persa. Avevo freddo, tremavo e nessuno era disposto ad aiutarmi, allora mi sedetti sotto un vecchio pino e cominciai a cantare sotto voce My heart will go on, con disperazione. Era come se tutta la mia vita stesse precipitando ed io, cercando di rimanere aggrappata, scivolassi giù con lei. L' unica cosa di cui avevo bisogno era la mia camera, così ripresi a correre, ma ero debole. Sentii delle gelide mani posarsi sulle mie spallle e vidi una giacca scura proteggermi dalla pioggia, mi girai ed era lui, quel mostro schifoso. Urlai: " che cazzo vuoi ancora vattene mostro, mi illudi così è? ti sei divertito? be ora che sei soddisfatto per me puoi sparire " Mi prese violentemente le spalle e disse: " cazzo scusa Malik, sono uno scemo mi sono fatto coinvolgere dalle scemate dei miei amici ma sai quello che provo per te, niente è mai stato uno scherzo, era tutto reale, fidati " Dissi con voce ferita e rauca: " se fosse stato reale allora forse non saresti qui a scusarti " Lui: " siamo uguali Malik, tu mi hai respinto per messaggio, sei stata tremendamente stronza, e io sono esattamente così e per questo mi sono completamente, follemente innamorato di te, perchè sei vera " La pioggia mi stava inumidendo i capelli, le mie labbra erano fragili, il mio corpo era fragile, il buio di quella tempestosa giornata stava oscurando il suo viso. risposi: " allora ti prego, se vedi questo in me, amami, amami con tutto te stesso ma non farmi soffrire, non lo sopporterei e lo sai " Lui: " farti soffrire è il mio incubo " Mi strinse nuovamente le spalle, mi spinse con forza verso il muro, mi aveva circondata con le braccia ed ero come in trappola, una straordinaria trappola. Si avvicinò dolcemente ed io rimasi ad attendere che le nostre labbra si increspassero, aspettavo il finale del mio film. Mi baciò. Con estrema delicatezza mi prese fra le sue braccia, mi accarezzò la schiena come se mi proteggesse, un bacio intenso, delicato e violento allo stesso tempo. Mi guardò negli occhi e mi sussurrò: " Ti amo ". La frase che riesce ad aprire il cuore a noi umani, la frase tanto agoniata, tanto desiderata, la più reale.
  
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