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Autore: Vanilla_91    07/02/2013    11 recensioni
Se un nuovo personaggio dal passato sconosciuto si unisse al nostro gruppo di amici?
Un obiettivo comune: distruggere Naraku.. ma cosa accadrebbe se il triangolo che fin'ora ha visto coinvolti Kikyo, Inuyasha e Kagome divenisse un quadrato? Tra nuove avventure, amori tormentati, gelosie e decisioni difficili scopriremo cosa il futuro ha in serbo per i protagonisti..
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte non fu delle più tranquille; il capo villaggio non fu molto contento di dover ospitare nella sua casa un altro demone, ma capì di non poter mandare via il monaco che aveva impedito che una nube di sventura si addensasse sulla sua casa e provocasse le nefaste conseguenze che il giovane gli aveva predetto. Inuyasha continuava a non fidarsi del nuovo arrivato e la notte non chiuse occhio per controllare i movimenti del demone gatto, che al contrario dormì tranquillamente. Il mattino successivo si rimisero in cammino poco dopo il sorgere del sole.
-Che bella giornata, quando il tempo è così mi viene voglia di non far nulla e di passare tutta la giornata a rilassarmi..- disse Kagome.
-Tsk, c’è qualche giorno in cui fai qualcosa di diverso?-
 Kagome indispettita fece per rispondere, ma fu preceduta dal demone gatto.
-Che scorbutico! Non è certo questo il modo di rispondere ad una bella fanciulla. In più se fossi in te ricorderei che è solo grazie a lei che puoi trovare gli altri frammenti-
-Fatti gli affari tuoi, maledetto, non è con te che stavo parlando- gli ringhiò contro il mezzo demone.
Qualche passo più indietro il resto del gruppo osservava la scena con occhio critico.
-Mmm.. come inizio non è certo dei migliori. Credo che Nekosan abbia messo gli occhi addosso alla divina Kagome..- disse con fare pensieroso Miroku.
-Già, lo credo anche io- convenne Sango.
-E non credo che la cosa farà piacere ad Inuyasha, anche se non lo ammetterà mai. Forse così capirà che non può fare sempre l’eterno indeciso tra Kagome e Kikyo..-disse con voce da saputello il demone volpe, prima che un pugno lo tramortisse e gli facesse perdere i sensi.
-Tsk, così impara ad impicciarsi in affari che non lo riguardano-
-Inuyasha, insomma ma che modi? Il piccolo Shippo è solo un bambino..- disse Kagome, prendendo tra le braccia il piccolo demone volpe.
-Tsk, quello diventa un bambino solo quando gli fa comodo-si difese, dando le spalle alla ragazza che lo stava letteralmente fulminando.
-Sei davvero incorreggibile..- si lamentò Kagome massaggiando la testa di Shippo ancora intontito.
-è sempre così manesco?- chiese canzonatorio alla ragazza Nekosan.
-Possiamo dire che non è un paciere.. non è esattamente il tipo che evita le questioni- rispose con tono volutamente alto Kagome.
-Tsk..-
Proseguirono il viaggio, poche ore ancora di cammino e avrebbero poi raggiunto il villaggio della vecchia Kaede. Durante il tragitto Nekosan dimostrò di essere un tipo allegro e coinvolse quasi l’intero gruppo nei racconti dei suoi viaggi, l’unico che se ne stava in disparte era proprio il mezzo demone che non faceva altro che lanciare occhiatacce al demone che per i suoi gusti andava troppo d’accordo con Kagome.
-Siamo quasi arrivati..- annunciò il monaco.
-Esattamente dov’è che ci stiamo dirigendo? L’unico odore che sento qui intorno è quello di umani..- chiese Nekosan.
- È esatto! Oltrepassato questo bosco ci troveremo nel villaggio della venerabile Kaede..- spiegò Miroku.
-E chi sarebbe?-
-Una sacerdotessa..- disse Kagome.
-Mmm.- si limitò a rispondere.
-C’è forse qualcosa che non va, Nekosan?-
-Sapete di solito noi demoni non siamo accolti nei migliori dei modi nei villaggi umani.. non che mi importi avere l’approvazione di un branco di umani-
-Ti lasci forse intimidire da qualche contadino? Se è così come pensi di poter sconfiggere Naraku?- gli chiese beffardo Inuyasha.
-Credi davvero che io tema qualche essere umano? Mi preoccupa più il fatto che quando vengo attaccato mi infurio, e a volte mi lascio un po’ andare..-disse evasivo.
-Non credo di aver capito bene quello che ha detto..- esordì Shippo grattandosi la testa confuso.
-Quello che vuole intendere è che se lo attaccano senza un motivo potrebbe perdere la pazienza e non rispondere più delle sue azioni..- chiarì Miroku.
- È esatto..- confermò Nekosan.
-Se sei un tipo così instabile farai meglio ad andar via da subito, non ci servono inutili problemi..- lo avvisò il mezzo demone.
-Credo che voi vi stiate creando un problema che nemmeno esiste.. è vero Nekosan, magari inizialmente le persone potrebbero essere impaurite da te non conoscendoti, ma sta sicuro che nessuno di loro ti attaccherebbe e poi conoscono noi..- gli disse sorridendo gioviale Kagome.
- Se lo dici tu, mi fido della tua parola..-
- Non perdiamo altro tempo allora.- disse riprendendo il cammino
- Scusa Nekosan..posso farti una domanda?- chiese timidamente la ragazza.
- Tutte quelle che vuoi..-
- Mi è sembrato di capire che tu non nutri una simpatia particolare per gli esseri umani..-disse un po’ a disagio.
-È vero.-
Allora come mai hai deciso di unirti a noi? Siamo più esseri umani che demoni..-
-E’ vero anche questo, ma perché dovrei avercela con voi?-
La ragazza lo guardò confusa.. non erano forse anche lei, Sango e Miroku esseri umani?
- Mi spiego meglio.. sono un demone, fin da quando ero bambino mi hanno insegnato a disprezzare gli esseri umani, a vederli come creature deboli e insensate. Non lo nascondo, ne ho eliminati diversi, quando uno di loro mi ha ostacolato o irritato, poi però qualcosa è cambiato..-
Lei lo guardò aspettando, curiosa, che continuasse..
-Mi sono innamorato, di un’umana.. lo so ti sembrerà assurdo, ma è successo. Quando l’ho incontrata la prima volta era solo una bambinetta. Si era persa nel bosco..- disse sollevando gli occhi al cielo perso nei suoi ricordi
-..quel bosco era il mio territorio. Ero curioso di sapere quale essere umano avesse avuto il coraggio di avventurarsi fin lì.. la trovai sotto un albero, piangeva disperata. Quando compresi che si trattava solo di una bambinetta, la ignorai, ero conscio che a breve sarebbe sicuramente stata divorata da qualche belva. Lei, però, non appena si accorse della mia presenza cominciò a seguirmi, chiedendomi come uscire da quel posto. Mi spazientì, non la smetteva mai di parlare e la sua voce stridula mi urtava i sensi, ero deciso ad ucciderla.. ma quando incontrai i suoi occhi qualcosa mi fermò.. occhi così dolci non ne avevo mai visti. Non so cosa mi spinse quel giorno, ma fermai la mia mano e le indicai la strada per tornare al villaggio, scortandola di nascosto per assicurarmi che non si perdesse nuovamente. Dopo di allora, lei è tornata nel bosco tutti i giorni, non le importava quanto io la respingessi e la trattassi male, lei era sempre lì a sorridermi.. alla fine ho ceduto al suo sorriso. È cresciuta rapidamente sotto i miei occhi e un giorno guardandola bene non vidi più traccia della bambinetta che piangeva sotto quell’albero, era diventata una donna, una bellissima donna.-
- E poi?- chiese Kagome totalmente rapita dalle parole del demone.
-E quello fu l’inizio della fine.. ho lottato contro la mia stessa famiglia per lei, contro altri demoni. Il fatto che lei fosse una sacerdotessa rendeva tutto ancor più difficile..-
Kagome sussultò a quelle parole. Fu inevitabile che all’immagine che si era creata mentalmente della donna amata da Nekosan, si sovrapponesse per un momento quella di Kikyo.
-.. non potevamo farci vedere insieme, sarebbe stato uno scandalo e probabilmente lei sarebbe stata costretta ad abbandonare il villaggio. Ma non ci importava, il nostro era un legame troppo forte per essere incrinato da una sciocchezza del genere.. ma si sa tutte le cose belle durano poco..- concluse cupo.
- Se hai finito con i tuoi discorsi d’amore, potremmo anche proseguire..- disse più burbero del solito il mezzo demone, che si voltò e proseguì senza badare agli altri. Nekosan notò che anche il viso di Kagome aveva perso un po’ del solito buonumore e che sul resto del gruppo era calato uno strano silenzio..
- Ho detto qualcosa di sbagliato?-
- No, è solo che credo che tu e Inuyasha vi assomigliate più di quanto crediate..- disse con un sorriso tirato Kagome.
- Sarà meglio proseguire adesso, altrimenti non arriveremo mai..-
Al villaggio della vecchia Kaede furono accolti come sempre con calore e nonostante qualche sguardo impaurito e curioso nessuno osò dire nulla riguardo Nekosan.
- Siamo tornati, vecchia.- annunciò entrando nella piccola capanna Inuyasha.
- Sempre il solito irrispettoso, Inuyasha..- sibilò la vecchia sacerdotessa.
- Tsk..-
- È permesso? È un piacere rivederla, venerabile Kaede..- salutò più educatamente Kagome.
- Salve Kagome, bentornati a tutti..- l’anziana si fermò poi a guardare il demone gatto che ricambiò lo sguardo.
- E lui chi è?- chiese.
- Lui è Nekosan, si è aggiunto da poco al nostro gruppo..- spiegò Kagome.
-Benvenuto, ragazzo..- disse cordiale l’anziana donna.
Il demone leggermente a disagio si limitò ad un cenno del capo..
- Immagino siate affamati..- affermò rigirando il contenuto di un’enorme pentola già sistemata sulle braci..
-Tu che ne pensi, vecchia?-
-Inuyasha, un po’ di rispetto.. Nekosan questa è la venerabile Kaede è qui che torniamo ogni volta che abbiamo bisogno di un po’ di riposo e tranquillità-disse andando a sedersi vicino il demone che si era sistemato in disparte, per quanto la piccola capanna lo permettesse, rispetto al resto del gruppo.
- È qui che veniamo ogni volta che Kagome torna nel suo mondo per gli esami..- disse il demone volpe sistemandosi sulle gambe di Kagome.
-Nel suo mondo? Cosa vuol dire?- chiese confuso Nekosan.
- Ecco, è un po’ complicato..-
- Farò uno sforzo..-
- Non vedo perché la cosa dovrebbe interessarti..- esplose Inuyasha, che non faceva altro che far scivolare lo sguardo accigliato da Kagome al demone gatto
- Inuyasha.. a cuccia! Non c’è bisogno di essere sempre così maleducato.. Nekosan adesso fa parte del gruppo, non vedo perché dovrei tenergli nascosta una sciocchezza del genere..- disse fissando il ragazzo ancora schiantato al suolo.
 Si concentrò poi sul demone gatto che aveva osservato tutta la scena con un sorrisino dipinto in volto.
- Io non appartengo a quest’ epoca. Lo so è un po’ difficile da credere, ma vengo dal futuro..-
- Che cosa? E come faresti ad essere arrivata qui?-
- Attraverso il pozzo, è una specie di passaggio temporale, ma gli unici che riescono ad attraversarlo sono Kagome e Inuyasha..-
- E cosa ti ha portato qui?- domandò curioso ed interessato il demone gatto.
- Un giorno dal pozzo di casa mia è sbucato un demone e sono stata trascinata anche io all’interno del pozzo. Successivamente ho scoperto che la sfera dei quattro spiriti era celata nel mio corpo.. sono stata io a riportare la sfera in quest’epoca..-
- Non capisco.. se tu appartieni ad un’epoca futura, cosa hai a che fare con la sfera? Perché era nascosta nel tuo corpo?- chiese confuso.
- È semplice: perché Kagome è la reincarnazione di Kikyo..-esclamò allegro il demone volpe, mentre ancora una volta il silenzio scese su tutto il gruppo.
- Kikyo?- chiese ancor più confuso -e chi è?-
- La cosa non ti riguarda..- sibilò furioso Inuyasha, uscendo dalla capanna.
- Kikyo è mia sorella, era la protettrice della sfera e Kagome è la sua reincarnazione..-
-Inizio a capirci qualcosa..- disse fissando Kagome che a sua volta guardava il punto in cui il mezzo demone era scomparso
- E perché il mezzo cane appena ha sentito quel nome ha reagito così?-
- È complicato..- rispose evasivo il monaco
- Non c’è nulla di complicato.. Kikyo e Inuyasha erano innamorati, finché non sono finiti vittima di un tranello di Naraku. Kikyo è morta ed Inuyasha è rimasto sigillato ad un albero per più di 50 anni..-
- finché Kagome non l’ha liberato..- disse svelto Miroku tentando di alleggerire un po’ la situazione cambiando argomento
- Scusate, ho bisogno di un po’ d’aria..- si congedò Kagome.
Nekosan vide la ragazza uscire e dopo qualche minuto sotto lo sguardo curioso di tutti i presenti la seguì. Grazie al suo olfatto, distinguere l’odore di Kagome tra i mille che impregnavano l’aria non fu difficile.. lo seguì e la trovò seduta sull’asse del pozzo intenta a fissarne l’interno..
- È questo il pozzo di cui mi hai parlato?- chiese facendola sobbalzare.
- Non volevo spaventarti, credevo mi avessi sentito arrivare..-
- Non importa- rispose lei, sorridendo senza allegria -ma cosa ci fai qui?-
- Ti ho seguita..- affermò.
- E perché?- domandò Kagome confusa.
-Ne sei innamorata?-
- C..come? di chi parli?-chiese fingendo di non aver capito e arrossendo.
 Nekosan sorrise, il rossore della ragazza era già un evidente conferma. La guardò bene e notò che per essere un’umana era davvero molto carina. Alta e slanciata, con le curve ben evidenziate da quello strano Kimono corto che portava. Le gambe lunghe e snelle attirarono il suo sguardo, i capelli neri e lunghi creavano un delicato contrasto con la sua carnagione chiara e quegli occhi nocciola erano un libro aperto. Il rossore che le imporporava le guancie la rendeva ancora più delicata e minuta..sì, era decisamente bella e quel mezzo demone forse non si era reso conto di essere fortunato..
- Parlo di Inuyasha, ovviamente..-
- E’ così evidente?- chiese distogliendo lo sguardo Kagome.
- Abbastanza, i tuoi occhi sono molto espressivi.
 Scusa, ma non capisco dov’è il problema.. la sacerdotessa di cui parlavate, se ho ben capito, è ormai morta, vero? Stiamo parlando di avvenimenti accaduti più di 50 anni fa..-
- Sì, teoricamente Kikyo è morta.. ma vedi un po’ di tempo fa una strega di nome Urasue, sfruttando un frammento della mia anima, l’ha riportata in vita, donandole un corpo fatto di terra e ossa. Si potrebbe definire una rediviva.-
-Mi stai dicendo che quell’imbecille ti ignora per una bambola di terra?- chiese allibito.
- Ehm.. se vogliamo metterla in questi termini, ma la cosa è molto più complicata. Inuyasha e Kikyo si amano ancora. Quando lei è morta, era piena di rancore, credeva che Inuyasha l’avesse tradita, ma ora che entrambi hanno scoperto dell’inganno di Naraku, sembra che i loro sentimenti siano tornati ancora più forti di prima. Entrambi vivono con il rimorso di quell’amore che è stato interrotto così bruscamente per i desideri di un essere malvagio..-
- Già, ma ormai lei non è più una creatura di questa terra.. non ha neppure un vero e proprio corpo..come pensano di poter stare insieme?-
-Si amano davvero, Nekosan. Inuyasha era pronto a diventare un essere umano per stare con lei. E lei, non aspetta altro che Inuyasha si decida a morire con lei.-
-Già e di te chi si preoccupa? Non gli importa se a soffrire sei tu?- chiese con tono duro, infastidito da quella situazione.
 Quel mezzo demone era uno sciocco! Aveva trascorso pochissimo tempo con quella ragazza, eppure aveva immediatamente capito che in lei v’era qualcosa di speciale.
- Credo di aver un po’ esagerato e poi Inuyasha non lo fa certo di proposito. So perfettamente quello che lui prova per Kikyo, sono stata io a decidere di rimanere al suo fianco in ogni caso..-disse arrotolando un filo d’erba che aveva tra le mani.
Nekosan sorrise. Quella ragazza gli piaceva e se il mezzo demone era troppo impegnato a rimpiangere il suo amore perduto per accorgersi di lei, cos’altro gli impediva di farsi avanti? Del resto anche lui sapeva cosa significava soffrire per amore..
- Perdonami se ti parlo in modo così aperto, ma io credo tu sia troppo buona. Lui è a conoscenza dei tuoi sentimenti, in questo caso dovrebbe tenerne conto anche quando reagisce in quel modo solo nel sentir nominare la sua morta preferita.-
Riuscì a strappare un sorriso sincero alla ragazza.
- E poi che problema c’è? Non sarà mica l’unico uomo presente sulla terra. Potresti trovare un non-morto anche tu, visto che da queste parti vanno così di moda.. non so magari un monaco o qualcosa del genere giusto per rimanere in tema.-
 Kagome rimase per un po’ allibita, poi scoppiò in una risata divertita. Nekosan sorrise, era riuscito nel suo intento. Le si avvicinò mentre Kagome ancora si teneva la pancia per le risate.
- Se ti sentisse Inuyasha.-gli disse continuando a ridere.
- Ecco, questa è l’espressione che dovresti avere sempre.-
 Kagome lo fissò perplessa.
- Che espressione?- chiese confusa.
- Serena e sorridente. Hai un sorriso così bello che è un vero peccato non poterlo guardare in ogni istante.- le disse facendola arrossire. Le sorrise e poi andò via, lasciando la ragazza sorpresa e meravigliata per quelle parole.





Angolino dell'autrice:Ciao a tutti :D
Eccomi qui con un nuovo capitolo, mi raccomando recensite e fatemi sapere cosa ne pensate :)
Alla prossima =D
Baci Vanilla ^^
   
 
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