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Autore: Hope55    07/02/2013    1 recensioni
E' così bella, grandi occhi scuri, capelli castani mossi lunghi fin sotto il seno e quel sorriso, quel sorriso che mi fa morire dentro.
Lui, studente universitario che vive nella fredda e grande Torino; lei, studentessa di un liceo, vive nella calda e piccola isola di Capri.
Riusciranno a superare la lontananza e a coltivare il loro grande amore?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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Capitolo IX - Spiaggia e Pigiama Party



"Dio Jakee! E' ghiacciata" mi urlò continuando a saltellare in acqua. 
Dopo aver finito di mangiare avevamo fatto una passeggiata in riva al mare e lei, arrotolandosi i pantaloni al ginocchio e togliendosi le converse, aveva avuto la brillante idea di 'rinfrescarsi' i piedi. 
"E ci credo è mezzanotte! Mi sorprenderei se fosse calda!" 
"Dai vieni anche tu!" gridò tirandomi la manica della maglietta. 
"Che?! Non ci tengo a ghiacciarmi grazie"
"Se non ti muovi ti butto in mare!" 
"Certo certo. Peso il doppio di te, semmai è il contrario!"
"Se finchè mi prendi!"
"Mi stai sfidando, peste?"
Per tutta risposta mi fece una linguaccia come chiaro segno di sfida che ovviamente accettai. 
Mi sfilai le scarpe e iniziai a rincorrerla. 
"Non mi prendi, non mi prendi!" 
"Non giocare con il fuoco Bella" le risposi continuando a rincorrerla e facendola finire di schiena contro uno scoglio. 
Sorrisi vittorioso addossandomi su di lei. 
"Sei in trappola" risposi schiacciandola sempre di più contro il muro. Impossibile ignorare le reazioni del mio corpo a quel contatto così intimo. 
"Ma dire mai" sussurrò sulla mia bocca e scivolando da sotto il mio braccio. 
Ma non fu abbastanza veloce a correre e l'afferrai per la vita
caricandomela in spalla. 
"Infatti" le risposi sorridendo. 
"Mettimi giù!!"
"Ma non ci penso nemmeno! Vedi mi hai fatto inzuppare tutti i pantaloni!"
"Sei tu che sei uno scemo e non te li sei alzati" rise. 
"Ah mi insulti pure! Che ti faccio mo!" la provocai maliziosamente. 
"Che mi fai?" mi rispose a tono. 
Non le diedi il tempo di dire altro che la gettai in acqua. 
"Jakeeee sei pazzo!"
Scappai sulla sabbia ridendo come un pazzo.
"E' ghiacciata! Te la faccio pagare!" esclamò venendo verso me
puntandomi l'indice contro, il che mi fece ridere ancora di più. 
"E ringrazia che avevo lasciato cellulare e tutto in borsa altrimenti saresti morto!"
"Uuuh che paura!" la schernii. 
"Vedrai, vedrai"
"Dai scusa, ma dovevi vederti, eri proprio divertente!" esclamai mentre
un'altra ondata di risate mi travolse al pensiero. 
"Non stai migliorando affatto la tua situazione"
"E se ti regalo una margheritina?" le risposi strappando una margherita dal terreno stepposo vicino la spiaggia.
Gliela porsi facendo gli occhioni. 
Mi guardò severa ma sapevo che anche lei stava scoppiando dalle risate ma non voleva darmela vinta. 
"E che ci farei con una margherita?"
"Beh tipo m'ama, non m'ama" sorrisi. 
"Fallo tu, chiedilo tu alla margherita se ti perdonerò o no" mi disse scettica. 
"Mi perdona, non mi perdona, mi perdona, non mi perdona, mi per.."
"Ehi ma così non vale! Ovvio che ti perdono la margherita ha 5 petali, se inizia da 'mi perdona' e ovvio che l'ultimo petalo sarà così!"
"Mi dispiace ma la margheritina ha espresso la sua sentenza. Devi accettarla"
"Col cazzo!"
"Acidissima, un limone!" la presi in giro. 
"Vedi che ti combina il limone se si prende un raffreddore! Fa freddissimo e sono tutta bagnata!" 
"Dai mettiti questi" le risposi togliendomi felpa e maglietta. 
Mi guardo incredula per un attimo. 
"Così gelerai tu" indicò il mio petto. 
"Sono resistente io" controbattei ma sapevo che così non avrebbe mai accettato. 
"Okay facciamo che tu prendi la felpa e io la maglia, togliti la tua"
Spalancò gli occhi. "Qua?"
"Si dai, non c'è nessuno che ti può vedere"
Mi guardò come se la risposta fosse ovvia. 
"Mi giro dai, dammi la borsa e cambiati" le porsi la felpa e mi girai. 
"E non cercare di sbirciare!"
Risi anche se la cosa non mi sarebbe dispiaciuta. "Per chi mi hai preso!"
"Fatto ora rimettiti la tua maglia" mi fissò. 
Feci come mi aveva detto mentre continuava a fissarmi. 
"Che c'è?"
"Niente. Grazie della felpa e" arrossì. 
"E?" sorrisi. 
"Niente, sei bello" borbottò girandosi e avviandosi verso casa. 
Sorrisi ancora di più. "Lo vedi? Anche i limoni un giorno potrebbero addolcirsi, e io mi batterò sempre per questo!" finsi di asciugarmi una lacrima di commozione e mi guadagnai un pugno sulla spalla. 
"Muoviti che è tardi!"
Mi avvicinai a lei e le presi la mano. 
Si voltò velocemente verso di me e mi sorrise. E mi sciolsi a quella vista. Un sorriso dolcissimo, perfetto, non glielo avevo mai visto prima, e ora lo
stava dedicando a me. A me. 
Arrivati alla villa, l'accompagnai in camera e, sotto lo sguardo stupito di Greta che la stava aspettando sveglia, le lasciai un delicato bacio sulla fronte sussurrandole un 'sogni d'oro' ad un centimetro dalle sue labbra. 

Bella, Bella, Bella. 
Il suo sorriso, il suo viso. 
"Ti voglio Jake"
Le sue labbra sulle mie, le mie mani su di lei. 
Mi svegliai di botto. 
Ero completamente sudato e scioccato. L'avevo sognata. Era stato tutto
solo un sogno! E che bel sogno. 
Mi alzai per prendere un bicchiere d'acqua, mi bruciava la gola. 
Sentii quel liquido fresco scendermi giù per la gola e mi sentii un po' meglio, un po' più lucido. 
Passai per la loro camera. 
Li c'era anche lei. 
L'avevo sognata. Quel viso, i suoi occhi scuri, quei denti perfetti, le labbra carnose che avrei tanto voluto assaggiare. E non resistetti più all'impulso ed entrai. Era come l'avevo immaginata. Rannicchiata con le mani sotto il cuscino, i lunghi capelli castani sparpagliati dappertutto, le ginocchia
piegate, avvolta in un lenzuolo azzurro. Bellissima. Il petto seguiva
ritmicamente i suoi respiri, alzandosi e abbassandosi. 
Mi sedetti sul bordo del letto e le presi la mano. 
Sarei stato tutta la notte a vederla dormire. Abbracciato a lei,
coccolandola tra le mie braccia, la testa sul mio petto e le gambe
intrecciate alle mie. Per sentirla mia, parte di me, per sentirmi io un po' più vivo, un po' più me. 
Dio che pensieri da ragazzino. Se qualcuno mi avesse detto che mi sarebbe successa una cosa del genere gli avrei riso in faccia; io? Giacomo Crisci volevo stare con una ragazza diciottenne che non era nemmeno della mia città. Non era affatto da me, io ero tipo da sveltine, cose veloci e senza implicazioni. Stava bene a loro e stavo bene io. Avevo avuto qualche storia ma erano finite una peggio dell'altra. 
E invece ora ero li ad osservare una ragazza dormire. Me n'ero perdutamente innamorato. 
Aveva le labbra socchiuse, così belle e morbide. Avrei tanto voluto baciarla e lo feci; avvicinai le labbra alle sue fino ad averle sotto di me e a sentire il suo respiro infrangersi sul mio viso. Erano morbide e calde. Bellissime. 
Mi sentii andare a fuoco, tutte le sensazioni, le emozioni che provai mi attraversarono il corpo per concentrarsi nel mio cuore. Si, l'amavo, l'amavo con tutto me stesso. 
La mia piccola Bella. 








Chiedo umilmente perdono ^^'
Lo so che dovevo postare prima ma purtroppo sto facendo addirittura le tre di notte per studiare D: 

Ci avevate creduto eh? E invece era solo un sogno u.u ma arriverà presto il finale tanto atteso :3
Questo capitolo mi piace parecchio..rispiecchia anche un po' me con il mio ragazzo ahah
Voi cosa ne pensate?

A presto spero.
Un bacione <3 
  
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