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Autore: Rikku8    28/08/2007    5 recensioni

Era ormai caduto nell’oscurità, dopo la sua sconfitta contro il fratello. Aveva ceduto tutti i suoi deboli poteri a Mundus, grazie al quale l’aveva trasformato in un essere molto più forte. “ Nelo Angelo” si era fatto chiamare... Ma ora sconfitto, cosa gli rimaneva? Non più l’orgoglio, non più la dignità. Solo il nulla…

( accetto qualunque critica costruttiva ma...perfavore COMMENTATEEEE TT_TT ci tengo moltissimo!)
Genere: Triste, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dante, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dopo due ore di lungo viaggio, Dante e Lady arrivarono davanti alle porte di Desert Rose. I due lasciarono le moto e s’inoltrarono nella città. Le vie erano in rovina, col passare del tempo la vegetazione aveva ricoperto gli edifici, una fitta giungla dominava mezzo territorio.

“Cosa ci fa una giungla?”domandò Dante.

“I demoni che hanno popolato questa zona, non erano abituati alla visione dei grattacieli, non credi? Avranno usato i poteri per far crescere le vegetazione nel sotto suolo...” raccontò lei.

“Un loro abitat naturale, interessante...” osservò l’albino.

“I demoni che vivono in queste zone, sono i più antichi e i più pericolosi...” sorrise.

“Ci sei già stata qua, vero?” esordì.

“Chi lo sa?” estrasse di colpo la pistola e sparò a un enorme figura che stava dietro a Dante.

“Tu e i....” trafisse con la Ribellion, la sagoma; era un enorme mantide demoniaca.

Il sangue dell’insetto scivolò lungo il manico della spada, sporcandolo di una melma verdastra.

“tuoi sporchi trucchi...”

Era la solita frase che gli diceva sempre in ogni missione, a lei non gli dava fastidio, anzi sorrideva con il suo modo insolente: ma così attraente...

“Uhm...strabiliante questo insetto!” l’osservò stupita ma eccitata.

“Cosa?” Dante guardò il corpo della mantide, il sangue vivo ribolliva e incominciò ad andare in putrefazione.

“Uhm...” Lady rimase ad osservarlo per un po’ e poi disse:“ Andiamo...”

S’incamminarono lungo le via fangosa, nessuna traccia di altri demoni, era possibile che si fossero nascosti alla vista dei cacciatori?No, non lo era...Perchè ad un tratto, un demone uscì dal suo, formando una voragine dalle dimensioni di Leviathano...

“Ma quello è...”Lady rimase a bocca aperta.

“Si...è lui.” annuì l’albino, osservando il gigantesco serpente librandosi nell’aria.

L’arma biologica era rinata..., non si curò di loro. Scomparve nell’oscurità, lasciando un verso demoniaco, che fece tremare la terra.

“Ci sarà molto da fare!”esclamò Lady entusiasta.

“Si...”

Andarono avanti, superarono senza problemi la fitta vegetazione, nessun demone si era presentato, il terreno fangoso si trasformò in asfalto. Entrarono nella vera città.... Le macchine erano completamente sfacciate, sotto sopra come i camion e i bus; sembrava quasi di essere in una discarica abbandonata...

“Come mai sei così silenzioso? Dante...” la donna aveva notato il suo sguardo taciturno.

Non gli rispose, la guardò con i suoi freddi occhi.

“Okey sto zitta...” sorrise.

Silenzio.

Lady capì che era cambiato. Quel silenzio gli diede fastidio ma cosa poteva farci?

Di colpo Dante si fermò, un dolore gli pugnalò al petto. Un’orribile sensazione gli fulmino la mente. Ma l’espressione del volto non cambiò, rimase indifferente. Anche se quel dolore pulsava nel cuore, non lo face notare.

“Questa sensazione...”pensò guardando l’amuleto di famiglia.

Ancora dolore...

Il cuore pulsò velocemente, dando uno scoppio di rabbia improvvisa, cose qualcosa si fosse risvegliato in lui... Incontrollabile. Questo era già successo in passato... quando Vergil, gli conficcò la sua stessa arma nel torace, penetrandogli il cuore...

“Dante...” sussurrò Lady.

“Eh?” si svegliò dalla trance.

“Vieni.” Lo prese per mano.

Sussultò per qualche istante.

“Sto bene!” negò la presa.

“Okey ”sorrise teneramente.

Un colpo fulmineo, le labbra di lei si avvicinarono alla guance di lui. Rimase immobile, aspettò che lei si staccasse e...

“Dai ora andi...”

Non riuscì a finire la frase che lui l’abbracciò.

“Dante lasciami...”

“No...”

“Dante”

“No”

Non voleva lasciarla, gli aveva rievocato un ricordo del passa, quel bacio sulla guancia... Da piccolo sua madre glieli dava sempre... Ora invece.

“Dante!” spinse per allontanare l’albino.

Prese il Bazooka e sparò, come avvertimento. Il missile sfiorò il volto di lui, graffiandolo.

“Non ci provare più!”arrossì lievemente.

Annuì.

Proseguirono in silenzio, nessuno dei due non aprì bocca. Quello che era successo aveva mandato in confusione sia lui che lei. Erano imbarazzati, il volto di Dante era completamente rosso dalla vergogna... Non si era mai comportato con lei in quel modo, non era un tipo da abbracci sdolcinati o baci passionali: era uno senza pudore, quante donne si era portato al letto; dalle sgualdrine e dalle ingenue. Lo faceva solo per colmare, il suo odio e rimpianto del fratello perduto; non era riuscito a salvarlo e per questo che si torturava da solo...

Arrivarono lungo un piazzale. Due figure si aggiravano, tranquille ma attente.

Camminarono. Le figure si avvicinarono sempre di più, mostrando i loro attuali volti: erano giovani, una ragazza dai lunghi capelli d’orati e gli occhi rosso vetrato ( privi di pupille) se ne stava seduta e fissare il compagno, un ragazzo dall’aspetto piacente e dai corti capelli corvini, è occhi ambrati stava in piedi a osservare le vie.

Di colpo lei si voltò verso Dante, estrasse uno stocco e glielo lanciò contro.

Lo prese tranquillamente, anche se gli trafisse il palmo della mando.

“Niax!”chiamo il compagno.

Il ragazzo si voltò.

“Dante li conosci?”domandò Lady, con tono ironico.

“No...” gli rimandò lo stocco di lei, in dietro.

“Allora bambocci... se volete una caramella non c’è l’ho, ma potete assaggiare questa!” estrae la spada dal fodero.

Lady si fece avanti, mostrando il bazooka.

“Vogliamo lui non te, donna!”urlò lui.

“Mi spiace per voi piccoli, ma i sono una sua compagna!” sparò un colpo.

Il missile venne evitato con gran facilità. La compagna di lui si alzò e disse: “Fammi combattere contro di lui!”indicò Dante.

Nei suoi occhi c’era odio, una fiamma ardeva dentro di lei. L’albino capì subito le sue intenzioni: “Voleva eliminarlo”, ma per quale motivo?

“Prima di combatte mocciosetta... perché vuoi combattere contro di me?” domandò Dante sfacciato.

“Vieni!” la sua voce si fece sensuale.

Le ragazza incominciò a correre verso la giungla cha avevano superato. L’unica cosa che poteva fare e seguirla, anche se non aveva voglia di combatte. Lady li seguì ma venne bloccata da Niax.

“Tu non andrai da nessuna parte” gli puntò la sua pistola nera alla base collo.

“Vuoi giocare bene!” sorrise Lady

Le loro voci si allontanarono sempre di più, Dante si stava seccando di inseguirla. Ormai erano arrivati alla zona centrale della giungla.

Lei si fermò.

“Finalmente ti sei fermata!...” esordì l’albino.

Non disse niente.

“Mocciosa io non ho tempo da perdere per st...”

“Ah non hai tempo? Però hai avuto tempo quando l’hai uccisa!” ribatté con violenza.

Si stupì, poi disse: “Chi avrei ucciso?”

Lo guardava con odio profondo, una lacrima gli rigò la guancia rosea.

“Non ti ricorda niente una certa : NEVAN!” urlò quasi in lacrime.

Nevan... Si che se la ricordava. Come non poteva non ricordarsene? Era una donna dalle dote innate, la signora dei fulmini, colei che controllava le creature della notte. Quante volte Dante aveva subito il suo bacio stregato in quella battaglia.

“Allora?!”

“Mi ricordo di lei”disse calmo. “Era una donna molto prosperosa!”

Quel commento fece scoppiare la rabbia di lei. Attaccò, ma i suoi colpi non andarono a segno. Lanciò un fendente ma Dante lo prese e ribaltò la ragazza, lasciandola a terra.

“Ora dimmi, che diavolo vuoi da me!”la bloccò.

“Ucciderti!”ringhiò.

“Perché?”domandò l’albino, mentre la guardava.

“Tu l’hai uccisa!!” pianse.

“Tu cosa centri?!”la guardò con furia.

“Era mia madre!!!” lo allontanò con una forza sovrannaturale.

Rimase impietrito, quella ragazza era la figlia di Nevan? No... quella donna era un mostro. Era in una situazione complicata, sarebbe stato facile ucciderla, ma come poteva? In lei vide il suo passato... Capiva cosa voleva dire perdere la propria madre...

“e per questo morirai!!!” prese lo stocco e lo impiantò nei polmoni.

Il sangue sgorgò come un fiume in piena. Cadde sul terreno fangoso, senti i muscoli irrigidirsi e il cuore battere sempre di meno. Ma non morì, una presenza innaturale iniziò a nascere, il suo corpo si trasformò: si coprì con un manto nero, la schiena si lacerò facendo uscire delle ali scheletri, le unghie si allungarono formando degli artigli affilati e la dentatura allungò mostrando enormi zanne.

Si alzò barcollando, la ragazza sussultò dalla paura.

Puoi ucciderla se vuoi...”una voce riecheggiò nella mente.

No...”gli rispose col pensiero.

Ritornò alla normalità.

Le palpebre si fecero pesanti e l’oscurità lo inghiottì.

***

Mi scuso x il ritardo!!!!

Per Bryluen:Lo so faccio degli errori infantili ^.^’’’’ Visto?Vergil è troppo bello, l’ho scelto perché il mio personaggio preferito nella serie!!! W Vergil!

Per Lady_x:Wow ti stuzzica? XD sei troppo buona con ^//^ io scrivo maluccio e faccio degli errori brutti zizi U_U

Per gli altri: Seguite con piacere!!!

  
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