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Autore: Mnemosine_    28/08/2007    3 recensioni
[Storia a quattro mani, di Ginny 93 e Yumi]
Amore, basket e i giocatori che fanno parte di due delle più grandi squadre di Kanagawa:Ryonan e Shohoku sempre in competizione tra loro...
Akira Sendoh fratello maggiore di Yuki, la sua sorellina, è l'asso del Ryonan corteggiato da molte ragazze, ma non ci fa caso più di tanto ora vuole pensare solo alla sorella...Ma le cose cambiaeranno anche per lui ben presto una ragazza farà breccia nel suo cuore, il suo nome è Haruna Kawamoto, cugina di Ayako...
Invece L'anima Ardente dello Shohoku, parliano del bell' Hisashi Mitsui troverà anche lui pane per i suoi denti, passerà da una vita sentimentale da una 'botta e via!' ad un innamoramento senza limiti...
Riusciranno i nostri due cavalieri del Basket a conquistare il cuore delle due ragazze solo con la loro irresistibile bellezza? Basterà il loro fascino?
Leggete per scoprire
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh, Altro personaggio, Hisashi Mitsui
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Basket Knight

Di Ginny 93 e Yumi

Desclaimers:   I personaggi di questa storia, a parte le protagoniste Haruna Kawamoto e Yuki Sendoh, sono del mangaka Takehiko Inoue che ha inventato il fumetto dove è ambientata la nostra storia, ‘Slum Dunk', a lui i diritti.

Desclaimers 2: L’inizio e la fine di ogni P.O.V verrà segnalato, con l’apposito avviso (P.O.V)

Nota:   Eccoci al capitolo 3 finalmente, ragazzi, abbiamo aggiornato!!! Ci siamo riposate ma ora, più fresche che mai, stiamo tornando con le nostre storie e ci aspettiamo molti commenti da parte vostra soprattutto da questa storia!! ^_^  Ora Passiamo ai ringraziamenti, che andranno all’unica persona che, gentilmente, ha recensito lo scorso capitolo:                                                                                                                         

gloglo: Grazie per la recensione, coi ha fatto piacere sapere che si è aggiunta  una nuova fan alla nostra storia, grazie mille quindi!^_^ Ora ti salutiamo e speriamo che anche questo capitolo ti sia piaziuto, e dacci la tua opinione!! Ok? Bacioni Ginny 93 e Yumi!

 

CHAPTER THREE

 

P.O.V  YUKI

 

Tic… Tac

 

Sono nel salotto e guardo quasi ogni cinque minuti l’orologio, spazientita: dove si è andato a cacciare?

Alzo gli occhi allo stesso, poggiato sulla parete di fronte al divano, dove mi sono seduta dandogli occhiate di sfuggita: le 18:15 sono passate da più di mezz’ora ormai, ma di Akira nemmeno l’ombra.

E meno male che era questione di un’oretta o due…!

Però oltre a questo, mi balenano alla mente altre cose… ad esempio mi viene da pesare a questo pomeriggio, mi viene da pensare a quello strano tizio con cui ho parlato, che mi ha particolarmente affascinata soprattutto nei suoi modi di fare…

Come ha detto di chiamarsi? Hisashi…? Sì, immagino che fosse proprio quello il suo nome, comunque  di una cosa sono assolutamente certa cioè che va allo Shohoku, l’ho capito dal simbolo scolastico sulla borsa e che gioca a basket, perché un borsone uguale a quello che aveva dietro, sulla moto, ce l’ha mio fratello.

E’ abbastanza probabile che quel ragazzo mi abbia mentito sul fatto che, lui e Aki - kun, possano essere amici, no?

Mi fermo e ci rifletto un attimo

 

Ma dai! Yuki, insomma, cosa vai a pensare? Se è per quello potrebbe anche averti mentito su tutto quello che ha detto, insomma è anche possibile che ogni sua parola sia una bugia, no?

Già, però sembrava così serio in quel momento, e non credo che oltre alla sfacciataggine si nasconda anche un bugiardo, oltre ogni dire!

Insomma quel tipo, non aveva proprio la faccia da mentitore, quel sorriso poi! Così… così… bello in quelle labbra così perfette, sono stata una stupida: perché non l’ho baciato in quel momento?

Per non parlare dei due occhi blu, così profondi, che sembravano scavarmi nell’anima e sembrava  di annegarci dentro…

-Ma che ti salta in testa, ora?! Yuki smetti di pensare a quello, insomma bello quanto vuoi, ma non puoi assolutamente, anche per questione di orgoglio, femminilità e principio, essere innamorata a prima vista di quel tizio!!-

Giusto! Non ci devo pensare, magari l’ha fatto solo per educazione, magari possiede un passato burrascoso, chi lo sa? E possibile che prima era un teppista con denti rotti e capelli lunghi e per di più  un donnaiolo…

Per quanto riguarda la sua amicizia con mio fratello… chiederò a lui al suo ritorno…

Guardo l’orologio, le 19:15

Sempre se ha intenzione di tornare, quella testa vuota!! Dove si sarà cacciato?

Non ho neanche il tempo di pensarlo, che sento girare le chiavi nella toppa la porta cigolare in segno di apertura, e chiudersi un attimo dopo.

-Sono a casa!- dice mio fratello

Sento che è ancora all’entrata, il tonfo delle scarpe lasciate sul parquet e alla fine i suoi passi farsi più vicini, finché non vedo un Akira Sendoh, a dir poco sudato e… stravolto? Stanco? Spossato?

Non so, ma credo che la sua espressione racchiuda tutte queste sensazioni in una cosa sola, soprattutto nel fatto che si tiene a malapena in piedi.

-Ehi,Yuki!-

-Ciao!-

Dopo avermi salutata, Akira, si ‘butta’ letteralmente sul divano e si stravacca chiudendo gli occhi e mettendo una mano sui capelli scompigliandoli.

Poi li riapre e mi osserva facendo un debole sorriso:

-Allora, come va?-

-Bene, ho preso anche qualcosina, da mangiare per stasera, dato che non sapevo per che ora saresti tornato…- dico molto diplomatica

-Scusa, se ho fatto tardi… Il fatto è che non ho potuto fare diversamente;  purtroppo è stato più complicato del previsto, con le nuove matricole: un sacco di tempo impiegato per capire di chi avevamo bisogno, poi decidere se ammetterli in squadra o tenerli in prova… Un casino! Anche se alla fine ne abbiamo presi relativamente pochi, e non fanno molto… sono ancora delle matricole appunto… e hanno ancora molta strada da affrontare…- finisce così il suo resoconto, e chiude gli occhi mettendoci un braccio sopra.

Che dolce, quand’è stanco!!

-Dai non importa se hai fatto tardi…- dico sentendomi un po’ in colpa per essermi arrabbiata con lui

-Davvero?- chiede riaprendo appena gli occhi

-Certo! E poi non è successo nulla oggi… o almeno, è venuto un ragazzo che ti ha cercato…-

Vedo Akira farsi come interessato:

-Ah, sì? E chi?-

-… un tuo amico… un certo Hisashi Mitsui…-

Faccio la finta indifferente, vediamo se è davvero suo amico

-Ah, sì Hisashi! Cosa voleva?-mi chiede

-Mah, non me l’ha detto con precisione… Mi ha detto solo di darti questo…- gli dico facendogli vedere quella specie di quadernino - dicendoti che gli devi un favore e poi… ah sì! Stasera telefonava per chiederti delle cose…-

Mi guarda un attimo, come per tenere a mente quello che gli ho appena riferito

-Capisco- dice poi sedendosi meglio, poggiando i gomiti sulle gambe e unendo a mo’ di preghiera le mani, per poi incrociare le dita e metterle sotto il mento -Quindi hai conosciuto il famoso Hisashi Mitsui…-

Lo guardo un attimo interrogativamente

In che senso, famoso?

-Che vuoi dire?- chiedo

-Be’ sai, da quanto ne so, era famoso e forse lo è anche tutt’ora, per essere un grande ruba cuori o, per essere volgari, Don Giovanni… Un vero marpione insomma-

Si ferma come per osservare la mia reazione

-E… quindi cosa centrerebbe con me?- chiedo ancora non capendo

Sorride

-Assolutamente niente… Ma, per sicurezza o meglio per la tua incolumità, tieni gli occhi aperti…-

E così, fa l’occhiolino si alza dal divano e si dirige verso le scale, lasciando solo delle parole sospese a mezz’aria:- Vado a farmi la doccia!-

Io rimango lì, come immobilizzata, mi sento come incapace di muovermi; la mia testa però é troppo confusa, sento come se mi fossi svuotata e sento aria che fa pressione: mi gira la testa.

Allora non aveva mentito, e quel ragazzo mi ha subito, diciamo attratta.

Forse ha quel non so che di misterioso e affascinante, che delle volte lascia completamente di stucco.

Saranno forse gli occhi? Così stupefacenti che già in un uomo adulto sono fantastici, ma in un ragazzo di quell’età lo sono ancora di più… 

Allora immagino che sia abbastanza popolare… ma se quello che mi ha detto Akira è vero?

Per forza di cose è  popolare, insomma se è il tipo di ragazzo che fa girare la testa…

-Che si mangia, Yuki?-

Faccio un balzo di trenta metri, la voce di Akira mi ha distratto così bruscamente dai pensieri, che mi sono presa un colpo tremendo.

-Eh? Sì… ehm, ho preso gli ingredienti per il Sukiyaki… Ti andrebbe?- gli urlo di rimando

-Ottimo! Cosa si festeggia?-

-Perché dovremmo festeggiare?-

Akira ride:- Non ricordi? La mamma lo faceva sempre quando c’era da festeggiare!-

-Già… non mi ricordavo-

Un attimo di silenzio che Aki non rispetta.

 -Be’ non importa… Va bene lo stesso, l’importante è che metto qualcosa sotto i denti, ho una fame!-

-Ok, preparo in un attimo!-

E così, dopo essermi scrollata dai miei pensieri, finalmente mi alzo e raggiungo la cucina.

 

*

 

Siamo entrambi seduti e rilassati in salotto dopo la cena gustosa, preparata da me un po’ di riposo per digerire ci vuole.

Anche se un silenzio fastidioso è calato tra noi, cosa che io non rispetto e interrompo:

-Allora…?- chiedo facendo girare le dita sul divano, di fronte a quello di Akira, formando dei cerchi.

-Cosa?- mi chiede lui

-Be’ la cena, come ti è sembrata?-

Akira è con gli occhi al cielo, come per cercare il giudizio tra le pareti del soffitto.

Poi mi osserva, sorridendo compiaciuto:

-Buonissimo!-

Io sorrido di rimando:-Contenta, che ti sia piaciuto!

-Dico sul serio, cucini davvero bene non so come farei senza di te, Yuki!-

Rido di gusto, anche perché ha una faccia buffissima.

-Dai, ora non esagerare, sai che me la cavo in cucina, non sono nulla di speciale! E poi tu mica cucini male…-

-Te lo concedo, però è in parte vero! Li vedi tutti i disastri che combino appena mi metto hai fornelli, quindi tra noi, non dico che ci sia un abisso, ma ci siamo vicini. Tu sei proprio brava, come dire… al naturale!- si ferma per riprendere fiato continuando con:- E poi devi ricordare, che io ho imparato per esigenza…-

Lo guardo interrogativamente, sbaglio o mi ha come offesa?

Alzo il sopracciglio come se esprima la frase: ‘Io sarei un’esigenza?’

Sembra leggermi nel pensiero, perché mi guarda  e poi subito rispondere:

-Ehi! Non fraintendere le mie parole, io parlavo del fatto che essendo noi due da soli… Insomma non era mica pensabile che facessi tutto tu, per di più ora che sei al liceo…  Non capisci che volevo darti una mano per contribuire a mettere a posto la situazione che si è venuta creare, da un po’ di anni a questa parte?-

Mi guarda dopo aver fatto questo esaltante discorso, molto bello da parte sue pensare questo. Insomma non mi sarei mai aspettata questo suo pensiero di eguaglianza, tra noi…

Mi aspettavo uno di quei maschilisti da far paura e invece… Comunque meglio così, alla fine!

-Tranquillo Akira, mi fa piacere che pensi questo! O meglio dire che hai fatto tutto questo per aiutarmi, fino adesso… Grazie!- dico poi lanciandogli uno dei miei sorrisi migliori

Lui sembra risollevarsi e l’argomento si chiude lì…

 

Mi alzo e vado in cucina: ho la gola secca e ho bisogno di rinfrescarla con qualcosa.

Così prendo un bicchiere e verso il the freddo.

Akira ne vorrà? Così prima di chiudere la bottiglia con il tappo, gli chiedo:

-Akira, vuoi qualcosa da bere?-

La mia voce sembra rimbombare fino in salotto, e dopo alcuni istanti sento la sua che di rimando mi dà una risposta affermativa alla domanda: -Sì, grazie!-

E dopo aver preso un bicchiere e versato il liquido in esso, rimetto tutto in ordine e con i due bicchieri torno in salotto dove Akira mi aiuta prendendone subito uno

-Grazie mille!-

Sorriso

-Di niente!- rimango sullo stipite della porta e inizio a sorseggiare la bibita fresca

Cala l’ennesimo silenzio tra noi, ma stavolta è Akira a non rispettarlo e bruscamente lo interrompe con una delle sue domande che non si sa mai di che argomento è, infatti  a volte se ne esce con quelle a brucia pelo, che tu mai ti aspetteresti di ricevere.

-Senti Yuki riguardo a prima…-

Di cosa si tratta sta volta?

-A proposito di Liceo…-

Sto bevendo e sposto gli occhi verso di lui, mentre mugolo, segnalando che lo sto ascoltando

-Tu… tu...- si ferma un attimo sospirando e abbassa lo sguardo, poi riprende -Tu… tu… Tu hai il ragazzo?-

Per poco non mi strozzo, con il the che sto bevendo, e tossisco girando poi la testa verso la cucina.

Cerco di calmare la tosse, cosa che non avviene facilmente.

Poi, mi giro nella sua direzione e lo guardo inarcando le sopracciglia

-Prego?- dico poi con voce mezza strozzata, una mano sulla bocca e gli occhi spalancati

Vedendo la  mia reazione, Akira si mette meglio sul divano e riprende, quasi come se niente fosse:

-Be’ sì, insomma, alla tua età è normale avere o pensare ai ragazzi, mi stavo solo chiedendo…-  abbassa lo sguardo, rialzandolo accigliato -Non è che ti piace Shinichi, o addirittura ci state insieme e non me l’hai detto? Sai, ho avuto l’impressione che in questo ultimo periodo siate così ‘love love’…-

Lo guardo a dir poco sconcertata: ma da dove gli vengono queste idee assurde?

Come si permette di insinuare queste cose?

“Alla tua età è normale avere o pensare ai ragazzi…”, ma oh!

Pare che ci leviamo chissà quanti anni!

Alla fine mi riprendo e cerco di rispondere mantenendo la calma:

-Akira, ehm non è che c’era qualcosa in quel the? Sei ubriaco?-

Mi osserva stranito prima di rispondere…

-Be’ che ho detto di sbagliato...???-

-Be’ se la metti così, lasciatelo dire: sei proprio un impiccione e se permetti sono affari miei, quindi non vedo che cosa ti deve importare della mia vita privata, dato che io non m’impiccio sulla tua…!- sbotto arrabbiata

Mi sto proprio incavolando!!

-Allora è vero!-  dice saltando su alzandosi come una molla e si avvicina a me, con gli occhi allargati: fa impressione con quella faccia.

Io lo imito e a mia volta mi avvicino con le mani sui fianchi, arrabbiata come non mai, e anche se lui è più alto di me non mi faccio intimorire:

-Sei per caso matto, Shinichi è solo un mio caro amico, perché continui ad ostinare il contrario? Sei proprio un testone sai?-

-Certo!- mi fa guardandomi come se non dovessi dire bugie

Adesso esplodo, giuro se dice ancora una parola…

-Certo cosa? Ti pare che se mi fosse piaciuto in tutti questi anni non avrei già provveduto? Siamo seri per favore non è neanche il mio tipo e poi lui la ragazza ce l’ha, dovresti saperlo!! Quindi lascialo stare!-

Continua a fissarmi, assurdo! Sono livida di rabbia, questa volta non la passa liscia!

-Senti…- mi prende per le spalle -lo so che ti vergogni a parlarne con me, ma se te la senti…-

-Ma parlarti di cosa, Akira evidentemente sei sordo, a me non piace nessuno e né ho un ragazzo!! Mi stai davvero rompendo l’anima con questa storia, perché una volta tanto non t’impicci degli affari tuoi? E poi non servirebbe a niente parlarti di questi argomenti, perché vuoi sempre aver ragione tu, se qualcosa non è come dici tu è una bugia… Non mi credi!..-

-Forse hai ragione ma quando voglio sapere qualcosa tu non me la dici!-

-Per forza- sorrido -guarda come reagisci!-

Lui mi sorride a sua volta e mi abbraccia:- Allora la prossima volta mi dirai quello che vorrò sapere?-

-Vedremo! Dipende da che cosa si tratta, ma credimi se si tratta di matrimonio, sarai il primo a conoscere la data e il primo invitato sulla lista…-

Lui sembra capire la battuta, e ride… almeno una l’ha capita…

E detto questo mi allontano saltellando sulle scale  e raggiungo la mia camera buttandomi sul letto dopo aver chiuso la porta.

Meno male alla fine è finito bene, pensavo che alla fine saremo finiti alle mani… però se succede ancora una volta non so davvero come andrà a finire, già oggi alle botte ci siamo quasi arrivati!

Mi alzo dal letto e raggiungo la scrivania dove c’è il pc portatile e lo accendo.

Sbadiglio aspettando che si accenda, quando la vibrazione del cellulare mi fa girare facendomi capire che è arrivato un messaggio…

Mmm… sarà Shin?

Lo prendo spostandomi sulla poltrona situata in un angolo della camera e dopo essermi sistemata apro il messaggio che è, appunto, da parte di Shin:

-Ehi, ciao come va?-

Subito rispondo:-Diciamo bene, grazie. Tu?-

Invio, ma non ho nemmeno il tempo di posarlo che in men che non si dica arriva la risposta:

-Sono stato meglio, al momento sono fuori nei pressi di casa tua… ho bisogno di parlare con qualcuno. Ti va di fare un giro con me? Ti vengo a prendere… -

Se dice così mi fa preoccupare, cosa gli sarà successo stavolta?

-Va bene, dammi il tempo di prepararmi, e scendo, ci vediamo fuori da casa mia, ok? Ciao a dopo!-

Poco dopo la risposta:- Va bene a dopo-

Mi alzo e poso il cellulare sulla scrivania, mi metto sulla sedia girevole e spengo il computer: ormai non lo uso più… pazienza al momento Shin ha più bisogno di me!

Poi vado all’armadio per cambiarmi, lo apro e metto le prime cose che mi vengono in mano: dei pantaloni neri un po’ stretti al fondo completi con cintura con le borchie, poi una maglia senza maniche dello stesso colore e con una a mezze maniche bianche.

Chiudo l’armadio dopo essermi vestita, poi mi metto le All Star nere e dopo aver legato l’ultima vado in bagno e mi pettino i capelli, senza farci nessuna pettinatura li lascio semplicemente sciolti e per ultimo metto un po’ di matita nera sulle palpebre e un po’ di lucidalabbra.

Torno in camera e preparo una borsa dove ci metto chiavi, cellulare, fazzoletti e il portafoglio.

E così, dopo aver aggiunto all’abbigliamento un po’ di profumo, tre bracciali e una collana, finalmente esco dalla camera e mi dirigo di sotto.

Non vedo Akira così gli devo urlare le cose!

-Aki io esco!- dico mettendomi la borsa in spalla

Lui arriva dalla cucina e dopo avermi osservata, mi chiede: -Dove vai?-

-Esco con Shin mi l’ha chiesto prima, perché ha bisogno di parlarmi… - apro la porta e noto che Shin è già lì

-Non preoccuparti, sono in mani sicure e poi è anche venuto a prendermi vedi?- glielo indico

Speriamo gli sia passata da prima

-Va bene, divertiti! Ma vedi di non fare tardi! Ricordati che stasera lavoro-

Sorrido:- Ok, non preoccuparti!-

E poi gli prendo il mento per girarlo e gli do un bacio sulla guancia e lo saluto, appena uscita fuori lui chiude l’uscio e io raggiungo Shin.

-Ehilà!-fa lui salutandomi

-Ciao Shin!- gli dico -Allora come va?- gli dico poi dandogli un bacio sulla guancia che lui ricambia

-Be’ come sai non molto bene… tu?- dice mentre incominciamo ad incamminarci

-Abbastanza bene…-

-Capisco…-

Lo guardo e poi prendendolo a braccetto gli sorrido:- Allora, dove mi porti di bello?-

Lui mi guarda e fa finta di pensarci anche se entrambi abbiamo già la risposta:- Al solito, no?-

-Perfetto!-

 

Arriviamo poco dopo in un pub - discoteca il “Mille e una notte” che si trova in centro, vicino al parco.

Ci sediamo al nostro solito tavolo in un angolino troppo carino, che quando l’amico di Shin fa il cameriere qui ci riserva il posto, e poi c’è l’aria condizionata e ordiniamo le nostre solite bibite.

-Allora di cosa dovevi parlarmi? Con quel messaggio che mi hai mandato, mi sono spaventata…-

-Be’ nulla di preoccupante ma ho dovuto allontanarmi di casa per via dei miei genitori…-

Lo interrompo:-Oh no! Di nuovo? Regna ancora quella situazione in casa?-

-Già, purtroppo mio padre non è cambiato dall’ultima volta che l’hai visto…-

-Capisco… va pure avanti!-

La situazione nella sua famiglia si fa sempre più terrificante!

-Comunque, non riuscivo più a sopportarli, e così me ne sono andato e per di più, oggi la mia ragazza mi ha mollato, a quanto pare per motivi sconosciuti… Capitano tutte a me!- beve un sorso della bibita 

-In che senso per motivi sconosciuti? Non ti ha detto il perché della sua decisione?-

-A quanto pare… sembra di no, mi ha lasciato e basta. Senza una ragione! Neanche me l’ha detto a voce, ma al telefono, mi ha detto che le dispiaceva, non potevamo più vederci… insomma dal miscuglio di parole che diceva ho capito, che si è innamorata di un altro!- beve un sorso della birra che ha preso.

-Oh, ma è terribile!-

-Non preoccuparti, tanto lo sapevo fin dall’inizio che lei era troppo per me!-

-Io, piuttosto, direi il contrario, tu eri troppo per lei, insomma ci ha perso nel lasciare un ragazzo come te: sei sempre molto dolce e gentile con tutti, comprensivo e sai tirare su di morale quando ce n’è bisogno, quando c’è da fare o aiutare qualcuno in qualcosa, non ti tiri mai indietro, insomma ormai non esistono quasi più ragazzi come te!- sorrido prima di continuare -Certo, hai anche tu i tuoi difetti delle volte sei un rompi scatole, ma saresti mio amico se non ti volessi bene così come sei?-

Sorride a anche lui:- Grazie, ma questo lo pensi tu e chi altro?-

-Oh, un sacco di altre persone, ad esempio Sakura! Sono sicurissima che lei hai dato una buonissima impressione… chissà, magari sboccerà l’amore tra voi!-

Rido e lui fa lo stesso

-Questo però tuo fratello non lo pensa…-

Cambio espressione a quest’affermazione, poverino ha ragione ma dopo quello che ho detto ad Aki, prima spero che ora si sia convinto, sennò peggio per lui!

-Lascia stare mio fratello per favore!- bevo un sorso della bibita, aspettando il momento giusto per cogliere la palla al balzo e raccontargli tutto.

-Perché cos’è successo?-

E da lì passo a raccontargli tutto quello che è successo dopo cena, senza tralasciare niente…

-Ma dai!- fa lui alla fine del racconto

-Ti giuro, avrei voluto registrare la scena, ma ero troppo occupata a rispondergli! Ti giuro mi sembrava che tra un po’ saremo arrivati alle mani se non ci fossimo fermati, mettendo fine al tutto con una risata!-

Cala un attimo di silenzio tra noi, perché nessuno dei due sa’ cosa dire.

Che faccio? Glielo dico o no per quanto riguarda quel Mitsui?

Mmm… Massì perché non dovrei? Insomma che m’interessa di quel tipo, non ho mica una relazione con lui! Insomma glielo dico per fare quattro chiacchiere non è mica un divieto assoluto di cui nessuno di noi deve parlare, e poi dato che Shin è appassionato di basket, perché non dirglielo?

-Sai Shin, non crederai mai a quello che mi è successo questo pomeriggio!-

-Dai racconta!- fa tutto interessato

-Allora, in pratica dopo scuola, dopo che ti ho salutato, una moto mi ha quasi investita e dopo avergli mandato un sacco di maledizioni, sai come sono fatta, ho attraversato un’altra volta e sono andata verso casa. Appena arrivata nella via, rivedo questa moto, davanti il mio cancello e vicino a questa c’era un ragazzo che stava fumando… bé a dirla tutta, ci si era elegantemente appoggiato …- mi fermo un attimo per vedere se mi sta seguendo nel discorso.

-Sì, e poi?-

-Poi, io vado verso casa e faccio finta di non vederlo, fino a che lui non mi chiede, in modo al quanto sfacciato: “Per caso conosci Akira Sendoh?”, io mi sono spaventata perché ero intenta a cercare le chiavi…

Comunque, alla fine si è scusato per avermi trattato male, e si è presentato… sai chi era?-

-No…- fa sempre più interessato

-Non ci crederai mai era…- Shin non mi lascia finire la frase

-Hisashi Mitsui!- fa lui

Lo guardo stupita come fa a sapere che era lui? Insomma va bene appassionato di basket conosce di tutto su giocatori ma, io il tizio non l’ho descritto!

-Ma scusa hai detto che non lo sapevi, comunque si era lui…!-

-Buon per te, ma non mi riferivo a quello. Hisashi Mitsui è qui!

-Ma dai!- faccio io, figuriamoci se lui viene in questo posto

-Bene allora perché non guardi un po’ alle tue spalle, sulla pista…?-

Lo guardo un attimo con il sopracciglio alzato, poi lentamente mi giro e guardo, dove Shin mi ha appena indicato sia a voce sia con il dito…

Continuo a cercare con lo sguardo in mezzo alla folla che sta velocemente riempiendo il locale e la pista, fino a quando lo vedo, nei pressi del dj, va in quella direzione a salutarlo, evidentemente sono amici…

Ma che ci fa lui qui? Maledizione

Torno a guardare Shin:-Avevi ragione!-

Shinichi mi osserva e poi sorride:- M lo presenti!-

Spalanco gli occhi, ma è impazzito?!

-Se matto?No!-

-Perché?- mi chiede lui non capendo

-Come perché, l’ho visto una volta sola ed è stata questo pomeriggio, ma non ci siamo parlati chissà quanto, insomma… certo mi ha detto di non essere formale e di chiamarlo solo Hisashi, però…-

Mi giro e torno a guardarlo, sta parlando amabilmente, con il dj che è uscito dalla cabina per salutare gli altri, che hanno accompagnato Hisashi… Bellissimo Yuki, ora inizi a chiamarlo veramente così!

Intanto Shin continua a implorarmi…

-Eh, dai Yuki… fallo per il tuo miglior amico… su dai che sei buona!!-

Lo guardo, poi guardo Hisashi e torno a guardare lui:

-Va bene Shin, te lo presento solo se si presenterà l’occasione, in altre parole nel caso si avvicini o in qualunque altra situazione in cui non sia io a farmi avanti, e soprattutto se si ricorda di me e che quindi mi riconosca, altrimenti, se non sei d’accordo, vai a presentarti da solo ma senza di me! Sono stata chiara?- gli chiedo dopo aver detto tutto a raffica

-Cristallina!-

-Bene e ora che la musica è stata messa andiamo a ballare, devo sbollirmi!-

-Va bene…-

E prendendolo per un polso lo trascino nella pista ormai tutta piena, troviamo uno spiraglio, quasi al centro e iniziamo a ballare.

La musica è abbastanza ritmata, non eccessivamente solo il necessario per permettere i movimenti più rapidi, che nel lento.                                                                                                                                                                         

Intanto continuo a tenere d’occhio quel Mitsui che, si è appena spostato al bancone e sta ordinando qualcosa. Il cameriere gli da il bicchiere appena riempito, dal colore è qualcosa di alcolico…

Però, a guardarlo da qua è davvero niente male e poi la penombra in cui è piombato il locale lo rende ancora più misterioso e le luci stroboscopiche che un po’ lo illuminano e un po’ no, lo rendono ancora più affascinante.

 Ora sta guardando in giro nella sala, anche se non credo riesca a vedere i volti delle persone…  

Ma lo stesso non accenna a guardare da questa parte… Vorrei essere il bicchiere…

Stop!!!!!

Che mi prende? Che me ne frega di essere il bicchiere è una cosa assurda e non m’interessa un fico secco se non guarda da questa parte!!!!

Non sono mica innamorata di lui… Ma allora perché sono venuta a ballare?

Ah! Basta sto lavorando troppo di fantasia!

A un certo punto vedo che sta guardando da questa parte, guarda ora cosa mi vado a inventare! Non mi sta guardando, insomma….

Spalanco gli occhi vedendo che i nostri sguardi sono incrociati

Oddio mi guarda, guarda proprio me!

Il cuore inizia ad accelerare il ritmo rendendolo quasi irregolare, sento il respiro che mi si mozza e i polmoni bruciano ho bisogno d’aria e a un certo punto inizia a fare caldo qui, ci metto meno di dieci secondi a capire che sono arrossita!

Lo vedo posare il bicchiere e avvicinarsi…

Che faccio?

Ormai mi è quasi di fronte e poi appena ci troviamo faccia a faccia, lui continua a fissarmi…

Sento i suoi occhi addosso che si posano poi nei miei…

Adesso come prima è tutto un gioco di sguardi…

Sento che le gambe non mi reggono più, ho bisogno di sedermi, però non posso perdere questa ‘sfida'!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA…

 

 

 

  
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