Oscar Wilde ha detto: “ Tra un uomo e una donna ci può essere l’amore, l’indifferenza, l’odio…ma non l’amicizia”.
“Solita
frase da
maschilista”…è quello che pensavo
qualche tempo fa…è cambiato tutto…e
non mi
sono mai resa conto che io, per te, non sono mai stata solo
un’amica. La tua
migliore amica. Questo scandalizzerebbe Wilde…addirittura
migliore…eppure era
così!
Tutta la
scuola lo
diceva.
Harry
Potter, Hermione
Granger e Ronald Weasley sono amici.
Eppure
c’era qualcosa
che nessuno sapeva a parte Harry…a Ron non bastava la mia
amicizia…voleva di
più.
Ed io
n’ero
all’oscuro.
Sorrido ripensando a quei momenti.
E io che
continuavo a
trattarti malissimo!Le nostre litigate, pazzesche…non ci
rivolgevamo la parola
per settimane e Harry non sapeva come comportarsi, a chi dare ragione!E
io
ancora non capivo che per me avresti fatto qualsiasi
cosa…solo per vedermi
sorridere, stare bene, essere felice!Ma io lo ero…avevo un
amico come
te!Già…perché era quello che tu e
Harry eravate…i miei migliori amici!L’ho
saputo solo molto tempo dopo che volevi distinguerti da lui!
Una lacrima salata muore all’angolo della mia bocca.
E poi quel
giorno…Natale a Hogwarts…Sabato
pomeriggio…tu, io e Harry in giardino a
costruire un pupazzo di neve!Poi era scoppiata la battaglia!Quante
risate ma
soprattutto…quanto sangue ti avevo fatto colare dal naso!La
mia palla gelata ti
era arrivata proprio sul naso, facendoti cadere su quel manto freddo e
candido.
Harry era corso in infermeria a chiamare Madama Chips, mentre io
tentavo di
toglierti le mani dalla faccia!
“Ron, Scusa!Non volevo, mi dispiace! Fammi vedere!”
Tenevi la
testa china…Non
volevi ascoltarmi!Tu, il mio adorato testardo!
“Ronald Weasley, ti ordino
di farmi vedere come ti ho
conciato! Obbedisci se non vuoi che ti scagli contro una Maledizione
senza
perdono!”
Subito ti
eri scoperto
il volto, ridendo.
“Non ne avresti mai il coraggio!”
“Oh, Ron…Spero di non averti rotto il naso!”
Avevo
riempito la mia
mano di neve e te la stavo tamponando sul naso, facendola colorare di
un rosso
vivo.
Intanto mi
guardavi
negli occhi e non dicevi una parola.
Il tuo
respiro a
contatto con il freddo invernale si trasformava in nuvole tiepide che
mi
scaldavano le guance.
“Che hai da
guardare?”
Ti avevo
chiesto, mentre
tentavo di porre fine a quell’inutile spargimento di sangue.
“Hermione, tu ed io siamo amici?”
Ero rimasta
sconvolta
da quella domanda.
“Ma certo che lo siamo Ronald!Tu ed Harry siete i miei migliori amici, non te lo ricordi?”
Avevi
rivolto lo sguardo
al cielo, come se fossi seccato, poi tutto d’un tratto avevi
sputato fuori la
verità.
“Senti, Hermione…questo triangolo non mi sta bene più!Non mi è abbastanza starti accanto come amico, voglio stare con te in un modo speciale, unico!Perchè tu conti molto di più per me…voglio poter renderti felice, sentirti ridere, consolarti, abbracciarti…come farebbe un ragazzo con la sua amata!Perchè è proprio questo che voglio essere per te, Hermione!Non il tuo compagno di squadra, non quello che aiuta te e Harry a combattere i seguaci di Voldemort ma soprattutto…non il tuo migliore amico!Io voglio essere il tuo ragazzo!”
Quelle
parole mi
avevano sciolta.
Sentivo il
cuore
battermi all’impazzata da sotto i vestiti.
Mi ero
avvicinata,
portandomi a pochi centimetri di distanza dal tuo viso.
In quel
momento aveva
incominciato a nevicare.
Grossi
fiocchi
cristallini si posavano sui tuoi capelli rossi, bagnandoli.
Poi i nostri
occhi si
erano posati su un ramo che magicamente svolazzava sopra le nostre
teste.
“Vischio”
Avevo
precisato, anche
se tu l’avevi capito benissimo.
“Ora sei costretta a baciarmi…perché se credi che io me ne resterò qui seduto, con la faccia sporca di sangue, come un cretino, senza che tu faccia nulla, …ti sbagli di grosso!!!”
“Ron, stai rovinando l’atmosfera…”
Mi ero
avvicinata
ancora di più.
“No, perchè…”
Ti avevo
messo
l’indice sulle labbra ma tu…nulla!
“Vuoi stare zitto, Ron?”
“Scusa, ci tenevo a sottolineare che non tu faresti mai una cosa del genere perché ti faccio schifo,vero?”
“Non sai quanto…”
E ti avevo
baciato,
lasciandoti incredulo, sbalordito,
esterrefatto…insomma…non te lo saresti mai
aspettato!
Abbiamo
continuato a
giocare con le nostre labbra, mentre la neve scendeva pesante e il tuo
naso
sanguinava ancora più abbondantemente di prima, sporcandomi
il colletto.
Mi ricordo
anche che
Madama Chips aveva detto ad Harry “Signor Potter, non mi
sembra che il signor
Weasley stia così male!” e se ne era tornata in
infermeria.
Anche Harry
aveva
deciso di lasciarci soli, non prima di aver sorriso tra sé,
soddisfatto perché
il suo migliore amico ce l’aveva fatta.
Che bei
ricordi!
La nostra
adolescenza…tu la ricordi, amore?
A me il
passato non
serve più perché mi godo il presente fino alla
fine dei miei giorni, fino al
mio ultimo battito di cuore…fino all’ultimo
respiro.
Con te.
Mi giro sul
letto e ti
guardo, mentre stai ancora dormendo.
Mi sporgo
verso di te
e delicatamente ti bacio.
Sorridi e ti
muovi un
po’ senza svegliarti.
Mi accuccio
accanto a
te, con la testa sul tuo petto.
Porto
davanti agli
occhi la mano sinistra.
Un anello
d’oro
risplende intorno al mio anulare.
Il tuo
leggero russare
mi fa sorridere e inizio ad ascoltare i tuoi profondi respiri, mentre
tu sei
ancora nel mondo dei sogni.
Dormi,
dormi,
tesoro…resta ancora un po’ tra le braccia di
Morfeo perché quando ti sveglierai
ci saranno le mie, pronte ad accoglierti!