Endou Mamoru, diciannovenne super appassionato di calcio si trova in grande difficoltà.
Non si tratta di una partita contro avversari di talento, non riguarda la creazione di una nuova tecnica e nemmeno un decisione su una strategia di gioco, per una volta il pallone non invade costantemente la sua mente.
Ed è proprio questo il grande problema.
I suoi occhi per la prima volta ardono di un fuoco totalmente diverso dal solito, dentro di loro è vivido un forte sentimento mai provato in vita sua.
L’amore.
Ha perso la voglia di correre in campo, preferisce restare in panchina insieme a lei.
Ha perso l’appetito, non vuole mangiare niente che non sia stato preparato dalle sue mani.
Ha perso il sonno, il suo viso tormenta i suoi pensieri ogni notte.
Per lui ormai non esiste nient’altro all’infuori di Natsumi Raimon.
Non fa altro che darsi dello stupido, ci ha messo ben cinque anni a capire di essere sempre stato innamorato di lei.
Endou cammina lentamente, strofinandosi i capelli imbarazzato.
Natsumi partirà il giorno seguente per l’America, una nazione in cui i bei ragazzi pronti a corteggiarla non mancano e lui non vuole che gliela portino via, vuole essere l’unico a bearsi di quel suo angelico sorriso.
Non può impedirle di partire, sarebbe da egoista.
Resta quindi un'unica e semplice soluzione, dichiararle il suo amore e ad avere la certezza che sarà per sempre solo sua.
“Non ho preparato nessun discorso….”
Il portiere non è mai stato un asso con i discorsi, soprattutto se questi hanno come tema l’amore, un campo in cui è sempre stato una vera frana.
E quando la vede immobile davanti ad un albero in fiore, i capelli mossi dal vento e le labbra incrinate in un dolce sorriso non può far a meno di arrossire, iniziando a sentire il cuore battere sempre più velocemente.
“N-Natsumi….”
No, non riesce a non balbettare.
“Endou…”
La ragazza lo guarda, ampliando quel sorriso cosi puro ed innocente che gli fa aumentare il batticuore.
Le gambe gli tremano, il respiro gli si mozza in gola, non riesce a resistere alla sua bellezza.
“Di cosa volevi parlarmi, Endou?”
Il cervello gli va in tilt, non riesce più a pensare razionalmente.
“Natsumi, quando sto con te mi sembra di essere in mezzo ad un campo di calcio. Mi trovo a mio agio, sono felice e ci resterei per sempre se mi fosse possibile. Tu sei il mio pallone, un elemento importante a cui mai potrei rinunciare. Hai fatto goal nella rete del mio cuore e hai vinto la partita. Hai vinto me.”
Segue un imbarazzante e teso silenzio, Endou non può credere di aver detto veramente quelle cose senza senso.
La giovane Raimon ride, lasciando che il suo viso si colori di un rosso acceso.
Per lei quelle parole sono molto più importanti di un semplice ti amo.
“Vorrei poterti ripetere le stesse parole ma non credo che avrebbero lo stesso effetto.”
Si avvicina al ragazzo, stampandogli un leggero e dolce bacio sulle labbra.
Per lui quel piccolo gesto è la realizzazione di un sogno.
Sorride felice, stringendola affettuosamente a sé mentre dei fiori iniziano a piovere su di loro.
E’ amore vero quello che provano l’uno per l’altra, è cresciuto con il tempo e con il tempo diventerà sempre più forte.
Sia Endou che Natsumi hanno la certezza che non si lasceranno mai.