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Autore: ChiaStyles97    08/02/2013    5 recensioni
La mattina del 21 Maggio 2017, Claire Elisabeth Smith sta per coronare il suo sogno: sposarsi con l'uomo della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Il suono inaspettato della sveglia mi fece sobbalzare sul letto.
Quando realizzai che giorno era, un sorriso spontaneo parve sul mio viso. Allungai la mano sul lato destro del letto matrimoniale ritrovandomi ad afferrare il nulla.
Mi girai verso il comodino e guardai l’ora: erano le 6:09. Ero in ritardo: sarei dovuta trovarmi da Charlotte, la mia migliore amica, alle 7.
 
Scesi in cucina per fare colazione e trovai un biglietto sul tavolo: ‘Sono andato da Lou per prepararmi, lo so che in questo momento mi starai odiando perché non ti ho svegliato, ma stavi dormendo così bene, e oltre tutto porta male vedere la sposa prima del matrimonio. Lo so che questo ragionamento non ha senso perché non avevi ancora l’abito, ma meglio prendere tutte le precauzioni.
Ti aspetto all’altare, Ti amo’.
 
Mi si illuminarono gli occhi: quello era il giorno del mio matrimonio, il giorno che aspettavo da troppo tempo, fin dal primo momento che avevo incrociato il suo sguardo.
Quando ci eravamo conosciuti aveva appena finito di partecipare ad x-factor.
 
*Flashback
Quel giorno, il 21 Settembre del 2010, mentre stavo scendendo le scale per prendere la metro, un ragazzo mi passò vicino correndo nella direzione opposta alla mia, e mi strappò la borsa. Risalii le scale il più veloce che potei e, senza accorgermene, un altro ragazzo stava correndo nella mia stessa direzione e quando arrivai all’uscita della stazione, vidi che quest’ultimo era riuscito a fermare il ladro e mi stava riportando la borsa.
“Tieni.” Mi disse ancora con un po’ di fiatone porgendomela. “Grazie mille. Se non fosse stato per te ora sarei disperata.”-“Figurati.” Ci fu un attimo di silenzio e poi gli chiesi:”Beh cosa posso fare per ringraziarti?” Ci pensò un po’ e poi mi disse che un caffè andava bene.
“Comunque piacere, Harry.” Mi porse la mano e ricambia la stretta. “Claire.”
Andammo nel primo bar che trovammo lì vicino, e cominciammo a parlare. Dopo lo riconobbi, aveva partecipato ad x-factor, faceva parte di una band, i One Direction se non sbagliavo.
 
Mentre mi raccontava la sua esperienza al talent show, cominciai a non ascoltarlo più di tanto: ero ipnotizzata dai suoi occhi verde smeraldo, ed osservandoli bene avevo notato che cambiavano sfumature a seconda della luce. Erano di un colore indescrivibile, difficile da spiegare a parole, ma se li vedevi rimanevi senza parole. Non avevo visto occhi più belli fino a quel momento.
Mi incantai anche parecchie volte di fronte al suo sorriso, era perfetto, aveva dei denti perfetti bianchi e la bocca era incorniciata da due fossette adorabili, che rendevano il suo sorriso ancora più bello e attraente, se possibile.
 
Quando dovemmo salutarci, ci scambiammo i numeri di telefono.
Fine flashback*
 
Cominciammo a sentirci tutti i giorni e a vederci molto spesso, ma non successe niente fino al 21 settembre del 2011, esattamente un anno dopo. A causa del tuor e di tutti gli impegni che aveva all’estero non eravamo riusciti a vederci molto spesso.
Il 21 settembre però uscimmo a cena insieme, e quel giorno ci baciammo per la prima volta.
Il mese dopo ci mettemmo insieme, il 21 ottobre.
 
Stavamo insieme da 5 anni ormai, da quando avevamo 17 anni, e il giorno del nostro anniversario mi chiese di sposarlo.
 
***
“Dai Harry! Dimmi dove stiamo andando, mi stai facendo venire i nervi!” Continuai a pregarlo, ma non voleva svelarmi niente. Era tutto il giorno che mi diceva che aveva una sorpresa per me, dato che era il nostro quinto anniversario, e , quando arrivarono le sette di sera, uscimmo e prendemmo la macchina diretti non so dove. In più mi aveva bendato, quindi non potevo neanche cercare di riconoscere la strada.
“E’ da questa mattina che ti dico di no, dovresti rassegnarti.”-“Dai ti prego, posso togliere la benda, almeno per due secondi.. sai.. mi mancano i tuoi occhi.” Da un lato era vero, volevo vedere i suoi occhi, anche se ormai conoscevo ogni sua sfumatura a memoria; ma lo avevo detto più che altro perché volevo scoprire dove mi stesse portando. Scoppiò a ridere. “Sai, non potevi inventare scusa migliore. Comunque è ancora no.” Sbuffai e incrociai le braccia sotto al seno. “Tra poco siamo arrivati, tranquilla amore.” Mi lasciai sfuggire un sorriso, ogni volta che mi chiamava ‘amore’ il cuore mi batteva ancora più forte di quanto non lo facesse già normalmente in sua presenza, e riusciva a sciogliermi. “Vedi, stai già sorridendo.” Maledetto mi aveva notato. Cercai di rimettere il broncio, senza troppi risultati. Era inutile, riusciva sempre a mettermi di buon umore.
 
 
“Siamo arrivati.” Annunciò. Scese dalla macchina, mi aprì la porta e mi afferrò la mano per aiutarmi a scendere. Appena scesi un odore di sale mi invase le narici.
“Posso togliere la benda ora?”-“No. Ora cammina.” Camminavo molto lentamente per paura di cadere, anche perché il terreno non era molto stabile, mi sembrava di camminare sulla sabbia.
Ad un tratto si fermò e mi slegò la benda.
Quando aprii gli occhi, li sbarrai dallo stupore.
Eravamo in spiaggia, il mare era calmissimo e il cielo era stellato più che mai. Notai una coperta poggiata sulla sabbia con un cestino da picnic sopra e vari petali di rosa rossi che circondavano quest’ultima.
Mi voltai verso Harry e lo baciai. “Grazie.”-“Vedi che ne è valsa la pena tenere la benda?” Annuii, incantata ancora dalla bellezza di quel posto. “E’ bellissimo.” Mi sorrise e mi condusse verso la coperta. Harry sapeva bene che non mi piacevano le cose troppo ‘lussuose’, per questo aveva organizzato il tutto in un posto tranquillo e dove i fotografi ci avrebbero trovato difficilmente.
 
 
Dopo aver mangiato mi sdraiai vicino a lui, poggiando la testa sul suo petto.
Parlammo per un sacco di tempo, ad un certo punto Harry si alzò.
“Dove vai?” Gli chiesi. “Arrivo subito.” E mi sorrise.
Dopo pochi minuti tornò e si mise in piedi davanti a me. “Tutto a posto?” Domandai preoccupata, sembrava nervoso. “Si, vieni”. Mi porse la mano e mi alzai. Mi trovai di fronte a lui, e dopo un po’, cominciò a parlare:” E’ da un po’ che ci pensavo, e ho capito che il 21 è il nostro numero fortunato. Ci siamo conosciuti il 21 settembre, ci siamo baciati per la prima volta il 21 settembre, ci siamo messi insieme il 21 ottobre. Eh.. beh ho pensato ‘quale data migliore potevo scegliere?’ –fece una pausa, prendendo un bel respiro- Così ho deciso –si inginocchiò davanti a me- io ti amo, e voglio passare il resto della mia vita con te. Lo so che abbiamo solo 22 anni e che magari per te è presto perché stai ancora finendo l’università, ma io non voglio sprecare altro tempo. Voglio tornare a casa tutte le sere da te, mia moglie, e poter dire di essere sposato con la donna più perfetta al mondo. Non sono mai stato più convinto di una decisione in tutta la mia vita, e sono anche agitato perché se mi dirai no, non so cosa sarei capace di fare. Ma so che farei una cosa: ti aspetterei per sempre.
Quindi, Claire, vuoi sposarmi?” Aprì una scatola blu di velluto che rivelò un anello fine, con un diamante non troppo vistoso su di esso. Era semplice, proprio come piaceva a me, e come me lo ero immaginato molte volte da bambina. Me lo mise.
 Fino a quel momento avevo le lacrime agli occhi, ma appena finì di parlare cominciai a piangere dalla felicità e gli buttai le braccia al collo. Cademmo sulla sabbia e cominciai a baciarlo.
“Lo prendo per un si questo?” Chiese, ora più rilassato. Lo fissai negli occhi:“”.
***
 
Ero ancora ferma in cucina con il suo biglietto davanti a me. Oggi, il 21 maggio, mi sarei sposata con l’uomo della mia vita.
Guardai l’orologio appeso alla parete e mi insultai mentalmente, pensando a tutto quello che era successo con Harry, ero in ritardo: erano le 6.40, avevo venti minuti per farmi la doccia, vestirmi e andare da Charlotte.
 
Riuscii ad arrivare da Charlotte alle 7.10, solo dieci minuti di ritardo.
Suonai il campanello e mi aprì subito mia sorella, Kate.
“Era ora.”-“Scusate”. Entrai e mi diressi subito in camera di Charlotte, dove trovai lei e mia madre.
“Sei in ritardo! Tra poco arriva la truccatrice.” Mi avvisò Charlotte. Annuii. Cominciai ad agitarmi. Mancavano poco più di quattro ore al matrimonio, e io non ne ero ancora del tutto cosciente.
 
Pochi minuti dopo arrivò la truccatrice e verso le 8.30 fui pronta; subito dopo di lei la pettinatrice cominciò ad armeggiare con i miei lunghi capelli castani, raccogliendogli in uno chignon particolare.
 
Erano le 10, la messa si sarebbe svolta alle 11.30.
Indossai un vestito che avevo scelto dopo molte indecisioni: avevo optato per un vestito bianco, stretto fino al bacino, che poi si apriva in una serie di pieghe svolazzanti che ricordavano la forma dei petali di una rosa. Era abbastanza lungo, ma con poco strascico.
 
Ero rimasta in camera solo con la mia migliore amica. Continuava a parlarmi per distrarmi, dato che aveva notato la mia agitazione, ma con scarso successo.
“Claire?” Mi voltai nella sua direzione. “Uhm?”-“Adesso mi ascolti bene, chiaro?” Più che un consiglio sembrava un ordine. “Stai per sposarti con l’uomo della tua vita, state insieme da quasi 6 anni, lui ti ama e tu lo ami, che problema c’è? Capisco che tu sia agitata, lo sono pure io che non mi sposo, ma andrà tutto bene. Ci sono tutti i tuoi parenti, e non devi neanche preoccuparti dei giornalisti! Harry è riuscito a fare in modo che il vostro matrimonio non venga ripreso e trasmesso alla televisione, quindi vedila così, se piangi e ti cola il trucco, nessuno ti vedrà!” L’ultima parte poteva evitarsela. “Grazie per le parole di conforto, davvero.”-“E’ un piacere. Ora vado di sotto, ma tu stai qui, c’è una sorpresa per te.” Mi abbracciò e uscì.
Dopo pochi minuti qualcuno bussò. “Avanti.” Dissi. Stavo guardando fuori dalla finestra, per fortuna il sole splendeva e faceva caldo; oggi Londra era dalla nostra parte.
“Vorrei entrare, non sai quanto. Ma sai, porta male vedere la sposa con il vestito”. Corsi subito vicino alla porta, tirai la maniglia per aprirla, ma la porta era chiusa a chiave.
Sentii la risata di Harry provenire dal corridoio:”Uscendo Charlotte ha deciso di chiudere la porta a chiave, e direi che ha fatto bene.”-“Ma io voglio vederti!” Mi lamentai come una bambina piccola. “Tra un’ora e mezza di vedrai.” Ci furono parecchi minuti di silenzio, poi mi decisi: dovevo chiederglielo, vedere se era sicuro di voler passare il resto della mia vita con me. “Harry”-“Si?” Presi un respiro profondo. “Sei sicuro di volerti sposare?”-“Cos’è, Claire Elisabeth Smith si sta tirando indietro?” Aveva cercato di scherzare, ma notai nella sua voce un po’ di agitazione. “No, magari tu..” Lasciai la frase in sospeso, sperando che avesse capito. “Hai paura che io mi possa stancare di te?” Annuii, anche se non poteva vedermi. “Secondo te ti avrei proposto di sposarmi, per poi lasciarti tra qualche anno?” Sembrava ‘deluso’ da quello che gli avevo detto. Mi maledii mentalmente, come avevo potuto dubitare di quello che provava per me? Me lo dimostrava tutti i giorni. “E’ che.. Tu sei famoso, hai un sacco di ragazze che vorrebbero stare con te, molto più belle di me e..” Lo sentii sbuffare da dietro la porta. “Ci risiamo.” Mormorò. “La pianti di dire cavolate, Claire? Io ho deciso di sposarmi con te perché ti amo, sei perfetta, perfetta per me. E non mi interessa delle altre ragazze, perché per quanto possano essere belle, tu sei bellissima. Quindi smettila. Ho capito che sei agiata, e lo sono anche io, ma andrà tutto bene: tra poco sarai la signora Styles.”
Mi morsi il labbro per non urlare dalla gioia, ancora una volta aveva tolto le mie paure.
“Beh devo andare, Louis e i ragazzi mi aspettano.”-“Harry, ti amo.”-“Anche io, non sai quanto.”
 
 
 
Erano le 11.15, tra un quart’ora sarebbe iniziata la cerimonia.
Salii in macchina con Charlotte, visto che era la mia damigella. Mia madre, mio padre e mia sorella erano andati prima di noi.
Durante il viaggio nessuna delle due parlò, io ero troppo occupata ad agitarmi, e se Charlie avesse parlato, di sicuro mi avrebbe trasmesso anche la sua agitazione.
 
Scesi dalla macchina e trovai mio padre che mi aspettava fuori dalla Chiesa.
Lo raggiunsi lentamente, per non cadere.
 
“Pronta?”-“Si, andiamo.” Mi prese sottobraccio e prima di entrare dissi a mio papà:”Non farmi cadere”-“Certo che no amore.” Appena varcammo l’entrata partì la marcia nuziale.
Incrocia lo sguardo di tutti gli invitati, ma mi soffermai su quello di Harry: era bellissimo, e sorridente, come sempre.
Cominciai ad aumentare il passo, per percorrere più velocemente la lunga navata che ci separava.
Una volta arrivata davanti a lui, mi sorrise ancora di più e mi sussurrò:”Sei bellissima.”
 
Il prete cominciò a celebrare il matrimonio e, dopo un tempo che mi sembrò infinito, si rivolse a Harry:”Vuoi tu, Harold Edward Mildward Styles , prendere la qui presente Claire Elisabeth Smith come tua legittima sposa, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?” Harry mi guardò negli occhi e disse:”Non aspetto altro.” Tirai un sospiro di sollievo, sapevo che avrebbe detto si, ma con tutta l’agitazione che avevo, avevo paura che avrebbe rifiutato all’ultimo momento.
Il prete rivolse lo sguardo verso di me:”Vuoi tu, Claire Elisabeth Smith, prendere il qui presente Harold Edward Mildward Styles come tuo legittimo sposo, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi?”
 
 
“Lo voglio.”
“Per il potere conferitomi dalla Chiesa, vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.”
Harry si voltò verso di me e mi stampò un bacio corto, ma delicato.
Partì un applauso inaspettato dai presenti. Harry si avvicinò e mi disse, a voce bassa:”Ps, ti amo.”
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Buon pomeriggio Jquesta è la mia prima one-shot, quindi non sono ancora molto pratica.
Mi è venuta in mente di scriverla ieri mattina, a scuola, durante una lezione di matematica moltoo interessante :D
Beh che dire, spero che vi sia piaciuta e che possiate lasciare una recensione, anche piccolina Jaccetto anche le critiche J
Un bacio, Chia <3 
  
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