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Autore: Givemelove_69    08/02/2013    1 recensioni
Due ragazzi e la loro storia.
Amicizia o amore? Forse nemmeno loro sanno quale sentimento li lega.
Tutto impossibile come possibile.
Una storia nuova,che non ha limiti di tempo.
Violet e Daniel,tutto non è come sembra.
Leggere non basterà,bisognerà andare oltre alle semplici parole scritte.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un anno e sette mesi dopo.
 
Erano passati ormai quasi due anni dopo quella promessa,io e Daniel eravamo diventati migliori amici. Non avevamo mai litigato,c'eravamo sempre stati per l'altro. Avevamo sempre mantenuto quella promessa. Sapevamo tutto dell'altro.
Lui era sempre a casa mia,passavamo qualsiasi ora insieme.. quelle del giorno come quelle della notte. Tra di noi non c'era malizia.
Eravamo uno la metà dell'altra. Era la persona più importante della mia vita. Tra le sue braccia ero e mi sentivo al sicuro. Era la figura maschile che non avevo mai avuto. La MIA figura maschile. Ci amavamo come si amano due fratelli,più di qualunque altra cosa al mondo.
Daniel ormai mi faceva da padre,da madre,da fratello,da migliore amico. Era davvero tutto per me. 
Cosa me ne facevo di un fidanzato se avevo lui?
Era geloso di qualsiasi essere maschile che si avvicinasse a me.
Ero gelosa di qualsiasi essere femminile che si avvicinasse a lui.
Lui era mio ed io ero sua,questo non si discuteva! Non avevamo bisogno di nessuno,solo di noi.
Molte volte sua madre credeva stessimo insieme e ogni volta che lo diceva Dan si faceva rosso come un peperone.
Era timido il mio orsetto di panda cuccioloso u.u
Anche altre persone dicevano la stessa cosa,ma a nessuno dei due dispiaceva. In fondo era vero. Nessuno doveva avvicinarsi all'altro,sarebbe successo un patatrak. Quindi se gli altri pensavano che stavamo insieme ci avvantaggiava. Non avremmo commesso nessun omicidio.
Daniel:"Hey,buongiorno piccola panda." disse dandomi un bacio sulla guancia,con ancora la voce impastata dal sonno.
Aveva dormito da me anche quella notte.
Violet:"Buongiorno cucciolo di panda." gli dissi ricambiando il bacio.
Daniel:"È da molto che sei sveglia piccolina?"
Violet:"Più o meno,mi piace vederti dormire,lo sai.. sei il mio panda cuccioloso" gli dissi facendo la faccia che ama tanto.
Daniel:"Amo quella faccia.." disse con la voce da bimbo,per poi continuare:"lo abbracci il tuo migliore amico?"
Violet:"C'è bisogno di chiederlo panda coglione?" gli dissi abbracciandolo,il nostro abbraccio mattutino non poteva mancare.
Daniel:"Dai,mettiamo da parte i panda stamattina e andiamo a fare colazione,che stai mangiando poco." disse alzandosi dal letto.
Violet:"Fanculo Dan,preferisco i panda." dissi iniziando a ridere e facendo ridere anche lui. Amavo il suo sorriso.
Insieme andammo in bagno per sciacquarci la faccia. Poi mi strinse,mi diede un bacio in testa e scendemmo a fare colazione.
Violet:"Cosa ti va di fare oggi?" gli dissi prendendo il latte dal frigo.
Daniel:"Ho notato che fuori c'è un sole che spacca le pietre,ti va di andare a mare?"
Violet:"Beh,sì.. effettivamente fa caldo. Va bene,andiamo a mare!" gli dissi facendo un mega sorriso.
Mi versai il latte nella ciotola,ci misi il caffè dentro e inzuppai i miei adorati pan di stelle.
Il latte lo bevevo sempre freddo,anche in inverno.. con quel caldo non l'avrei mica bevuto caldo.
Daniel:"Io vado a mettere il costume,muoviti che si schiatta!" mi disse salendo le scale.
Con un solo sorso finii la ciotola di latte e salii su per mettere il costume. Daniel era già col costume e si era già vestito.
Preparai il borsone con i telo mare e lo poggiai vicino al letto. Presi il costume che più mi piaceva,una canottiera e un pantaloncino. Andai in bagno e indossai tutto. Quando uscii c'era Dan con il borsone in mano che mi aspettava.
Daniel:"Sei pronta? Possiamo andare?"
Violett:"Sì,andiamo."
Scesi le scale ed aprii la porta,mi scostai per far passare prima Dan che aveva il borsone in spalla. Appena mi sorvolò,chiusi la porta e da lontano aprii la macchina. Lui mise il borsone dietro al cofano mentre io mi misi alla guida.
Si avvicino,mi sorrise e poi disse:"Piccola,tu stai dal lato del passeggero."
Lo guardai,stava facendo la sua faccia da cucciolo.
Violet:"E va bene.." gli dissi andando al lato opposto.
Durante il tragitto c'era lo stereo che ci faceva compagnia. La canzone che riproduceva era una delle mie preferite.
Dan lo sapeva,infatti iniziò a cantare.
 
Non posso stare senza te!
Forse non l'ho detto mai,
ma se la vita durasse un attimo,
io quell'attimo ti vivrei.
Ho fatto sogni bellissimi,
che la notte ha portato via con sè.
Ho fatto sogni bellissimi,
che ho ritrovato incontrando te.
Quando sei con me,mi stringi a te.
Mi giuri che RIMANI!
Dentro di me,senza un perché.
Sei il mio oggi e il mio domani.
Mi prendi la mano,mi porti lontano.
Mi chiedi se ti amo.
Io non saprei fingere.
SE AMARE E' VIVERE,IO NON VIVO SENZA TE!
 
Si girò verso di me,sorridendomi. Poi continuò,guardandomi ancora.
 
Amami,nel cuore.
Amami,nell'anima.
Amami.. nei sogni e nei bisogni che hai.
Amami.. respira.
Amami.. se è vita.
Amami,sei il confine tra sogno e realtà.
 
I suoi occhi non si staccavano da me,mi guardava,cantava e sorrideva.
 
Non posso stare senza te,forse questo già lo sai.
 
Si fermò. Eravamo arrivati. Scendemmo dall'abitacolo,prese il borsone e insieme ci dirigemmo alla spieggia.
Appena arrivati stendemmo entrambi i nostri telo mare sulla sabbia. Mi tolsi la maglietta e i pantaloncini,e li misi nel borsone. Poi lui si tolse la maglietta. Dan era cambiato dopo due anni,il suo corpo si era sviluppato del tutto. Aveva gli addominali scolpiti,da far mancare l'aria.
Ero un ragazzo bellissimo,se non stupendo,ma non avevo mai pensato a lui in quel modo. O almeno credo. Insomma,era il mio migliore amico!
All'improvviso mi caricò sulle spalle.
Violet:"Dan,non dirmi che vuoi fare ciò che sto pensando!"
Daniel:"Dipende da cosa stai pensando!" disse ridendo.
Violet:"Daaaanieeel,lasciaaaaami!" dissi urlando come una bambina.
La gente in torno ci guardava,ma poco me ne importava! Oh,mi voleva buttare nell'acqua fredda senza pietà,dovevo oppormi!
Violet:"Ti prego,ti supplico.. farò ciò che vuoi,ma lasciami"
Daniel:"Tipo? Cosa faresti?" disse fingendosi curioso.
Violet:"Qualsiasi cosa vuoi,basta che mi lasci!"
Daniel:"Mh.. fammici pensare. NO!" disse ridendo e cominciando a camminare.
Mi dimenavo come una bimba,scalciavo e gli davo pugni. Ma niente non mi lasciava. Eravamo quasi arrivati sulla riva,stavo per morire congelata D:
Violet:"Dai Dan,ti prego,lasciami stare. Non voglio morire così giovane!" dissi con una voce melodrammatica.
Daniel:"Maddai Violet,è solo un po' d'acqua fredda.." disse ridendo.
Stavo per controbattere,ma non me ne diede il tempo. Si tuffò in acqua,con me in braccio -.-"
Violet:"Vaffanculo Dan!" dissi tremando.
Daniel:"Dai vieni qua.." disse abbracciandomi.
Quando mi staccai da lui aveva qualcosa di strano. Ma non ci feci molto caso,pensavo fosse solo un mio film mentale. Uscimmo dall'acqua e ci stendemmo al sole. Misi le cuffie al telefono e misi play. Diedi una cuffia a Dan,così avrebbe ascoltato un po' di musica anche lui. Rilassava entrambi.
 
Accarezzi le tue gambe mentre i tetti si concedono alla sera.
Con la mente tu mi chiami,mentre premi il tuo vestito alla ringhiera.
Io respiro i tuoi respiri nel tramonto di un dolcissimo tramonto.
Tutti colgono i colori,ma soltanto chi ha sofferto coglie il canto.
L'amore vuole amore,ma non sa mai il suo nome.
 
Dan mi strinse la mano. Questa canzone ci ricordava tante cose. I primi tre righi della canzone,ci ricordavano a quanto il tempo sia volato.
A quanto noi eravamo cambiati. E a come però eravamo sempre uguali. A come avevamo sempre affrontato tutto insieme. A quante volte avevamo urlato i nostri nomi,sussurrandoli. Era un contro senso,ma a noi bastava uno sguardo per capirci. Quanti giorni avevamo visto passare,uno dopo l'altro. I righi restanti,invece,ci ricordavano a quanto male avevamo avuto. Lui per la morte del padre. E io per la inesistenza dei miei genitori. Sua madre fece da genitore per entrambi. Ero molto affezionata a lei,era la madre che non avevo mai avuto.
Io e lui ci bastavamo,e se anche l'amore esisteva,il suo nome ci era ignoto.
 
L'amore vuole amore,per te,per me.
L'amore vuole amore,come la terra il sole.
L'amore vuole amore,per me,per te.
 
La strinse ancora di più. Non ne conoscevo il motivo.
 
Amo te nell'altra gente,sei la mappa del viaggiare mio da fermo.
Tu lenzuolo di settembre e coperta accesa contro un nuovo inverno.
E t'inseguirei nel mondo perché tu sei l'acquasanta del mio male.
 
La sua stretta si fece ancora più forte.
Quando all'improvviso qualcosa oscurò il sole.

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Angolo autrice:
Spero vi sia piaciuto questo capitolo,pubblicherò il prossimo al più presto!
Un bacio,Valentina.
  
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