Capitolo 10: Certe storie...
’Che strazio’ Pensò Lina sconsolata, dopo aver percorso diverse centinaia di
metri, tra scalinate e corridoi, all'interno del palazzo. ' Ma qui non si
arriva più...' continuò a rimuginare, le braccia penzoloni e l'espressione
esasperata.
La ragazza che la precedeva, la torcia alla mano, proseguiva spedita a passo di
marcia. Lina dietro ciondolava, maledicendo l'infame che aveva progettato quei
corridoi chilometrici, mentre i campanellini del velo che si era ricacciata in
testa in fretta e furia, le ricordavano ad ogni passo quanto fosse stato
ignobile Cedric ad assegnarle proprio QUEL travestimento!
Finalmente, l'ancella si fermò dinnanzi ad un alta porta, davanti a cui
stavano due guardie, ferme immobili.
" La principessa Shalinasch." Annunciò, dopo di che con un rapido
inchino si congedò dalla maga.
I due soldati sollevarono cerimoniosamente le corte spade all'altezza dello
sterno, facendo un passo indietro, e scostando i battenti della porta,
lasciando passare la maga, che trattenne a stento un sorriso, pensando a quanti
inutili salamelecchi stessero riservando in realtà a colei che erano incaricati
di tenere il più lontano possibile dal loro amato generale.
Il salone in cui si ritrovò una volta varcato l'ingresso, era simile in tutto e
per tutto a quello in cui si era svolto il banchetto di Imalg. Lina osservò la
lunga tavolata imbandita che le si parò davanti agli occhi, e con disgusto
squadrò il generale Larch, che seduto ad un'estremità, sollevò un calice di
vino nella sua direzione, salutandola con un sogghigno:
" Benvenuta, mia gentile e splendida ospite..."
Forse a quell’uomo avrebbe donato un colorito tendente al bruciacchiato...
Un servitore venne nella sua direzione, scortandola gentilmente all'estremità
opposta della tavola, e scostando la sedia imbottita per farla accomodare.
Larch non distolse per un attimo lo sguardo dalla maga, la quale però non vi
fece caso...
Momentaneamente la sua attenzione venne catturata da qualcosa di ben più
interessante...
CIBO!!!!
Nemmeno si rese conto di aver spinto via il povero servitore( che giaceva gambe
all'aria qualche metro più in là) mentre i suoi occhi registravano e
calcolavano quanto avrebbe potuto accaparrarsi di quel suntuoso banchetto...( Dei
del cielo, era dalla sera prima che non toccava cibo...)
*________*
Per la serie 'non facciamoci riconoscere '...
Lina arraffò alla velocità della luce una coscia di pollo, cacciandosela in
bocca, mentre con l'altra mano brandiva contemporaneamente forchetta, cucchiaio
e coltello!!
Un insistente tossicchiare, che andava avanti da qualche minuto, la riportò
però alla realtà, facendole momentaneamente abbandonare l'intero vassoio di
aragoste sulla quale si era avventata...
A quel punto, si rese conto di aver dato un tantino nell'occhio, a giudicare
gli sguardi allibiti dei servitori, e del generale medesimo...
Con una risatina nervosa abbassò la mano che stringeva ancora compulsivamente
il malcapitato crostaceo, e mentre lo stomaco, che già si apprestava ad un
lungo lavoro, le si contorceva rumorosamente, disse:
" He-he...scusatemi...ma da noi si usa così..."
Ok, era patetico. Ma se quel mentecatto di Cedric poteva usare questa scusa del
regno lontano per giustificare qualunque cosa...perchè non poteva farlo anche
lei??!!
Il generale riacquisì immediatamente self control, e con aria da piacione,
rispose:
" Non dovete giustificarvi cara principessa...Io sono un uomo di mondo,
conosco ed accetto qualunque cultura, quindi comportatevi pure nel modo che
ritenete più consono..."
Non ebbe finito la frase, che metà tavolata se ne era già andata, mentre la
ragazza non lo degnava più di uno sguardo!!
Larch dovette rassegnarsi a concentrare la propria attenzione su una piccola
fetta d'arrosto, che era tutto quello che riempiva il suo piatto, tagliandola
minuziosamente in pezzetti proporzionati ed ordinati...
Quando Lina ebbe mandato giù anche l'ultimo pezzo di pane con cui aveva
ripulito il piatto, lanciò un'occhiata dall'altra parte della tavolata, e
scoprì che Larch stava ancora ordinando nel piatto i quadratini dell'arrosto...
' Ci mancava giusto il maniaco dell'ordine...' Pensò tra se e se, ma in quella
l'uomo sollevò lo sguardo su di lei, e Lina si affrettò ad aggiungere,
battendosi soddisfatta la mano sulla pancia piena:
" Generale...la cena era ottima!!"^^
" Sono lieto che abbia apprezzato..." Rispose lui con il sopracciglio
alzato, osservando la pila di piatti tra cui spuntava la testa di Lina. Tornò
poi a sminuzzare la propria carne.
" Strano modo di approcciarsi al cibo..." Osservò la maga, quasi
irritata da quel tagliare e ordinare nel piatto, senza mai portare nulla alla
bocca.
Lui sollevò lo sguardo su di lei, gli occhi di ghiaccio puntati nei suoi, e
disse: " Mia cara, potrei dire lo stesso di lei..."
Gli occhi di Lina si fecero due fessure, e un sogghigno comparve sul volto
dell'uomo, che proseguì:
" Vedete, io ho una filosofia di vita...E la applico in qualunque campo.
L'ordine e la disciplina. L'ordine, perché è la forza che regola il caos. La
disciplina, perché è la forza che regola la mente abbietta dell'uomo. Così
anche con il cibo, che va selezionato..." E così dicendo tagliò una
strisciolina sottile di carne, infilzandola sulla forchetta " Ordinato, ed
infine...assaporato..." Lentamente portò la mano alla bocca, masticando la
carne, senza distogliere lo sguardo dalla maga.
Lina lo osservò, decisamente più schifata che ammirata. Mentalmente prese nota
del fatto che se mai un giorno...( 'se mai'...) un VERO uomo l'avesse invitata
a cena, avrebbe fatto bene a controllare il modo in cui si buttava sul cibo, e
stare in campana...
Al diavolo, il cibo esisteva per rendere più bella la vita!! Che senso aveva
sezionarlo scientificamente???
Involontariamente ripensò a come aveva diviso la cena con Gourry, quella sera ,
nella foresta...
Quando si dice...stomaci affini...
" Mi duole darle la notizia, CARO generale, che dei suoi perfetti ed
ordinati quadratini, una volta superata l'arcata dentale...non rimarrà che il
lontano ricordo..." Riprese Lina, con sarcasmo.
" Non è questo che conta, principessa Schalinasch..." Larch bevve un
sorso di vino " Le faccio un esempio, un po' banale...è come uccidere un
uomo, non so se mi spiego?"
Lina rabbrividì: " No, purtroppo...non credo di aver afferrato il nesso
che lega una fetta di arrosto con la morte di un uomo..."
" Ecco vede, un uomo una volta che è morto..è morto, no? Bene...Ma la
soddisfazione è nel modo in cui si uccide un uomo, non nella morte in se...Se
io torturo qualcuno, prima di ucciderlo, non è la stessa cosa che se lo uccido
a sangue freddo, mi sono spiegato adesso? Così è per questa fetta di
arrosto...se la divoro in un secondo, non avrò mai il piacere
dell'attesa..."
Bene, quindi non si trattava di un maniaco dell'ordine. Ma di un maniaco e
basta.
Lina avvertì un brivido nella schiena. Era seduta al tavolo con un uomo per cui
torture ed uccisioni, altro non erano che un piacevole passatempo...Eh già, era
sempre bello condividere i pasti con uno psicopatico...
La maga tentò di reprimere l'ondata di disgusto che la pervase. Era giunto il
momento di agire.
" Spero di non sembrarle inopportuna...Ma mi chiedevo, perché mai il re di
Seres non si trova nel suo regno, in questo momento?" Era meglio prenderla
alla larga...
" Il re governa due regni, lei è sfortunata se sperava di
incontrarlo...non si vedrà da queste parti per un bel po'...Ma ad ogni modo,
nella sfortuna, le è stata offerta la chanche di ricevere i servigi di un uomo
come me...E spero vivamente che saprà apprezzare...e ricambiare la
cortesia..."
Si, come No. Era una cosa che andava, per l'appunto, solo sperata...
" ......Comunque...perdoni l'insistenza, ma il re non aveva forse una
figlia...Sofia, mi pare di ricordare..." Continuò Lina con aria finta
ingenua.
Larch a quelle parole si fece vigile, i suoi occhi più attenti:
" Conosce la nostra principessa?" Chiese sospettoso
" Non di persona" Rispose prontamente la maga " Per sentito
dire..."
" Capisco. Spiacente, nemmeno lei si trova nel regno, in questo
momento...Ma le ripeto, se ha bisogno di qualcosa, può sempre chiedere a
me..."
Lina cominciava a spazientirsi, era meglio passare ad un approccio più diretto:
" Generale, cosa sa dirmi sulla biblioteca di Seres?"
Larch le scoccò un'occhiataccia, non aveva calcolato che quella misteriosa
fanciulla, oltre ad avere, a tavola, le stesse buone maniere di uno scaricatore
di porto, potesse essere anche un'inesauribile fonte di domande...
" Che è...una biblioteca." Tagliò corto seccato, scostando indietro
la sedia.
Mmmmm....Ma dai??
Larch, incurante del disappunto che si poteva leggere nello sguardo della maga,
schioccò piano le dita, e la servitù che stazionava pronta agli angoli del
salone, si diresse velocemente fuori, lasciandoli soli. Dopo di che si alzò
dalla sedia, avviandosi lentamente verso la maga:
" Non è niente di speciale, anzi, a parer mio, la sua fama è
sopravvalutata...è una stupida biblioteca, piena di libri polverosi, niente di
più..."
" Qualcosa deve pur valere, però...E della torre? Cosa mi dite della
torre?"
" Ah, la torre è una geniale trovata per attirare la fama di curiosi e
viaggiatori!Ma la realtà, mia cara, è che la torre... E' vuota, completamente
vuota! E il labirinto cade a pezzi...Anzi, sapete che vi dico? Non appena ne
avrò la facoltà, raderò tutto al suolo! E abiliterò uno spazio per i tornei e i
combattimenti!!"
Lina osservò dubbiosa il generale...forse quell'uomo non mentiva. Per lui era
veramente solo uno spreco di terra, quel labirinto.Forse anche Larch altri non
era che un burattino inconsapevole, in quella paradossale commedia.
Il generale sedette ad una sedia di distanza da Lina:
" Principessa Schalinasch, datemi retta, lasciate perdere questi
discorsi...parlatemi di voi...lasciate che io possa vedere il vostro volto,
lasciate che io possa vedere le vostre labbra..."
L'uomo si sporse in avanti, verso la maga, e fu allora che Lina notò un
particolare che le era sfuggito...
Il collo del generale era rigato da lunghi graffi rossi. Graffi che potevano
benissimo essere stati fatti dalle unghie di una donna...
Lina scansò la mano dal tavolo, prima che Larch vi posasse sopra la sua.
" No." Rispose secca. Ormai, era stufa di quella falsa cortesia.
Un guizzo attraversò lo sguardo del generale:
" Siete una bambina capricciosa..." Mormorò con un sogghigno, e
allungò la mano verso il volto della maga.
Lina in quel momento lo detestò ancora di più. C'era solo una persona, che
poteva permettersi di definirla bambina.
Chissà perchè poi...
Ma la parola 'bambina', pronunciata dalla calda voce di quell'unica persona,
suonava dolce come un abbraccio.
No, non l'avrebbe mai ammesso. Perchè fingeva che la cosa la infastidisse. Ed
era così, se si trattava di qualcun altro.
Ma non con Gourry. Perchè quando lui diceva 'bambina'...le faceva venire voglia
veramente di essere ancora una bambina....
Di farsi coccolare, come una bambina.
La voce di Larch, invece, era viscida. Era come un sibilo fastidioso, e Lina
desiderava solo che tenesse la bocca cucita.
" Generale...le consiglio di mantenere una certa distanza..." Gli
intimò
" Fate la preziosa, dunque?...Bene, adoro le donne che sanno farsi
desiderare..." Insisté lui, facendosi ancora più vicino.
Lina lo fissò torva...Quell'uomo voleva veramente finire male.
Larch raggiunse il volto della maga, e fece giusto in tempo a sfioralo con la
punta della dita, che si beccò un sonoro schiaffone.
Indispettito si ritrasse, mentre lo sguardo si faceva tagliente:
" Voi principesse, siete tutte uguali. Vi credete delle grandi donne,
capaci di rifiutare chi vi pare e piace...Ma adesso te la insegno io un po'di
buona educazione, non come quella pazza che hanno portato qui ieri..."
" Dov'è?" Chiese la maga, fronteggiandolo.
" Chi?" Chiese lui, un attimo interdetto.
" La pazza che hanno portato qui ieri. Perchè è della principessa Sofia
che stiamo parlando, giusto?" Domandò Lina spavalda.
Larch ebbe un attimo di incertezza, in cui parve valutare la situazione, poi
sorrise amaramente:
" Sei informata, a quanto vedo...Bene, bene...E visto che ci tieni tanto a
saperlo, 'quella pazza' è nello stesso posto in cui finirai anche tu molto
presto, dal momento che comincio a dubitare che tu sia una vera
principessa..."
Il tono che aveva usato era freddo. Calcolato.
" Ma prima..."
Sedette nuovamente alla sedia, prendendo un sorso dal calice di vino, mentre
Lina tendeva ogni muscolo, pronta ad agire.
Fu una questione di secondi...
Improvvisamente Larch scattò in avanti, tendendo le mani verso la maga, e
inavvertitamente con il gomito urtò il calice, che cadde a terra, andando in
mille pezzi.
Le dita fredde del generale afferrarono le braccia della maga, che però,
contrariamente ad ogni previsione, rimase immobile, pietrificata.
Lina in quel momento chiuse gli occhi, mordendosi il labbro inferiore.
Faceva troppo male.
No, non riusciva a pensare.
No, non poteva divincolarsi da quella stretta, non poteva muovere un dito.
Non poteva respirare.
Larch non esisteva più, non esisteva più niente in quel momento.
Solo il dolore.
Il dolore aveva un suono, un suono ben preciso.
E lei, l'aveva appena ricordato.
Il dolore, quello straziante che ti porta via tutta la vita in un secondo, per
lei , aveva il rumore del vetro che andava in frantumi.
Poteva sentire il fiato del generale sul collo, le sue dita stringere forte
sulla pelle.
Ma niente era, confronto al sordo scricchiolio che le aveva attraversato l'anima.
Fu questione di un attimo, e la sensazione devastante, lasciò nuovamente posto
alla vita reale.
Gli occhi di Lina si spalancarono poco prima che le labbra di Larch
raggiungessero il suo collo, e fu necessaria una semplice parola:
" Sleeping"
L'uomo ricadde all'indietro sulla sedia, la sua testa ciondolò per alcuni
secondi, dopodiché cadde pesantemente sul tavolo.
Il bernoccolo, il giorno dopo, era assicurato.
Lina si scosse, alzandosi dalla sedia e massaggiandosi le braccia, su cui erano
rimasti dei piccoli lividi viola. Lanciò una breve occhiata al generale che
dormiva della grossa accasciato sul tavolo.
" Mi sà che ti è andata di nuovo male, Don Giovanni..." Tentò di
ironizzare tra se e se, più che altro per non pensare a quanto appena
successo...
Inevitabilmente il suo sguardo si posò sulle schegge di vetro sparpagliate sul
pavimento.
Deglutì piano, e una piccola lacrima le rigò la guancia.
Lina si stupì, e si detestò. Va bene, c'era mancato un pelo che quel viscido le
mettesse le mani addosso, ma non era proprio il caso di fare piagnistei per una
tentata aggressione...
Ma forse, era meglio darsi quella, come scusa. In fondo, piangere per una
scampata violenza, era più credibile che piangere per un bicchiere rotto...
La maga pensò che doveva andarsene in fretta, invece si chinò, prendendo tra le
dita un piccolo frammento trasparente.
Quello era dolore.
Non avrebbe dovuto infrangersi, non poteva sopportarlo.
Il rumore di una vita che andava in mille pezzi, davanti ai suoi occhi, insieme
al suo cuore.
Era come se avesse combattuto tutta la vita, perchè le sue orecchie non
avessero mai dovuto udire quel suono.
Forse era nata, per impedire a quel vetro di scoppiare in un fragore
assordante.
" Sciocchezze." Le sue dita abbandonarono velocemente la scheggia di
vetro sul pavimento, mentre riacquisiva una certa dignità hai suoi stessi
occhi, finendola di fare la sentimentale, quando la situazione proprio non lo
richiedeva.
Con passo felpato si avvicinò alla finestra, lanciando un'occhiata al cortile,
che con suo grande disappunto, pullulava di sentinelle. Ok, la levitation era
fuori discussione.
Ma in fondo poi...poteva anche andarsene da dove era arrivata, no?
Mentre passava con tutta tranquillità attraverso la porta che le guardie
all'ingresso si premurarono di aprirle, si voltò leggermente verso una delle
due, e con sguardo severo aggiunse:
" Quando il generale si sveglierà, ricordategli che è un grande cafone!
Non ci si addormenta mentre si è a cena con una principessa!!" E così
dicendo superò i due, con aria di gran superiorità.
Gourry osservava le nubi scure nel cielo nero, andare e venire, lasciando
intravedere talvolta uno spicchio di luna. L'acquazzone era terminato, e una
persistente umidità impregnava l'aria che ancora profumava di pioggia; lo spadaccino
se ne stava appoggiato allo stipite del portone delle scuderie. E aspettava.
I suoi occhi tornarono nuovamente alle finestre illuminate del palazzo.
Sospirò.
Quando la maga gli aveva dato le spalle diretta a palazzo, non gli era rimasto
altro da fare che darsi una mossa.
"Voi non siete di queste parti, vero?" Aveva chiesto scettico un
garzone, mentre Gourry cercava di intavolare una conversazione aiutandolo a
trasportare un massiccio tavolo in legno.
"...Da cosa si capisce?" Aveva chiesto stupito lo spadaccino,
asciugandosi con la manica il sudore dalla fronte, non appena ebbero posato a
terra il pesante oggetto.
Il garzone scrutò nuovamente il bizzarro abbigliamento del biondo, dopodiché
sollevò leggermente le spalle:
"...Dall'accento..." Mormorò infine, temendo di offenderlo
riferendosi al bislacco mix di vestiti.
Gourry sorrise, come sorrideva sempre quando non afferrava fulmineamente un
discorso, e proseguì:
" Ho sentito che il re non si trova a palazzo ultimamente..."
Il garzone, che inginocchiato controllava la superficie del tavolo per
assicurarsene la levigatezza, sorrise leggermente:
" Così dicono...Ma lasci che le dica una cosa...qui nessuno l'ha visto
andare da nessuna parte!"
"Com'è possibile??" Chiese lo spadaccino, non nascondendo una punta
di stupore.
" Eh, com'è possibile...E' possibile che nessuno di noi è ancora
riuscito a capire perchè il re se ne sia tornato ad Imalg alla chetichella,
soprattutto per un motivo così importante..."
Lo spadaccino si fece vigile:
" Un motivo importante??"
" Mi dica lei se non è da considerarsi importante il matrimonio di una
figlia!!"
Gourry per poco non trasalì, ma il garzone proseguì:
" E comunque sarebbe dovuta essere una partenza festosa, soprattutto per
noi sudditi...Insomma, presto potremo conoscere la nostra principessa, vederla
sposa! Si dice che il re abbia trovato questa soluzione di compromesso per
metterla a capo di Seres, e non dover così affrontare interminabili viaggi tra
un regno e quell'altro, adesso che l'età avanza...Anche se, glie lo dico in
gran confidenza...quella povera ragazza non sà cosa la aspetta...Il partito
scelto, non è esattamente quello che si dice un esempio di integrità e
moralità...Va beh, ci accontenteremo di festeggiare al ritorno... "
Gourry cominciava ad avere il serio dubbio di non starci capendo più un
accidente:
" Mi scusi...ma temo di essermi perso qualche pezzo..."
Il garzone gli scoccò un'occhiata in tralice:
" Lo vede questo tavolo? E' un pezzo unico, lavorato con minuzia dai
migliori falegnami di Seres. E' il tavolo degli sposi. Quando il re tornerà da
Imalg con la principessa Sofia, festeggeremo il matrimonio di
quest'ultima..."
" E con chi si sposa?..." Chiese lo spadaccino, con un fil di voce...
" Ma che domande!! Con il braccio destro del re, l'illuminato che regge le
sorti della 'giustizia' quando costui è lontano..." Ribattè ironicamente
l'uomo, ma poi, cogliendo lo sguardo perso del biondo, aggiunse:
" Con il generale Larch..."
Lo spadaccino si scostò dallo stipite, lanciando un'ultima occhiata verso il
palazzo. Non sapeva che ore fossero, ma la mezzanotte non doveva essere
lontana.
Si scoprì incredibilmente nervoso, per una volta.
Quindi c'era sotto più di quanto avessero immaginato...
Lina si era dunque sbagliata. Sofia non era stata rapita solo per attirare lei
a Seres, ma per uno scopo ben preciso...
Andare in sposa a quell'essere indegno.
Quell'essere indegno che adesso si trovava dietro ad una di quelle finestre,
con Lina.
Già...
Gourry si rese conto di aver stretto i pugni con una tale forza da essersi
fatto male. Era meglio evitare di pensarci, o l'attesa sarebbe diventata
interminabile.
Doveva concentrarsi su Sofia, in quel momento.
.........................................................
Al diavolo, Lina sapeva cavarsela benissimo da sola. Non glie ne aveva dato
prova? Quindi perchè scaldarsi tanto??
Gourry varcò la porta delle scuderie, e un aspro odore di fieno umido colpì le
sue narici. Percepì a malapena il sommesso borbottio dei cavalli, che roteavano
impigriti le code e scrollavano le criniere, mentre lui li superava, arrivando
all'ultimo box.
I profondi occhi scuri del cavallo che Cedric aveva acquistato giù al
villaggio quel pomeriggio lo scrutarono attenti, mentre lo spadaccino gli
sfilava la bisaccia in cui erano contenuti i loro effetti personali, ed
estraeva le sue consuete vesti. Era giunto il momento di porre fine a quella
pagliacciata.
Quand'ebbe agganciato la spada alla cinta, si girò verso il cavallo, che lo
osservava annoiato:
" Cosa pensi che stia facendo...in questo momento?"
L'animale borbottò sommessamente, e lo spadaccino si sentì infinitamente
stupido...
" Borbotta pure, tu...Ma io non sono mica tranquillo, sai? Oh...lo so che
con lei c'è da stare in campana...Ma quell'uomo non mi piace, se lo vuoi
sapere...Non mi piace nemmeno un po'!!" Concluse il biondo lanciando
un'occhiata di rimprovero all'animale. Poi sospirò:
" Perchè non riesco a levarmela dalla testa?"
L'equino lo osservava placido, quasi sornione. Se avesse avuto il dono della
parola, forse avrebbe risposto tranquillamente:
" Non è che per caso ti stai innamorando, cavaliere??!"
Gorry appoggiò la schiena allo steccato di legno, e lentamente scivolò giù,
seduto tra il fieno.
" Che mi succede? Perchè non riesco a starle lontano? Perchè quando le
sono accanto ho sempre l'assurda sensazione di conoscerla da una vita intera?
Di doverla proteggere...da tutti i pericoli..."
Lina.
Quando aveva smesso di essere una ragazzina impertinente, e si era trasformata
in una dolce ossessione?
Gourry chiuse gli occhi.
Quando aveva smesso di essere una folle compagna di viaggio,e si era
trasformata in un desiderio dell'anima?
Lentamente scivolò nel sonno.
Lina.
Eppure....
C'era stato un momento, un momento inciso nella memoria dello spirito, che
andava avanti e si riavvolgeva di continuo, per poi vivere nuovamente appena
sotto la superfice sensibile del ricordo.
Il momento in cui Lina aveva smesso di essere semplicemente Lina.
E si era trasformata in un'unica ragione di vita.
Buio, silenzio...Solo la sua voce disperata.
Gourry inseguiva la sua luce dorata, nel tormento dell'incubo.
Lina scostò il pesante portone delle scuderie:
" Lighting" mormorò, e una piccola sfera luminosa apparve nel palmo
della sua mano, illuminando leggermente i profili dei cavalli che dormivano
quieti tra la paglia profumata.
" Ma che fine hanno fatto quei due idioti?" pensò la maga,
indispettita dall'assenza dei due compagni di viaggio. Mezzanotte era passata
già da una mezz'ora.
Con passo felpato raggiunse l'ultimo box, e lì si fermò di colpo, osservando con
sguardo stupito lo spadaccino che dormiva tra la paglia.
" Ma bravo!...Invece di stare in guardia lui dorme come un angioletto, il
signorino...!!"
Ma la maga si accorse subito che quello del biondo compagno di viaggio, non era
un beato sonno ristoratore. Gourry si agitava, borbottando parole che lei, da
lì, non riusciva a distinguere...
Lentamente gli si avvicinò, piegandosi verso di lui, e allora potè sentire
parole, che avevano sfiorato la sua vita in un tempo di cui non aveva memoria:
" Tu non te ne devi andare...Io ho bisogno di te, HO BISOGNO DI TE!!"
Erano parole disperate, le sue. Ma non poteva pensare di vivere senza. Senza...
Con un ultimo disperato sforzo tese le braccia più che potè. Non poteva
permettere che quella luce dorata si andasse spegnendo nelle tenebre del cosmo,
sparendo per sempre dalla sua vita...
E le sue mani attraversarono la luce. Le sue mani attraversarono gli anni e i
secoli, attraversarono l'eternità, e strinsero l'amore.
No, questa volta non se ne sarebbe andata....
Gourry spalancò gli occhi di colpo.
Le sue mani stringevano le braccia di Lina.
Forse nel susseguirsi delle notti e dei risvegli, anche il sottile limite che
discerneva i sogni dalla realtà era andato perduto. Forse sarebbero passati
ancora pochi secondi, e Lina si sarebbe dissolta nella sua mente.
Forse era solo l'illusoria sensazione che Lina potesse essere la risposta.
La risposta che viveva al confine tra il sonno e la veglia.
No, lei era veramente lì davanti a lui.
" S-scusami..." balbettò lo spadaccino, lasciando le braccia della
maga, senza però riuscire a distogliere gli occhi dai suoi.
" Scusami un corno..." Commentò Lina, senza a sua volta riuscire a
distogliere lo sguardo da Gourry " Non mi sembra di averti dato il
permesso di allungare le tue manacce sulla mia regale persona..."
" Io...Io...Era di nuovo quell'incubo." Rispose incerto lo
spadaccino.
" Sai, è un rischio che si corre se ci si addormenta mentre si è in
missione!!" Lo rimbeccò la maga, evitando di pensare al suo cuore che
pareva essersi fermato per una frazione di secondo, quando Gourry l'aveva
afferrata...
Una goccia di sudore scese per la tempia del biondo:
" Vorrei farti notare che qui l'unico puntuale sono stato io...Stavo
semplicemente aspettando." Ribattè. Ma poi il suo sguardo si posò sulle
braccia della ragazza, e i piccoli lividi violacei che le aveva lasciato il
generale balzarono subito ai suoi occhi:
" Lina, chi ti ha fatto questi??" Esclamò allarmato.
Lina si discostò da lui:
" Non è niente, non ti preoccupare...Diciamo che ho solo capito perchè ce
l'hai tanto con quell'uomo..."
" Ti ha messo le mani addosso?? Lascia solo che me lo trovi
davanti...." Saltò su lo spadaccino, ma lei lo bloccò:
" Gourry, sono solo due segnetti non farne una tragedia!!...Piuttosto, io
mi preoccuperei più per Sofia, credo che anche lei abbia avuto a che fare con
quel galantuomo di Larch..."
" Già..." rispose Gourry con sguardo truce.
Lina si sollevò,e a sua volta prese a rovistare nella bisaccia, impaziente di
riacquisire una certa dignità togliendosi quel ridicolo costume. Lo spadaccino
aspettò ancora qualche secondo, frastornato da quel risveglio...che non
sembrava affatto un risveglio. In effetti era stata una strana sensazione,
sognare di afferrare quella luce che lo ossessionava, e svegliarsi stringendo
Lina....
La cosa assurda era, che per una volta, l'incubo che lo perseguitava non gli
aveva lasciato l'amaro in bocca.
Bizzarro...Eppure svegliarsi accanto a Lina, aveva in qualche modo esorcizzato
la paura di aver perduto qualcosa di importante.
Lo spadaccino si sollevò in piedi, stiracchiandosi pigramente ed esibendosi in
un largo sbadiglio.
Lina scosse la testa, e tornò a concentrare la propria attenzione all'interno
della sacca da viaggio.
Da lì tirò fuori uno dopo l'altro i suoi stivali scamosciati, il suo prezioso
mantello, casacca e pantaloni...
" Gourry!!??" Esordì nei confronti del biondo, che la osservava
placidamente appoggiato al recinto, le braccia dietro alla testa.
" Uh...Che c'è?" Chiese lui, non afferrando al volo la situazione.
" TI DISPIACE???" Gli intimò lei, di un colore vagamente
tendente al bordeaux...
" Oh...Oh, certo, come no!!" Rispose velocemente lo spadaccino, che
leggermente arrossito, gli voltò immediatamente le spalle, mentre Lina si
apprestava a cambiarsi d'abito.
" Tu hai scoperto qualcosa di interessante, Lina?" Chiese Gourry,
giocherellando distrattamente con l'elsa dellaspada..
" Non molto. Credo che Sofia si trovi nelle prigioni del palazzo, ma per
il resto, sulla biblioteca e il labirinto niente di che...Sembra che Larch sia
coinvolto solo con il rapimento della principessa, ma che non sappia
assolutamente nulla di magia..."
Lina finì di sistemare la cintura:
" Puoi voltarti, adesso..." E così dicendo tornò a frugare nella
sacca. Trovò la sua spada corta, la bandana magica e i guanti. Poi le sue dita
strinsero qualcosa di morbido.
Un fazzoletto.
Doveva esserle sfuggito dalla tasca dove l'aveva riposto l'ultima volta che le
era capitato tra le mani...Il fazzoletto di Gourry. Si era ripromessa di
restituirglielo il prima possibile...Perchè ancora non si era decisa?
Già, perchè?
Inconsciamente arrossì, mentre senza farsi vedere, infilava quel piccolo
fazzoletto con la G ricamata tra le pieghe del mantello.
Si sentiva ridicola, ma non poteva far vedere a Gourry che si portava dietro il
suo fazzoletto dal giorno che si erano conosciuti!!!
La verità era che...le dava un senso di tranquillità infilare la mano in tasca,
e sentire quel morbido pezzo di stoffa tra le dita...Era una piccola
certezza...
Ok, va bene...Forse, e ripeto 'forse'...A volte anche lei si comportava come
una ragazzina, bisognava giudicarla per questo???
Ognuno ha un piccolo portafortuna, un oggetto spesso banale, ma che ci fa
sentire invincibili.
Per lei era il fazzoletto di Gourry. Inspiegabilmente.
" Cedric non si vede..." Esclamò Gourry dalla soglia del portone,
lanciando brevi occhiate alla strada davanti alle scuderie.
" Spero che quell'idiota che non si sia cacciato in qualche casino...Anche
se, conoscendo il soggetto, la cosa non mi stupirebbe affatto..." Mormorò
Lina raggiungendo lo spadaccino.
Rimasero silenziosi l'uno accanto all'altra, mentre le nuvole sopra di loro si
muovevano ad una velocità impressionante, lasciando che i pallidi raggi lunari
illuminassero leggermente i loro volti.
"Uffa....Se non si decide ad arrivare, dovremo andare a cercarlo...Non
possiamo passare tutta la notte ad aspettare quel maledetto deficiente..."
Sbuffò Lina, spazientita.
Il tempo era prezioso. Larch non c'avrebbe messo molto a riprendersi dallo
sleeping, e avrebbe subito dato disposizioni per la loro immediata cattura.
Bisognava agire in fretta.
E poi c'era sempre la questione di Grupius...Il labirinto e la torre. Voleva
vederci meglio in quella situazione...
Un rumore improvviso la riportò alla realtà, Gourry era già sull'attenti, lo
sguardo vigile...
Ad un certo punto, dall'angolo delle scuderie, sbucarono due sentinelle, che si
dirigevano proprio verso il portone.
La maga e lo spadaccino indietreggiarono con un rapido movimento:
" Maledizione..." Imprecò Lina, facendosi piccola piccola contro la
parete...Da lì non c'era possibilità di fuga.
Con un lento cigolio il portone si aprì verso l'interno delle scuderie, e due
sagome scure si stagliarono davanti all'ingresso:
" Ti giuro che è l'ultima volta che ti copro Gabriel...Se non mi beccano
stavolta è un miracolo..." Mormorò una delle due guardie.
" E io ti giuro che è l'ultima volta che ti chiedo questo favore...Questa
volta ne ho davvero bisogno..." Rispose sottovoce l'altro, battendo piano
la mano sulla spalla del compagno, in segno di riconoscenza.
Lina e Gourry poterono udire la conversazione che si stava svolgendo tra i due
dall'alto del soffitto. Per il vero solo Lina prestò attenzione alle loro
parole, lo spadaccino era troppo impegnato a non guardare verso quei due metri
che lo separavano da terra, deglutendo piano, e sperando che la stretta di Lina
su di lui non si allentasse da un momento a quell'altro!!
" Lina...quelli non mi sembrano intenzionati a levare le tende tanto
presto...e io non sono molto felice di stare quassù..." Mormorò il biondo.
" Zitto Gourry!! Pensi che per me sia divertente reggerti in tutto il tuo
dolce peso??" Sussurrò lei.
" Ok,ok...Stai calma, e soprattutto...non lasciarmi andare!!" Ribattè
lui, arrischiandosi a lanciare un'occhiata verso il basso.
I due uomini si erano spostati ora proprio sotto di loro, e lo spadaccino si
costrinse a pensare a tutt'altro, per evitare di guardare giù. Lina roteò
gli occhi e sospirò, poi il suo sguardo si concentrò sui due, scrutando
attentamente i loro volti, leggermente illuminati dalla luce che proveniva
dall'esterno. L'uomo che aveva parlato per primo aveva una folta barba, ed
era abbastanza tarchiato, non l'avrebbe detto con certezza...Ma poteva essere
sulla quarantina. La seconda sentinella invece, non doveva avere più di
vent'anni. L'attenzione di Lina si concentrò su quest'ultimo: aveva lineamenti
delicati che gli davano un'aria da ragazzino, e che stonavano leggermente con
la divisa e la lunga spada, capelli corti e ricci e uno sguardo limpido.
Mentre gli occhi della maga ancora indugiavano su di lui, costui aprì bocca:
" Zan, non preoccuparti, farò attenzione che non mi scoprano...Non ho
intenzione di crearti guai, so quello che rischi coprendomi...Si tratterà solo
di poco tempo, ma ne ho bisogno credimi...C'è tutta la mia vita in
ballo..."
La sentinella che rispondeva al nome Zan rimase in silenzio per alcuni secondi,
osservando il compagno con sguardo poco convinto, alla fine però si decise a
rispondere, e lo fece con un'alzata di spalle:
" Gab...Spero per te che sia così. Io vado adesso, e dirò a tutti che sei
stato in ricognizione con me questa notte...Ma ti avviso...Fai
attenzione..." E detto questo si diresse verso il portone.
" Grazie Zan...Sei un amico..." Ribattè Gabriel, seguendolo fino alla
soglia.
Zan prima di varcare il portone si voltò un'ultima volta verso il compagno:
" Non ringraziarmi Gab, lo faccio perchè sono stato giovane anchio, e so
come vanno queste cose...Ma non ti fare illusioni...Non sempre le cose vanno
come vorremmo che andassero. Certo, io lo spero per te
ma...difficile...comunque, che vada bene oppure no, a una certa ora ti voglio
indietro, intesi??"
" Sissignore!!" Escalmò il giovane con tono scherzoso, portandosi la
mano destra alla fronte, e provocando un brontolio da parte di Zan, che con
un'ultima occhiataccia varcò il portone borbottando.
Gabriel rimasto solo stette immobile alcuni secondi, dopodichè cominciò a
camminare nervosamente avanti e indietro, nell'evidente attesa di qualcuno.
E Lina, che lo osservava dall'alto soffitto della scuderia, proprio questo si
stava chiedendo: ' Che affari loschi aveva in ballo quella guardia??'
" Spero che chiunque sia, si sbrighi ad arrivare..." Sussurrò la voce
di Gourry, facendola trasalire!
" G-Gourry..." Certe volte pareva davvero che lo spadaccino le
leggesse nella mente...
" Lina...Non ce la faccio più a starmene qui appeso come una
scamorza..."
" Mmmmh, Cosa ti ho detto prima??" Sibilò sottovoce la maga
" Cosa?" Chiese lui, dubbioso.
" Di finirla con queste inutili lamentele!!!" Aggiunse lei
esasperata, piantando le dita negli avambracci del biondo!
Gourry soffocò a stento un lamento, mentre Lina pensava ad un diversivo per
distrarre la sentinella.
In effetti si potevano anche usare le maniere forti...Una botta in testa e il
caro Gabriel non avrebbe connesso fino al mattino dopo, dando a loro tutto il
tempo di sgattaiolare fuori.
Non era male come idea...Peccato che...
Già, peccato che la sua maledetta curiosità le impediva di agire fino a che non
avesse scoperto cosa c'era sotto...Poteva anche trattarsi di qualcosa che aveva
a che fare con quello che stavano cercando loro, no?
Improvvisamente, e senza un apparente motivo, il giovane si fermò da quel suo
camminare avanti e indietro,e direttosi verso il portone sgattaiolò fuori.
Lina e Gourry rimasero un attimo perplessi:
" Hai sentito qualcosa?" Chiese la maga allo spadaccino
" No...Però visto che se ne è andato puoi anche mettermi giù adesso,
no??" Rispose lui speranzoso...
" Aaaah che lagna!!...Io vorrei sapere perchè ancora perdo tempo a parlare
con te!!" Sbraitò lei spazientita dalle continue richieste dello
spadaccino, lasciando di colpo la presa che aveva su di lui!!
" LINAAAAAAAAA!!!" Fece in tempo a gridare Gourry, prima di
ritrovarsi con la faccia immersa nel fieno!!
Lina atterrò con grazia al suo fianco, un sorriso furbo sulle labbra, e
all'occhiataccia che le rivolse lo spadaccino, rispose candidamente:
" Me l'avevi detto tu di metterti giù, di che ti lamenti??"
" Io ti avevo chiesto appunto di mettermi giù, NON DI SCARAVENTARMI A
TERRA!!!" Ribattè lui con disappunto!!
" Uff...come la fai lunga! Sapevo benissimo che saresti atterrato sul
morbido..." Disse lei con aria sicura, fingendo di ignorare lo sguardo
scettico comparso sul volto del biondo!! " E comunque sono proprio curiosa
di sapere perchè quell'individuo se ne sia andato così all'improvviso..."
"Che ti importa?" Chiese Gourry ancora seduto tra la paglia, mentre
si toglieva i fili che gli erano rimasti impigliati nei capelli.
Lina sospirò: " Possibile che devi essere sempre così ottuso?? Potrebbe
essere coinvolto in qualche modo con quello che stiamo cercando di
scoprire..."
Lo sguardo vacuo dello spadaccino però la costrinse a fermarsi, roteando
gli occhi al cielo...No, non aveva intenzione di passare i successivi dieci
minuti buoni a cercare di inculcare nella testa di quello zuccone quel concetto
elementare...
Ma proprio mentre formulava quel pensiero il portone scricchiolò leggermente,
rendendoli partecipi del fatto che qualcuno stava entrando nelle scuderie...
In una frazione di secondo la mano di Gourry afferrò il braccio di Lina,
trascinandola nascosta tra la paglia, mentre con l'altra mano le copriva la
bocca, per evitare che fuoriuscissero eventuali proteste per quel gesto
avventato.
" G-Gour...." La ragazza riuscì a stento a soffocare la sorpresa,
ritrovandosi di colpo appiattita tra la paglia umida, mentre una figura varcava
la soglia con passo svelto, nascondendosi contro alla parete...Da quello che
riuscì a vedere Lina, si trattava nuovamente di Gabriel...
Alla maga non ci volle molto per capire il motivo di quel dietrofront
improvviso: davanti al portone passarono in quel momento altre due sentinelle
di vedetta. Probabilmente Gabriel si era spinto fuori dalle scuderie per andare
incontro al suo ospite misterioso, ma era stato costretto a fare retromarcia
per evitare che qualcuno dei suoi commilitoni potesse scoprire che in quel
momento non si trovava in servizio....Perchè stava evidentemente compiendo
qualcosa che andava contro le leggi del reggimento...
Lina stava compiendo questi ragionamenti, quando sentì la mano di Gourry
allentare un po' la presa sulla sua bocca...
Improvvisamente ritornò conscia del fatto che due forti braccia la stavano
tenendo stretta, e quello fu sufficiente per farla avvampare, e per farle
tirare una 'silenziosa' gomitata nel costato dello spadaccino!
" G-gof..." Rantolò Gourry, lasciando immediatamente la stretta, e
portandosi la mano al torace.
Lina lo ignorò palesemente, appiattendosi ancora di più tra la paglia, senza
distogliere lo sguardo dal giovane, che nel frattempo, scampato il pericolo di
essere scoperto, era tornato a selciare cerchi concentrici con quel suo
camminare nervoso...
Eh si, pareva proprio che chiunque stesse aspettando si stesse facendo
desiderare...
" Lina...tu la devi finire di essere così manesca..." Sussurrò in
quel momento Gourry ripresosi dalla gomitata, e sopraggiunto, strisciando tra
il fieno, alle spalle della maga.
Lina non si disturbò a prestargli attenzione, mormorando semplicemente:
" E tu la devi finire di prenderti tutte queste libertà nei miei
confronti."
" Ma guarda che hai proprio una bella faccia tosta sai??! Ti ricordo che
se mi sono azzardato ad allungare le mani su di te è stato solo ed unicamente
per evitare che venissimo scoperti da questo qui, anche se in effetti mi sfugge
il motivo del perchè ti interessi tanto sapere che diavolo sta
combinando..." Sussurrò indignato il biondo, lanciando a sua volta uno
sguardo verso Gabriel.
Lina rivolse un'occhiata in tralice allo spadaccino, e involontariamente un
sorriso le affiorò sulle labbra...
Gourry era pieno di ciuffetti di paglia che gli spuntavano dai capelli,
facendolo somigliare più ad uno spaventapasseri che ad un valoroso combattente.
Inoltre aveva uno sguardo concentrato che sembrava dire: ' Sarà anche una cosa
importante...Ma io non riesco proprio a capire cosa possa nascondere questo
ragazzino da interessarti tanto..."
Lo spadaccino resosi conto dello sguardo di Lina si girò verso di lei,
sorprendendola con il sorriso sulle labbra:
" Beh...Che c'è di tanto divertente??"
Lina scosse piano la testa:" Niente. Stavo solo pensando che da quando
viaggiamo assieme, non c'è stata una volta che non hai assecondato una mia
qualsiasi decisione..."
Gourry rimase un attimo spiazzato da quelle parole sincere, che erano, in fondo
in fondo, un piccolo apprezzamento nei suoi confronti.
Che erano in fin dei conti, un timido ringraziamento.
Sorrise dolcemente alla sua rossa compagna di viaggio:
" Ma, sai com'è...Ho solo pensato che non fosse prudente contraddire una
maga che sa usare un'arma come il Dragon Slave!!" E così dicendo passò una
mano sulla testa di Lina, scompigliandole teneramente i capelli.
Un gesto così familiare...
Tutto era in realtà molto familiare, anche quella frase detta un po' per
scherzo, un po' per ammirazione...
" Hei...Aspetta un momento Gourry..." Lina sgranò gli occhi
osservando stupita lo spadaccino " Tu che ne sai del Dragon Slave??"
In effetti...Non ne aveva mai castato uno in sua presenza, o si?
Gourry parve rifletterci sopra un attimo, portandosi una mano alla testa, quasi
a voler richiamare quel ricordo che l'aveva portato a ripetere una frase già
detta molto tempo prima, senza averne memoria.
E' incredibile come cose, a volte dette un po' per gioco, rimangano dentro di
noi tanto a lungo.
E' incredibile come certi momenti, che vivendoli non sembrano importanti, siano
destinati invece a superare le barriere del tempo.
Quel momento era già esistito, viveva in uno spazio lontano.
Viveva insieme agli infiniti momenti che avevano trascorso insieme quelle due
persone che adesso si guardavano senza riconoscersi.
Era qualcosa che avevano, qualcosa di loro. Senza che lo sapessero.
" Tu sai lanciare un Dragon Slave, no?" Chiese infine il biondo, non
sapendo che altro dire.
" Si, E' OVVIO." Puntualizzò la maga " Ma..."
Ma in quel momento il portone scricchiolò per l'ennesima volta, e la persona di
cui tutti (ormai) aspettavano tanto ansiosamente l'ingresso, varcò la soglia
delle scuderie.
Lina e Gourry si appiattirono ulteriormente, mentre una figura incappucciata si
dirigeva circospetta verso Gabriel, che era rimasto fermo immobile.
Vi fu un attimo di tensione tra i due, e Lina lo percepì chiaramente.
Poi, nel silenzio della notte, la figura sconosciuta lasciò cadere lentamente
il mantello che le copriva il viso, rivelandosi per quello che, ne Lina, ne
Gourry, si erano aspettati.
Scintillanti come fili di luna, lunghi capelli biondi ricaddero sulle spalle
della ragazza che si trovava davanti alla guardia.
" E' una donna!!" Escalmò stupefatto lo spadaccino, in un sussurro.
" Questo lo vedo anch’io..." Rispose Lina, leggermente spiazzata...
In effetti, si era aspettata che dietro ci fosse qualche complotto segreto, o
qualcosa del genere, insomma...
Invece, a quanto pareva, si trattava più di un incontro clandestino.
improvvisamente il ragazzo fece un passo avanti:
" Sei venuta alla fine...Non ci speravo più..." Disse, cercando un
contatto.
Ma lei si ritrasse quel tanto che bastò affinchè la mano di Gabriel cadesse nel
vuoto:
" Sono qui perchè te l'ho promesso, non per altro. Te l'avevo promesso
prima di sapere come sarebbe andata a finire, e io sono un tipo che non viene
meno alla parola data...Anche se forse adesso, non ha nemmeno più
importanza..."
Nonostante il viso d'angelo, il tono di quella ragazza era deciso, a tratti
duro.
" Come puoi dire una cosa del genere??" Chiese lui, alzando la voce,
e lasciando trapelare un profondo sconforto.
Lina sospirò lanciando un'occhiata allo spadaccino: " Tutto qua...Non è
altro che una stupida lite tra innamorati, niente di più, maledizione..."
" Ti ricordo che sei stata tu ad insistere perchè rimanessimo qua ad
impicciarci dei fatti degli altri..." Sussurrò il biondo, a sua discolpa.
" Devi per forza puntualizzare tutto??! Lo so che sono stata io, ma adesso
non ho certo intenzione di sciropparmi tutta la scenata patetica che lei sta
per fargli..."
" Che ne sai che lei sta per fargli una scenata?...A me sembra piuttosto
taciturna..." Affermò Gourry, osservando di soppiatto i due che se ne stavano
silenziosi a qualche metro di distanza.
Lina stava per ribattere, con quel tono da saputella che le veniva
spontaneo ogni volta che sentiva di aver capito al volo la situazione prima
degli altri, ma per una volta si costrinse a stare zitta.
" Io credo che lei vorrebbe riuscire a parlargli normalmente, ma non ce la
fa, non riesce ad abbandonare il tono
sostenuto..." Sussurrò all'improvviso il biondo.
Lina guardò stupita lo spadaccino che a sua volta guardava i due con un'aria
piuttosto malinconica.
Seguì con lo sguardo gli occhi di Gourry, e vide una lacrima rigare la guancia
della ragazza.
Forse per una volta, Gourry aveva centrato il problema prima di lei.
Gourry.
Che non afferrava al volo nemmeno i discorsi più elementari, ma che sapeva
passare per porte che lei non sarebbe riuscita a buttare giù nemmeno a calci.
" E' tardi Gabriel, oramai è troppo tardi per affrontare questo
discorso." Disse la ragazza, asciugandosi con il dorso della mano quella
lacrima che proprio non era riuscita a trattenere.
" Perchè parli così?? Non è tardi...Se saprai aspettare Anne. Ti
prego...Guardami..."
Gabriel tentò di sollevare il volto della ragazza, ma il suo fu un tentativo
vano, lei si ritrasse ancora di più:
" Lasciami Gabriel, ormai ho deciso...Non avrò mai la pazienza di
aspettare chiusa tra queste mura, mentre tu chissà dove sarai...Finiamola qua,
è meglio così, fidati."
" E' solo una guerra Anne, credimi, solo una guerra...poi sarò nuovamente
da te..."
Gourry scosse leggermente la testa nel sentire quelle parole:
" Solo una guerra..." Ripetè piano, quasi tra se e se.
Lina lo sentì, e il suo fu quasi un gesto spontaneo, quello di posare la mano
sulla sua.
Sapeva cosa si celava sotto la limpida superficie azzurra dei pozzi profondi
che erano gli occhi di quel ragazzo.
Campi di battaglia infiniti, sporchi del sangue di amici e compagni.
Lance spezzate e polvere ovunque.
E un'infanzia rubata.
Ma la sua mano su quella di lui.
Era lì per dirgli che adesso poteva anche chiudere gli occhi, c'era lei adesso.
Di tutte le cose che so, di tutte le cose che ricordo,
non esiste un'immagine al mondo dove tu non appari.
Tu ci sei sempre.
Di tutti i miei ricordi
il tuo sorriso sarà l'ultimo a morire.
" Non esiste mai 'solo' una guerra..." Rispose calma Anne " La
guerra quando comincia non ha mai fine, e se non ti perderai nei campi di
battaglia, una volta che sarai a casa ti mancheranno. Ti mancherà
quell'adrenalina di combattere in prima fila, quella ragione di usare la vita
in virtù di qualcosa di più grande...E quando ti accorgerai di quanto vane
siano queste promesse, sarà troppo tardi..."
" Anne..." Sussurrò Gabriel
" Gabriel, io non ti aspetterò. Non sono io la tua ragione, o perlomeno
non sono una ragione abbastanza grande da tenerti qui, quindi vai, vivi la vita
che vuoi. Ma non chiedermi di aspettarti."
Anne si avvicinò al ragazzo, posandogli un delicato bacio sulla guancia:
" Addio..."
E corse fuori, trascinandosi dietro il rimpianto di un amore che finiva.
Gourry sentì la mano di Lina stringere la sua.
Certi legami sembrano indissolubili, ma alla prima folata di vento si
sgretolano come torri di carte.
Vide Gabriel aspettare immobile ancora qualche secondo, quasi stesse sperando
di aver sognato tutto, e poi, lentamente, incamminarsi verso la porta da cui
era appena fuggita la donna che amava.
Certe storie sono tenute insieme da un sottile filo di seta.
Eppure, esisteva un amore capace di attraversare il tempo e la distanza.
Gourry strinse con più forza la mano di Lina.
Vivessi altre mille vite, sempre da te tornerei.
E se mi innamorerò di qualcuno che non sei tu,
anche nel suo più piccolo neo, io vedrò te.
Sei in ogni cosa che mi porto dentro, sei in ogni più piccolo istante.
Forse quella stretta non era più solo amicizia.
Forse, adesso, c'erano arrivati anche loro.
Fu Lina a scuotersi per prima:
" Che cosa patetica." Commentò seccamente, lasciando andare la
mano di Gourry, e togliendosi qualche filo di paglia che le era rimasto
impigliato nei capelli.
Gourry si tirò su a sua volta, rivolgendole un'occhiata limpida:
" Non credo sia tanto semplice lasciare andare la persona che si
ama..."
Lina lo guardò esterrefatta:
" Gourry ma che diavolo vai farneticando?? Se lui era così innamorato non
se ne sarebbe certo partito come se niente fosse!!"
" Infatti non mi sembrava che fosse tanto facile per lui, ma se ha deciso
così..."
" Ecco appunto, se ha deciso così saranno anche affari suoi!! Noi vediamo
di pensare ai nostri che è meglio!!" Ribattè sbrigativa la maga.
" Ma senti un po' con che faccia!! Sbaglio o qui l'impicciona è una
sola??"
" IMPICCIONA?? Alla grande Lina Inverse??? Credo che qualcuno qui abbia i
secondi contati..." Esclamò la maga con un sogghigno.
" Ok-Ok..." Si affrettò ad aggiungere lo spadaccino, sventolando le
mani davanti alla faccia, ma purtroppo per lui, fu troppo tardi!!
Lina lo affondò nella paglia, torcendogli un braccio dietro alla schiena:
"Rimangiati subito quello che hai detto,brutto zotico!!"
" Hei-Hei!! Ma che ho detto di male?? E' vero che sei un po'
impic...AAAAAAAAAH!!! LINAAAAAAA...."
" Gourry dimmi...come vivrebbe uno spadaccino senza l'uso di un
braccio???"
" LINA...Ma perchè con te non si può scherzare su niente??" Ribattè
esanime lo spadaccino, con le lacrime agli occhi!!
Alla fine Lina si decise a mollare la presa, e seduta tra la paglia, gli diede
le spalle,dopo aver assunto un'espressione molto-molto offesa:
" Non è assolutamente vero!! Con me si può scherzare su tutto, tranne che
sulla mia propria persona!!" Esclamò imbronciata.
Lo spadaccino sedette a sua volta, massaggiandosi il braccio torturato, e
lanciandole uno sguardo che da severo si trasformò quasi subito in un sorriso:
" Ma se non si può scherzare su di te, allora di cosa parleremo per tutto
il resto del tempo che passeremo insieme??!!"
" Sarà un tempo molto breve se continui su questa strada, fidati..."
Ribattè Lina senza degnarlo di uno sguardo.
" Che musona...Chissà che non riesca a fare spuntare un sorriso su questo
faccino imbronciato..." Disse lo spadaccino con uno sguardo divertito...
" Non osare avvicinarti Gourry,o te ne pentirai amaramente..."
Ribattè Lina tentando di mantenere un tono fermo, perchè già aveva capito le
intenzioni del biondo...
Ma a nulla servirono le terribili minacce!! Il ragazzo si avventò su di lei in
mezzo secondo:
" Vediamo un po' se la grande Lina Inverse soffre il SOLLETICO!!!"
Rotolarono entrambi tra la paglia, mentre Lina alternava i moniti di imminente
morte del suddetto Gourry Gabriev, alle risate che le scappavano fuori
involontarie ( perchè in effetti lo soffriva il solletico, eccome se lo
soffriva...)
" Ma- tu- non- eri- quello- che- voleva- vedere- un- Dragon- Slave??"
Riuscì a dire Lina tra una risata e l'altra
" Mai detta una cosa simile..." Esordì il biondo, che ormai aveva
capito tutti i punti deboli della povera Lina!!
Alla fine non avevano più fiato nemmeno per parlare.
Ridevano e basta.
Nonostante tutto, ridevano come due bambini.
Forse era anche questo il motivo: insieme sapevano tornare bambini, comportarsi
come bambini.
Quei bambini che, in fondo, erano stati per troppo poco tempo.
Alla fine Gourry decise che era giunto il momento di darle un po'di tregua, e
la lasciò ricadere tra la paglia.
Lina ansimava, lasciandosi scappare ancora qualche rimasuglio di risata:
" Gourry...Aspetta solo che mi sia passata la ridarola...e poi ti farò
vedere cosa succede a chi osa tanto con Lina Inverse..."
Lo spadaccino le si stese accanto, puntellandosi con un gomito e reggendosi la
testa nella mano destra:
" Mmmh...Devo ammettere Lina...che non sei molto credibile in questo
stato!!" Osservò lui, notando i sottili fili d'erba secca che le erano
rimasti impigliati nei rossi capelli, e allungando una mano per sfilargliene
uno che le penzolava sopra alla guancia.
Improvvisamente lo sguardo di Lina tornò serio, almeno alla stessa velocità con
cui le sue gote diventarono di fuoco.
I loro occhi si incrociarono.
Gourry le sorrise dolcemente:
" Hei che ti prende...Non ridi più adesso? Sei tutta seria..."
Lina deglutì:
" Sono seria perchè mi sono appena ricordata che adesso ti dovrò
uccidere...Tu capisci, no? Non posso mica permettere che qualcuno su questa
terra conosca il punto debole di Lina Inverse..."
Lo spadaccino allora avvicinò il viso al suo, per sussurrarle:
" Ah è così...E se io giurassi di non rivelarlo a nessuno?"
" Non posso fare eccezioni Gourry...Se comincio ad ammorbidirmi con te,
poi lo dovrò fare anche con tutti gli altri...E ho una certa fama da
mantenere, io..."
" Capisco..." Mormorò il giovane spadaccino " Ed è così
terribile che qualcuno scopra che anche Lina Inverse ha un punto debole, che
non vuole rivelare a nessuno?"
Lina lo osservò silenziosa, per qualche secondo, senza capire se lo spadaccino
si stesse riferendo ancora al solletico,o...
............................
" Terribile o no, caro Gourry, non la passerai di certo liscia, se è
questo che ti preoccupa..." Mormorò infine con un fil di voce, lo sguardo
perso negli occhi azzurri del ragazzo che la sovrastava, a qualche centimetro
di distanza.
" Oh, ma io non preoccupo affatto..." Disse lui, con un mezzo sorriso
di sfida.
" Invece dovresti, ma dubito che quella spugna di mare che vive nella tua
scatola cranica ti faccia percepire il reale pericolo che stai
correndo..."
" Forse hai ragione tu, Lina...Ma vedi, nella tua attuale situazione...Non
mi sembri nella posizione adatta per attuare minacce" Ribattè Gourry
sorridendo, spostandosi fino a sovrastarla completamente.
Lina avvertì il tono di sfida, e ovviamente la cosa le provocò un certo
disappunto.
Al diavolo, non sapeva stare agli scherzi, va bene...E allora??
Con quale incantesimo si poteva evitare di incendiare la scuderia e al contempo
far rimpiangere a Gourry quel suo momento di coraggio???
Stava giusto pensando a qualcosa di non particolarmente letale, ma di
molto-molto doloroso, quando le parole dello spadaccino la riportarono di colpo
alla realtà:
" Lina..." Il suo tono ora, era serio " Come credi che
andrà a finire ...?"
Il suo sguardo era un mare in inverno, malinconico e incantevole al tempo
stesso.
" Oh, Gourry..."
" Lina io..." Cominciò lo spadaccino, senza sapere poi come
proseguire.
Lina rimase silenziosa, aspettando che lui finisse la frase.
Un'ombra si era insediata tra di loro, senza che nessuno dei due l'avesse
evocata, ma era qualcosa che non si poteva fuggire.
Sofia.
Improvvisamente Lina si sentì una perfetta idiota.
Perchè si stava comportando con una naturalezza che non le apparteneva, con
qualcuno che non poteva essere suo.
Guardò con fermezza negli occhi dello spadaccino, e disse:
" Come vuoi che vada a finire, zuccone che non sei altro?? Ovviamente con
una mia vittoria, mi sembra scontato, no?...C'è solo un piccolo
problema..."
" Che problema??"
" Diciamo che...Se non ti levi immediatamente dai piedi, per me sarà
un po' difficile riportarti integra la tua promessa sposa..."
Gourry distolse un attimo lo sguardo nel sentire quelle parole.
Lina fece per tirarsi su con la schiena, convinta che lui stesse per
sollevarsi...
Ma lo spadaccino la sorprese, con un gesto inaspettato.
Le si avvicinò ancora di più, posando la fronte contro la sua.
Nel silenzio della notte.
" Non era quello che intendevo, Lina..."
Gli occhi chiusi di un ragazzo, quelli sgranati di una ragazza.
Dimmi Lina, se le parole fossero senza suono, riusciremmo comunque a sentirle?
Lo sai cosa volevo dirti, vero?
Che quello che accadrà forse mi importerà solo se tu sarai al mio fianco...
Dimmi Lina, hai mai vissuto in un momento che non fosse questo?......
................................
" E cosa intendevi allora, cervello di gelatina??"
................................
" Beh, io mi riferivo al tuo punto debole, pensi di risparmiarmi
almeno finchè non avremo portato a termine la missione??..." Chiese lui
con un sorriso.
Lina sorrise a sua volta:
"...Ma, non saprei...Devo ammettere che stai correndo un grande
rischio...Ma è anche vero che un cavaliere particolarmente abile con la spada,
anche se mentalmente attivo quanto una barbabietola, fa sempre comodo..."
Riflettè la maga " Forse posso concederti ancora qualche giorno,
cavaliere..."
" Perfetto..." Esclamò il biondo tirandosi su, e porgendo la mano
alla maga per aiutarla ad alzarsi " In questo caso sarà meglio darsi una
mossa, non voglio sprecare i miei ultimi giorni con una ragazza così
piatta!!"
Lina lo fulminò seduta stante:
" Questa potevi anche evitartela, brutto cafone!!!" E così dicendo
gli mollò una pappina bene assestata.
" Qualcuno deve spiegarmi perchè tutte le volte che mi assento per qualche
tempo, poi vi ritrovo sempre in atteggiamenti assai poco consoni alla
morale..." Disse una voce nota dall'oscurità.
Lina e Gourry si voltarono di scatto, e intravidero una figura appoggiata allo
stipite del portone.
Cedric li fissava, le braccia conserte, scuotendo piano la testa.
" Oh, ma guarda un po' chi si degna di onorarci con la sua presenza!! TI
SEMBRA QUESTA L'ORA DI ARRIVARE BRUTTO LAVATIVO???" Lo apostrofò
immediatamente la maga.
Cedric si discostò dal portone, raggiungendoli:
" Eh-Eh Lina, non ti lamentare...Mi sembra che abbiate trovato un modo
interessante di ingannare l'attesa!!" Sghignazzò Cedric, prima che gli
arrivasse un calcio ben piazzato negli stinchi.
" Ma non ha proprio il senso dell'umorismo..." Esclamò il poveretto
piegandosi in due, le lacrime agli occhi!!
" Eh no, direi di no..." Esclamò lo spadaccino scuotendo il capo, e
aiutandolo a rialzarsi.
" Invece di confabulare, voi due, vorreste provare per una volta a
comportarvi da persone serie???" Chiese Lina portandosi le mani ai
fianchi.
Cedric e Gourry si voltarono a osservare la maga, che esclamò:
" Vediamo di darci una mossa, abbiamo già perso abbastanza tempo." E
così dicendo cominciò a incamminarsi verso il portone.
" Hei Lina...Ma non ti interessa sapere cosa ho scoperto??" Le gridò
dietro Cedric, tentando di raggiungerla.
" Ogni cosa a suo tempo, Cedric." Rispose lei, con tono fermo.
" Ma allora adesso che facciamo??" Insisté lui
Lina si fermò di colpo, voltandosi verso i due, e frugando nel mantello,
estrasse un piccolo libricino dalla copertina azzurrognola: la chiave di
lettura.
Un enigmatico sorriso comparve sulle labbra della maga:
" Adesso, si comincia a giocare." Esclamò con tono fiero, uno
scintillio che le illuminava lo sguardo.
Cedric continuò a fissarla perplesso.
Gourry sorrise a sua volta, di rimando alla maga:
" E allora che cominci il gioco..." Mormorò " In fondo, è quando
il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare, giusto Lina?"
" Giusto..." Rispose Lina con un'occhiata complice " Andiamo!!"
Dunque…Questo capitolo è stato davvero difficile da scrivere!!! Quindi se lo avete trovato magari un po’ giù di tono, abbiate pazienza!!^^Tra l’altro sono incappata più di una volta nel dubbio di essere andata OOC con i personaggi…Ma alcune cose tra Lina e Gourry non risultano affatto semplici, soprattutto considerando che non si ricordano l’uno dell’altra…ç__ç
Spero che qualche coraggioso lettore, che è riuscito ad arrivare fin qui con i nervi saldi, mi faccia sapere cosa ne pensa!!!^^
Ringrazio ancora tantissimo tutti quelli che continuano a leggere questa storia!!( Dai che nn manca molto!!)