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Autore: fren    29/08/2007    5 recensioni
Dopo la battaglia contro l'Hellmaster,per volere di L.o.N, Lina e Gourry perdono la memoria arrivando a non ricordare di essersi mai conosciuti.Le loro strade si dividono e passano i mesi..ma cosa succederebbe, se i loro destini li portassero a incrociarsi di nuovo...?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Lord of Nightmares, Personaggio originale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 10

Capitolo 10: Certe storie...

’Che strazio’ Pensò Lina sconsolata, dopo aver percorso diverse centinaia di metri, tra scalinate e corridoi, all'interno del palazzo. ' Ma qui non si arriva più...' continuò a rimuginare, le braccia penzoloni e l'espressione esasperata.
La ragazza che la precedeva, la torcia alla mano, proseguiva spedita a passo di marcia. Lina dietro ciondolava, maledicendo l'infame che aveva progettato quei corridoi chilometrici, mentre i campanellini del velo che si era ricacciata in testa in fretta e furia, le ricordavano ad ogni passo quanto fosse stato ignobile Cedric ad assegnarle proprio QUEL travestimento!

Finalmente, l'ancella si fermò dinnanzi ad un alta porta, davanti a cui stavano due guardie, ferme immobili.
" La principessa Shalinasch." Annunciò, dopo di che con un rapido inchino si congedò dalla maga.
I due soldati sollevarono cerimoniosamente le corte spade all'altezza dello sterno, facendo un passo indietro, e scostando i battenti della porta, lasciando passare la maga, che trattenne a stento un sorriso, pensando a quanti inutili salamelecchi stessero riservando in realtà a colei che erano incaricati di tenere il più lontano possibile dal loro amato generale.
Il salone in cui si ritrovò una volta varcato l'ingresso, era simile in tutto e per tutto a quello in cui si era svolto il banchetto di Imalg. Lina osservò la lunga tavolata imbandita che le si parò davanti agli occhi, e con disgusto squadrò il generale Larch, che seduto ad un'estremità, sollevò un calice di vino nella sua direzione, salutandola con un sogghigno:
" Benvenuta, mia gentile e splendida ospite..."
Forse a quell’uomo avrebbe donato un colorito tendente al bruciacchiato...
Un servitore venne nella sua direzione, scortandola gentilmente all'estremità opposta della tavola, e scostando la sedia imbottita per farla accomodare. Larch non distolse per un attimo lo sguardo dalla maga, la quale però non vi fece caso...
Momentaneamente la sua attenzione venne catturata da qualcosa di ben più interessante...
CIBO!!!!
Nemmeno si rese conto di aver spinto via il povero servitore( che giaceva gambe all'aria qualche metro più in là) mentre i suoi occhi registravano e calcolavano quanto avrebbe potuto accaparrarsi di quel suntuoso banchetto...( Dei del cielo, era dalla sera prima che non toccava cibo...)
*________*
Per la serie 'non facciamoci riconoscere '...
Lina arraffò alla velocità della luce una coscia di pollo, cacciandosela in bocca, mentre con l'altra mano brandiva contemporaneamente forchetta, cucchiaio e coltello!!
Un insistente tossicchiare, che andava avanti da qualche minuto, la riportò però alla realtà, facendole momentaneamente abbandonare l'intero vassoio di aragoste sulla quale si era avventata...
A quel punto, si rese conto di aver dato un tantino nell'occhio, a giudicare gli sguardi allibiti dei servitori, e del generale medesimo...
Con una risatina nervosa abbassò la mano che stringeva ancora compulsivamente il malcapitato crostaceo, e mentre lo stomaco, che già si apprestava ad un lungo lavoro, le si contorceva rumorosamente, disse:
" He-he...scusatemi...ma da noi si usa così..."
Ok, era patetico. Ma se quel mentecatto di Cedric poteva usare questa scusa del regno lontano per giustificare qualunque cosa...perchè non poteva farlo anche lei??!!
Il generale riacquisì immediatamente self control, e con aria da piacione, rispose:
" Non dovete giustificarvi cara principessa...Io sono un uomo di mondo, conosco ed accetto qualunque cultura, quindi comportatevi pure nel modo che ritenete più consono..."
Non ebbe finito la frase, che metà tavolata se ne era già andata, mentre la ragazza non lo degnava più di uno sguardo!!
Larch dovette rassegnarsi a concentrare la propria attenzione su una piccola fetta d'arrosto, che era tutto quello che riempiva il suo piatto, tagliandola minuziosamente in pezzetti proporzionati ed ordinati...
Quando Lina ebbe mandato giù anche l'ultimo pezzo di pane con cui aveva ripulito il piatto, lanciò un'occhiata dall'altra parte della tavolata, e scoprì che Larch stava ancora ordinando nel piatto i quadratini dell'arrosto...
' Ci mancava giusto il maniaco dell'ordine...' Pensò tra se e se, ma in quella l'uomo sollevò lo sguardo su di lei, e Lina si affrettò ad aggiungere, battendosi soddisfatta la mano sulla pancia piena:
" Generale...la cena era ottima!!"^^
" Sono lieto che abbia apprezzato..." Rispose lui con il sopracciglio alzato, osservando la pila di piatti tra cui spuntava la testa di Lina. Tornò poi a sminuzzare la propria carne.
" Strano modo di approcciarsi al cibo..." Osservò la maga, quasi irritata da quel tagliare e ordinare nel piatto, senza mai portare nulla alla bocca.
Lui sollevò lo sguardo su di lei, gli occhi di ghiaccio puntati nei suoi, e disse: " Mia cara, potrei dire lo stesso di lei..."
Gli occhi di Lina si fecero due fessure, e un sogghigno comparve sul volto dell'uomo, che proseguì:
" Vedete, io ho una filosofia di vita...E la applico in qualunque campo. L'ordine e la disciplina. L'ordine, perché è la forza che regola il caos. La disciplina, perché è la forza che regola la mente abbietta dell'uomo. Così anche con il cibo, che va selezionato..." E così dicendo tagliò una strisciolina sottile di carne, infilzandola sulla forchetta " Ordinato, ed infine...assaporato..." Lentamente portò la mano alla bocca, masticando la carne, senza distogliere lo sguardo dalla maga.
Lina lo osservò, decisamente più schifata che ammirata. Mentalmente prese nota del fatto che se mai un giorno...( 'se mai'...) un VERO uomo l'avesse invitata a cena, avrebbe fatto bene a controllare il modo in cui si buttava sul cibo, e stare in campana...
Al diavolo, il cibo esisteva per rendere più bella la vita!! Che senso aveva sezionarlo scientificamente???
Involontariamente ripensò a come aveva diviso la cena con Gourry, quella sera , nella foresta...
Quando si dice...stomaci affini...
" Mi duole darle la notizia, CARO generale, che dei suoi perfetti ed ordinati quadratini, una volta superata l'arcata dentale...non rimarrà che il lontano ricordo..." Riprese Lina, con sarcasmo.
" Non è questo che conta, principessa Schalinasch..." Larch bevve un sorso di vino " Le faccio un esempio, un po' banale...è come uccidere un uomo, non so se mi spiego?"
Lina rabbrividì: " No, purtroppo...non credo di aver afferrato il nesso che lega una fetta di arrosto con la morte di un uomo..."
" Ecco vede, un uomo una volta che è morto..è morto, no? Bene...Ma la soddisfazione è nel modo in cui si uccide un uomo, non nella morte in se...Se io torturo qualcuno, prima di ucciderlo, non è la stessa cosa che se lo uccido a sangue freddo, mi sono spiegato adesso? Così è per questa fetta di arrosto...se la divoro in un secondo, non avrò mai il piacere dell'attesa..."
Bene, quindi non si trattava di un maniaco dell'ordine. Ma di un maniaco e basta.
Lina avvertì un brivido nella schiena. Era seduta al tavolo con un uomo per cui torture ed uccisioni, altro non erano che un piacevole passatempo...Eh già, era sempre bello condividere i pasti con uno psicopatico...
La maga tentò di reprimere l'ondata di disgusto che la pervase. Era giunto il momento di agire.
" Spero di non sembrarle inopportuna...Ma mi chiedevo, perché mai il re di Seres non si trova nel suo regno, in questo momento?" Era meglio prenderla alla larga...
" Il re governa due regni, lei è sfortunata se sperava di incontrarlo...non si vedrà da queste parti per un bel po'...Ma ad ogni modo, nella sfortuna, le è stata offerta la chanche di ricevere i servigi di un uomo come me...E spero vivamente che saprà apprezzare...e ricambiare la cortesia..."

Si, come No. Era una cosa che andava, per l'appunto, solo sperata...

" ......Comunque...perdoni l'insistenza, ma il re non aveva forse una figlia...Sofia, mi pare di ricordare..." Continuò Lina con aria finta ingenua.
Larch a quelle parole si fece vigile, i suoi occhi più attenti:
" Conosce la nostra principessa?" Chiese sospettoso
" Non di persona" Rispose prontamente la maga " Per sentito dire..."
" Capisco. Spiacente, nemmeno lei si trova nel regno, in questo momento...Ma le ripeto, se ha bisogno di qualcosa, può sempre chiedere a me..."
Lina cominciava a spazientirsi, era meglio passare ad un approccio più diretto:
" Generale, cosa sa dirmi sulla biblioteca di Seres?"
Larch le scoccò un'occhiataccia, non aveva calcolato che quella misteriosa fanciulla, oltre ad avere, a tavola, le stesse buone maniere di uno scaricatore di porto, potesse essere anche un'inesauribile fonte di domande...
" Che è...una biblioteca." Tagliò corto seccato, scostando indietro la sedia.
Mmmmm....Ma dai??
Larch, incurante del disappunto che si poteva leggere nello sguardo della maga, schioccò piano le dita, e la servitù che stazionava pronta agli angoli del salone, si diresse velocemente fuori, lasciandoli soli. Dopo di che si alzò dalla sedia, avviandosi lentamente verso la maga:
" Non è niente di speciale, anzi, a parer mio, la sua fama è sopravvalutata...è una stupida biblioteca, piena di libri polverosi, niente di più..."
" Qualcosa deve pur valere, però...E della torre? Cosa mi dite della torre?"
" Ah, la torre è una geniale trovata per attirare la fama di curiosi e viaggiatori!Ma la realtà, mia cara, è che la torre... E' vuota, completamente vuota! E il labirinto cade a pezzi...Anzi, sapete che vi dico? Non appena ne avrò la facoltà, raderò tutto al suolo! E abiliterò uno spazio per i tornei e i combattimenti!!"
Lina osservò dubbiosa il generale...forse quell'uomo non mentiva. Per lui era veramente solo uno spreco di terra, quel labirinto.Forse anche Larch altri non era che un burattino inconsapevole, in quella paradossale commedia.

Il generale sedette ad una sedia di distanza da Lina:
" Principessa Schalinasch, datemi retta, lasciate perdere questi discorsi...parlatemi di voi...lasciate che io possa vedere il vostro volto, lasciate che io possa vedere le vostre labbra..."
L'uomo si sporse in avanti, verso la maga, e fu allora che Lina notò un particolare che le era sfuggito...
Il collo del generale era rigato da lunghi graffi rossi. Graffi che potevano benissimo essere stati fatti dalle unghie di una donna...
 Lina scansò la mano dal tavolo, prima che Larch vi posasse sopra la sua.
" No." Rispose secca. Ormai, era stufa di quella falsa cortesia.
Un guizzo attraversò lo sguardo del generale:
" Siete una bambina capricciosa..." Mormorò con un sogghigno, e allungò la mano verso il volto della maga.
Lina in quel momento lo detestò ancora di più. C'era solo una persona, che poteva permettersi di definirla bambina.
Chissà perchè poi...
Ma la parola 'bambina', pronunciata dalla calda voce di quell'unica persona, suonava dolce come un abbraccio.
No, non l'avrebbe mai ammesso. Perchè fingeva che la cosa la infastidisse. Ed era così, se si trattava di qualcun altro.
Ma non con Gourry. Perchè quando lui diceva 'bambina'...le faceva venire voglia veramente di essere  ancora una bambina....
Di farsi coccolare, come una bambina.
La voce di Larch, invece, era viscida. Era come un sibilo fastidioso, e Lina desiderava solo che tenesse la bocca cucita.
" Generale...le consiglio di mantenere una certa distanza..." Gli intimò
" Fate la preziosa, dunque?...Bene, adoro le donne che sanno farsi desiderare..." Insisté lui, facendosi ancora più vicino.
Lina lo fissò torva...Quell'uomo voleva veramente finire male.
Larch raggiunse il volto della maga, e fece giusto in tempo a sfioralo con la punta della dita, che si beccò un sonoro schiaffone.
Indispettito si ritrasse, mentre lo sguardo si faceva tagliente:
" Voi principesse, siete tutte uguali. Vi credete delle grandi donne, capaci di rifiutare chi vi pare e piace...Ma adesso te la insegno io un po'di buona educazione, non come quella pazza che hanno portato qui ieri..."
" Dov'è?" Chiese la maga, fronteggiandolo.
" Chi?" Chiese lui, un attimo interdetto.
" La pazza che hanno portato qui ieri. Perchè è della principessa Sofia che stiamo parlando, giusto?" Domandò Lina spavalda.
Larch ebbe un attimo di incertezza, in cui parve valutare la situazione, poi  sorrise amaramente:
" Sei informata, a quanto vedo...Bene, bene...E visto che ci tieni tanto a saperlo, 'quella pazza' è nello stesso posto in cui finirai anche tu molto presto, dal momento che comincio a dubitare che tu sia una vera principessa..."
Il tono che aveva usato era freddo. Calcolato.
" Ma prima..."
Sedette nuovamente alla sedia, prendendo un sorso dal calice di vino, mentre Lina tendeva ogni muscolo, pronta ad agire.
Fu una questione di secondi...
Improvvisamente Larch scattò in avanti, tendendo le mani verso la maga, e inavvertitamente con il gomito urtò il calice, che cadde a terra, andando in mille pezzi.
Le dita fredde del generale afferrarono le braccia della maga, che però, contrariamente ad ogni previsione, rimase immobile, pietrificata.
Lina in quel momento chiuse gli occhi, mordendosi il labbro inferiore.
Faceva troppo male.
No, non riusciva a pensare.
No, non poteva divincolarsi da quella stretta, non poteva muovere un dito.
Non poteva respirare.
Larch non esisteva più, non esisteva più niente in quel momento.

Solo il dolore.

Il dolore aveva un suono, un suono ben preciso.
E lei, l'aveva appena ricordato.
Il dolore, quello straziante che ti porta via tutta la vita in un secondo, per lei , aveva il rumore del vetro che andava in frantumi.

Poteva sentire il fiato del generale sul collo, le sue dita stringere forte sulla pelle.

Ma niente era, confronto al sordo scricchiolio che le aveva attraversato l'anima.

Fu questione di un attimo, e la sensazione devastante, lasciò nuovamente posto alla vita reale.
Gli occhi di Lina si spalancarono poco prima che le labbra di Larch raggiungessero il suo collo, e fu necessaria una semplice parola:
" Sleeping"
L'uomo ricadde all'indietro sulla sedia, la sua testa ciondolò per alcuni secondi, dopodiché cadde pesantemente sul tavolo.
Il bernoccolo, il giorno dopo, era assicurato.
Lina si scosse, alzandosi dalla sedia e massaggiandosi le braccia, su cui erano rimasti dei piccoli lividi viola. Lanciò una breve occhiata al generale che dormiva della grossa accasciato sul tavolo.
" Mi sà che ti è andata di nuovo male, Don Giovanni..." Tentò di ironizzare tra se e se, più che altro per non pensare a quanto appena successo...
Inevitabilmente il suo sguardo si posò sulle schegge di vetro sparpagliate sul pavimento.
Deglutì piano, e una piccola lacrima le rigò la guancia.
Lina si stupì, e si detestò. Va bene, c'era mancato un pelo che quel viscido le mettesse le mani addosso, ma non era proprio il caso di fare piagnistei per una tentata aggressione...
Ma forse, era meglio darsi quella, come scusa. In fondo, piangere per una scampata violenza, era più credibile che piangere per un bicchiere rotto...  
La maga pensò che doveva andarsene in fretta, invece si chinò, prendendo tra le dita un piccolo frammento trasparente.
Quello era dolore.
Non avrebbe dovuto infrangersi, non poteva sopportarlo.

Il rumore di una vita che andava in mille pezzi, davanti ai suoi occhi, insieme al suo cuore.
Era come se avesse combattuto tutta la vita, perchè le sue orecchie non avessero mai dovuto udire quel suono.
Forse era nata, per impedire a quel vetro di scoppiare in un fragore assordante.


" Sciocchezze." Le sue dita abbandonarono velocemente la scheggia di vetro sul pavimento, mentre riacquisiva una certa dignità hai suoi stessi occhi, finendola di fare la sentimentale, quando la situazione proprio non lo richiedeva.
Con passo felpato si avvicinò alla finestra, lanciando un'occhiata al cortile, che con suo grande disappunto, pullulava di sentinelle. Ok, la levitation era fuori discussione.
Ma in fondo poi...poteva anche andarsene da dove era arrivata, no?
Mentre passava con tutta tranquillità attraverso la porta che le guardie all'ingresso si premurarono di aprirle, si voltò leggermente verso una delle due, e con sguardo severo aggiunse:
" Quando il generale si sveglierà, ricordategli che è un grande cafone! Non ci si addormenta mentre si è a cena con una principessa!!" E così dicendo superò i due, con aria di gran superiorità.

Gourry osservava le nubi scure nel cielo nero, andare e venire, lasciando intravedere talvolta uno spicchio di luna. L'acquazzone era terminato, e una persistente umidità impregnava l'aria che ancora profumava di pioggia; lo spadaccino se ne stava appoggiato allo stipite del portone delle scuderie. E aspettava.
I suoi occhi tornarono nuovamente alle finestre illuminate del palazzo. Sospirò.
Quando la maga gli aveva dato le spalle diretta a palazzo, non gli era rimasto altro da fare che darsi una mossa.

"Voi non siete di queste parti, vero?" Aveva chiesto scettico un garzone, mentre Gourry cercava di intavolare una conversazione aiutandolo a trasportare un massiccio tavolo in legno.
"...Da cosa si capisce?" Aveva chiesto stupito lo spadaccino, asciugandosi con la manica il sudore dalla fronte, non appena ebbero posato a terra il pesante oggetto.
Il garzone scrutò nuovamente il bizzarro abbigliamento del biondo, dopodiché sollevò leggermente le spalle:
"...Dall'accento..." Mormorò infine, temendo di offenderlo riferendosi al bislacco mix di vestiti.
Gourry sorrise, come sorrideva sempre quando non afferrava fulmineamente un discorso, e proseguì:
" Ho sentito che il re non si trova a palazzo ultimamente..."
Il garzone, che inginocchiato controllava la superficie del tavolo per assicurarsene la levigatezza, sorrise leggermente:
" Così dicono...Ma lasci che le dica una cosa...qui nessuno l'ha visto andare da nessuna parte!"
"Com'è possibile??" Chiese lo spadaccino, non nascondendo una punta di stupore.
 " Eh, com'è possibile...E' possibile che nessuno di noi è ancora riuscito a capire perchè il re se ne sia tornato ad Imalg alla chetichella, soprattutto per un motivo così importante..."
Lo spadaccino si fece vigile:
" Un motivo importante??"
" Mi dica lei se non è da considerarsi importante il matrimonio di una figlia!!"
Gourry per poco non trasalì, ma il garzone proseguì:
" E comunque sarebbe dovuta essere una partenza festosa, soprattutto per noi sudditi...Insomma, presto potremo conoscere la nostra principessa, vederla sposa! Si dice che il re abbia trovato questa soluzione di compromesso per metterla a capo di Seres, e non dover così affrontare interminabili viaggi tra un regno e quell'altro, adesso che l'età avanza...Anche se, glie lo dico in gran confidenza...quella povera ragazza non sà cosa la aspetta...Il partito scelto, non è esattamente quello che si dice un esempio di integrità e moralità...Va beh, ci accontenteremo di festeggiare al ritorno...  "
Gourry cominciava ad avere il serio dubbio di non starci capendo più un accidente:
" Mi scusi...ma temo di essermi perso qualche pezzo..."
Il garzone gli scoccò un'occhiata in tralice:
" Lo vede questo tavolo? E' un pezzo unico, lavorato con minuzia dai migliori falegnami di Seres. E' il tavolo degli sposi. Quando il re tornerà da Imalg con la principessa Sofia, festeggeremo il matrimonio di quest'ultima..."
" E con chi si sposa?..." Chiese lo spadaccino, con un fil di voce...
" Ma che domande!! Con il braccio destro del re, l'illuminato che regge le sorti della 'giustizia' quando costui è lontano..." Ribattè ironicamente l'uomo, ma poi, cogliendo lo sguardo perso del biondo, aggiunse:
" Con il generale Larch..."

Lo spadaccino si scostò dallo stipite, lanciando un'ultima occhiata verso il palazzo. Non sapeva che ore fossero, ma la mezzanotte non doveva essere lontana.
Si scoprì incredibilmente nervoso, per una volta.
Quindi c'era sotto più di quanto avessero immaginato...
Lina si era dunque sbagliata. Sofia non era stata rapita solo per attirare lei a Seres, ma per uno scopo ben preciso...
Andare in sposa a quell'essere indegno.
Quell'essere indegno che adesso si trovava dietro ad una di quelle finestre, con Lina.
Già...
Gourry si rese conto di aver stretto i pugni con una tale forza da essersi fatto male. Era meglio evitare di pensarci, o l'attesa sarebbe diventata interminabile.
Doveva concentrarsi su Sofia, in quel momento.
.........................................................
Al diavolo, Lina sapeva cavarsela benissimo da sola. Non glie ne aveva dato prova? Quindi perchè scaldarsi tanto??

Gourry varcò la porta delle scuderie, e un aspro odore di fieno umido colpì le sue narici. Percepì a malapena il sommesso borbottio dei cavalli, che roteavano impigriti le code e scrollavano le criniere, mentre lui li superava, arrivando all'ultimo box.
 I profondi occhi scuri del cavallo che Cedric aveva acquistato giù al villaggio quel pomeriggio lo scrutarono attenti, mentre lo spadaccino gli sfilava la bisaccia in cui erano contenuti i loro effetti personali, ed estraeva le sue consuete vesti. Era giunto il momento di porre fine a quella pagliacciata.
Quand'ebbe agganciato la spada alla cinta, si girò verso il cavallo, che lo osservava annoiato:
" Cosa pensi che stia facendo...in questo momento?"
L'animale borbottò sommessamente, e lo spadaccino si sentì infinitamente stupido...
" Borbotta pure, tu...Ma io non sono mica tranquillo, sai? Oh...lo so che con lei c'è da stare in campana...Ma quell'uomo non mi piace, se lo vuoi sapere...Non mi piace nemmeno un po'!!" Concluse il biondo lanciando un'occhiata di rimprovero all'animale. Poi sospirò:
" Perchè non riesco a levarmela dalla testa?"
L'equino lo osservava placido, quasi sornione. Se avesse avuto il dono della parola, forse avrebbe risposto tranquillamente:
" Non è che per caso ti stai innamorando, cavaliere??!"
Gorry appoggiò la schiena allo steccato di legno, e lentamente scivolò giù, seduto tra il fieno.
" Che mi succede? Perchè non riesco a starle lontano? Perchè quando le sono accanto ho sempre l'assurda sensazione di conoscerla da una vita intera? Di doverla proteggere...da tutti i pericoli..."
Lina.
Quando aveva smesso di essere una ragazzina impertinente, e si era trasformata in una dolce ossessione?
Gourry chiuse gli occhi.
Quando aveva smesso di essere una folle compagna di viaggio,e si era trasformata in un desiderio dell'anima?
Lentamente scivolò nel sonno.
Lina.
Eppure....
C'era stato un momento, un momento inciso nella memoria dello spirito, che andava avanti e si riavvolgeva di continuo, per poi vivere nuovamente appena sotto la superfice sensibile del ricordo.
Il momento in cui Lina aveva smesso di essere semplicemente Lina.
E si era trasformata in un'unica ragione di vita.

Buio, silenzio...Solo la sua voce disperata.
Gourry inseguiva la sua luce dorata, nel tormento dell'incubo.

Lina scostò il pesante portone delle scuderie:
" Lighting" mormorò, e una piccola sfera luminosa apparve nel palmo della sua mano, illuminando leggermente i profili dei cavalli che dormivano quieti tra la paglia profumata.
" Ma che fine hanno fatto quei due idioti?" pensò la maga, indispettita dall'assenza dei due compagni di viaggio. Mezzanotte era passata già da una mezz'ora.
Con passo felpato raggiunse l'ultimo box, e lì si fermò di colpo, osservando con sguardo stupito lo spadaccino che dormiva tra la paglia.
" Ma bravo!...Invece di stare in guardia lui dorme come un angioletto, il signorino...!!"
Ma la maga si accorse subito che quello del biondo compagno di viaggio, non era un beato sonno ristoratore. Gourry si agitava, borbottando parole che lei, da lì, non riusciva a distinguere...
Lentamente gli si avvicinò, piegandosi verso di lui, e allora potè sentire parole, che avevano sfiorato la sua vita in un tempo di cui non aveva memoria:

" Tu non te ne devi andare...Io ho bisogno di te, HO BISOGNO DI TE!!"

Erano parole disperate, le sue. Ma non poteva pensare di vivere senza. Senza...
Con un ultimo disperato sforzo tese le braccia più che potè. Non poteva permettere che quella luce dorata si andasse spegnendo nelle tenebre del cosmo, sparendo per sempre dalla sua vita...
E le sue mani attraversarono la luce. Le sue mani attraversarono gli anni e i secoli,  attraversarono l'eternità, e strinsero l'amore.
No, questa volta non se ne sarebbe andata....
Gourry spalancò gli occhi di colpo.
Le sue mani stringevano le braccia di Lina.

Forse nel susseguirsi delle notti e dei risvegli, anche il sottile limite che discerneva i sogni dalla realtà era andato perduto. Forse sarebbero passati ancora pochi secondi, e Lina si sarebbe dissolta nella sua mente.

Forse era solo l'illusoria sensazione che Lina potesse essere la risposta.
La risposta che viveva al confine tra il sonno e la veglia.

No, lei era veramente lì davanti a lui.
" S-scusami..." balbettò lo spadaccino, lasciando le braccia della maga, senza però riuscire a distogliere gli occhi dai suoi.
" Scusami un corno..." Commentò Lina, senza a sua volta riuscire a distogliere lo sguardo da Gourry " Non mi sembra di averti dato il permesso di allungare le tue manacce sulla mia regale persona..."
" Io...Io...Era di nuovo quell'incubo." Rispose incerto lo spadaccino.
" Sai, è un rischio che si corre se ci si addormenta mentre si è in missione!!" Lo rimbeccò la maga, evitando di pensare al suo cuore che pareva essersi fermato per una frazione di secondo, quando Gourry l'aveva afferrata...
Una goccia di sudore scese per la tempia del biondo:
" Vorrei farti notare che qui l'unico puntuale sono stato io...Stavo semplicemente aspettando." Ribattè. Ma poi il suo sguardo si posò sulle braccia della ragazza, e i piccoli lividi violacei che le aveva lasciato il generale balzarono subito ai suoi occhi:
" Lina, chi ti ha fatto questi??" Esclamò allarmato.
Lina si discostò da lui:
" Non è niente, non ti preoccupare...Diciamo che ho solo capito perchè ce l'hai tanto con quell'uomo..."
" Ti ha messo le mani addosso?? Lascia solo che me lo trovi davanti...." Saltò su lo spadaccino, ma lei lo bloccò:
" Gourry, sono solo due segnetti non farne una tragedia!!...Piuttosto, io mi preoccuperei più per Sofia, credo che anche lei abbia avuto a che fare con quel galantuomo di Larch..."
" Già..." rispose Gourry con sguardo truce.
Lina si sollevò,e a sua volta prese a rovistare nella bisaccia, impaziente di riacquisire una certa dignità togliendosi quel ridicolo costume. Lo spadaccino aspettò ancora qualche secondo, frastornato da quel risveglio...che non sembrava affatto un risveglio. In effetti era stata una strana sensazione, sognare di afferrare quella luce che lo ossessionava, e svegliarsi stringendo Lina....
La cosa assurda era, che per una volta, l'incubo che lo perseguitava non gli aveva lasciato l'amaro in bocca.
Bizzarro...Eppure svegliarsi accanto a Lina, aveva in qualche modo esorcizzato la paura di aver perduto qualcosa di importante.

Lo spadaccino si sollevò in piedi, stiracchiandosi pigramente ed esibendosi in un largo sbadiglio.
Lina scosse la testa, e tornò a concentrare la propria attenzione all'interno della sacca da viaggio.
Da lì tirò fuori uno dopo l'altro i suoi stivali scamosciati, il suo prezioso mantello, casacca e pantaloni...
" Gourry!!??" Esordì nei confronti del biondo, che la osservava placidamente appoggiato al recinto, le braccia dietro alla testa.
" Uh...Che c'è?" Chiese lui, non afferrando al volo la situazione.
" TI  DISPIACE???" Gli intimò lei, di un colore vagamente tendente al bordeaux...
" Oh...Oh, certo, come no!!" Rispose velocemente lo spadaccino, che leggermente arrossito, gli voltò immediatamente le spalle, mentre Lina si apprestava a cambiarsi d'abito.

" Tu hai scoperto qualcosa di interessante, Lina?" Chiese Gourry, giocherellando distrattamente con l'elsa dellaspada..
" Non molto. Credo che Sofia si trovi nelle prigioni del palazzo, ma per il resto, sulla biblioteca e il labirinto niente di che...Sembra che Larch sia coinvolto solo con il rapimento della principessa, ma che non sappia assolutamente nulla di magia..."
Lina finì di sistemare la cintura:
" Puoi voltarti, adesso..." E così dicendo tornò a frugare nella sacca. Trovò la sua spada corta, la bandana magica e i guanti. Poi le sue dita strinsero qualcosa di morbido.
Un fazzoletto.
Doveva esserle sfuggito dalla tasca dove l'aveva riposto l'ultima volta che le era capitato tra le mani...Il fazzoletto di Gourry. Si era ripromessa di restituirglielo il prima possibile...Perchè ancora non si era decisa?
Già, perchè?
Inconsciamente arrossì, mentre senza farsi vedere, infilava quel piccolo fazzoletto con la G ricamata tra le pieghe del mantello.
Si sentiva ridicola, ma non poteva far vedere a Gourry che si portava dietro il suo fazzoletto dal giorno che si erano conosciuti!!!
La verità era che...le dava un senso di tranquillità infilare la mano in tasca, e sentire quel morbido pezzo di stoffa tra le dita...Era una piccola certezza...
Ok, va bene...Forse, e ripeto 'forse'...A volte anche lei si comportava come una ragazzina, bisognava giudicarla per questo???
Ognuno ha un piccolo portafortuna, un oggetto spesso banale, ma che ci fa sentire invincibili.
Per lei era il fazzoletto di Gourry. Inspiegabilmente.

" Cedric non si vede..." Esclamò Gourry dalla soglia del portone, lanciando brevi occhiate alla strada davanti alle scuderie.
" Spero che quell'idiota che non si sia cacciato in qualche casino...Anche se, conoscendo il soggetto, la cosa non mi stupirebbe affatto..." Mormorò Lina raggiungendo lo spadaccino.
Rimasero silenziosi l'uno accanto all'altra, mentre le nuvole sopra di loro si muovevano ad una velocità impressionante, lasciando che i pallidi raggi lunari illuminassero leggermente i loro volti.
"Uffa....Se non si decide ad arrivare, dovremo andare a cercarlo...Non possiamo passare tutta la notte ad aspettare quel maledetto deficiente..." Sbuffò Lina, spazientita.
Il tempo era prezioso. Larch non c'avrebbe messo molto a riprendersi dallo sleeping, e avrebbe subito dato disposizioni per la loro immediata cattura.
Bisognava agire in fretta.
E poi c'era sempre la questione di Grupius...Il labirinto e la torre. Voleva vederci meglio in quella situazione...
Un rumore improvviso la riportò alla realtà, Gourry era già sull'attenti, lo sguardo vigile...
Ad un certo punto, dall'angolo delle scuderie, sbucarono due sentinelle, che si dirigevano proprio verso il portone.
La maga e lo spadaccino indietreggiarono con un rapido movimento:
" Maledizione..." Imprecò Lina, facendosi piccola piccola contro la parete...Da lì non c'era possibilità di fuga.

Con un lento cigolio il portone si aprì verso l'interno delle scuderie, e due sagome scure si stagliarono davanti all'ingresso:
" Ti giuro che è l'ultima volta che ti copro Gabriel...Se non mi beccano stavolta è un miracolo..." Mormorò una delle due guardie.
" E io ti giuro che è l'ultima volta che ti chiedo questo favore...Questa volta ne ho davvero bisogno..." Rispose sottovoce l'altro, battendo piano la mano sulla spalla del compagno, in segno di riconoscenza.
Lina e Gourry poterono udire la conversazione che si stava svolgendo tra i due dall'alto del soffitto. Per il vero solo Lina prestò attenzione alle loro parole, lo spadaccino era troppo impegnato a non guardare verso quei due metri che lo separavano da terra, deglutendo piano, e sperando che la stretta di Lina su di lui non si allentasse da un momento a quell'altro!!
" Lina...quelli non mi sembrano intenzionati a levare le tende tanto presto...e io non sono molto felice di stare quassù..." Mormorò il biondo.
" Zitto Gourry!! Pensi che per me sia divertente reggerti in tutto il tuo dolce peso??" Sussurrò lei.
" Ok,ok...Stai calma, e soprattutto...non lasciarmi andare!!" Ribattè lui, arrischiandosi a lanciare un'occhiata verso il basso.
I due uomini si erano spostati ora proprio sotto di loro, e lo spadaccino si costrinse a pensare a tutt'altro, per evitare di guardare giù.  Lina roteò gli occhi e sospirò, poi il suo sguardo si concentrò sui due, scrutando attentamente i loro volti, leggermente illuminati dalla luce che proveniva dall'esterno. L'uomo che aveva parlato per primo aveva una folta barba, ed era abbastanza tarchiato, non l'avrebbe detto con certezza...Ma poteva essere sulla quarantina. La seconda sentinella invece, non doveva avere più di vent'anni. L'attenzione di Lina si concentrò su quest'ultimo: aveva lineamenti delicati che gli davano un'aria da ragazzino, e che stonavano leggermente con la divisa e la lunga spada, capelli corti e ricci e uno sguardo limpido.
Mentre gli occhi della maga ancora indugiavano su di lui, costui aprì bocca:
" Zan, non preoccuparti, farò attenzione che non mi scoprano...Non ho intenzione di crearti guai, so quello che rischi coprendomi...Si tratterà solo di poco tempo, ma ne ho bisogno credimi...C'è tutta la mia vita in ballo..."
La sentinella che rispondeva al nome Zan rimase in silenzio per alcuni secondi, osservando il compagno con sguardo poco convinto, alla fine però si decise a rispondere, e lo fece con un'alzata di spalle:
" Gab...Spero per te che sia così. Io vado adesso, e dirò a tutti che sei stato in ricognizione con me questa notte...Ma ti avviso...Fai attenzione..." E detto questo si diresse verso il portone.
" Grazie Zan...Sei un amico..." Ribattè Gabriel, seguendolo fino alla soglia.
Zan prima di varcare il portone si voltò un'ultima volta verso il compagno:
" Non ringraziarmi Gab, lo faccio perchè sono stato giovane anchio, e so come vanno queste cose...Ma non ti fare illusioni...Non sempre le cose vanno come vorremmo che andassero. Certo, io lo spero per te ma...difficile...comunque, che vada bene oppure no, a una certa ora ti voglio indietro, intesi??"
" Sissignore!!" Escalmò il giovane con tono scherzoso, portandosi la mano destra alla fronte, e provocando un brontolio da parte di Zan, che con un'ultima occhiataccia varcò il portone borbottando.
Gabriel rimasto solo stette immobile alcuni secondi, dopodichè cominciò a camminare nervosamente avanti e indietro, nell'evidente attesa di qualcuno.
E Lina, che lo osservava dall'alto soffitto della scuderia, proprio questo si stava chiedendo: ' Che affari loschi aveva in ballo quella guardia??'
" Spero che chiunque sia, si sbrighi ad arrivare..." Sussurrò la voce di Gourry, facendola trasalire!
" G-Gourry..." Certe volte pareva davvero che lo spadaccino le leggesse nella mente...
" Lina...Non ce la faccio più a starmene qui appeso come una scamorza..."
" Mmmmh, Cosa ti ho detto prima??" Sibilò sottovoce la maga
" Cosa?" Chiese lui, dubbioso.
" Di finirla con queste inutili lamentele!!!" Aggiunse lei esasperata, piantando le dita negli avambracci del biondo!
Gourry soffocò a stento un lamento, mentre Lina pensava ad un diversivo per distrarre la sentinella.
In effetti si potevano anche usare le maniere forti...Una botta in testa e il caro Gabriel non avrebbe connesso fino al mattino dopo, dando a loro tutto il tempo di sgattaiolare fuori.
Non era male come idea...Peccato che...
Già, peccato che la sua maledetta curiosità le impediva di agire fino a che non avesse scoperto cosa c'era sotto...Poteva anche trattarsi di qualcosa che aveva a che fare con quello che stavano cercando loro, no?
Improvvisamente, e senza un apparente motivo, il giovane si fermò da quel suo camminare avanti e indietro,e direttosi verso il portone sgattaiolò fuori.
Lina e Gourry rimasero un attimo perplessi:
" Hai sentito qualcosa?" Chiese la maga allo spadaccino
" No...Però visto che se ne è andato puoi anche mettermi giù adesso, no??" Rispose lui speranzoso...
" Aaaah che lagna!!...Io vorrei sapere perchè ancora perdo tempo a parlare con te!!" Sbraitò lei spazientita dalle continue richieste dello spadaccino, lasciando di colpo la presa che aveva su di lui!!
" LINAAAAAAAAA!!!" Fece in tempo a gridare Gourry, prima di ritrovarsi con la faccia immersa nel fieno!!
Lina atterrò con grazia al suo fianco, un sorriso furbo sulle labbra, e all'occhiataccia che le rivolse lo spadaccino, rispose candidamente:
" Me l'avevi detto tu di metterti giù, di che ti lamenti??"
" Io ti avevo chiesto appunto di mettermi giù, NON DI SCARAVENTARMI A TERRA!!!" Ribattè lui con disappunto!!
" Uff...come la fai lunga! Sapevo benissimo che saresti atterrato sul morbido..." Disse lei con aria sicura, fingendo di ignorare lo sguardo scettico comparso sul volto del biondo!! " E comunque sono proprio curiosa di sapere perchè quell'individuo se ne sia andato così all'improvviso..."
"Che ti importa?" Chiese Gourry ancora seduto tra la paglia, mentre si toglieva i fili che gli erano rimasti impigliati nei capelli.
Lina sospirò: " Possibile che devi essere sempre così ottuso?? Potrebbe essere coinvolto in qualche modo con quello che stiamo cercando di scoprire..."
 Lo sguardo vacuo dello spadaccino però la costrinse a fermarsi, roteando gli occhi al cielo...No, non aveva intenzione di passare i successivi dieci minuti buoni a cercare di inculcare nella testa di quello zuccone quel concetto elementare...
Ma proprio mentre formulava quel pensiero il portone scricchiolò leggermente, rendendoli partecipi del fatto che qualcuno stava entrando nelle scuderie...
In una frazione di secondo la mano di Gourry afferrò il braccio di Lina, trascinandola nascosta tra la paglia, mentre con l'altra mano le copriva la bocca, per evitare che fuoriuscissero eventuali proteste per quel gesto avventato.
" G-Gour...." La ragazza riuscì a stento a soffocare la sorpresa, ritrovandosi di colpo appiattita tra la paglia umida, mentre una figura varcava la soglia con passo svelto, nascondendosi contro alla parete...Da quello che riuscì a vedere Lina, si trattava nuovamente di Gabriel...
Alla maga non ci volle molto per capire il motivo di quel dietrofront improvviso: davanti al portone passarono in quel momento altre due sentinelle di vedetta. Probabilmente Gabriel si era spinto fuori dalle scuderie per andare incontro al suo ospite misterioso, ma era stato costretto a fare retromarcia per evitare che qualcuno dei suoi commilitoni potesse scoprire che in quel momento non si trovava in servizio....Perchè stava evidentemente compiendo qualcosa che andava contro le leggi del reggimento...
Lina stava compiendo questi ragionamenti, quando sentì la mano di Gourry allentare un po' la presa sulla sua bocca...
Improvvisamente ritornò conscia del fatto che due forti braccia la stavano tenendo stretta, e quello fu sufficiente per farla avvampare, e per farle tirare una 'silenziosa' gomitata nel costato dello spadaccino!
" G-gof..." Rantolò Gourry, lasciando immediatamente la stretta, e portandosi la mano al torace.
Lina lo ignorò palesemente, appiattendosi ancora di più tra la paglia, senza distogliere lo sguardo dal giovane, che nel frattempo, scampato il pericolo di essere scoperto, era tornato a selciare cerchi concentrici con quel suo camminare nervoso...
Eh si, pareva proprio che chiunque stesse aspettando si stesse facendo desiderare...
" Lina...tu la devi finire di essere così manesca..." Sussurrò in quel momento Gourry ripresosi dalla gomitata, e sopraggiunto, strisciando tra il fieno, alle spalle della maga.
Lina non si disturbò a prestargli attenzione, mormorando semplicemente:
" E tu la devi finire di prenderti tutte queste libertà nei miei confronti."
" Ma guarda che hai proprio una bella faccia tosta sai??! Ti ricordo che se mi sono azzardato ad allungare le mani su di te è stato solo ed unicamente per evitare che venissimo scoperti da questo qui, anche se in effetti mi sfugge il motivo del perchè ti interessi tanto sapere che diavolo sta combinando..." Sussurrò indignato il biondo, lanciando a sua volta uno sguardo verso Gabriel.
Lina rivolse un'occhiata in tralice allo spadaccino, e involontariamente un sorriso le affiorò sulle labbra...
Gourry era pieno di ciuffetti di paglia che gli spuntavano dai capelli, facendolo somigliare più ad uno spaventapasseri che ad un valoroso combattente. Inoltre aveva uno sguardo concentrato che sembrava dire: ' Sarà anche una cosa importante...Ma io non riesco proprio a capire cosa possa nascondere questo ragazzino da interessarti tanto..."
Lo spadaccino resosi conto dello sguardo di Lina si girò verso di lei, sorprendendola con il sorriso sulle labbra:
" Beh...Che c'è di tanto divertente??"
Lina scosse piano la testa:" Niente. Stavo solo pensando che da quando viaggiamo assieme, non c'è stata una volta che non hai assecondato una mia qualsiasi decisione..."
Gourry rimase un attimo spiazzato da quelle parole sincere, che erano, in fondo in fondo, un piccolo apprezzamento nei suoi confronti.
Che erano in fin dei conti, un timido ringraziamento.
Sorrise dolcemente alla sua rossa compagna di viaggio:
" Ma, sai com'è...Ho solo pensato che non fosse prudente contraddire una maga che sa usare un'arma come il Dragon Slave!!" E così dicendo passò una mano sulla testa di Lina, scompigliandole teneramente i capelli.
Un gesto così familiare...
Tutto era in realtà molto familiare, anche quella frase detta un po' per scherzo, un po' per ammirazione...
" Hei...Aspetta un momento Gourry..." Lina sgranò gli occhi osservando stupita lo spadaccino " Tu che ne sai del Dragon Slave??"
In effetti...Non ne aveva mai castato uno in sua presenza, o si?
Gourry parve rifletterci sopra un attimo, portandosi una mano alla testa, quasi a voler richiamare quel ricordo che l'aveva portato a ripetere una frase già detta molto tempo prima, senza averne memoria.

E' incredibile come cose, a volte dette un po' per gioco, rimangano dentro di noi tanto a lungo.
E' incredibile come certi momenti, che vivendoli non sembrano importanti, siano destinati invece a superare le barriere del tempo.


Quel momento era già esistito, viveva in uno spazio lontano.
Viveva insieme agli infiniti momenti che avevano trascorso insieme quelle due persone che adesso si guardavano senza riconoscersi.
Era qualcosa che avevano, qualcosa di loro. Senza che lo sapessero.

" Tu sai lanciare un Dragon Slave, no?" Chiese infine il biondo, non sapendo che altro dire.
" Si, E' OVVIO." Puntualizzò la maga " Ma..."
Ma in quel momento il portone scricchiolò per l'ennesima volta, e la persona di cui tutti (ormai) aspettavano tanto ansiosamente l'ingresso, varcò la soglia delle scuderie.

Lina e Gourry si appiattirono ulteriormente, mentre una figura incappucciata si dirigeva circospetta verso Gabriel, che era rimasto fermo immobile.
Vi fu un attimo di tensione tra i due, e Lina lo percepì chiaramente.
Poi, nel silenzio della notte, la figura sconosciuta lasciò cadere lentamente il mantello che le copriva il viso, rivelandosi per quello che, ne Lina, ne Gourry, si erano aspettati.
Scintillanti come fili di luna, lunghi capelli biondi ricaddero sulle spalle della ragazza che si trovava davanti alla guardia.
" E' una donna!!" Escalmò stupefatto lo spadaccino, in un sussurro.
" Questo lo vedo anch’io..." Rispose Lina, leggermente spiazzata...
In effetti, si era aspettata che dietro ci fosse qualche complotto segreto, o qualcosa del genere, insomma...
Invece, a quanto pareva, si trattava più di un incontro clandestino.
improvvisamente il ragazzo fece un passo avanti:
" Sei venuta alla fine...Non ci speravo più..." Disse, cercando un contatto.
Ma lei si ritrasse quel tanto che bastò affinchè la mano di Gabriel cadesse nel vuoto:
" Sono qui perchè te l'ho promesso, non per altro. Te l'avevo promesso prima di sapere come sarebbe andata a finire, e io sono un tipo che non viene meno alla parola data...Anche se forse adesso, non ha nemmeno più importanza..."
Nonostante il viso d'angelo, il tono di quella ragazza era deciso, a tratti duro.
" Come puoi dire una cosa del genere??" Chiese lui, alzando la voce, e lasciando trapelare un profondo sconforto.

Lina sospirò lanciando un'occhiata allo spadaccino: " Tutto qua...Non è altro che una stupida lite tra innamorati, niente di più, maledizione..."
" Ti ricordo che sei stata tu ad insistere perchè rimanessimo qua ad impicciarci dei fatti degli altri..." Sussurrò il biondo, a sua discolpa.
" Devi per forza puntualizzare tutto??! Lo so che sono stata io, ma adesso non ho certo intenzione di sciropparmi tutta la scenata patetica che lei sta per fargli..."
" Che ne sai che lei sta per fargli una scenata?...A me sembra piuttosto taciturna..." Affermò Gourry, osservando di soppiatto i due che se ne stavano silenziosi a qualche metro di distanza.
Lina stava per ribattere, con quel tono da saputella che le veniva  spontaneo ogni volta che sentiva di aver capito al volo la situazione prima degli altri, ma per una volta si costrinse a stare zitta.

" Io credo che lei vorrebbe riuscire a parlargli normalmente, ma non ce la fa, non riesce ad abbandonare il tono
sostenuto..." Sussurrò all'improvviso il biondo.
Lina guardò stupita lo spadaccino che a sua volta guardava i due con un'aria piuttosto malinconica.
Seguì con lo sguardo gli occhi di Gourry, e vide una lacrima rigare la guancia della ragazza.
Forse per una volta, Gourry aveva centrato il problema prima di lei.

Gourry.
Che non afferrava al volo nemmeno i discorsi più elementari, ma che sapeva passare per porte che lei non sarebbe riuscita a buttare giù nemmeno a calci.

" E' tardi Gabriel, oramai è troppo tardi per affrontare questo discorso." Disse la ragazza, asciugandosi con il dorso della mano quella lacrima che proprio non era riuscita a trattenere.
" Perchè parli così?? Non è tardi...Se saprai aspettare Anne. Ti prego...Guardami..."
Gabriel tentò di sollevare il volto della ragazza, ma il suo fu un tentativo vano, lei si ritrasse ancora di più:
" Lasciami Gabriel, ormai ho deciso...Non avrò mai la pazienza di aspettare chiusa tra queste mura, mentre tu chissà dove sarai...Finiamola qua, è meglio così, fidati."
" E' solo una guerra Anne, credimi, solo una guerra...poi sarò nuovamente da te..."

Gourry scosse leggermente la testa nel sentire quelle parole:
" Solo una guerra..." Ripetè piano, quasi tra se e se.
Lina lo sentì, e il suo fu quasi un gesto spontaneo, quello di posare la mano sulla sua.
Sapeva cosa si celava sotto la limpida superficie azzurra dei pozzi profondi che erano gli occhi di quel ragazzo.
Campi di battaglia infiniti, sporchi del sangue di amici e compagni.
Lance spezzate e polvere ovunque.
E un'infanzia rubata.

Ma la sua mano su quella di lui.
Era lì per dirgli che adesso poteva anche chiudere gli occhi, c'era lei adesso.

Di tutte le cose che so, di tutte le cose che ricordo, 
non esiste un'immagine al mondo dove tu non appari.
Tu ci sei sempre.
Di tutti i miei ricordi
il tuo sorriso sarà l'ultimo a morire
.

" Non esiste mai 'solo' una guerra..." Rispose calma Anne " La guerra quando comincia non ha mai fine, e se non ti perderai nei campi di battaglia, una volta che sarai a casa ti mancheranno. Ti mancherà quell'adrenalina di combattere in prima fila, quella ragione di usare la vita in virtù di qualcosa di più grande...E quando ti accorgerai di quanto vane siano queste promesse, sarà troppo tardi..."
" Anne..." Sussurrò Gabriel
" Gabriel, io non ti aspetterò. Non sono io la tua ragione, o perlomeno non sono una ragione abbastanza grande da tenerti qui, quindi vai, vivi la vita che vuoi. Ma non chiedermi di aspettarti."
Anne si avvicinò al ragazzo, posandogli un delicato bacio sulla guancia:
" Addio..."
E corse fuori, trascinandosi dietro il rimpianto di un amore che finiva.

Gourry sentì la mano di Lina stringere  la sua.

Certi legami sembrano indissolubili, ma alla prima folata di vento si sgretolano come torri di carte
.

Vide Gabriel aspettare immobile ancora qualche secondo, quasi stesse sperando di aver sognato tutto, e poi, lentamente, incamminarsi verso la porta da cui era appena fuggita la donna che amava.

Certe storie sono tenute insieme da un sottile filo di seta.
Eppure, esisteva un amore capace di attraversare il tempo e la distanza.

Gourry strinse con più forza la mano di Lina.

Vivessi altre mille vite, sempre da te tornerei.
E se mi innamorerò di qualcuno che non sei tu,
anche nel suo più piccolo neo, io vedrò te.
Sei in ogni cosa che mi porto dentro, sei in ogni più piccolo istante.


Forse quella stretta non era più solo amicizia.
Forse, adesso, c'erano arrivati anche loro.

Fu Lina a scuotersi per prima:
" Che cosa patetica." Commentò seccamente, lasciando andare  la mano di Gourry, e togliendosi qualche filo di paglia che le era rimasto impigliato nei capelli.
Gourry si tirò su a sua volta, rivolgendole un'occhiata limpida:
" Non credo sia tanto semplice lasciare andare la persona che si ama..."
Lina lo guardò esterrefatta:
" Gourry ma che diavolo vai farneticando?? Se lui era così innamorato non se ne sarebbe certo partito come se niente fosse!!"
" Infatti non mi sembrava che fosse tanto facile per lui, ma se ha deciso così..."
" Ecco appunto, se ha deciso così saranno anche affari suoi!! Noi vediamo di pensare ai nostri che è meglio!!" Ribattè sbrigativa la maga.
" Ma senti un po' con che faccia!! Sbaglio o qui l'impicciona è una sola??"
" IMPICCIONA?? Alla grande Lina Inverse??? Credo che qualcuno qui abbia i secondi contati..." Esclamò la maga con un sogghigno.
" Ok-Ok..." Si affrettò ad aggiungere lo spadaccino, sventolando le mani davanti alla faccia, ma purtroppo per lui, fu troppo tardi!!
Lina lo affondò nella paglia, torcendogli un braccio dietro alla schiena:
"Rimangiati subito quello che hai detto,brutto zotico!!"
" Hei-Hei!! Ma che ho detto di male?? E' vero che sei un po' impic...AAAAAAAAAH!!! LINAAAAAAA...."
" Gourry dimmi...come vivrebbe uno spadaccino senza l'uso di un braccio???"
" LINA...Ma perchè con te non si può scherzare su niente??" Ribattè esanime lo spadaccino, con le lacrime agli occhi!!
Alla fine Lina si decise a mollare la presa, e seduta tra la paglia, gli diede le spalle,dopo aver assunto un'espressione molto-molto offesa:
" Non è assolutamente vero!! Con me si può scherzare su tutto, tranne che sulla mia propria persona!!" Esclamò imbronciata.
Lo spadaccino sedette a sua volta, massaggiandosi il braccio torturato, e lanciandole uno sguardo che da severo si trasformò quasi subito in un sorriso:
" Ma se non si può scherzare su di te, allora di cosa parleremo per tutto il resto del tempo che passeremo insieme??!!"
" Sarà un tempo molto breve se continui su questa strada, fidati..." Ribattè Lina senza degnarlo di uno sguardo.
" Che musona...Chissà che non riesca a fare spuntare un sorriso su questo faccino imbronciato..." Disse lo spadaccino con uno sguardo divertito...
" Non osare avvicinarti Gourry,o te ne pentirai amaramente..." Ribattè Lina tentando di mantenere un tono fermo, perchè già aveva capito le intenzioni del biondo...
Ma a nulla servirono le terribili minacce!! Il ragazzo si avventò su di lei in mezzo secondo:
" Vediamo un po' se la grande Lina Inverse soffre il SOLLETICO!!!"
Rotolarono entrambi tra la paglia, mentre Lina alternava i moniti di imminente morte del suddetto Gourry Gabriev, alle risate che le scappavano fuori involontarie ( perchè in effetti lo soffriva il solletico, eccome se lo soffriva...)
" Ma- tu- non- eri- quello- che- voleva- vedere- un- Dragon- Slave??" Riuscì a dire Lina tra una risata e l'altra
" Mai detta una cosa simile..." Esordì il biondo, che ormai aveva capito tutti i punti deboli della povera Lina!!
Alla fine non avevano più fiato nemmeno per parlare.
Ridevano e basta.
Nonostante tutto, ridevano come due bambini.
Forse era anche questo il motivo: insieme sapevano tornare bambini, comportarsi come bambini.
Quei bambini che, in fondo, erano stati per troppo poco tempo.
Alla fine Gourry decise che era giunto il momento di darle un po'di tregua, e la lasciò ricadere tra la paglia.
Lina ansimava, lasciandosi scappare ancora qualche rimasuglio di risata:
" Gourry...Aspetta solo che mi sia passata la ridarola...e poi ti farò vedere cosa succede a chi osa tanto con Lina Inverse..."
Lo spadaccino le si stese accanto, puntellandosi con un gomito e reggendosi la testa nella mano destra:
" Mmmh...Devo ammettere Lina...che non sei molto credibile in questo stato!!" Osservò lui, notando i sottili fili d'erba secca che le erano rimasti impigliati nei rossi capelli, e allungando una mano per sfilargliene uno che le penzolava sopra alla guancia.
Improvvisamente lo sguardo di Lina tornò serio, almeno alla stessa velocità con cui le sue gote diventarono di fuoco.
I loro occhi si incrociarono.
Gourry le sorrise dolcemente:
" Hei che ti prende...Non ridi più adesso? Sei tutta seria..."
Lina deglutì:
" Sono seria perchè mi sono appena ricordata che adesso ti dovrò uccidere...Tu capisci, no? Non posso mica permettere che qualcuno su questa terra conosca il punto debole di Lina Inverse..."
Lo spadaccino allora avvicinò il viso al suo, per sussurrarle:
" Ah è così...E se io giurassi di non rivelarlo a nessuno?"
" Non posso fare eccezioni Gourry...Se comincio ad ammorbidirmi con te, poi lo dovrò fare anche con tutti gli altri...E  ho una certa fama da mantenere, io..."
" Capisco..." Mormorò il giovane spadaccino " Ed è così terribile che qualcuno scopra che anche Lina Inverse ha un punto debole, che non vuole rivelare a nessuno?"
Lina lo osservò silenziosa, per qualche secondo, senza capire se lo spadaccino si stesse riferendo ancora al solletico,o...
............................
" Terribile o no, caro Gourry, non la passerai di certo liscia, se è questo che ti preoccupa..." Mormorò infine con un fil di voce, lo sguardo perso negli occhi azzurri del ragazzo che la sovrastava, a qualche centimetro di distanza.
" Oh, ma io non preoccupo affatto..." Disse lui, con un mezzo sorriso di sfida.
" Invece dovresti, ma dubito che quella spugna di mare che vive nella tua scatola cranica ti faccia percepire il reale pericolo che stai correndo..." 
" Forse hai ragione tu, Lina...Ma vedi, nella tua attuale situazione...Non mi sembri nella posizione adatta per attuare minacce" Ribattè Gourry sorridendo, spostandosi fino a sovrastarla completamente.
Lina avvertì il tono di sfida, e ovviamente la cosa le provocò un certo disappunto.
Al diavolo, non sapeva stare agli scherzi, va bene...E allora??
Con quale incantesimo si poteva evitare di incendiare la scuderia e al contempo far rimpiangere a Gourry quel suo momento di coraggio???
Stava giusto pensando a qualcosa di non particolarmente letale, ma di molto-molto doloroso, quando le parole dello spadaccino la riportarono di colpo alla realtà:
" Lina..." Il suo tono ora, era serio "  Come credi che andrà a finire ...?"
Il suo sguardo era un mare in inverno, malinconico e incantevole al tempo stesso.
" Oh, Gourry..."
" Lina io..." Cominciò lo spadaccino, senza sapere poi come proseguire.
Lina rimase silenziosa, aspettando che lui finisse la frase.
Un'ombra si era insediata tra di loro, senza che nessuno dei due l'avesse evocata, ma era qualcosa che non si poteva fuggire.
Sofia.
Improvvisamente Lina si sentì una perfetta idiota.
Perchè si stava comportando con una naturalezza che non le apparteneva, con qualcuno che non poteva essere suo.
Guardò con fermezza negli occhi dello spadaccino, e disse:
" Come vuoi che vada a finire, zuccone che non sei altro?? Ovviamente con una mia vittoria, mi sembra scontato, no?...C'è solo un piccolo problema..."
" Che problema??"
" Diciamo che...Se non ti levi immediatamente dai piedi, per me sarà un po' difficile riportarti integra la tua promessa sposa..."
Gourry distolse un attimo lo sguardo nel sentire quelle parole.
Lina fece per tirarsi su con la schiena, convinta che lui stesse per sollevarsi...
Ma lo spadaccino la sorprese, con un gesto inaspettato.
Le si avvicinò ancora di più, posando la fronte contro la sua.
Nel silenzio della notte.

" Non era quello che intendevo, Lina..."

Gli occhi chiusi di un ragazzo, quelli sgranati di una ragazza.

Dimmi Lina, se le parole fossero senza suono, riusciremmo comunque a sentirle?
Lo sai cosa volevo dirti, vero?
Che quello che accadrà forse mi importerà solo se tu sarai al mio fianco...
Dimmi Lina, hai mai vissuto in un momento che non fosse questo?......


................................
" E cosa intendevi allora, cervello di gelatina??"
................................
"  Beh, io mi riferivo al tuo punto debole, pensi di risparmiarmi almeno finchè non avremo portato a termine la missione??..." Chiese lui con un sorriso.
Lina sorrise a sua volta:
"...Ma, non saprei...Devo ammettere che stai correndo un grande rischio...Ma è anche vero che un cavaliere particolarmente abile con la spada, anche se mentalmente attivo quanto una barbabietola, fa sempre comodo..." Riflettè la maga " Forse posso concederti ancora qualche giorno, cavaliere..."
" Perfetto..." Esclamò il biondo tirandosi su, e porgendo la mano alla maga per aiutarla ad alzarsi " In questo caso sarà meglio darsi una mossa, non voglio sprecare i miei ultimi giorni con una ragazza così piatta!!"
Lina lo fulminò seduta stante:
" Questa potevi anche evitartela, brutto cafone!!!" E così dicendo gli mollò una pappina bene assestata.

" Qualcuno deve spiegarmi perchè tutte le volte che mi assento per qualche tempo, poi vi ritrovo sempre in atteggiamenti assai poco consoni alla morale..." Disse una voce nota dall'oscurità.
Lina e Gourry si voltarono di scatto, e intravidero una figura appoggiata allo stipite del portone.
Cedric li fissava, le braccia conserte, scuotendo piano la testa.
" Oh, ma guarda un po' chi si degna di onorarci con la sua presenza!! TI SEMBRA QUESTA L'ORA DI ARRIVARE BRUTTO LAVATIVO???" Lo apostrofò immediatamente la maga.
Cedric si discostò dal portone, raggiungendoli:
" Eh-Eh Lina, non ti lamentare...Mi sembra che abbiate trovato un modo interessante di ingannare l'attesa!!" Sghignazzò Cedric, prima che gli arrivasse un calcio ben piazzato negli stinchi.
" Ma non ha proprio il senso dell'umorismo..." Esclamò il poveretto piegandosi in due, le lacrime agli occhi!!
" Eh no, direi di no..." Esclamò lo spadaccino scuotendo il capo, e aiutandolo a rialzarsi.
" Invece di confabulare, voi due, vorreste provare per una volta a comportarvi da persone serie???" Chiese Lina portandosi le mani ai fianchi.
Cedric e Gourry si voltarono a osservare la maga, che esclamò:
" Vediamo di darci una mossa, abbiamo già perso abbastanza tempo." E così dicendo cominciò a incamminarsi verso il portone.
" Hei Lina...Ma non ti interessa sapere cosa ho scoperto??" Le gridò dietro Cedric, tentando di raggiungerla.
" Ogni cosa a suo tempo, Cedric." Rispose lei, con tono fermo.
" Ma allora adesso che facciamo??" Insisté lui
Lina si fermò di colpo, voltandosi verso i due, e frugando nel mantello, estrasse un piccolo libricino dalla copertina azzurrognola: la chiave di lettura.
Un enigmatico sorriso comparve sulle labbra della maga:
" Adesso, si comincia a giocare." Esclamò con tono fiero, uno scintillio che le illuminava lo sguardo.
Cedric continuò a fissarla perplesso.
Gourry sorrise a sua volta, di rimando alla maga:
" E allora che cominci il gioco..." Mormorò " In fondo, è quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare, giusto Lina?"
" Giusto..." Rispose Lina con un'occhiata complice " Andiamo!!"

                                                                  ***

Dunque…Questo capitolo è stato davvero difficile da scrivere!!! Quindi se lo avete trovato magari
un po’ giù di tono, abbiate pazienza!!^^Tra l’altro sono incappata più di una volta nel dubbio di essere andata OOC con i personaggi…Ma alcune cose tra Lina e Gourry non risultano affatto semplici, soprattutto considerando che non si ricordano l’uno dell’altra…ç__ç
Spero che qualche coraggioso lettore, che è riuscito ad arrivare fin qui con i nervi saldi, mi faccia sapere cosa ne pensa!!!^^
Ringrazio ancora tantissimo tutti quelli che continuano a leggere questa storia!!( Dai che nn manca molto!!)
  
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