“Hey! Ciao!” Mi girai guardando male il ragazzo riccio che mi si era presentato davanti tutto sorridente.
Ero nel corridoio della scuola impaziente di incontrare la mia migliore amica così, dopo essere passate a prendere la nostra roba, saremmo potute andare in spiaggia a divertirci e forse, sarei riuscita a conquistare qualcuno di figo a cui interessavo con cui avrei speso il resto dell’estate.
E per figo non intendevo un ragazzo riccio, appena più alto di me che non avrebbe avuto un accenno di muscoli neanche tra cent’ anni!
Riposi gli ultimi libri nell’ armadietto e, ruotando sui tacchi, mi incamminai svelta verso l’uscita cercando con tutto il cuore  di seminare Mr. Hey-Ciao.
Ma ovviamente era tutta un’illusione.
“Scusami, Sasha? “ mi urlò la voce del riccio da dietro, zittendo tutti gli altri studenti  nel corridoio.
“Devo parlarti di una cosa importante!” continuò avvicinandosi sempre di più a me che ormai mi ero fermata a metà tra la rabbia e l’umiliazione.
 
Quel giorno feci un errore terribile:
mi girai.
 
Ruotai di nuovo sui tacchi bassi che mi davano un’aria da secchiona attraente –ovviamente a mio parere-.
Avanzò ancora fino a ritrovarsi a circa un metro da me.
“Ti devo chiedere un favore … è per una scommessa.” Mosse ancora un paio di passi e appoggiò la mano sinistra sulla mia spalla.
“E cioè?” Risposi con tono neutro cercando di mantenere quel poco di contegno che mi rimaneva dopo le urla di pochi secondi fa.
 
Facemmo una lunga passeggiata e lui parlò per tutto e ripeto tutto il tempo senza smettere, raccontandomi della scommessa che aveva fatto con dei suoi amici, in pratica riassumendo la storia, lui era un ragazzo del Chescire che si era appena trasferito a Londra per motivi ignoti, era amico dei quattro ragazzi più fighi della scuola ed aveva fatto una scommessa fantastica: io facevo finta di essere la sua ragazza e lui mi avrebbe presentato uno dei suoi amici, Niall –di cui io, puntualmente mi ero presa una cotta; se mi avesse convinta a baciarlo e abbracciarlo come se facessimo davvero sul serio io avrei avuto il mio incontro magico.
Detto fatto!
 
“Accetto!” eravamo ormai arrivati al cancello e dopo venti minuti di monologo snervante Harry-ma-chiamami-pure-Hazza aveva finalmente deciso di smettere per poi assumere varie espressioni che passavano dal ‘mi hai interrotto nel pieno del discorso’ al ‘cosa?’ –-arricchito da una bocca spalancata a ‘o’- e infine al ‘wow, ci sono riuscito!’ che mi lasciò con un punto interrogativo in faccia.
“Davvero?!” lo aveva detto con un sorriso a trentadue denti stampato in volto.
“Ma voglio sapere una cosa … tu cosa ci guadagni?” cambiò espressione di colpo aggrottando le sopracciglia.
Bingo!
“Beh … i ragazzi mi fanno incontrare una ragazza che mi piace un casino, anche se sono arrivato da poco e lei mi guarda male in continuazione …”
Lo guardo corrugando la fronte.
“Povero cucciolo! Vuoi che chiamo la mamma genio?!”
Lo presi in giro, salutandolo con la mano e correndo velocemente verso la macchina viola in fondo al viale dopo essermi accorta del mio terribile ritardo.
Ricambiò urlando un ‘ciao’ ancora sorridente. 

SCIAOOOO!
Ciao a tutti, non so se vi piacerà questa ff perchè a me non convince un granchè... infatti non sono sicura se la continuerò, ma in cambio sto attualmente scrivendo una OS fantastica...
boh, scrivetemi qualche recensione per favore ho bisogno di sapere il vostro parereee! (?)
non mi piace fare spazi autrice lunghissimi quindi lascio tutto a voi ciaoo!
Hope u like it! :)