Pensai tutta la notte ad Alessandro e a quello che mi aveva detto Leo.
Lasciarlo o rimanere con lui? In entrambi i casi avrei sofferto.
Il mattino dopo, mentre tornavo a casa, incontrai di nuovo Paolo e Matteo. Gli corsi incontro e mi misi a parlare con loro. Mi accorsi che Matteo compensava il suo metro e sessantacinque con la sua simpatia. Parlammo un po’ della scuola, criticammo i professori e Paolo si mise in mostra come al solito, facendoci fare figuracce.
Il tempo insieme a loro volava veloce ed era già ora di pranzo. Salutai Matteo e, con Paolo, mi avviai verso casa.
-“Ti piace.”
-“Come?”
-“Ti piace, ammettilo.”
-“Ma chi?”
-“Matteo, ovviamente! Ho visto come vi guardate..”
-“Ma no, ti sbagli! Ma che..”
-“Pensa che tu sia molto simpatica. E molto bella.”
-“Te l’ha detto lui?”
-“Sì.. Avanti, Matteo è un bel ragazzo! Cos’ha che non va?”
-“Ma niente.. è vero, è molto carino.. E anche molto simpatico!”
-“Allora vedi che ti piace!”
Silenzio.
-“Dai, Pia!”
Ancora.
-“Lo so che ti piace.. Immagino già i vostri figli: tutti biondi!”
Sorrisi.
-“Anche se fosse, non te lo direi!”
-“Allora ti piace!”
Senza accorgercene ci ritrovammo sotto casa mia.
-“Si vedrà..”
Gli diedi un bacio sulla guancia e aprii il cancello. Mi girai e lo vidi che mi salutava con la mano, perciò ricambiai il saluto.
Salii velocemente le scale di casa e bussai. Amanda mi aprii la porta ed io la salutai velocemente, andando a sdraiarmi sul letto, dove mi addormentai. Arrivata l’ora di pranzo, mio padre venne a svegliarmi, dandomi un bacio sulla fronte. Pensai ad Alessandro.
Dopo aver pranzato, accesi un po’ il pc: nessuna novità.
Volevo chiedere l’amicizia a Matteo, ma non conoscevo il suo cognome. Mi feci il giro di tutti gli amici di Paolo, quando finalmente lo trovai. Almeno potevo rimanere in contatto con lui!
Dalla maglia che indossava quella mattina, mi accorsi che era un grande fan di Lady Gaga, come me e Paolo. Proprio in quei giorni, stavo facendo il ritratto della loro cantante preferita per Paolo. Magari, se l’avessi fatto anche per Matteo, gli avrebbe fatto piacere!
Qualche minuto dopo, Paolo mi contattò. Dato che siamo vicini di casa e frequentiamo la stessa scuola, gli chiesi se potevo venire con loro a scuola (ovviamente se a Matteo non dava fastidio!). Lui rise e mi rispose che, sicuramente, gli avrebbe fatto molto piacere. Perciò, dopo aver chiuso la conversazione, mi misi a disegnare per entrambi, sperando che il mio sacrificio fosse apprezzato.