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Autore: Look at the stars    08/02/2013    0 recensioni
Louis è un ragazzo del distretto 4. La sua normale vita sta per cambiare radicalmentei. Cosa succederà? Sopravvivrà all'amore? Ma soprattutto sopravvivrà ai giochi più cruenti e spietati di sempre?
LUI E' LOUIS, E GLI 83° HUNGER GAMES SONO APPENA COMINCIATI
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un semplice ragazzo del distretto 4. Louis, 17 anni, con un passato alle spalle abbastanza doloroso. La morte improvvisa di una madre non è una cosa che si scorda facilmente. La vita da allora era abbastanza noiosa: ogni giorno scuola e poi di corsa ad aiutare suo padre con il  lavoro.   Egli era un umile pescatore che al contrario di tutti gli altri era specializzato nella pesca di molluschi come cozze e ostriche. Dopo il lavoro era solito incontrarsi con il suo migliore amico Harry al molo 10  per poi  partire per una delle loro avventure per le tante caverne del distretto . Insomma la sua era un po’ la solita vita di un semplice ragazzo del distretto 4. Ma le cose di li a breve stavano per cambiare. Il mondo come lo conosceva si sarebbe presto rivolto contro di lui e contro le persone che amava.

 
Era il giorno prima della mietitura ed ero in spiaggia con Harry. La vita per lui era più dura della mia; una famiglia sulle spalle con una sorella da mantenere.

Eravamo spaparanzati all’ombra di un salice poco lontano dal bagnasciuga a chiacchierare della faticosa giornata appena affrontata e di quella che sarebbe arrivata l’indomani. Il sole si rifletteva nei suoi occhi verdi e faceva sembrare i suoi ricci più chiari di quanto non lo fossero già.

"Attento con quei sassi potresti colpire qualcuno".- mi disse lui allontanando da me i sassi che avevamo raccolto durante la passeggiata in spiaggia. Sapeva che ero turbato e con quel disperato tentativo di farmi smettere di lanciare sassi aveva cercato di interrompere il silenzio che ci separava.

"Okay la smetto….e' solo che….domani…..il suo nome è già troppo volte nella boccia…".-dissi continuando a tormentarmi le mani,segnate dalle cicatrici di una vita passata ad armeggiare ami, lenze, tridenti e altri pericolosissimi attrezzi per la pesca.

"Stai tranquillo, il suo nome non uscirà! E poi non ci sono troppe tessere con il suo nome…. ce ne saranno a malapena una trentina…".-mi disse cercando di sdrammatizzare e calmarmi ma con scarso successo.

"UNA TRENTINA?!"-dissi urlando e perdendo la poca calma che mi era rimastauna trentina ripetei tra me e me.“Come hai potuto permetterle di prendere così tante tessere?! E’ troppo rischioso".

"lo so- disse Harry con tono rassegnato- ma non c’era niente che io potessi fare per farci sopravvivere, se non l’avessimo fatto, noi ora non saremmo qui ma saremmo già cenere sparsa nell’oceano. Non facile anche per me, il solo pensiero di perderla mi distrugge. E lo sai…." Continuò con aria disperata. Amava troppo sua sorella, era l’unica persona che gli era rimasta.
 
"Certo che lo so…”-dissi alzandomi e dandogli le spalle. Mi fermai a fissare il mare con i miei occhi azzurri, serrando le mani tanto da far sbiancare le  nocche. Ero completamente assorto nei mie pensieri quando mi ricordai che lui era ancora lì. "Se solo….se solo avessi accettato il mio aiuto ora il rischio che lei venga estratta non sarebbe così  grande, se mi avessi permesso di aiutarvi…!

"Non te lo avrei mai permesso e lo sai!"- disse lui con tono orgoglioso alzandosi e raggiungendomi. Ora entrambi  fissavamo l’oceano blu in piedi. Il silenzio che regnava  tra di noi fu presto interrotto dalle parole di Harry- "piuttosto, quante tessere ci sono con il tuo nome?"

"Solo ventuno….come le tue giusto?"-chiesi quasi a rinfacciare ad Harry la situazione.Sapevo benissimo che ce n’erano molte di più.

"No! Sono ben di più e lo sai…".-disse oramai stanco della situazione e anche di stare alzato per così tanto tempo. Era malato e stava peggiorando giorno per giorno. Stava per arrivare ad uno stato terminale dal quale non sarebbe mai uscito. Così si sedette sulla sabbia godendosi gli ultimi scorci di sole della giornata.

"Lo so, ma…."-non riuscii a terminare la frase e tornai  a  sedermi sulla sabbia accanto a lui.

"Ti prego  non ricominciare!"- disse Harry interrompendomi con un gesto della mano.

 
  
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